L’universo di virus e batteri

Inside Micro

5 febbraio 2008 - 5:24 pm

Neisseria meningitidis (2/2)

Epidemiologia

Il meningococco abitualmente si trova nel nasofaringe umano senza creare problemi, questa condizione è molto importante sia per la sua diffusione, sia per lo sviluppo di difese immunitarie da parte dell’ospite. I portatori sani sono in una percentuale compresa tra il 5 e il 30% e solo pochi sviluppano malattia, questo porta a supporre che siano più importanti le condizioni dell’ospite, rispetto a qualche caratteristica batterica, per sviluppare la malattia.
Occasionalmente ci sono episodi epidemici, in genere tra l’inverno e la primavera da diversi ceppi a seconda della zona geografica.

Diagnosi

La meningococciemina si presenta con una eruzione cutanea, che può essere localizzata, in caso di malattia lieve, o più diffusa. La meningite porta con se sintomi che sono difficilmente riconoscibili, se non ci si trova in stato di epidemia, e in genere la diagnosi è possibile solo tramite esame di laboratorio, su campioni di sangue, liquido cerebrospinale e tamponi nasofaringei, in cui si cerca di individuare il batterio.

Controllo

Esistono vaccini basati sui polisaccaridi della capsula, che però non hanno effetto nei bambini molto piccoli, o hanno durata nel tempo limitata (in quelli di età compresa tra 1 e 4 anni). Il vaccino non è obbligatorio, perché nei paesi industrializzati l’incidenza della malattia è sempre molto bassa, la maggior parte delle volte il contagio è familiare (da 500 a 800 volte più probabile rispetto al contagio nella popolazione generale), quindi solo i familiari in genere subiscono trattamenti profilattici.

Statistiche italiane e situazione attuale

Il sito EpiCentro riporta le statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità riguardanti i casi di meningite. Come si può vedere, i casi di meningite ogni anno sono circa 900, e stando ai dati ufficiali un terzo di questi causati dal meningococco, un terzo da pneumococco (che vedremo prossimamente) e l’ultimo terzo da svariati altri batteri meno comuni.
Considerando i numeri, quindi, si può verificare la sensatezza della corsa al vaccino contro la meningite, e l’allarme generale dato dai mass media. Arrotondando un po’ i conti, ci accorgiamo che 900 casi all’anno sono circa 2 o 3 al giorno (ma sappiamo che in genere le epidemie si concentrano tra inverno e primavera), inoltre solo un caso su tre è dato dal meningococco.
Andando a stringere, tutti gli anni c’è un caso al giorno in tutta Italia di meningite da meningococco, che ha tra le 500 e le 800 possibilità in meno di diffondersi nella popolazione di quante non ne abbia di diffondersi nella famiglia di quel caso specifico. La pressione dei media spinge centinaia di persone a chiedere il vaccino contro il meningococco, che da solo è solo un terzo dei batteri che causano meningite, portando quindi ad un allarmismo decisamente ingiustificato.

Fonti:

http://gsbs.utmb.edu/microbook/ch014.htm

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  • Ulrike - 8 febbraio 2008 # 1

    Esiste anche un vaccino coniugato che protegge bambini a partire dai 6 mesi contro il meningococco C.

  • giuliano652 - 8 febbraio 2008 # 2

    Grazie mille per l’aggiunta!

  • laura - 15 marzo 2012 # 3

    sintetico ma molto chiaro

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