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Preoccupa velocita' diffusione virus H5N1

Virus H5N1


Cio' che preoccupa maggiormente gli esperti e', sopratutto, la velocita' di diffusione del virus altamente patogeno H5N1 tra gli animali. Lo ha sottolineato il virologo Fabrizio Pregliasco

Cio' che preoccupa maggiormente gli esperti e', sopratutto, la velocita' di diffusione del virus altamente patogeno H5N1 tra gli animali. Lo ha sottolineato il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Universita' di Milano, commentando la notizia della presenza accertata del virus in Turchia.
''Il virus dei polli, nel suo ceppo maggiormente patogeno, l'H5N1 - ha sottolineato Pregliasco - si sta avvicinando ed il fatto che la sua presenza sia stata accertata in Turchia evidenzia, appunto, che il virus ha una velocita' di diffusione notevole, maggiore rispetto a quanto si immaginava. Il probabile arrivo del virus in Europa - ha proseguito l'esperto - era infatti atteso per la prossima primavera-estate; le notizie dalla Turchia dimostrano che i tempi si stanno invece anticipando''.
Naturalmente, ha ribadito il virologo, e' inutile fare allarmismi, ma la preoccupazione c'e': ''Il fatto positivo - ha spiegato - e' che negli allevamenti aviari dei nostri Paesi sussistono condizioni igienico-sanitarie molto buone e spesso eccellenti, e questo e' senza dubbio fondamentale per prevenire la diffusione del virus; d'altro canto, pero', la densita' di popolazione aviaria negli allevamenti europei e' altissima e questo rappresenta un grosso rischio, poiche' renderebbe difficilmente controllabile il diffondersi del virus tra gli animali in allevamento''.
E' comunque positivo, secondo l'esperto, che paesi come la Romania e la Turchia ''abbiano dimostrato la capacita' di individuare repentinamente i focolai dell'infezione, mettendo in atto una reazione efficace''.
Il fatto che il virus H5N1 sia arrivato in Turchia, ha concluso Pregliasco, ''non significa, ad ogni modo, che la pandemia umana si stia avvicinando, ma che si sta rapidamente estendendo l'epidemia animale.
Per cio' - ha concluso - resta fondamentale l'azione di controllo sugli animali, la prima linea del contagio, che va rafforzata in tutti i Paesi''.

Fonte: Ansa (16/10/2005)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: H5N1, aviaria
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