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Un caso sospetto di trasmissione umana del virus dei polli


Si teme che linfluenza aviaria abbia acquisito la capacità di passare da uomo a uomo

La notizia che un infermiere vietnamita di 26 anni è risultato infetto dall'influenza aviaria ha fatto crescere le preoccupazioni che il virus dei polli abbia acquisito la capacità di passare da un essere umano all'altro. Ma gli esperti dei salute pubblica devono ancora determinare esattamente come l'uomo ha contratto la malattia.
I ricercatori hanno associato finora quasi tutti i casi umani di influenza aviaria al contatto diretto con pollame infetto. Ma temono che il virus possa mutare, se non non lo ha già fatto, in modo da essere trasmesso da persona a persona. Nei nove casi di influenza aviaria fra i membri di una stessa famiglia registrati a partire dal 2003, in due casi gli esperti hanno trovato molte difficoltà a escludere una trasmissione da uomo a uomo.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità non ha ancora verificato la natura dell'infezione dell'infermiere in Vietnam.
Ma il 7 marzo ha confermato quattro nuovi casi di influenza aviaria in quel paese, uno dei quali ha portato alla morte del paziente. Secondo Dick Thompson, portavoce dell'OMS, l'organizzazione sta lavorando per rafforzare la sorveglianza e per indagare rapidamente sui nuovi casi.
Un responsabile della salute pubblica vietnamita ha affermato che l'infermiere stava accudendo in un ospedale di Hanoi un ragazzo di 21 anni che aveva contratto il virus dopo aver mangiato una pietanza a base di sangue di anatra. Il paziente e la sua sorellina di 14 anni, anch'essa entrata in contatto con il pollame infetto, vivevano nella provincia settentrionale di Thai Binh.
L'infermiere potrebbe essere stato contagiato in seguito al contatto particolarmente ravvicinato con il paziente. "Ma questo non significa necessariamente che si tratti dell'inizio di un'epidemia", ha messo le mani avanti Karl Nicholson, docente di malattie infettive all'Università di Leicester, che sta lavorando su un vaccino contro l'influenza aviaria. Nicholson spiega che, per creare una pandemia, il virus H5N1 dovrebbe prima ricombinarsi con un virus umano.

Fonte: Le Scienze (14/03/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: H5N1, polli, influenza aviaria
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