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Scoperto gli anticorpi contro il virus H5N1

Virus H5N1


Il trattamento con anticorpi monoclonali sembra neutralizzare il virus in vitro e nei topi infettati

Sono stati scoperti gli anticorpi contro il virus dell'influenza aviaria. La scoperta è stata fatta, all'interno di una ricerca internazionale, presso l'Istituto di Ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona diretto dal professor Antonio Lanzavecchia. Gli anticorpi sono stati prelevati da alcuni pazienti sopravvissuti all'influenza aviaria in Vietnam e sono stati riprodotti in laboratorio con una nuova tecnica. Le copie prodotte in laboratorio si chiamano anticorpi monoclonali in quanto identici tra loro perché generati da linee cellulari provenienti da un solo tipo di cellula immunitaria. Durante gli esperimenti, questi anticorpi monoclonali sono riusciti a neutralizzare il virus H5N1 in coltura in vitro e in topi di laboratorio infettati.
Lanzavecchia spiega: "Non possiamo essere sicuri che un eventuale virus pandemico dell'influenza somiglierà al ceppo H5N1 che abbiamo studiato o che gli anticorpi monoclonali generati utilizzando la nostra tecnica saranno in grado di combattere un tale virus.
Tuttavia, siamo confortati dall'ampia attività neutralizzante di questi anticorpi in laboratorio e dalle modeste dosi richieste." Si legge nella nota che oltre all'azione contro il ceppo vietnamita del virus H5N1 in colture in vitro, gli anticorpi monoclonali sono risultati efficaci anche nella prevenzione e nella neutralizzazione dell'infezione in topi di laboratorio. Dopo aver somministrato gli anticorpi alle cavie infettate, i ricercatori hanno osservato che nei polmoni vi era una ridotta quantità del virus e che il virus non aveva raggiunto nè la milza nè il cervello. In Vietnam infatti, al contrario dei pazienti sopravvissuti, in quelli deceduti il virus H5N1 era rinvenibile non solo nei polmoni. Cameron Simmons, ricercatore all'Unità di ricerca clinica dell'Università di Oxford in Vietnam, afferma: "Siamo ottimisti: questi anticorpi, se somministrati al momento giusto e in dose opportuna potrebbero avere un effetto clinico benefico su esseri umani con infezioni da H5N1".
Il trattamento può essere somministrato fino a 72 ore dopo l'infezione ed è un dato molto importante - sottolineano i ricercatori - perchè chi si ammala di solito segnalano il loro caso solo parecchi gironi dopo l'insorgenza della malattia. La terapia con anticorpi è stata attuata anche durante la pandemia di spagnola del 1918 (ceppo H1N1): i medici hanno somministrato del sangue prelevato da pazienti sopravvissuti alla spagnola (quindi contenente anticorpi) ai pazienti malati. Secondo un recente studio bibliografico questi trattamenti consentirono di ridurre la mortalità del 50%. La ricerca internazionale che ha ottenuto questi risultati, è stata pubblicata sulla rivista PLoS Medecine.


Redazione MolecularLab.it (29/05/2007)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: H5N1, anticorpi, Irb, anticorpi
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