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Scoperto il gene legato al diabete di tipo 2

Insulina umana


Un'équipe internazionale di scienziati ha individuato il gene per il diabete di tipo 2. È una svolta importante che fa nascere la speranza di poter realizzare un test in grado di determinare la pr

Un'équipe internazionale di scienziati ha individuato il gene per il diabete di tipo 2. È una svolta importante che fa nascere la speranza di poter realizzare un test in grado di determinare la predisposizione di un individuo a sviluppare una delle malattie più comuni per i soggetti in età avanzata.
La ricerca, condotta da scienziati britannici e canadesi, ha consentito di determinare il gruppo di geni che sembra innalzare il rischio di diabete di tipo 2 negli adulti. Sono state individuate cinque varianti genetiche legate alla malattia che, secondo i ricercatori, spiegano fino al 70% dei fattori genetici che causano questa forma di diabete.
I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista «Nature», rivelano che i pazienti diabetici presentano una mutazione in un trasportatore di zinco specifico noto con il nome di SLC30A8, responsabile della regolazione della secrezione insulinica.
Poiché il diabete di tipo 2 è causato da una deficienza insulinica, i ricercatori ritengono che sia possibile curarlo bloccando il trasportatore in questione.
«Le due cause principali che determinano l'insorgere del diabete di tipo 2 sono l'obesità e la familiarità. Grazie alle nuove scoperte possiamo mettere a punto un test genetico efficace che determinerà il rischio degli individui di sviluppare questa forma di diabete», ha dichiarato Philippe Froguel, professore all'Imperial College London e coautore dello studio.
«Se un paziente viene a sapere che è geneticamente predisposto al diabete di tipo 2, sarà molto più motivato a cambiare il proprio stile di vita, per esempio l'alimentazione, per ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Inoltre possiamo sfruttare le nostre conoscenze sulle mutazioni genetiche specifiche associate al diabete di tipo 2 per mettere a punto terapie migliori», ha aggiunto.
Gli scienziati sono giunti a tali conclusioni dopo aver messo a confronto il corredo genetico di 700 persone affette dal diabete di tipo 2 e aventi una storia familiare di questa malattia con quello di 700 soggetti sani.
Le prime fasi della malattia, se non curate adeguatamente, possono provocare negli adulti complicazioni gravi e a lungo termine, quali cecità, amputazioni e nefropatie.
Tra i milioni di diabetici, il 90% è affetto dal tipo 2, la variante che si sviluppa in età avanzata ed è spesso attribuita all'obesità. Essa colpisce gli organismi che non producono quantità sufficienti di insulina. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il numero di pazienti affetti dal diabete di tipo 2 è destinato a raddoppiare nel prossimo decennio.

Fonte: Cordis (22/02/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: diabete, diabete%2
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