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ilarip
Utente Junior


Prov.: Bologna
Città: Bologna
432 Messaggi |
Inserito il - 02 dicembre 2007 : 14:04:23
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cromo perfettamente daccordo con te....è propio quello che cercavo di dire nel topic sopra come ho già scritto io studio ancora però nn avrei la capacità di lasciare il mio ragazzo,gli amici ma sopratutto la famiglia che ritengo essere la cosa più importante oltre alla salute...
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Ho imparato.. .che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu...le prende qualcun altro Ho imparato...che è meglio dare consigli solo in due circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
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Ayla
Utente Junior


Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 02 dicembre 2007 : 16:27:42
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Mi state facendo riflettere... forse non mi sono espressa bene... Nemmeno per me è (stato) facile prendere e partire... O meglio, all'inizio ero andata via solo per l'Erasmus, quindi sapevo che sarei tornata in Italia dopo i 10 mesi di tirocinio. Ma tra le varie vicende è successo che mi sono lasciata col mio ex ragazzo, e forse ciò ha contribuito a rendere la decisione del dottorato in Olanda un po' più semplice. Anche perché per il lavoro che avrebbe fatto lui avrebbe avuto problemi con la lingua maggiori dei miei - avrebbe senza dubbio dovuto imparare l'olandese. Però rimane il fatto che famiglia e amici sono tutti a 1500km da qua. ma mi capiscono e sono fieri di me per il fatto che ho deciso di partire. In fondo il "nido" prima o poi si svuota per ogni famiglia, chi si sposa... e chi va a studiare o vivere all'estero! Anche negli anni '50 e '80 gli italiani sono emigrati, anche più lontano dell'Olanda, in Argentina, Venezuela e USA. E in altre epoche la gente emigrava in altre regioni. In Italia come ben vediamo ci sono milioni di persone dall'Europa dell'est o dall'Africa che fanno questa scelta x una vita migliore. E' un processo naturale. Che ci piaccia o no. E forse il governo italiano prima o poi si accorgerà della dimensione del fenomeno e prenderà provvedimenti! E... per quanto riguarda fare famiglia: sono una donna anch'io, con i miei istinti materni, ho un ragazzo e... se ne è parlato... Lui è ancora che studia per cui magari ora i tempi non sono ancora maturi, ma siccome il dottorato è un lavoro a tutti gli effetti... credo che non sia assolutamente impossibile fare famiglia prima di finirlo! E conosco diverse persone in questa situazione... Sì insomma, per dirla breve, non c'è un consiglio che valga per ognuno, bisogna certo agire in base alle proprie priorità... magari convincere il partner ad emigrare insieme a noi può essere una soluzione a volte! Boh... |
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caramella
Utente Junior


127 Messaggi |
Inserito il - 02 dicembre 2007 : 18:49:56
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Citazione: Messaggio inserito da Crono
Tu dici che dovrei lasciare una ragazza che adoro, amici a cui voglio molto bene e una famiglia, per tentare il tutto per tutto all'estero, ma ti chiedo: questa vita non ci starà chiedendo troppi sacrifici?
1) Perché dovresti lasciare la tua ragazza??? 2) Gli amici prima o poi si perdono di vista, io non starei a pensare al fattore amicizia 3) la famiglia già dispiace di più lasciarla, ma prima o poi bisogna rendersi indipendenti
Forse sarò troppo critica, ma penso che a volte noi (me compresa) ci facciamo troppi problemi e seghe mentali, abbiamo paura del futuro ma poi stiamo sempre qui a lagnarci. Secondo me, o si agisce, o ci si accontenta senza lamentarsi.. non so.. sarò troppo cinica forse??? |
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chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 03 dicembre 2007 : 00:43:07
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No caramella, non credo tu sia cinica, alla fine una volta che vivi personalmente un'esperienza del genere vedi che è molto meno pesante di quanto sembri. E oggigiorno con Internet comunicare non è assolutamente un problema. Poi, se uno è in Europa, in una o due ore di volo torna in Italia, non è un così grande dramma. |
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Crono
Nuovo Arrivato
Prov.: Padova
117 Messaggi |
Inserito il - 03 dicembre 2007 : 13:47:18
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una o due ore di aereo?! ogni quanto dovrei vedere la mia ragazza, ogni 1-2 mesi ?! tanto vale lasciarci!
Perchè dovrei perdere di vista i miei amici, ci conosciamo dalle superiori, ci sentiamo ogni giorno, mi dispiace per te se non hai avuto la stessa fortuna...
Detto questo, se voglio lavorare nel mio settore dovrò anch'io lasciare tutto e ricominciare dall'inizio; ciò è cque piuttosto fastidioso. |
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puccio
Utente Junior

Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 03 dicembre 2007 : 14:05:06
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e tutto molto sensato quello che dite.. PERO lo devono scrivere sul prospetto informativo universitario nel fattispecie;il laureato in biotecnologie;sbocchi lavorativi;industrie farmaceutiche,alimentari,ricerca di base,pubblica amministrazione ecc.. MA SOLO ALL ESTERO!! |
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GFPina
Moderatore
    

Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 03 dicembre 2007 : 17:18:04
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Citazione: Messaggio inserito da Crono
una o due ore di aereo?! ogni quanto dovrei vedere la mia ragazza, ogni 1-2 mesi ?! tanto vale lasciarci!
Beh Crono ti assicuro che la cosa non è così tanto tragica... io lo sto facendo... non c'è bisogno di lasciarsi, certo non è facilissimo, la mancanza ogni tanto si sente...non ci si vede tutti i giorni ma comunque con internet ci si sente sempre (e anche con gli amici). E poi comunque ti assicuro che con i voli low cost che ci sono non è poi così difficile prendersi un "week-end" lungo e "ritrovarsi"... il mio fidanzato è stato qui lo scorso fine settimana. Lo sto facendo adesso e l'ho fatto anche anni fa quando ero in Germania... il fidanzato è lo stesso e siamo sopravvissuti! Certo se vai dall'altra parte del mondo come chick è più difficile!! 
Ma in ogni caso un'esperienza all'estero io la consiglio, bisogna solo avere la voglia e il coraggio di farlo!
Poi per il fatto che non ci siano possibilità in Italia e che questo non sia giusto sono perfettamente d'accordo! Purtroppo sappiamo la situazione com'è da noi... io spero sempre che cambi... ma chissà!!!
Citazione: Messaggio inserito da puccio
e tutto molto sensato quello che dite.. PERO lo devono scrivere sul prospetto informativo universitario nel fattispecie;il laureato in biotecnologie;sbocchi lavorativi;industrie farmaceutiche,alimentari,ricerca di base,pubblica amministrazione ecc.. MA SOLO ALL ESTERO!!
Certo Puccio hai una maggiore informazione su quali sono gli sbocchi prima che uno intraprenda l'Università dovrebbe essere data... |
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chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 03 dicembre 2007 : 21:02:24
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Citazione: una o due ore di aereo?! ogni quanto dovrei vedere la mia ragazza, ogni 1-2 mesi ?! tanto vale lasciarci!
E che sarà mai! Cioè è la stessa cosa di fare Milano-Bologna in macchina... non mi sembra una tragedia. Ho diversi amici con fidanzati/e all'estero e si vedono regolarmente. Certo non è una cosa che vuoi per il resto della tua vita, ma per un paio di anni si può fare.
Ti assicuro che dopo che hai vissuto per quasi tre anni in Nuova Zelanda vedi queste cose da una prospettiva molto diversa... (però qui ci sono i voli low-cost per le isole del Pacifico... tiè! ) |
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pigal81
Nuovo Arrivato

55 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 00:40:48
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Io la penso come Crono. Nella mia scala dei valori vengono prima la famiglia, gli amici, poi il lavoro. Per laurearsi bisogna fare tanti sacrifici, perchè continuare a fare sempre sacrifici lasciando i propri affetti per un semplice lavoro? Quando finiranno questi sacrifici? Il lavoro che spero di trovare mi dovrà permettere di vivere, no sopravvivere; è una parte importante, molto importante della vita, ma non la più importante. Almeno per me.  |
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valia
Moderatore
 

Prov.: UK
1001 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 01:14:22
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Il fatto che ragazzi di 24-25 anni decidano di non andare all'estero per non perdere le amicizie, sinceramente lo trovo alquanto ridicolo.
OK. Poco male, alla fine c'è bisogno di qualcuno che resti anche in Italia, no? Quello che fa rabbia e' il NO categorico e deciso, che non lascia spazio nemmeno al minimo dubbio, incertezza o curiosita'! Insomma, capisco la paura e la consapevolezza che sia una cosa importante, ma essere un po' piu' elastici e aperti, no?
Io sono di un paese di 10 mila anime, e ci son ragazzi nati e vissuti qui che non vogliono assolutamente spostarsi, perche questo, a detta loro, e' il posto migliore del mondo. Ora, parliamone... Un conto e' che un posto ci piaccia, un conto e' esserne abituati! No? E prima di fare affermazioni del genere magari bisognerebbe provare in prima persona realta' diverse e confrontale! |
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chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 01:40:02
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Tanto per capirci... io non vedo essere all'estero come un sacrificio, lo vedo come una bellissima esperienza assolutamente positiva e formativa. Poi è chiaro che ognuno ha la sua storia e magari quella che per me è un'esperienza favolosa sarebbe un'esperienza disastrosa per qualcun altro.
Gli amici, se sono veri amici, restano in contatto con te anche se sei all'altro capo del mondo, ve lo posso assicurare (e qualcuno viene anche a trovarti ). Magari non ci si sente tutti i giorni ma spesso ciò non accade anche vivendo nella stessa città...
E' ovvio che ci sono varie cose che mi mancano dell'Italia, ma sono sicuro che quando andrò via da qui mi mancheranno molte cose della Nuova Zelanda. Concordo con valia comunque, non è possibile giudicare queste cose se non dopo averle vissute. |
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GFPina
Moderatore
    

Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 03:01:49
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Si concordo con Valia e chick... e io sono una molto legata alla famiglia, gli amici e gli affetti in Italia. Ma non vedo l'esperienza all'estero come un "sacrificio", ci sono un sacco di cose positive!!! Adesso capisco il non volersi staccare da casa, va bene nessuno è obbligato ad andare all'estero, ma non vedetela come una cosa così tragica... ve lo dicono persone che hanno fatto e stanno facendo quest'esperienza! Gli amici come dice chick rimangono tali... anzi io devo dire che i miei hanno fatto di tutto per vedermi prima della mia partenza e al mio ritorno!!! E già stanno programmando per il mio ritorno a Natale! Praticamente organizzano le "uscite" quando è comodo per me... che volete di più?? Comunque vi posso raccontare anche un'esperienza "negativa" una mia amica è stata 2 anni all'estero con un capo veramente "tremendo" che gliene ha fatte patire tante... ma comunque non rimpiange assolutamente di averlo fatto... e gli amici? Beh adesso ne ha il doppio di prima... in tutto il mondo!
Citazione: Messaggio inserito da chick80 (però qui ci sono i voli low-cost per le isole del Pacifico... tiè! )
cavolo per quello ti invidio Chick!!! ... beh anche per i paesaggi della Nuova Zelanda... mi dovrò accontentare delle foto!  |
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Ayla
Utente Junior


Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 14:16:30
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Ecco, allungo la lista di quelli che vedono l'emigrazione come fonte di ricchezza e non di disperazione! Vi sembrerá strano, ma siccome cmq alcuni amici delle superiori non li vedevo molto frequentemente xché ho fatto l'uni in un'altra cittá... mi sento con loro molto piú spesso ora che sono qui in Olanda, che non quando ero a Padova! E-mail e compagnia aiutano molto! E poi col fatto che dei compagni di corso sono in giro per l'Europa, va a finire che molti sono anche piú vicini a me. Per esempio, la mia migliore amica dell'universitá ora sta a Parigi - 4h di treno da qui! Mentre se fosse rimasta a Padova saremmo state piú lontane! E poi conta anche ció che dice GFPina: spostancoci si fanno nuove amicizie e incontri in generale... si apre la mente e la cerchia di persone che possono rivelarsi un utile tramite per ottenere qualcosa! Non fraintendetemi, non sono un'opportunista, ma il cosiddetto "social network" é fondamentale nella nostra professione! Un'altra cosa che so che molti non concorderanno... a volte terminare una relazione d'amore é una benedizione: mentre stiamo col compagno non ce ne rendiamo conto, ma conoscendo altra gente si puó anche trovare qualcuno che sia piú "compatibile"... Non so se mi spiego... l'apertura di orizzonti influisce anche su questo... (so che mi sono fatta molti nemici con queste ultime parole, ma ci credo!)
Su, coraggio! |
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movimento
Utente Junior


Città: napoli
302 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 16:25:53
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mah!! e' il vostro(nostro) futuro!!!
non si puo' pensare agli amici(che prima o poi difficilmente li si vede),alla fidanzata(se veramente ci si vuole bene si superano certi ostacoli).
bisogna essere realizzati!! |
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tommasomoro
Utente Junior

358 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 16:40:08
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.......Ecco, allungo la lista di quelli che vedono l'emigrazione come fonte di ricchezza e non di disperazione!..........................
bah sara' ma se fossi in voi mi farei un paio di calcoli su quello che vi attende dopo il dottorato all'estero. Anzi dato che siete cosi' bravi perche' non me lo spiegate.
Grazie 1000 in anticipo
T.
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Ayla
Utente Junior


Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 16:52:17
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DOPO IL DOTTORATO ALL'ESTERO: Molte strade sono aperte, dipende tutto dai sogni che uno ha. Io ho appena iniziato il dottorato, mi guardo bene dal fare piani per oltre 4 anni a questa parte, ma una linea generale ce l'ho: rimanere qui in Olanda, che sia presso l'Universitá o in un'azienda, si vedrá... fare ricerca e combinarla con qualcosa di piú pratico (magari presso un'azienda vivaistica). E poi fare famiglia, certamente... durante o poco dopo finito il dottorato... Non vedo molti ostacoli (a parte la buona volontá del mio ragazzo per quest'ultima parte )! E se non dovesse andare in porto, beh, post-doc qui o altrove (Belgio, UK, USA, Svezia...) Cmq in 4 anni avró mille altre idee! |
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caramella
Utente Junior


127 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 17:21:56
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Citazione: Messaggio inserito da movimento
mah!! e' il vostro(nostro) futuro!!!
non si puo' pensare agli amici(che prima o poi difficilmente li si vede),alla fidanzata(se veramente ci si vuole bene si superano certi ostacoli).
bisogna essere realizzati!!
Ecco appunto è come la penso io Comunque perché farsi tutte 'ste seghe mentali??? Pensiamo a vivere giorno per giorno, se abbiamo una passione e siamo motivati, seguiamola e a quel punto le cose verranno da sé  |
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tommasomoro
Utente Junior

358 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 17:46:07
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E se non dovesse andare in porto, beh, post-doc qui o altrove (Belgio, UK, USA, Svezia...) Cmq in 4 anni avró mille altre idee!.....
bene e dopo 4 anni di dottorato e tre anni di postdoc
cosa farai di bello????
T. |
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GFPina
Moderatore
    

Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 17:47:03
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Citazione: Messaggio inserito da tommasomoro
...quello che vi attende dopo il dottorato all'estero...
Beh io sono postdoc all'estero!! 
comunque mettiamola giù dura... dopo il dottorato all'estero torni in Italia e sei al punto di partenza e decidi di cambiare strada???... va bene comunque ti sei fatto una bella esperienza di "vita" non solo lavorativa! Secondo me anche in questo caso ne vale la pena!!!
Poi ripeto, nessuno è obbligato a farlo!!! Ma descriverlo come un "grandissimo sacrificio" mi sembra veramente esagerato!
Citazione: Messaggio inserito da Ayla spostancoci si fanno nuove amicizie e incontri in generale... si apre la mente e la cerchia di persone che possono rivelarsi un utile tramite per ottenere qualcosa! Non fraintendetemi, non sono un'opportunista, ma il cosiddetto "social network" é fondamentale nella nostra professione!
Ayla come hai ragione su questo!!!  Quoto appieno io sto conoscendo molte persone con cui potrò collaborare per progetti futuri che sia tornata in Italia o meno!
Citazione: Messaggio inserito da Ayla a volte terminare una relazione d'amore é una benedizione: mentre stiamo col compagno non ce ne rendiamo conto, ma conoscendo altra gente si puó anche trovare qualcuno che sia piú "compatibile"... Non so se mi spiego... l'apertura di orizzonti influisce anche su questo... (so che mi sono fatta molti nemici con queste ultime parole, ma ci credo!)
Quoto appieno anche questo... conosco persone che continuano a stare con lo/a stesso/a ragazzo/a nonostante la "lontananza" e altre che si sono lasciate ma comunque hanno trovato qualcun'altro/a! E comunque dov'è la certezza che questo non accada rimanendo a casa???
In ogni caso almeno su questo credeteci... "si aprono gli occhi su tante cose!!!" Confrontarsi con realtà differenti è sempre un arricchimento!
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tommasomoro
Utente Junior

358 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 17:57:05
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non ho capito perche' continuate con sta storia del grandissimo sacrificio e delle relazioni interpersonali mi dovete spiegare quali sono le opportunita' di carriera che vi si aprono dopo aver fatto un dottorato all' estero quali sono le alternative
dopo un dottorato ed un postdoc cosa si puo' fare se si rimane all estero o se si tenta di tornare in italia?????
sto solo domandando!!!
per esempio GFPina che farai dopo il tuo postdoc a proposito quanto dura ? paghi le tasse ? stai mettendo via qualcosa in un fondo pensione etc etc ? |
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Ayla
Utente Junior


Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 18:28:56
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Tommaso, cerco di spiegarmi un po'. Allora, finché stavo in Italia concepivo anch'io (come te e probabilmente molti altri) il dottorato e le successive borse di post-doc come una cosa vacillante e temporanea, finita la quale "bisogna" trovare qualcosa di stabile. Ora, dopo aver vissuto la realtà delle Università nei Paesi Bassi, ho capito che cmq non si arriva mai a una posizione permanente, se non da professore, ma anche in quel caso ci sono stadi evolutivi con contratti di pochi anni... E non è una tragedia, è una realtà. Ma non una cosa negativa per forza. Tutti lavorano così, e nessuno dispera di non riuscire a trovare un posto per lo step successivo. In pratica non si parla di precarietà, finito un lavoro ne hai sicuramente un altro. Già in qualità di dottorando vieni considerato un dipendente a tutti gli effetti, e non è una situazione di "provvisorietà". Anche decidendo di andare in azienda finito il PhD o dopo il post-doc, le posizioni disponibili variano, si sale la scaletta, si fanno nuove esperienze che ti fanno vedere cos'altro è possibile fare. Le opportunità si allargano! Giusto per farti un esempio: quando sei alle medie sai che esiste l'università ma non sai bene come funziona, che facoltà ci sono e cosa esattamente desideri fare; durante le superiori queste info si delineano un po' meglio; iniziata l'uni capisci anche che per fare ricerca bisogna fare il dottorato (io prima di essere all'università quasi non sapevo cosa fosse il dottorato!)... Per farla breve, man mano che procedi per tappe ti si aprono le vedute e capisci cosa fare al passo successivo. Se dovessi scrivermi già adesso l'intera biografia, penso che sarei tristissima! Come ho già scritto qui o altrove, prima ancora di finire il PhD molta gente ha già la posizione di post-doc... e poi si va avanti! Chi in proprio, chi all'Uni, con fondi governativi o privati... Può essere stressante, non lo metto in dubbio, ma non capita mai che ti tocchi fare la fame! Anche perché lavorando aumenti il fondo cassa per la disoccupazione, quindi sei assicurato per il periodo in cui non lavori. E c'è anche un'assicurazione in cui prevedono che se per qualche mese sei senza lavoro e non puoi continuare a pagare il mutuo, sei coperto! Non riesco proprio a capire da dove tutte queste ansie! |
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chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 21:25:28
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Quoto Ayla al 100%. Dottorato -> Post doc -> Eventuale secondo postdoc in altro laboratorio oppure posizione come lecturer
A questo punto (e stiamo parlando di meno di 10 anni in totale) puoi già avere il tuo laboratorio.
Se poi vai avanti con la carriera puoi diventare professore associato e poi professore oppure fermarti alla qualifica di lecturer o senior lecturer.
Non vedo alcun problema con questo tipo di carriera. Al momento non ho intenzione di fare una cosa del genere in Italia, ma ci sono tanti bei posti al mondo! |
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GFPina
Moderatore
    

Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 21:48:42
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Citazione: Messaggio inserito da tommasomoro
non ho capito perche' continuate con sta storia del grandissimo sacrificio e delle relazioni interpersonali...
quello era per rispondere agli interventi precedenti!
Le tue domande sono lecite e tutti ci siamo chiesti le stesse cose.
Citazione: Messaggio inserito da tommasomoro per esempio GFPina che farai dopo il tuo postdoc a proposito quanto dura ? paghi le tasse ? stai mettendo via qualcosa in un fondo pensione etc etc ?
Allora per quanto mi riguarda... innanzitutto il postdoc non ha una durata definita, non è come il dottorato e puoi anche fare un periodio in un posto (anche qualche mese) e poi andare da un'altra parte, dipende dal contratto che hai. Il mio caso è un po' particolare, in questo momento ricevo una borsa di studio europea per "scambio" tra laboratori europei, il che vuol dire che sono partita da un laboratorio in un paese europeo (Italia) sono in un altro paese europeo (Irlanda) per fare un progetto e poi devo tornare almeno per un periodo nel laboratorio da cui son partita per portare le "conoscenze acquisite". Io ho fatto un application per 1 anno, e posso anche chiedere che mi venga estesa fino a 2! Le tasse non le pago... o meglio la borsa di studio non è tassata (che tanto tasse da pagare in Italia ne ho comunque! ), non mi chiedere per quale legge o per quale accordo internazionale perchè non lo so, l'unica cosa che mi hanno risposto è che "non è tassata perchè corisponde allo stipendio di due anni di un ricercatore"!! Si sto mettendo via qualcosa come fondo pensione! Risposto a tutto? A no manca "cosa farò dopo"... beh in realtà di preciso non lo so ho ancora un anbno forse due davanti (visto che sono qui da un mese!) e comunque dovrò tornare nel mio laboratorio in Italia per un po'! Sinceramente sto pensando cosa fare dopo, però tieni conto che come dicevamo prima quest'esperienza ti permette anche di avere molti più contatti. Potrei decidere di tornare qui o chissà pensare qualcos'altro con le persone che ho conosciuto...
Comunque a parte il mio caso qua ci sono tanti ragazzi (compresa una italiana) che stanno facendo il Postdoc e hanno un contratto presso il centro il cui siamo, un contratto normale da lavoratori (non borsa di studio) su cui pagano le tasse!
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puccio
Utente Junior

Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 22:14:09
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penso di parlare con cognizione di causa in quanto sono stato circa un anno all estero.. penso che tutti i progetti e l esperienze che i miei colleghi fanno siano tutte molto interessanti e costruttive,ma di questo passo finiremo come la POLONIA dove i Polacchi li vedi dappertutto tranne in Polonia tutti incominciamo a studiare nel loro paese e poi finiscono tutti all estero..io penso agli inglesi,olandesi ecc che studiano nel loro paese e poi AUTOMATICAMENTE trocvano lavoro... invece noi no dobbiamo fare concorsi studiare un altrA LINGUA nella maggior parte dei facendo il lavapiatti ecc.. come mai non si puo stare in Italia? secondo me L estero e molto bello come ESPERIENZA.. fare L immigrato del 2007 dopo che l hai fatto per 100 anni a me sembra sufficiente.. e voi?
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chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 04 dicembre 2007 : 22:47:03
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Nel mio laboratorio (Nuova Zelanda) ci sono: 2 americane, 1 ucraina, 1 coreano, 1 cinese, 1 francese e 2 neozelandesi. A breve avremo un'altra francese, e nei 2 anni e mezzo che sono stato qui abbiamo avuto vari studenti (2 americani, 1 svedese e 1 malesiana), una postdoc brasiliana ed un professore americano in visita per 4 mesi.
Questo per dire che nel campo della ricerca è normale spostarsi da un Paese all'altro. Lo fanno gli inglesi, gli americani, i canadesi, i tedeschi, i norvegesi e tutti quanti.
Citazione: invece noi no dobbiamo fare concorsi studiare un altrA LINGUA nella maggior parte dei facendo il lavapiatti ecc.. come mai non si puo stare in Italia?
Forse avrai avuto una brutta esperienza all'estero, ma per molti altri non è così. L'inglese è la lingua che DEVI sapere se vuoi lavorare in campo biologico. Punto. Sarà brutto, non sarà la nostra lingua, magari non credi che abbiano una letteratura interessante come quella italiana, puoi fare tutti i discorsi che vuoi sul perchè sia l'inglese e non il francese o l'italiano o lo spagnolo, ma la situazione non cambia. Quindi tanto vale impararsi questo benedetto inglese e mettersi l'anima in pace.
E comunque imparare l'inglese non vuol dire dimenticarsi l'italiano. Io parlo tutti i giorni in italiano e in inglese senza problemi. Ora sto anche iniziando a studiarmi un po' di tedesco a dire la verità, anzi mi dispiace di non avere avuto l'opportunità di impararlo a scuola. |
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