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Storace: "La pandemia scoppierà"

Copertina National Geographic su rischio Aviaria


Almeno 50.000 morti in UK, Giovedì e venerdì vertice dei ministri della Salute europei

Novità in arrivo per l'etichetta per le carni bianche. E mentre il ministro della Sanità, Francesco Storace, sollecita decisioni comuni della Ue per contrastare l'influenza aviaria, e sostiene che bisogna farsi trovare pronti perché "la pandemia scoppierà, anche se non sappiamo quando, dalla Gran Bretagna arriva l'ennesimo allarme: la pandemia potrebbe fare almeno 50.000 morti nel solo Regno Unito.
Etichette. Da domani i pollami saranno in vendita con un'etichetta che permetterà di conoscere la provenienza dell'animale, dove è stato allevato e dove è stato macellato. L'ordinanza del ministero della Salute emessa alla fine di agosto prevede l'etichettatura obbligatoria delle carni fresche di volatili da cortile con l'indicazione di origine, allevamento di provenienza, data, numero di lotto dello stabilimento di macellazione e di sezionamento, come già avviene per le carni bovine. In questo modo potranno essere garantite la qualità e la sicurezza delle carni di pollo.
Controlli. Sempre da domani dovranno essere intensificati i controlli sugli allevamenti, i carabinieri per la sanità (i Nas) sono al lavoro per controllare gli allevamenti e per contrastare il fenomeno dell'importazione clandestina delle carni dai Paesi colpiti dall'influenza dei polli, come quelli del Sud Est asiatico. Contemporaneamente proseguono i controlli virologici per individuare la presenza del virus dell'influenza negli allevamenti e nei volatili selvatici.
Ue. Controlli e censimento degli allevamenti saranno fra i temi principali che i ministri della Salute si preparano a discutere giovedì e venerdì prossimi, insieme alle scelte in fatto di vaccinazioni e acquisizione di farmaci antivirali.
L'Italia "porrà sull'agenda dei ministri questioni precise al fine di coordinare le azioni dei Paesi membri", ha detto il ministro della Salute, Francesco Storace. Un incontro dal quale il ministro si attende un piano di azione comune. "Se l'Europa è alla vigilia di quelle che il presidente Barroso ha definito misure radicali per contrastare l'influenza aviaria, sarà bene - ha osservato - dare forza alle decisioni da discutere giovedì e venerdì al vertice britannico dei Ministri della Salute europei".
Decisioni comuni. Per Storace "è auspicabile una serie di decisioni comuni in tema di vaccinazione, di acquisizione di farmaci antivirali, di controlli e censimento degli allevamenti, di monitoraggio sulle attività effettuate, e di una disamina accurata sulle problematiche legate alla caccia". In questa settimana, ha aggiunto, "il Senato sarà anche chiamato ad approvare mercoledì il decreto varato dal governo e auspichiamo una larga convergenza sulle misure proposte".
Allarme dalla Gb. Una pandemia di influenza, derivata da una mutazione del virus dei polli, non potrà essere evitata e potrebbe fare almeno 50.000 morti in Gran Bretagna. Lo ha detto oggi il direttore generale della Sanità. Liam Donaldson, parlando alla Bbc, ha spiegato che "questo non vuol dire che ci sarà una pandemia di influenza 'aviaria', questo vuol dire che, a un dato momento, il virus dell'influenza aviaria si combinerà con un virus dell'influenza umana e diventerà allora facilmente trasmettibile" da un umano all'altro.
Le stime. "Le stime su cui stiamo lavorando sono attorno a 50.000 decessi in più per via dell'influenza, ma potrebbero essere molti di più - ha detto -; dipende se il ceppo è leggero o grave". Una normale influenza stagionale, ha precisato Donaldson, uccide in Gran Bretagna più di 12.000 persone. Secondo il massimo responsabile della sanità, è poco probabile che una pandemia arrivi in Europa quest'inverno, ma è "alta la probabilità" che la pandemia abbia per epicentro l'Estremo oriente. La Gran Bretagna ha già stoccato 2,5 milioni di dosi di antivirale e ne accumula altre 800.000 al mese.
Romania. Buone notizie dalla Romania. Alcuni cigni trovati morti vicino al lago Obretinul Mic (a sudest, nel delta del Danubio), che avevano fatto temere un terzo focolaio di influenza aviaria nel paese, non sono portatori del virus mortale. Lo ha detto oggi il ministro dell'agricoltura. Gheorghe Flutur ha anche detto che test effettuati su campioni prelevati nella zona cuscinetto di 10 km creata attorno al focolaio di Ceamurlia de Jos, sempre nel delta del Danubio, si sono tutti rivelati negativi, il che "conforta la nostra fiducia che il focolaio sia stato isolato".

Fonte: LaRepubblica (17/10/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: pandemia, aviaria
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