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Massimo

Utente non registrato
Inserito il 23/09/2006 16:29:19   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Senso della guarigione

SENSO DELLA GUARIGIONE
Il senso di una malattia è: dare della sopravvivenza in una soluzione biologica, e dunque allontanare la morte (senza la malattia, questa morte sarebbe molto, ma molto più rapida), e rispondere al progetto di ritorno alla salute normale. Il funzionamento del “modulo malattia” non ha più ragione di essere quando il conflitto è risolto. Mentre il paziente è malato, lui è nella fase immateriale della sua guarigione. Lui è il “Dio creatore” della propria guarigione (è il suo conflitto, la sua storia e il suo cervello).
È in quel momento che fa il progetto della sua guarigione. Da che il progetto è fatto in certezza assoluta di guarigione, l’oggetto è creato ed il senso dell’oggetto è espresso, la guarigione si mette in moto e la si vede apparire, ed allora la malattia diminuisce, diminuisce e se ne va.
Intanto che non si è avuto “basculamento” capovolgimento (termine di Biologia Totale, che esprime che si può essere arrivati all’età del capovolgimento) allo stadio del progetto, non si arriva mai alla guarigione.
È per questo motivo che le persone che arrivano e dicono: “Io sono cartesiano, aspetto di vedere per credere!”, essi sono già morti o, in ogni caso, condannati ad essere dei malati cronici.
Ricordate: “Dottore, con voi faccio dei progressi, spero di guarire, ho la speranza di guarire!” Questa persona è sempre nel dubbio e muore o resta malata. Se ho la certezza di guarire, è dal livello della fede, il cervello invia il programma per far basculare nella guarigione.
La signora malata di cancro mi dice: “Dottore, mi fa bene parlarvi, perché con voi ho la speranza di guarire, in effetti, lei pure è nel sistema del dubbio. Io le dico allora: “Ti spiego il sistema. Dopo di questo resti nel progetto della tua malattia o in quello della tua guarigione”. Cambiate il sistema. Mettetevi nel progetto della vostra guarigione e la vostra malattia se ne andrà.
In un piatto della bilancia, lei mette la sua speranza di guarire e nell’altro piatto la sua certezza. Lei sa che la sua nonna è morta per un cancro al seno 27 anni fa e lei ha seguito tutte le fasi di questo cancro che l’ha portata alla cachessia e alla morte. Sua madre è morta di un cancro al seno 11 anni fa. Sua zia ha seguito da poco sua madre perché ne è morta 9 anni fa. La sua più cara vicina, compagna d’infanzia è morta dello stesso cancro 9 mesi fa.
Dunque la sua certezza è che il cancro, è una cosa molto grave, che questo si diffonde e che di esso si muore. Il piatto della sua certezza pesa molto di più di quello della sua speranza, ed è così che essa resta nel progetto della sua malattia. Inesorabilmente lei ricade e muore nel più profondo di se stessa, malgrado le sue parole rassicuranti e l’apparenza di auto-controllo, lei è “già morta” di paura… ecco dunque di nuovo fase attiva del conflitto, ecc.
Il piatto della certezza è preponderante su quello della speranza.
Si può “basculare” dalla malattia verso la guarigione in ogni momento, ma il progetto della guarigione si elabora durante la fase della malattia; essa è nella sua fase immateriale. Si manifesta e diventa materiale dopo “il basculamento ossia il capovolgimento” dalla malattia alla guarigione.
Ed ora torno alla parole di Michelle Noel, allo scopo di fare una sintesi importante. Citerò poi altri autori e metterò altre mie idee.
“Il bambino viene al mondo caricato di un senso. Il bambino è dunque il bersaglio della mamma e del papà. Noi esprimiamo il senso di un’idea, di un progetto, di un conflitto.
Come e cosa si fa per guarire?
Il senso della vostra malattia è ciò che mettete a sinistra nel vostro albero genealogico: non fantasie, ma fatti… Esempio: ho un eczema, si vede, mi gratto.. Nessun dubbio quindi che il mio eczema sia in una fase materiale. Il mio eczema dà un senso al progetto dei miei genitori. I miei genitori in uno stadio immateriale volevano separarsi; allora, cosa devo fare per guarire?
Vado a mettere nella fase immateriale della guarigione l’esatto contrario della separazione, vale a dire “riunione” La malattia non ha più senso. Vado a capire, vado a risolvere.
Cito una frase molto bella di Claude Sabbah, che io ho preso come un’invariabile: “Se io ho in mano un cristallo, e lo lascio cadere, ovviamente si rompe. Sono istruita, conosco un sacco di cose, che non impediscono però il fatto che il cristallo si rompa se lo lascio cadere”.
È PER QUESTO CHE SAPERE NON CONTA NULLA, È QUELLO CHE VOI FATE CHE CONTA
Questa è la frase più importante della biologia totale perché capire e sapere non serve a nulla. Se voi guarite e comunque continuate a detestare vostra suocera, detestaste il governo, i vicini, alcune cose e continuate a fare quello che facevate prima, la malattia ritornerà.
Se voi siete tutti i giorni stressati per la stessa cosa, ad esempio, se guarisco dal mio cancro al seno sinistro e continuo ad avere paura che mio figlio abbia un incidente e muoia, io ricadrò esattamente nella stessa malattia (cancro al seno sinistro in una destrimane: dramma per il figlio).
A questo punto ho tradotto anche qualche altro autore e, riassumendo, inserisco l’elaborazione della materia da parte di un medico psico-somatista, che ha scritto diversi libri in Francia sulla materia il cui nome è Salomon Sellam. Anche lui riporta molti casi.
LA PROGRAMMAZIONE DELLA MALATTIA O IL RIEMPIMENTO DELLA “BOTTE” PSICOSOMATICA, I CONFLITTI RIEMPIENTI
Una “Botte” psicosomatica debordante standard possiede schematicamente 4 livelli di riempimento. Noi abbiamo visto l’ultimo livello, il conflitto scatenante. Nel tempo, una botte si riempie con un fluido conflittuale proveniente generalmente da:
- conflitti programmanti ritmati da cicli biologici cellulari memorizzati
- dallo strato del Progetto senso
- dallo strato transgenerazionale
I CONFLITTI PROGRAMMANTI
Nel corso della nostra vita, siamo regolarmente confrontati con conflitti di ogni ordine e grado. Essi non sono sufficientemente importanti, ma sufficientemente forti per depositarvi una certa quantità di liquido conflittuale. È il riempimento goccia a goccia, cucchiaino dopo cucchiaino. Il loro solo punto in comune è che essi riempiono la stessa botte, vale a dire che questi differenti conflitti hanno lo stesso tenore. Il risentito è identico ogni volta, anche se non vediamo rapporti flagranti tra loro. In altri termini, non ci è impedito di avere dei risentiti diversi. In questo caso, ogni risentito riempirà la sua botte specifica. Voi sapete come lo so io, che noi possiamo sviluppare diverse malattie e ciascuno di noi possiede la sua “botte - teca”. Rassicuratevi, certe botti sono poco riempite. Un lavoro su di sé, sulla propria storia, può permetterci di vuotarla o vuotarle!
C’è un’osservazione da fare: a volte, la botte è praticamente riempita ed è sufficiente una goccia conflittuale per farla stravasare. Spesso, in questi casi, non sarà ovvio difendere un’attitudine biologica dove un piccolo avvenimento ha fatto traboccare il vaso. Ho dovuto aiutare un signore che aveva scatenato una sclerosi multipla in seguito ad un’inquietudine giudicata molto moderata riguardante sua zia. Dopo l’analisi psicosomatica dettagliata, ha compreso che la sua botte era già ben carica.
Studiando questi conflitti programmati da vicino, chiaramente in rapporto alla data esatta dalla loro insorgenza, è apparso qualcosa di incredibile! A partire da adesso il sign. “ caso” è pregato di non incrociare più la mia “ strada neuronale”.
In effetti nessuno potrà contestare una data esatta del calendario: quella di un incidente, della comparsa di una malattia, di una ricaduta, di un decesso, di una nascita, di un trasloco, di un divorzio, di una promozione professionale o di un licenziamento. Senza saperlo noi siamo presi nei CICLI BIOLOGICI CELLULARI MEMORIZZATI - C.B.C.M.
I CICLI BIOLOGICI MEMORIZZATI
Esistono una miriade di cicli nella natura e certi sono conosciuti da lunga data o scoperti con i progressi della scienza: alternanza giorno/notte, il ciclo mestruale, prove temporali a sostegno, non si cade mai ammalati per caso. Per meglio comprendere l’esistenza di questi cicli vediamo lo stressogramma.
Come l’EEG (elettro-encefalogramma) o l’ECG (elettrocardiogramma) misurano l’attività elettrica a livello del nostro cervello o del nostro cuore, così lo stressogramma registra e misura a livello cerebrale l’intensità di tutti gli stress che ho conosciuto nella mia vita, sia che siano piccoli, grandi o molto grandi, sono stati messi in memoria nella nostra scatola cranica. Ad ogni onda di stress, un risentito è ugualmente registrato ed una certa quantità di liquido conflittuale va a versarsi nella botte corrispondente in funzione delle nostre capacità personali ad assorbire più o meno completamente gli effetti psicologici riscontrati.
Ci sono molti esempi, ed eccone altri due.
Esempio n. 1: legato alla storia della Signora Frigo, 49 anni, che viene per alcuni dolori addominali che durano da più di tre mesi ed un’infezione delle vie urinarie alta, affezioni per le quali né il suo medico di famiglia né l’urologo riescono a sollevarla, anche con la somministrazione di antibiotici o di antispastici.
Ecco le sue onde di stress:
Onda di stress n.1: un giorno all’età di 12,5 anni, lei era in cucina dietro il frigo (da qui il suo nome fittizio, Sig.ra Frigo) ed apprende che i suoi genitori vogliono divorziare. L’indomani parte con sua madre per andare a vivere in un’altra casa.
“Quel giorno là, sono passata dal paradiso all’inferno. Tutto mi è crollato addosso, ho sentito il suolo aprirsi sotto i miei piedi.”
Onda di stress n.2: all’età di 24 anni divorzia. “È stato un sollievo per me, è stata una specie di liberazione!”
Per la Sig.ra Frigo, queste date non avevano alcuna relazione tra di loro. Ma se noi analizziamo con più attenzione, nel mese successivo, scopro ciò che avrebbe potuto essere trovato subito con una calcolatrice.
49 anni: inizio dei sintomi. Divido 49 per due e trovo 24 anni e sei mesi che è la data esatta del suo divorzio.
24 anni e 6 mesi divisi per due, trovo 12 anni e tre mesi che è la data della sua prima onda di stress.
La Sig.ra Frigo è presa in una memoria ciclica memorizzata. Il punto culminante della sua patologia di oggi, a 49 anni, è una “rilettura somatica” del primo episodio, psicologico, che ha sconvolto la sua vita a 12,5 anni. Il risentito, o meglio i risentiti sono certamente stati:
- Crollo dell’esistenza all’origine dell’infezione urinaria alta.
- Conflitto indigesto, non posso digerire il boccone che rappresenta il divorzio dei miei genitori.
È l’aver fatto il legame tra queste manifestazioni dolorose ed il divorzio dei suoi genitori che ha permesso una sedazione significativa dei dolori addominali e dell’infezione urinaria.
Il bersaglio è stato preciso, una specie di impatto chirurgico nel corso dell’operazione “tempesta del deserto psicosomatico”
L’esempio n.2 illustrerà uno degli aspetti speciali dei cicli biologici memorizzati e concerne madame Lavie. Lei è venuta per comprendere il perché della comparsa, nell’ottobre 1999, del suo cancro al seno. Lei aveva 58 anni (al momento della comparsa) e suo figlio 25. Si è diviso 58 per due = 29. Non ha ritrovato nulla di preciso, ma se si divide l’età di suo figlio per due, ne esce 12,5. Cos’ha passato suo figlio in quel periodo?
Mia madre – la nonna del ragazzo – è deceduta brutalmente per una trombosi cerebrale. All’epoca la si definì congestione cerebrale. Mio figlio che la adorava, ha smesso di crescere ed aveva iniziato uno sviluppo le cui previsioni erano che diventasse più alto di suo padre (come ora realmente è). Ero molto inquieta per lui e questo è durato almeno 1 anno.
Qui, esiste una specie di trasposizione della memoria ciclica ritmata su un ciclo proveniente dallo stressogramma di suo figlio.
C’è stato un amalgamarsi tra la morte della nonna –separazione definitiva dal nido (seno sx), In Biologia totale si parla di pre-riscaldamento per un conflitto di nido in un contesto di separazione, per il cervello questo significa: cancro duttale infiltrante.
Come questi esistono un sacco di altri cicli e sottocicli. Siamo nell’era dei computer ed alla luce del loro funzionamento siamo molto più in grado di comprendere tutto questo.
Segue la traduzione della pagina 109 (dal libro di Salomon Sellam, Enquetes psychosomatiques)
Dalla nostra nascita noi abbiamo vissuto tutta una serie di avvenimenti più o meno gradevoli. Il vostro cervello li ha analizzati e li ha messi in memoria, con i relativi “risentiti”, che sono ad essi associati. Si trova che questi avvenimenti vanno a riprodursi sotto la stessa forma o sotto una forma simbolica, e devo proprio dirlo, secondo un calendario molto preciso e a nostra totale insaputa. Io stesso, all’inizio non lo credevo ma a forza di constatare l’esistenza di diversi tipi di cicli, ho dovuto ARRENDERMI. In pratica, li riscontro quotidianamente e li utilizzo abbondantemente.
E’ per questa ragione che uno degli strumenti indispensabili a una persona pratica del decodage biologico è la calcolatrice.
MEMORIA: significa che gli avvenimenti sono registrati dal nostro cervello. Per ognuno di essi, questa memorizzazione riguarda l’avvenimento stesso, la data esatta, il vissuto e i risentiti associati. Si potrebbe paragonare questo tipo di funzionamento a quello di un computer. Ad ogni dato preso, lo strumento ne registra l’ora ed il contenuto; vissuto/risentito.
CICLICO: vuol dire che c’è un inizio, una fine ed un periodo entro questi 2 punti. Per noi, questi saranno spesso dei periodi acalcolati in anni e mesi: quel giorno avevo 35 anni e due mesi.
MUSICALE: (è un termine che usa solo Sellam, Sabbah lo definisce in altro modo ed anche gli altri) perché questo tipo di ciclo obbedisce alle teorie musicali concernenti la composizione degli accordi perfetti. Funzioneremo con terzine, quintine, ottave inferiori e superiori.
Prendiamo un semplice esempio, un avvenimento successo il giorno del mio 30^ compleanno.
· Se voglio conoscere l’ottava inferiore, divido 30:2 = 15 : cos’è successo in torno ai miei 15 anni?
· Se considero che i miei 30 anni rappresentano la quintina, divido 30:5 ed ottengo le quattro date seguenti:, 6, 12, 18,24 anni… cos’è successo in questi periodi?
Se considero che i miei 30 anni rappresentano la t
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