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Presentata a Roma la Piattaforma tecnologica nazionale Plants for the Future

Colza hybride Synergiy


Il Comitato Promotore di Plants for the Future sostengono che le crisi energetica e alimentare si possono risolvere grazie alla ricerca e all'innovazione sulle piante

A Roma, nella sede dell"Accademia Nazionale dei Lincei, è stata presentata la Piattaforma tecnologica nazionale "Plants for the Future", che ha lo scopo di mettere in contatto tutte le realtà, pubbliche e private, che hanno a che fare con il settore agroalimentare e agroindustriale.
"Crisi energetica e crisi alimentare si possono affrontare e risolvere grazie alla ricerca e all"innovazione sulle piante", questo è il messaggio lanciato dal Comitato Promotore, composto da rappresentanti dei più importanti centri di ricerca italiani, delle università e delle industrie.
I sostenitori di IT-Plants for the Future chiedono al governo di favorire e finanziare collaborazioni fra istituzioni, accademia e industria, con lo scopo di promuovere la ricerca italiana e garantire competitività e redditività alla catena agroalimentare e a quella agroindustriale. Tutto ciò sempre garantendo la biodiversità e la sostenibilità a lungo termine.
"La genomica vegetale, nata dall"integrazione di varie discipline (bioinformatica, genetica e biologia molecolare) offre nuove interessanti opportunità per ottenere piante più resistenti alle avversità naturali", ha dichiarato Roberto Tuberosa, docente di Biotecnologie delle piante coltivate all"Università di Bologna e coordinatore del Comitato scientifico della Piattaforma.
Secondo gli esperti, grazie alla genomica vegetale non solo si potranno aumentare la quantità dei prodotti richiesti dalle filiere agroalimentare e agroindustriale, ma anche offrire ai consumatori prodotti più salubri, di elevata qualità nutrizionale e anche economicamente meno costosi.
Inoltre, è possibile utilizzare questa tecnologia per ottenere biocombustibili da piante Ogm non destinate al consumo alimentare.
Si tratta di un"iniziativa molto importante per l"Italia, come spiega Silvio Ferrario, presidente del Comitato Promotore: "Si tratta di fattori importanti per assicurare al made in Italy la capacità di competere con gli altri Paesi europei ed extraeuropei, nei confronti dei quali scontiamo un gap d"innovazione assai rilevante. Tutto ciò nel rispetto della tipicità del sistema produttivo nazionale".
Anche Chiara Tonelli, docente di Genetica all"Università degli Studi di Milano, sottolinea l"importanza dell"innovazione: "E" giunta l"ora di superare questo gap non più tollerabile. La scienza italiana è di ottimo livello e può dare un rilevante contributo allo sviluppo economico del paese, ma è necessario che venga sostenuta da politiche adeguate come avviene nel resto delle democrazie avanzate".
E mentre in Italia si cerca di favorire la ricerca e la diffusione dell"agricoltura transgenica, in Svizzera un recente programma (condotto dall"Ufficio federale dell"ambiente) indica che è difficile prevedere eventuali conseguenze negative sull"ambiente prodotte dalla diffusione di organismi Ogm.
Attualmente, in Svizzera, una moratoria dal 2005 proibisce l"utilizzo di Ogm in agricoltura. Sono però autorizzati progetti sperimentali come, ad esempio, quello dell"Istituto Agroscope Reckenholz vicino a Zurigo.
Il programma dell"Ufficio federale dell"ambiente, composto da otto progetti, è stato presentato a Berna. Gli esperti non hanno individuato alcun impatto negativo degli Ogm sulle api selvatiche, le lumache, i vermi o su altri animali. Tuttavia, il lavoro di un altro gruppo di ricerca relativizza questo risultato. Quest"ultimo gruppo di ricercatori, infatti, sostengono che non vi siano criteri applicabili che consentano di valutare eventuali danni ambientali anche perchè molti effetti saranno visibili solo a lungo termine. Klaus Peter Rippe, presidente della Commissione federale di etica per l"ingegneria genetica in campo non umano, ha inoltre dichiarato che le soglie di rischio da non superare stabilite dalla legge sull"ingegneria genetica sono sottovalutate.


Redazione MolecularLab.it (19/06/2008)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: Plants for the Future, biocarburanti, Ogm, Italia
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