Feed RSS: Molecularlab.it NewsiCalendar file
Categorie


Nuovo Commento
giò

Utente non registrato
Inserito il 09/02/2007 17:25:13   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Dottor kremer aids

Heinrich Kremer
1958-65: studia Medicina
1965: Dottorato in Medicina
1966-68: Medico ausiliario
1968: Dottorato in psichiatria e neurologia
1966-70: Studia Sociologia, Psicologia e Politologia nella Libera Università di Berlino
1968-79: Responsabile medico di terapia sociale per tossicomani e persone con trascorsi gravi per problematiche relative alla sessualità ed alla personalità nel carcere di Berlino-Tegel progetto pilota del governo federale tedesco per la riforma del regime penitenziario).
1979-80: Professore, perito e capo di progetto di medicina sociale a Berlino e Bassa Sassonia
1981-88: Direttore medico della clinica specializzata per tossicomani della regione di Berlino, Brema, Amburgo, Schleiring-Holstein e Bassa Sassonia. Specialità principale: riabilitazione psicosomatica, ricerca clinica basica e profilassi di infezioni. Nell'ottobre '82 effettua la prima prova clinica del vaccino dell'epatite B. Settembre la prima prova clinica in Germania dei test di anticorpi del HIV.
1988: Si dimette per disaccordo sulla politica per le droghe e l'AIDS dal 1988 Perito, professore e redattore indipendente in medicina sociale. Ricerche su droghe e AIDS e medicina dell'AIDS.
1995-99: Membro del "gruppo di studio su immunità e nutrizione diretto dal Dr. Alfred Hassig. Quando nel 1984 escono i primi test HIV e il suo ospedale deve sperimentarli, analizza il funzionamento del test e lo ritiene non specifico. Esprime i suoi dubbi al Ministero della Sanità ma non viene ascoltato e gli viene confermato l'obbligo di utilizzarlo. Accetta a patto che il test sia anonimo. Prepara quindi le provette numerate col sangue dei pazienti e aggiunge altre provette numerate col sangue suo e dei medici dell'ospedale. Mentre non tutti i pazienti risultarono positivi, sia lui che tutti i medici risultarono positivi. Tutti erano stati sottoposti al vaccino dell'epatite B come categoria a rischio dato che operavano in un ospedale per tossicodipendenti, e ciò era sufficiente a produrre abbastanza anticorpi da dare positivo al test. Si rifiuta quindi di applicare un test chiaramente falso ai suoi pazienti, tanto più che ciò rappresenta una condanna a morte con pesanti conseguenze sui livelli di stress e quindi sullo stato psicofisico. In più rifiuta di somministrare farmaci altamente tossici a persone che invece avevano bisogno di trattamenti per stimolare la rigenerazione cellulare, soprattutto per danni epatici. Si licenzia e fa una previsione: nelle carceri tedesche (l'unico posto in cui le persone vengono sistematicamente testate all'HIV all'entrata e all'uscita) non ci sarebbe stata nessuna sieroconversione, nonostante la presenza di ventimila tossicomani che scambiano siringhe e hanno rapporti sessuali non protetti. Dopo 10 anni tale previsione venne confermata. Nonostante numerosi contagi di epatite e malattie veneree, non ci furono sieroconversioni per "l'HIV", tutti coloro che erano negativi all'entrata del carcere lo erano all'uscita. Ciò fu la conferma che gli anticorpi che danno risultato positivo ai test HIV sono endogeni, indicano uno stato di metabolismo personale, non trasferibile perché si è formato nel tempo e che può essere o no patologico.
Quando nel 1984 escono i primi test HIV e il suo ospedale deve sperimentarli, analizza il funzionamento del test e lo ritiene non specifico. Esprime i suoi dubbi al Ministero della Sanità ma non viene ascoltato e gli viene confermato l'obbligo di utilizzarlo. Accetta a patto che il test sia anonimo. Prepara quindi le provette numerate col sangue dei pazienti e aggiunge altre provette numerate col sangue suo e dei medici dell'ospedale. Mentre non tutti i pazienti risultarono positivi, sia lui che tutti i medici risultarono positivi. Tutti erano stati sottoposti al vaccino dell'epatite B come categoria a rischio dato che operavano in un ospedale per tossicodipendenti, e ciò era sufficiente a produrre abbastanza anticorpi da dare positivo al test. Si rifiuta quindi di applicare un test chiaramente falso ai suoi pazienti, tanto più che ciò rappresenta una condanna a morte con pesanti conseguenze sui livelli di stress e quindi sullo stato psicofisico. In più rifiuta di somministrare farmaci altamente tossici a persone che invece avevano bisogno di trattamenti per stimolare la rigenerazione cellulare, soprattutto per danni epatici. Si licenzia e fa una previsione: nelle carceri tedesche (l'unico posto in cui le persone vengono sistematicamente testate all'HIV all'entrata e all'uscita) non ci sarebbe stata nessuna sieroconversione, nonostante la presenza di ventimila tossicomani che scambiano siringhe e hanno rapporti sessuali non protetti. Dopo 10 anni tale previsione venne confermata. Nonostante numerosi contagi di epatite e malattie veneree, non ci furono sieroconversioni per "l'HIV", tutti coloro che erano negativi all'entrata del carcere lo erano all'uscita. Ciò fu la conferma che gli anticorpi che danno risultato positivo ai test HIV sono endogeni, indicano uno stato di metabolismo personale, non trasferibile perché si è formato nel tempo e che può essere o no patologico.

gina

Utente non registrato
Inserito il 02/02/2007 18:52:20   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Aids dottor kremer

Questi appunti sono stati presi da una partecipante all'incontro, e non sono stati visionati e corretti dal Dr. Kremer, per cui potrebbero contenere qualche imprecisione.
APPUNTI DELL’ESPOSIZIONE DEL DR. KREMER A BARCELLONA AL 1° INCONTRO AVS (ASSOCIAZIONE DEI VINCITORI DELL’AIDS) E PLURAL-21 DEL 31/8/2001
Il Dott.re Kremer inizia col commento dei medicinali prescritti a un paziente.
BACTRIM (Cotrimoxazol)
I suoi due componenti (trimetoprim e sulfametoxazol, TMP/SMX) bloccano in due maniere diverse l'acido folico, per cui non si può formare DNA nuovo. Tuttavia tutte le cellule nuove necessitano DNA.
Inoltre, l'acido folico può venire immagazzinato solamente durante 45 giorni; invece, la terapia col BACTRIM dura dei mesi. Quindi l'acido folico verrà esaurito.
E non si può compensare somministrando un po' di acido folico (ad esempio, 15 mg al di' di Lederfolin), addirittura in una quantità molto minore di quella del Bactrim.
Il TMP/SMX elimina anche molto glutatione.
DACORTIN
Corticoesteroide: inibisce le cellule T, la replicazione del DNA, gli enzimi.
PARACETAMOL
Molto tossico per il fegato. Viene metabolizzato nel fegato e i suoi metaboliti sono eliminati dai reni A PATTO CHE ci sia glutatione in quantità sufficiente.
Il glutatione è la molecola di disintossicazione più importante. E' formato da tre mattoni dei quali il fondamentale è la cisteina. Da 40 anni viene somministrata la cisteina per disintossicare dal paracetamol. Il glutatione è formato da tre componenti: cisteina, glutammato e glicina. La cisteina è un amminoacido semplice. Dei 20 amminoacidi, solamente due contengono lo zolfo: la metionina (che si ottiene dagli alimenti) e la cisteina (che viene formata dal fegato a partire della metionina).
Dal 1989 si sa che le persone che risultano positive ai "test dell'Aids" hanno una diminuzione della cisteina nel plasma sanguineo. Quindi avranno anche una diminuzione del glutatione. Ed il glutatione è necessario per la produzione del 90% delle proteine della catena respiratoria dei mitocondri.
La combinazione di Bactrim, Dacortin, e Paracetamol può portare a un punto critico a partire dal quale si produca degenerazione organica.
Nonostante, questa combinazione esplosiva può avere un' apparienza terapeutica, ad esempio, riguardo la polmonite da Pneumocystis Carinii ( PCP). Cosa succede? L’effetto distruttivo verso i mitocondri e verso il DNA , danneggia anche il fungo Pneumocystis Carinii, per cui la PCP si attenua. Ma questo beneficio è soltanto a breve termine. In effetti, la stessa terapia somministrata prepara il terreno perché ritorni la PCP. ( Per questo motivo nel quarto cambiamento della definizione dell'Aids effettuato nel 1993 venne introdotta la "polmonite ricorrente" come una delle 29 malattie che definiscono l'Aids).
Come la terapia ospedaliera della PCP prepara l’irruzione di una nuova PC? L'attacco del Bactrim ai mitocondri e, assieme al Dacortin, alla formazione di nuovo DNA, riduce particolarmente la formazione di cellule T, che il Dacortin inibisce. Il compito principale delle cellule T è il riciclaggio del milliardo di cellule che muoiono dentro di noi tutti i giorni. Se questo riciclaggio non può effettuarsi convenientemente, si accumula materia organica morta, in particolar modo nelle mucose pulmonari. E la materia organica morta è il miglior terreno per la proliferazione dei funghi. Il Pneumocystis Carinii è un fungo che è nel aria, tuttavia non è un protozoo parassita come continuano a considerarlo la maggioranza degli ufficialisti. La PC è una famiglia di funghi che risultano danneggiati in maniera diversa dal Bactrim, per cui è probabile che nella successiva polmonite si sviluppi una resistenza e la situazione si aggravi.
E' probabile che il Bactrim sia ancora più pericoloso dell'AZT.
Ciò consente di rispondere a chi fa delle obiezioni: Se dal 1987 gli ammalati muoiono per colpa dell'AZT, di cosa morivano prima del 1987, anno in cui venne aprovvato l'AZT?
Nel 1981 apparve ciò che finì per essere denominato Aids precisamente in omosessuali con PCP. E subito dopo è stato aggiunto il Sarcoma di Kaposi (SK) (il 15% dei "casi di Aids" iniziali negli USA ebbero SK). Le tre cause di morte furono inizialmente: PCP, candida (che è anche un fungo) nell’ esofago e apparato digerente, e SK.
E' stato detto: Omosessuali di 30 anni che muoiono di PCP e SK? “Ciò è enigmatico e nuovo". FALSO. Era la continuazione di una situazione già conosciuta.
* NEGLI ANNI TRENTA:
Nel 1939 venne pubblicato: PCP nei neonati prematuri che prima sarebbero morti di infezioni batteriche. Vengono scoperte le sulfonamide nel 1935 (ce n'è una nel Bactrim) e si comincia a somministrare a neonati con immunodeficienza. Risultati: già non morivano a causa di sepsi batterica, ma sviluppavano PCP.
*NEGLI ANNI QUARANTA:
Dopo la II Guerra Mondiale: PCP massiva nei bambini negli orfanatrofi. C'era un percentuale di PCP maggiore di quello attuale nell’ Aids. In Svizzera, che non partecipò nella II Guerra Mondiale e non c'era la fame: 800 casi di PCP all'anno. Oggi in Germania (dodici volte la popolazione svizzera): 800 casi di Aids all'anno.
*NEGLI ANNI CINQUANTA:
Esperimenti con topi: Gli venivano somministrati antibiotici e corticoesteroidi, cibo senza proteine e si mantenevano in isolamento (senza contatto con l'aria esterna).
Sviluppavano Neumocistis atipica (non causata dai batteri). Furono sacrificati e vennero fatte le autopsie. Non fu rilevato il PC come agente patogeno, ma il polmone aveva le stesse caratteristiche. La cosa importante era la dieta senza proteine. Ma fino agli anni settanta non si conobbe che la cosa decisiva era la mancanza di cisteina. Adesso si commette lo stesso errore di 50 anni fa.
*NEGLI ANNI SESSANTA:
Appariva PCP nei casi di cancro trattati con corticoesteroidi, in bambini con leucemia, e in malati autoimmuni trattati con chemioterapia.
-Severe Combine ID: esaurimento di cellule T e B nel midollo osseo nei malati di leucemia trattati con metrotrexato, l'altro componente del Bactrim.
-Giappone: nuova malattia che attaccava nervi, muscoli, cuore,... Si attribuì a un virus! Un medico scoprì che era dovuta a un antiparassitario contro la disinteria amebica: Enterobioform (Ciba Geigy, adesso Novartis), che agisce contro i mitocondri nello stesso modo dell'AZT, Trimetroprim(TMP), Aziotioprim.
*NEGLI ANNI SETTANTA:
-Nei trapianti di organi venivano somministrate delle sostanze immunosoppressorie (inibitori della maturazione dei linfociti T) con lo scopo di evitare i rigetti. Cioè, veniva provocato Aids con i medicinali. E' stato documentato che il 6% dei trappiantati sviluppavano SK, PCP, ed altre infezioni da funghi, così come linfomi. Avevano una media di 30 anni. (Il 50% dei pazienti che sviluppavano SK avevano un'altra caratteristica: la maggioranza apparteneva al gruppo sanguineo A,B, o AB). La PCP si manifestava quando veniva somministrato Bactrim contro le infezioni renali. E quando ad altre persone venivano somministrati anche dei corticoesteroidi, oltre la PCP sviluppavano SK. I prodotti più utilizzati furono l'azathiopina, aziotioprim (alla fine degli anni 60). E'stato calcolato che dopo tre anni e mezzo della sua applicazione si manifestavano PCP, SK, linfomi.
-Dagli anni 70 si sa che il Bactrim è massivamente immunotossico.
Esperimento: Innesto di pelle a tre gruppi. Al gruppo A veniva somministrato aziotioprim; al B, TMP; al C niente (gruppo di controllo). Risultato: Il gruppo C respinge l'innesto; gli altri due no.
*NEGLI ANNI OTTANTA:
-Negli esperimenti con mitocondri nei laboratori, vengono utilizzati in maniera abitudinaria dei prodotti con gruppo N3 per bloccare la loro catena respiratoria.
(Attualmente, la parola "Antibiotici" ha un significato positivo. Ciò deriva dal fatto che nel 1946 si scoprì in un fungo la penicilina, sostanza che uccideva batteri. Venne sintetizzata in laboratorio. Nel 1948 venne applicata la prima chemioterapia al cancro: metrotexato, simile al trimetroprim contenuto nel Bactrim -assieme a un sulfonamide-. Esiste un logico timore alla chemioterapia. Per richiamare l'attenzione sulle sostanze di sintesi chimica pericolose e diminuire ciò che di positivo hanno gli antibiotici, adopero la parola Chemio-antibiotici).
Struttura simile:
*gruppo AZA e gruppo N3.
*Azathiopina, aziotioprim, TMP, AZT (dalla stessa fonte: Burroughs Welcome, Glaxo Welcome, GlaxoSmithKlein).
*1983: Prima Conferenza Internazionale dell'Aids in New York. Viene detto che "servono pazienti per fare degli esperimenti nei quali venga inibita l'immunità per vedere se sviluppano cancri". Bisogna ricordare che furono "ricercatori del cancro" quegli che diventarono "ricercatori dell HIV".
*Le cellule sono ospiti di colonie di batteri: i mitocondri, che producono il 90% dell'ATP. Il processo di endosimbiosi ebbe luogo due miliardi di anni fa. Animali, funghi e piante possiedono mitocondri. E senza mitocondri intatti non c'è respirazione aerobica nelle cellule. Mitocondri: export-import. Ogni mitocondrio: 37 geni. Siccome c'è una media di 1300 mitocondri in ogni cellula, ogni cellula contiene 50.000 geni mitocondriali, più del nucleo. Dato che il DNA mitocondriale è molto più sensibile (dato che non ha dei meccanismi di autoreparazione né proteine di protezione; si ritiene che il DNA mitocondriale sia dieci volte più sensibile del DNA nucleare), il DNA mitocondriale è il primo a venire attaccato e sono molto maggiori i danni mitocondriali. Ciò implica una diminuzione nella produzione di energia. Se ciò avviene rapidamente, la cellula muore. Se invece avviene lentamente: da due miliardi di anni esiste la controregolazione biologica programmata, è il ritorno all'ottenimento di energia dalla fermentazione: cancro.
Negli anni settenta: viene prescritto massivamente Bactrim a omosessuali dai 20 ai 40 anni contro le infezioni sessuali.
Ricerche eseguite sul DNA di persone che hanno ricevuto dosi normali di Bactrim durante 7 giorni: Molti danni nel DNA nucleare e ancora di più nel DNA mitocondriale.
*L'AZT è stato trovato negli spermatozoi di aringhe (E negli animali?) (Dobbiamo tenere presente che il SK si sviluppa quasi solamente negli omosessuali anale-recettori, cioè, che ricevono seme altrui). Quale è la funzione biologica dell'AZT nella natura?
I mitocondri vengono trasmessi esclusivamente per via materna. La funzione biologica dell'AZT è precisamente quella di inattivare i mitocondri paterni. E affinchè ciò avvenga, blocca la catena respiratoria mitocondriale agendo sull'enzima citocromo ossidasi.
Questo è il vero meccanismo di funzionamento dell'AZT, ben conosciuto fuori dall'AIDS. Ed è lo stesso del TMP, aziotioprim...e di tutti i nucleosidi analoghi.
L'AZT non funziona come "DNA chain terminator", che è ciò che dicono i fabbricanti e ripetono all'unisono gli ufficialisti (nonostante venga spesso mascherato anche come "inibitore della transcrittasi inversa") e sopratutto, i disidenti. Ciò è stato concludentemente dimostrato dall'equipe della Dott.ssa Papadopulos basandosi in decine di articoli scientifici ortodossi, che mettono in rilievo che nell'organismo umano non avviene il processo di trifosforilizzazione imprescindibile affinchè l'AZT assunto oralmente diventi AZT-trifosfato per poter funzionare come nucleoside analogo che effettivamente riesca a bloccare la catena di DNA.
*I fabricanti dell'AZT mettono nelle istruzioni dirette ai medici statiunitensi che gli effetti secondari dell'AZT sono indistinguibili dai danni causati dall'HIV.
*I sintomi precedenti al 1987 erano causati dal Bactrim.
Le morti occasionate da questo meccanismo in persone non sieropositive dal 1985 al 1995 portò le autorità sanitarie degli EE.UU. e del Regno Unito a restringere l'uso del Bactrim a poche indicazioni cliniche (fondamentalmente, cinque malattie batteriche) ed a somministrarlo durante un periodo non superiore ai 7 giorni.
Si limitò la somministrazione di Bactrim a un periodo minore di 7 giorni poiché era stato rilevato che con una maggiore durata si causavano distruzioni massive nel DNA nucleare. Tuttavia il DNA mitocondriale è molto più sensibile (dato che non ha i meccanismi de autoriparazone né proteine di protezione; si ritiene che il DNA mitocondriale sia dieci volte più sensibile del DNA nucleare) per cui sono molto maggiori i danni mitocondriali.
Comunque, queste restrizioni hanno un'eccezione: le persone che vengono diagnosticate "HIV positive" si suppone abbiano già dei problemi immunitari e di immunosquilibrio. Queste persone vengono trattate per mesi senza interruzione.
Il trucco con il Bactrim si basa nel tempo che impiegano i suoi gravi effetti dannosi a rendersi manifesti.
Dai 1300 mitocondri che, in media, ha ogni cellula, una parte maggiore o minore di loro verrà danneggiata dall'AZT. Nei tessuti le cui cellule si moltiplicano più velocemente, aumenta il numero di mitocondri danneggiati.
In ogni divisione cellulare c'è una interruzione temporanea, breve, dell’attività dei mitocondri (come avviene nelle cellule embrionali, e durante la cicatrizzazione delle ferite), e anche loro si dividono.
Non c'è da meravigliarsi che aumenti il numero di infarti nei "HIV positivi" che prendono farmaci.
*1999: Primo Workshop Internazionale negli USA per studiare le conseguenze cliniche degli antiretrovirali (ARV):
-prima c'è un miglioramento perche anche i mitocondri dei funghi e di altri microrganismi vengono attaccati dall'AZT, terapia combinata e cocktails.
-danni congeniti nei mitocondri.
Uno studio dei CDC pubblicato nel 2000 dopo il seguimento di 1400 casi asintomatici dimostrò che se veniva somministrata una terapia antivirale alle persone che già avevano ricevuto la terapia combinata durante un anno, solamente il 15% tollerava la nuova medicazione. Ciò indica che il 85% restante avevano i mitocondri troppo danneggiati per sopportare più dosi.
Inoltre, i funghi si abituano al veleno, dato che dispongono di una controregolazione biologica dello stesso tipo che hanno le cellule cancerose, che resistono la chemioterapia. Ciò che fanno entrambi è fermare la respirazione aerobica e passano a ottenere energia per fermentazione del glucosio. Di conseguenza i funghi già non dipendono dalla catena respiratoria, e non li si può eliminare con l'AZT e con gli altri supposti antivirali. E le cellule cancerose, nel fermare la loro catena respiratoria, diventano resistenti alla chemioterapia.
Una ricerca portata avanti in Germania seguendo durante 20 anni pazienti di cancro trattati con chemioterapia, ha messo in rilievo che il loro periodo medio di soppravivenza era di 3,5 anni.
Questa è la stessa sopravvivenza che si aveva con i primi cocktails. Non è a caso...(Poiché sia l'AIDS che il cancro si possono spiegare come una degenerazione nucleare e mitocondriale della cellula).
*Invece i medici dell'"HIV/AIDS" sono resistenti alle ultime scoperte scientifiche dimostrate.
Nel 1996 dissero che i cocktails avrebbero eliminato l' "HIV" in 3 o 4 anni. Nel 1999, rettificarono e dissero che ci vorrebbero da dieci a quaranta anni. Ma nessuno può sopportare per un tempo così lungo i suoi effetti tossici. La somma della superficie interiore di mitocondri, dove viene formato l'ATP, raggiunge circa 100.000 m2. E l'ATP non lo si può immagazzinare, per cui deve formarsi costantemente.
*Sostanze che bloccano i mitocondri (se raggiungono meno del 80%, le cellule muoiono, diventano cancerose o degenerano):
-Monossido di carbonio CO
-Gruppi che agiscono sull'enzima citocromo ossidasi
cianuro - | C = N |
zolfuro S 2 -
azoturo N3-
(nelle diapositive erano descritte più sostanze che danneggiano i mitocondri).
(fitoemaglutammina, convalina A,... sono altamente ossidativi).
*I linfociti T4 si suddividono in TH1 e TH2
TH1 sono nel sangue, reagiscono a dei segnali emessi dalle cellule dendritiche, ed emettono ossido di azoto (NO).
TH2: non sono nel sangue ma invece sono nella linfa, dove produccono gli anticorpi.
Quindi, se aumentano i TH2, si trovano meno T4 nel sangue.
Una ricerca portata avanti in Canada tra il 1985 e il 1995 con più di 4.000 pazienti chirurgici dimostrò che in più della metà dei casi si produceva uno spostamento da TH1 a TH2, ma la maggioranza di loro si reequilibravano durante i sette giorni seguenti l'operazione. Tuttavia dal 3 al 6% circa restava fisso nell’ aumento di TH2: ciò provocava sepsi con una mortalità superiore il 70%. Quando poco tempo fa (due anni?) viene compreso l'equilibrio TH1-TH2, si potè agire adeguatamente, e scese la mortalità in maniera appariscente.
(Se ci sono pochi TH1: si ritrovano funghi, virus, protozoi -toxoplasmosi,...-, micobatteri - tubercolosi, lebbra,...-).
Perchè si produce lo squilibrio TH1-TH2?
Il NO (ossido di azoto) viene prodotto non solamente nelle cellule TH1 ma anche da altre cellule immunitarie (macrofaghi, microglie, linfociti natural killer...) e non immunitarie (epiteliali, endoteliali, miociti cardiaci, osteoblasti, fibroblasti, epatociti, astrociti...).
1994: proteine di comunicazione: citochine (ce ne sono più di 50 tipi differenti). Le citochine di profilo 1 stimolano la formazione di NO.
Passaggio a TH2 quando c’è poco glutatione per contrarrestare il NO. E c’è poco glutatione perché è stato esaurito da…
Livello di glutatione alto: passaggio a TH1
Livello di glutatione basso: passaggio a TH2
Nel 1998: antigeni: tossine e proteine.
E ci sono 60.000 prodotti tossici che consumano glutatione!
Come reagisce la controregolazione? Se il glutatione è esaurito, diminuisce la formazione di NO e aumenta la formazione di anticorpi. Questo è il passaggio da TH1 a TH2. Per equilibrare, si può somministrare da 5 a 8 grammi al dì di N-acetil cisteina (NAC) durante 6 a 8 mesi.
*Anche i maratoneti sviluppano PCP e altrettanti problemi immunitari. Hanno una riduzione della cisteina e del glutatione.
*In una situazione di cachessia o di wasting syndrome (emaciazione) gli ospedali agiscono come se si trattase di un problema di fame o malnutrimento e somministrano siero altamente calorico, ricco in proteine.
In realtà, nella cachessia o wasting il corpo sta utilizzando proteine del proprio corpo. Se vengono somministrate più proteine, aumenterà la formazione di urea e di glutammato. Ciò che bisogna fare è somministrare cisteina e glutammina in alte dosi: 5 a 10 gr. al dì di cisteina, e dai 20 ai 40 gr. al dì di glutammina. In una ricerca eseguita nel 1994 con un gruppo di controllo, è stato dimostrato che così si riusciva a superare il wasting syndrome.
*Cachessia nel cancro: cisteina.
*Colite ulcerosa: 25 gr. di cisteina al dì.
*Il Bactrim blocca la sintesi di cisteina a partire della glutammina.
*La diminuzione di “carica virale” significa la diminuzione di RNA, e il paziente muore. I danni nel DNA nucleare devono venire riparati, per cui occorre RNA che il corpo prende da quello presente nel torrente sanguineo. Se diminuisce il RNA nel sangue, c’è minore possibilità per agire (inoltre, i medicinali danneggiano gli enzimi necessari affinchè il RNA si transcriva in DNA).
*Se i T4, i natural killer (anche loro attivi nell’immunità cellulare)) e i neutrofili diminuiscono, e gli eosinofili aumentano, c’è un passaggio da TH1 a TH2.
*ANALISI DI LABORATORIO
-bisognerebbe distinguere i TH1 dai TH2.
-evidenziatore indiretto di TH1: test di reazione cutanea DTH (Delayed Type Hypersensitivity): si fa reagire con TBC o candida e si guarda se c’è reazione o meno in un periodo da 24 a 72 ore. Se non c’è reazione oppure è leggera, la persona ha pochi TH1.
-Intracellulare: glutatione
-Nel plasma sanguineo:
glutatione ridotto in T4 o altre cellule periferiche
cisteina glutammina arginina
glutammato urea lactato glucosio insulina trigliceridi
prostaglandina PGE2 microglobulina, neopterina, biopterina
L-carnitina coenzima Q-10 DHEA-S
Cortisolo
Proporzione cortisolo/DHEA-S
Mg Se Zn Fe Cu Ferritina
Niacina Triptofano
Piridoxina Acido folico Vit.B12 Vit.C Vit.E
*Il fatto di risultare positivo ai “test dell’Aids” non significa da sé nessun pericolo. Dipende da ciò che indicano questi analisi che NON fanno gli ospedali (misurare il glutatione intracellulare; il glutatione, glutammina,… nel plasma sanguineo;…).
*Inoltre, bisogna tener conto dei gruppi sanguigni e di un fatto rivelatore: (Quasi) tutti i “casi di AIDS” sono posteriori alla II Guerra Mondiale (Media di età: 35 anni), quindi hanno ricevuto una grande quantità di vaccini e di antibiotici, per cui è stata provocata la diminuzione del glutatione, producono anticorpi più rapidamente che rimangono nel sangue (che in realtà reagiscono ad anticorpi polispecifici endogeni, di conseguenza è più facile risultare positivo ai “test dell’AIDS”).
Vaccini: provocano una programmazione biologica sbagliata posteriore (nel utero c’è deviazione TH2, poiché il gas NO sarebbe pericoloso; le infezioni che si sviluppano nell’infanzia portano a un reequilibrio TH1-TH2; tuttavia questo processo viene bloccato dai vaccini, antibiotici, ecc.
I gruppi sanguini non 0: sono i più esposti, hanno dei programmi biologici più sensibili, un polimorfismo enzimatico, ecc., che causa una maggiore produzione di anticorpi e anche il fatto di risultare positivo al test HIV.
Il 98% dei malati sono non-0 (B, A, AB), nonostante che il gruppo 0 c’è l’abbia la metà della popolazione.
Il gruppo B è quello che reagisce di più ai vaccini e ciò mantiene la deviazione TH2.
Considerando questi fatti, le persone affette (cioè quelle che risultano positive ai “test del HIV/AIDS”) possono venire distribuite in tre gruppi:
1- Se le analisi risultano favorevoli, non c’è nessun pericolo. Ciò è particolarmente vero per le persone del gruppo B.
2- Se queste analisi non sono favorevoli, c’è un pericolo relativo, dipendendo da quanti parametri risultino deviati. Si tratta di dare una terapia per reequilibrare. Nel caso che sia la sola cisteina ad essere diminuita, verrà somministrata cisteina (facendo attenzione che non venga ossidata nel tubo digerente e che arrivi alle cellule; per questo motivo la somministrazione di cisteina deve essere sempre accompagnata da sufficiente quantità di polifenoli). Se altri parametri risultano diminuiti, è più complesso (prendere omega 3 se la PGE2 è diminuita, ecc.) ma si ottengono buoni risultati.
3- Se è stato assunto AZT, Bactrim…, c’è pericolo. Nonostante la persona possa trovarsi bene e abbia una vita salutare, e nonostante che si conosca il fatto che l’ HIV non è stato isolato, per cui il test non può rilevare la sua presenza, la persona non è fuori pericolo. Bisogna fare analisi complementari sui danni sia nel DNA nucleare che in quello mitocondriale. E inoltre bisogna prendere dei prodotti per proteggere ed aiutare i mitocondri (glutatione, N-Acetil-Cisteina (NAC), coenzima Q-10, Padma-28, L-carnitina,…). In effetti, nell’elenco ufficiale delle malattie dell’Aids, vengono escluse le infezioni batteriche in adulti, e questo conferma che non ci troviamo di fronte a una immunodeficienza, bensì a uno squilibrio del sistema cellulare, con una diminuzione dell’immunità cellulare e un inversamente proporzionale aumento dell’immunità umorale. Questa provoca un aumento di anticorpi polispecifici, che farà dare positivo al test dell’ HIV. Questa è una situazione di squilibrio endogeno non provocata da un virus. Per cui una terapia antivirale non ha assolutamente nessuna funzione ma si effetti collaterali gravi.

mark

Utente non registrato
Inserito il 16/12/2006 12:05:51   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
L'altro lato dell'aids (storie personali di sopravvissuti)

http://digilander.libero.it/scienzamarcia/schemacm.htm
CAPITOLO 22: L'altro lato dell'AIDS (storie personali di sopravvissuti)
1) David Fink, San Francisco, California
Risultai sieropositivo il fine settimana del Memorial Day del 1986. Credo di essermi infettato due anni prima, di conseguenza io sto "vivendo con l'HIV" da almeno 15 anni. Quattro anni da, il nono anno dalla mia sentenza di morte, ho finalmente permesso a me stesso di riconoscere un fatto innegabile della mia vita. Senza ogni intervento medico, inclusi i farmaci "antiretrovirali", io non ero né a) malato né b) morto.
Il mio percorso mi ha portato da una ferma convinzione che l'HIV causi l'AIDS, alla convinzione che il sistema immunitario può essere stimolato con alternative non tossiche ai farmaci antiretrovirali, al dubbio se l'HIV causasse l'AIDS. Questa progressione nelle mie convinzioni al riguardo dell' HIV/AIDS è un risultato diretto della mia personale esperienza. Comprendo che l'idea che l'HIV possa non causare l'AIDS è sconvolgente per molte persone. Non dico queste cose per essere provocatorio. La possibilità che un orrendo errore sia stato fatto mi disturba.
Quello che è realmente ironico è che la mia è una storia positiva sebbene io sia quasi vergognoso di ammetterlo. È l'ultimo tabù: discutere la tua sopravvivenza all'AIDS? Ma non posso resistere, devo dirlo. Questi ultimi quattro anni, una volta che ho imparato ad allontanare la paura, sono stati i più positivi e più vitali di tutta la mia vita.
Come dicono ad Alive & Well: Rilassati, è solo informazione. C'è un altro aspetto della storia dell' HIV/AIDS. Penso che chiunque con HIV o AIDS dovrebbe essere messo in condizioni di avere certe informazioni e di fare una decisione per sè stesso solo dopo essere stato ben informato. Un po' di discussione e di dibattito pubblico, non può danneggiare nessuno. A tutti gli scettici, io dico prendete un respiro profondo, aprite le vostre menti, e leggete.
2) Steven Goldring, Cleveland, Ohio
Sono stato sieropositivo per 16 anni. Sono uno scrittore e nel mio lavoro enfatizzo la sopravvivenza e la auto determinazione al posto della dipendenza medica e della morte che usualmente vengono associate all'HIV. Non voglio con questo mettere in secondo piano la professione medica, ma devo andare avanti con quello che so nel mio cuore.
Alla fine del 1996 mi sono ammalato di polmonite da Pneumocystis carinii (PCP), una delle malattie del quadro clinico dell'AIDS. Ero impaurito, e proprio in quel periodo si cominciavano a prescrivere i cocktail di farmaci, così decisi di provarli. Ho pure preso farmaci per la PCP ma quando guarii da quella malattia continuai solo coi cocktail.
Tutti i miei dati erano perfetti. I miei linfociti T erano alti, e la mia carica virale era bassa. Ma mi sentivo impaurito. Eccomi, un vegetariano che non aveva mai preso nemmeno un'aspirina, e tutto all'improvviso usavo quei farmaci potenti. Dovevo prendere pillole tre o quattro volte al giorno, alcune col cibo, altre senza. Tutta la mia vita girava intorno ai farmaci. Ero tutto gonfio e pieno di eruzioni cutanee. Dovevo continuamente alzarmi la notte per andare al bagno ed ero quasi esausto. Avevo un'orribile neuropatia al piede al punto che non potevo quasi camminare. Sentivo che il mio corpo stava cedendo, non per l'HIV, ma per i farmaci. Ero sempre molto conscio del mio corpo, e potevo sentire che vi stavo mettendo dentro del veleno.
Finalmente andai dai miei dottori e dissi loro che non volevo più prendere farmaci, e mi dissero che ero pazzo. Furono molto drammatici e mi dissero che era un suicidio smettere con le medicine. E così invece di fermarmi provai con una nuova combinazione di farmaci. Cominciai a parlare in modo confuso e a perdere l'equilibrio. Quando caddi giù volando dai gradini di casa mia, quella fu l'ultima goccia. Q quel punto semplicemente smisi di prender ei farmaci. Il mio conteggio dei linfociti T andò giù e la mia carica virale andò su, ma mi sentii di nuovo in buona salute. Due anni dopo avere abbandonato il trattamento farmacologico mi sento meglio che mai.
3) Lynn C, Lake Tahoe, Nevada
Nel 1989, quando avevo 21 anni, andai al locale presidio sanitario per un test di gravidanza. Mi chiesero se avessi dovuto includere un test HIV, e io acconsentii. Circa due settimane più tardi, ricevetti una telefonata sul lavoro da un'impiagato del presidio sanitario che mi disse che il mio test di gravidanza era negativo, ma il mio test HIV era indeterminato, e che avrei dovuto ripetere il test. Pochi giorni più tardi il presidio sanitario chiamò e disse che dovevo tornare lì, ma questa volta non mi diede nessuna informazione al telefono. Una volta lì mi dissero che ero risultata sieropositiva.
Tutto quello che ricordo di quel'appuntamento di due ore è il medico consulente che tracciava cerchi sulla carta. Disegnò un cerchio per rappresentare un cellula del sistema immunitario e spiegò che l'HIV avrebbe fatto esplodere quel cerchio rilasciando tutti quegli altri cerchietti di HIV che avrebbero infettato altre cellule del sistema immunitario e le avrebbero fatte esplodere. Quando lasciai il presido sanitario ero isterica e ho chiamato I miei genitori. Andai a casa e dissi al mio ragazzo che ero risultata sieropositiva . Lui mi accusò di averlo contagiato con l'AIDS.
Mi immaginavo di avere due anni di vita al massimo. Nel formulare questa supposizione mi basai sulla famosa vittima dell'AIDS Kimberly Bergalis, una giovane donna in buona salute che visse appena due anni dopo essere risultata sieropositiva, e sulla miei precedenti di scarsa salute. Quando avevo 13 anni mi diagnosticarono l'artrite reumatoide. A 18 ho cominciato ad avere problemi gastrici. Dopo molte visite di dottori e molte trattamenti farmacologici, mi operarono togliendomi l'appendice e pochi pollici del mio colon. Dopo di ciò mi fu diagnosticata la malattia di Crohn, un disordine intestinale incurabile. Mi fu detto che tale malattia avrebbe compromesso il mio sistema immunitario e mi avrebbe causato dolori allo stomaco per il resto della mia vita. Durante i due anni successivi mi ammalai di mononucleosi, varicella, ulcera gastrica, and fatica cronica [la cosiddetta "sindrome da fatica cronica"].
Quando risultati sieropositiva ero già frustrata dai trattamenti medici che subivo per la malattia di Crohn e i dottori mi spingevano a prendere steroidi, cosa che mi rifiutavo di fare. Invece trovai un libro sulla malattia di Crohn in un negozio di alimenti per la salute e cominciai a studiare un piano alternativo. Cominciai a prendere il batterio acidophilus per il mio stomaco e cominciai una disintossicazione usando delle alghe rosso-blu. Contemporaneamente alla disintossicazione mi concentrai sul rafforzamento del sistema immunitario, sapendo intuitivamente che era questa la strada da prendere. Per cinque anni feci lenti ma sicuri progressi con la mia salute usando un vasto insieme di erbe, vitamine e minerali. Per gli utlimi tre anni, a dispetto della mia triste storia medica e della mia diagnosi di sieropositività, ho avuto una grande e vibrante energia che mi fa sentire così fortunata. Non ho avuto dolori di stomaco per almeno cinque anni. Particolare interessante, il mio conteggio dei linfociti T non è mai variato né in bene né in male, è sempre fermo intorno ai 700.
Nel 1998 ho avuto un'inaspettata benedizione. Ho scoperto di essere incinta di due gemelli. Ho trovato un eccellente dottore in un ospedale ben noto che pensavo mi avrebbe aiutato nella migliore maniera ad assicurare la salute dei miei bambini. Al contrario egli mi disse che era incapace di darmi consigli riguardo al'HIV, e mi indirizzò a quello che lui descriveva come uno dei migliori specialisti dell'HIV dello stato. Questo si rivelò essere un ospedale in uno stato precario, sporco, dove gli impiegati mi facevano aspettare in coda per ore. Un impiegato mi diede coraggio per i costi dei farmaci e mi disse che avrei dovuto iniziare la terapia subito, prima ancora di aver visto un dottore o di avere testato la carica virale. Me ne andai da lì completamente frustrata.
Nel quinto mese della mia gravidanza tutta la mia vita cambiò. Venni a conoscenza di Christine Maggiore e del lavoro che stava facendo. Mi disse tutto quello che avevo bisogno di sentire e mi fornì articoli, studi, libri, video, e altra informazione. Ho perso il conto di tutti I pacchi che lei mi ha spedito e che ho letto e studiato pazientemente. Fu chiaro che l'unica maniera di evitare l'AZT e il parto cesareo era di ricorrere a un parto in casa assistita da un'ostetrica. Ironicamente, dopo avere seriamente studiato la questione, mi sono convinta che questo era il modo più bello e l'ambiente migliore per dare alla luce il mio bambino.
Ebbi due ostetriche e due assistenti per il mio parto casalingo. Non ci furono complicazioni o interventi medici. Non ho mai dubitato di aver fatto la scelta giusta. Ho portato in grembo le mie due bambine fino alla 40a settimana con un programma nutrizionale iperproteico che ho continuato e rimasi attiva fino alla loro nascita. Questo è inconcepibile in una gravidanza multipla gestita dai dottori che spesso raccomandano riposo a letto negli ultimi due mesi. Le due gemelle insieme pesavano più di 12 libbre alla nascita. Esse stanno bene, sono bellissime e stanno guadagnando peso adeguatamente. Un ottimo coronamento per una gravidanza con così tanto stress addizionale. Mi chiedo spesso dove saremmo aggi se non avessi scoperto le varie alternative al punto di vista HIV=AIDS=Morte. Non lasciare che i dottori o i responsabili della salute pubblica ti dicano cosa fare senza consultare la tua opinione. La vita è così preziosa!
4) Stacey Armstrong, Austin, Texas
Nel maggio del 1998 mi accorsi di essere incinta del mio primo figlio. Ero andata dalla stessa ginecologa (che è anche un ostetrica) per sette anni, e lei mi disse che avevo fatto "tutto per bene". Avevo ventinove anni, ero sposata da sei, mi ero presa cura molto bene della mia salute e avevo un carriera ben stabilita. Durante una visita prenatale mensile l'infermiera disse che ci sarebbe stato un prelievo di sangue. Dato che io odio gli aghi, chiesi perché. Mi disse che avrebbero fatto un test per l'anemia. Una settimana più tardi ricevetti una telefonata dal dottore che mi informava che ero risultata sieropositiva. Non avevo idea di essere mai stata testata per l'HIV. Non avrei mai considerato me stessa come una persona "a rischio". Fui subito indirizzata ad un infettivologo. Rifeci il test e risultai nuovamente positiva. Fece il test a mio marito che risultò inesplicabilmente positivo. Sebbene un esame fisico completo non trovò segni di malattia, sebbene entrambi ci sentissimo bene, e sebbene ogni altro esame del sangue, incluso il conteggio dei linfociti T non mostrasse nessuna anomalia, fu consigliato ad entrambi di cominciare la terapia farmacologica. Mi fu detto di prendere l'AZT per il restante periodo della mia gravidanza mentre a lui fu detto di prendere i cocktail di farmaci. Sembrava tutto senza senso, eravamo stati insieme per molti anni, completamente monogami, con una salute eccellente (mio marito corre 4-5 miglia ogni giorno e partecipa alle gare di maratona) e non abbiamo nessun fattore di rischio. Sebbene i dottori continuavano a prometterci di 'riempirci di dati' mio marito ed io non ci sentivamo né tranquilli né convinti.
Questi avrebbero potuto essere i giorni più neri della mia vita, ma per fortuna c'era una copia di "E se tutto quello che ti hanno detto dell'AIDS fosse sbagliato?" sul nostro scaffale che ci era stata spedita in regalo. Ho letto il libro, chiamato membri di HEAL, contattato Christine Maggiore, e col loro aiuto ho iniziato un immediato piano di azione che includeva il lasciare quella che da sette anni era la mia dottoressa, in modo da eludere i controlli del sistema medico.
Il risultato di una gravidanza senza problemi è una bimba sana e felice. Ho trovato un dottore solistico che supporta le nostre decisioni, e la nostra famiglia vive una vita completamente normale. Normale eccetto per la paura che la nostra bambina ci possa essere tolta a causa delle scelte che abbiamo fatto riguardo alla nostra salute. Giusto la settimana scorsa lo specialista che voleva che noi pigliassimo farmaci ci chiamò a casa. Once we got the facts, we his practice and have not seen him for more than a year. Lui stava chiamando per essere sicuro che la nostra famiglia stesse ricevendo "adeguato trattamento". Sono grata di avere avuto la possibilità di evitare di essere risucchiata in un sistema che non avrebbe tenuto conto delle nostre opinioni.
Non so per quanto tempo mio marito e io siamo stati sieropositivi prima, forse sin da quando ci siamo incontrati otto anni fa? O forse prima di allora? Dal maggio del 1998? Niente nella nostra situazione sembra avere senso. L'unico senso che abbiamo trovato è nei dati che mostrano che la maggior parte delle idee che abbiamo sull'AIDS sono sbagliate.
5) Adam Shane, Toronto, Canada
Sono stato sieropositivo dal 1983 ed avevo già deciso allora che non avrei lasciato che l'HIV si prendesse la parte migliore di me. Rifiutai il trattamento con l' AZT quando mi fu offerto all'inizio perché avevo visto troppa gente morire mentre lo prendeva. Invece presi vitamine, mangiai correttamente e lavorai fuori.
Nel 1987 il mio partner morì ed io ero sopraffatto dal dolore. Spesi i successivi cinque anni combattendo un serio problema di dipendenza dall'alcool. Finalmente decisi che se non mi fossi curato sarei morto a causa dell'alcool, e non volevo che finisse così.
Nel 1996 vennero fuori i cocktails di farmaci e c'era una tale esaltazione, al limite dell'isteria. I nuovi test sembravano ottimi, i nuovi farmaci sembravano ottimi, e tutti stavano vivendo più a lungo. Era la prima cosa buona che stava succedendo riguardo all'AIDS negli ultimi 15 anni. Mi feci convincere dalle informazioni positive dei mass media e decisi di prendere quei farmaci. Per il primo periodo non ebbi effetti collaterali tranne il fatto che il mio colesterolo stava salendo. Dopo circa nove mesi di trattamento cominciai ad acquistare peso, ma io sembravo più magro perché la mia faccia stava diventando macilenta. Mi venne una grossa pancia, I miei zigomi si infossarono, e le mie braccia cominciarono a rinsecchire. La prima volta che mi sono mai sentito male da quando ero risultato sieropositivo è stato per una conseguenza diretta dell'assunzione dei farmaci.
Ho avuto informazioni sui farmaci attraverso l'associazione HEAL di Toronto, e dopo avere parlato con Christine Maggiore, un anno dopo l'inizio della terapia, decisi di smetterla. Da allora non avuto più nessun tipo di problema e tutto nel mio corpo è tornato normale. Il mio dottore all'inizio si sentiva infastidito, ma alla fine decise di supportare la mia decisione. Mi sento benissimo in questi giorni e non mi sono voltato indietro. Non vado in palestra, ma ho un cane e vado a passeggiare con lui al parco ogni giorno. Dico a me stesso che il mio corpo è in buona salute e che finalmente posso vivere una vita lunga e felice.


Nuovo Commento Scrivi un nuovo commento

Pagine: 1

Condividi con gli altriQueste icone servono per inserire questo post nei vari servizi di social bookmarking, in modo da condividerlo e permettere ad altri di scoprirlo.
  • digg
  • del.icio.us
  • OkNo
  • Furl
  • NewsVine
  • Spurl
  • reddit
  • YahooMyWeb

Scrivi il tuo commento