Sono stati messi a punto dei sistemi di selezione che favoriscono 
              la selezione dei ceppi dei cloni mutati:
             Doppio Primer
              Ho sempre il mio ssDNA che contiene il mio gene clonato, questo 
              plasmide di partenza ha però 3 geni di selezione per E.coli, 
              quello con la Tetraciclina, che è funzionante, e quello dell’Amp 
              che presenta una mutazione. Quindi il plasmide di partenza, se usato 
              così, lascia E.coli AmpS. Da questo plasmide di partenza 
              si fa un single strand, si annila l’oligo (come prima), ma 
              si annila anche un altro oligo che porta il gene wild-type per la 
              resistenza all’ampicillina. In pratica ho un annealing con 
              due oligo e due misMatch. Aggiungo, come al solito, polimerasi (T4 
              o Kleenow a scelta), aggiungo nucleotidi, faccio avvenire la synth 
              del 2° strand e aggiungo ligasi per chiudere il nick.
              Avrò un plasmide ds in cui lo strand interno porterà 
              il gene TetR, il gene AmpS, e il gene X wild-type, e lo strand esterno 
              porterà il gene TetR, il gene AmpR, e il gene X mutato.
              Trasformo E.coli, seleziono Tet e Amp, cresceranno solamente le colonie 
              che avranno ricevuto lo strand modificato. In questo modo tutti i cloni 
              che ottengo sono mutati, come resa totale saranno di meno, ma non 
              ho un altro screening da fare (selezione 100%). Ed infatti avevamo 
              detto che la mutagenesi sito-diretta porta all’analisi di 
              pochi cloni finali.
            Metodo di Kunkel (o dei ceppi 
              Ung–).
              
            
            È sempre ssDNA, ma utilizza ceppi che sono Ung–.
              Sappiamo che in genere l’Uracile non viene incorporato nel 
              DNA, e se ciò dovesse accadere c’è un enzima, 
              l’Uracile-N-Glicosilasi (Ung), in grado di riconoscerlo ed 
              eliminarlo.
              Inoltre il ceppo che vioene usato ha pure una mutazione che fa sì 
              che la concentrazione interna di dUTP sia maggiore, in modo da competere 
              con il dTTP. In questo modo io favorisco l’incorporazione 
              nel DNA di U. (ing. metabolica della sintesi del timidilato).
              Utilizzo questo ceppo di E.coli per fare ssDNA, quindi con l’M13 
              posso infettare questo tipo di E.coli, isolo l’ssDNA che avrà 
              uno strand solo con le U al porto delle T, dopodiché sono 
              in vitro.
              A questo punto ho il mio oligo con la mutazione, fosforilato in 
              5’, faccio avvenire l’annealing, e sintesi del 2° 
              strand, ligasi, plasmide ds che avrà lo strand interno con 
              tutte le U al posto delle T nel gene X wild-type, quello esterno 
              (fatto in vitro) con tutte le A nel gene X con la mutazione (mismatch).
              Ora trasformo un ceppo di E.coli normale, il suo sistema di riparo riconosce 
              le U e quindi quel filamento viene degradato. Ne derivca che si replicherà 
              solamente lo strand esterno, e, una volta che andrò a piastrare 
              su ampicillina tutti i cloni che otterrò sono quelli con 
              il mio gene mutato.