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Neuroni producono molecola che ostacola Alzheimer

Placche nel cervello per Alzheimer


Trovata una molecola naturalmente prodotta dai neuroni che potrebbe contrastare la progressione del morbo di Alzheimer.
Si tratta della proteina recettore Nogo e, secondo quanto riferito sul Jour

Trovata una molecola naturalmente prodotta dai neuroni che potrebbe contrastare la progressione del morbo di Alzheimer.
Si tratta della proteina recettore Nogo e, secondo quanto riferito sul Journal of Neuroscience dopo uno studio sui topi, aumentando la sua concentrazione nel cervello degli animali si riducono le placche di proteina beta-amiloide tipiche della malattia.
La ricerca e' stata condotta alla Yale School of Medicine di New Haven da Stephen Strittmatter . Secondo lo scienziato questi risultati indicano che metodi farmacologici atti ad aumentare la concentrazione di questa proteina potrebbero essere efficaci quantomeno a rallentare il decorso della malattia.
L'Alzheimer e' la piu' comune forma di demenza senile, si tratta di una malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante in cui i neuroni di aree nervose cruciali per apprendimento e memoria vengono progressivamente uccisi.
Dal punto di vista anatomopatologico la malattia e' caratterizzata da accumulo di placche di una proteina, la beta-amiloide, cui si attribuisce, dunque, un ruolo chiave nello scatenare la tossicita' che uccide le cellule nervose.
Il recettore Nogo e' invece una proteina naturale importantissima perche' ha un ruolo cruciale nella riparazione di fibre nervose in caso di lesioni spinali e malattie quali la sclerosi multipla.
I ricercatori sospettavano di un suo ruolo anche nella malattia perche' in autopsie di pazienti trovavano sempre che la sua concentrazione e diffusione nel cervello erano anomale e legate alla proteina beta-amiloide.
Cosi' gli esperti hanno voluto vedere quale fosse il ruolo di Nogo nella malattia e hanno in primo luogo evidenziato che la proteina interagisce direttamente con le placche di beta-amiloide.
Poi, usando modelli animali di Alzheimer, i ricercatori hanno dimostrato che la presenza di Nogo riduce la progressione della malattia e la diffusione delle placche nel cervello.
Nogo e' importante per regolare i processi di crescita di nuove fibre nervose ed e' protagonista di numerosi studi relativamente alla cura di lesioni spinali e di malattie come la sclerosi multipla.
Questo lavoro, hanno concluso gli esperti, investe Nogo di un ruolo centrale anche nel controllo della formazione delle placche di beta-amiloide e, quindi, nella malattia di Alzheimer, offrendosi come un potenziale farmaco contro di essa.

Fonte: Ansa (08/02/2006)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: recettore, Nogo, beta-amiloide, Alzheimer
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