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Confermata esistenza di cellule staminali libere all'interno dei muscoli

Staminali di topo


Sono cellule satellite, immature, in stato quiescente che potrebbero dimostrarsi utili nella cura di patologie degenerative

E' stato recentemente scoperto che all'interno dei muscoli sono presenti delle cellule staminali libere. Secondo gli autori della ricerca, nei muscoli, esistono delle cellule immature, dette "satellite", il 90% delle quai sono giā destinate a maturare trasformandosi in cellule muscolari, mentre il restante 10% conservano il comportamento versatile delle staminali. La scoperta č stata fatta da un team di scienziati canadesi, guidati da Michael Rudnicki del Ottawa Health Research Institute.
I ricercatori hanno condotto un esperimento iniettando cellule staminali satellite nei muscoli di topi e hanno osservato il completo ripopolamento delle riserve rigenerative degli animali.
Questa scoperta potrebbe rivelarsi molto importante in quanto potrebbe portare alla messa a punto di terapie di rigenerazione muscolare per patologie degenerative come la distrofia muscolare.
Ad esempio si potrebbe usare le staminali satellite per trapianti all'interno dei muscoli malati. Inoltre fa pensare anche alla possibilitā per gli uomini di conservare la propria massa muscolare intatta nel corso dell'invecchiamento.
Le fibre muscolari scheletriche sono cellule lunghe e tubolari contenenti ognuna centinaia di nuclei. Sono circondate da un rivestimento formato da collagene e glicoproteine. Le cellule satelliti si trovano tra le fibre e il collagene e normalmente sono in uno stato di quiescenza e sono attivate da eventi traumatici o da uno sforzo. Secondo le recenti scoperte, sembra che abbiano origine da cellule muscolari indifferenziate o regredite ad uno stadio di sviluppo primitivo. Durante lo studio, i ricercatori hanno suddiviso queste cellule in due classi distinte in base all'attivitā o alla inattivitā del gene Myf-5. Le cellule con Myf-5 inattivo si dividono asimmetricamente (come le staminali) e generano due cellule, una delle quali identica alla cellula d'origine, mentre l'altra possiede Myf-5 attivo. Quest'ultime se iniettate nei muscoli dei topi, di differenziano fino a diventare cellule muscolari vere e proprie. Quelle con Myf-5 inattivo, invece, vanno a far parte delle riserve rigenerative. In futuro, gli esperti con questo lavoro, riusciranno a identificare i marcatori che, in futuro, potrebbero consentire di individuarle nel tessuto muscolare umano. Lo studio č pubblicato sulla rivista americana Cell.

Redazione MolecularLab.it (01/06/2007)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: Myf-5, muscoli, staminali, rigenerazione
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