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Il fumo è una dispersione di particelle solide in un gas


Sebbene l’esperimento sia utilissimo come deterrente per smettere di fumare, dal punto di vista scientifico si tratta di due fenomeni di combustione alquanto diversi.
Il Tir brucia un liquido organico (diesel), miscela di idrocarburi ad alto peso molecolare da 13 a 18 atomi di carbonio del tipo per esempio [C15H32] contro una quantità di ossigeno gas “stechiometrica” la cui quantità è sufficiente per bruciare il combustibile ed inoltre tale reazione è molto più veloce di quella tra un solido ed un gas . Invece la sigaretta è un materiale solido che contiene molecole organiche complesse come la nicotina, la cellulosa della carta , la lignina del legno ancora presenti nel tabacco contro una quantità in “eccesso” di aria e quindi di ossigeno. Questo potrebbe in teoria permettere una migliore combustione tuttavia si verifica l’opposto in quanto l’aria deve passare attraverso il cilindro di carta della sigaretta per permettere la combustione che ,come sa ogni fumatore, avviene attraverso continue immissioni di aria. Per tali motivi “tecnici” la combustione della sigaretta giammai potrà essere “stechiometrica” e pertanto la formazione di particolato incombusto [PM1< 10-6m, PM2,5< 2,5 10-6 m, PM10 < 10-5m] e IPA sarà sicuramente maggiore di quanto può fare il motore di una macchina o di un tir. Tale concetto è corroborato dal fatto che le macchine a gas inquinano ancora meno delle macchine diesel in quanto la combustione con ossigeno è ancora più completa poichè le molecole del combustibile sono molto più piccole di quelle del diesel. Pertanto per confrontare meglio i due fenomeni sarebbe più giusto fare “fumare” ad una macchina una sigaretta intera con un solo tiraggio stechiometrico di aria e quindi poi valutare i risultati. Comunque per l’alto valore didattico ed educativo l’esperimento ben si adatta a fasce di studenti della scuola media superiore.


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