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Create staminali triploidi

Cellule staminali


Su Nature sono stati pubblicati i dati di uno studio newyorkese in cui partendo da un ovocita e due cellule somatiche sono state ottenute staminali contenenti tre set di cromosomi

Allo Stem Cell Foundation Laboratory (Stati Uniti) un team di ricercatori è riuscito a creare delle cellule staminali embrionali pluripotenti partendo da un ovocita.
Per riuscire nell'esperimento, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica di clonazione chiamata trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT): il DNA di una cellula adulta è stato trasferito in un ovocita per ottenere una cellula triploide, di cui un set di cromosomi proviene dalla cellula uovo e due set da quella adulta.
I risultati ottenuti confermano la tesi secondo cui é la cellula uovo con le proprie strutture a determinare la capacità di pluripotenza.
La stessa tecnica era già stata utilizzata in passato però con risultati deludenti sia su topi che primati: l'innovazione introdotta dagli scienziati del New York Stem Cell Foundation Laboratory è stata quella di non eliminare il nucleo dell'ovocita come nel caso di clonazione della pecora Dolly, ma di lasciare il nucleo dell'ovocita al suo posto e aggiungere quello della cellula somatica.

Dieter Egli, a capo della ricerca insieme a Scott Noggle ha così commentato i risultati: "Ha incredibilmente funzionato e questo dimostra che gli ostacoli tecnici possono essere superati".
Elena Cattaneo, direttrice del laboratorio sulle staminali dell'Università di Milano, ha così commentato i risultati dello studio pubblicati su Nature: "Nonostante i risultati portino alla realizzazione di una linea cellulare non utilizzabile a fini terapeutici a causa dell'anomalia cromosomica che non assicura una perfetta compatibilità con l'organismo del donatore, si è dimostrato la flessibilità di riprogrammazione degli ovociti".
"L'esperimento newyorchese è semplicemente un passo avanti nel comprendere che all'interno della cellula uovo ci sono fattori e proteine che, quando si elimina il nucleo, vanno persi; ma non fa altro che confermare la via da seguire già indicata da tempo, anche da scienziati italiani come Buzzati Traverso e Dulbecco, per la riprogrammazione cellulare" afferma Carlo Alberto Redi, direttore scientifico della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia.
La comunità scientifica si dichiara scettica perché oltre al fatto che la ricerca risulta essere priva di ogni rilevanza clinica, sono state utilizzate cellule staminali prodotte da embrioni con pochi giorni di vita prelevati da donne volontarie retribuite con ottomila dollari.

Redazione MolecularLab.it (27/10/2011)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: SCNT, triploide, staminali pluripotenti, staminali embrionali, ovocita, cro
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