Feed RSS: Molecularlab.it NewsiCalendar file
Categorie


Nuovo Commento
maurizio

Utente non registrato
Inserito il 07/10/2006 20:22:07   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
H e l p m e!!!!!

mio padre è stato operato allo i.e.o. di milano di tumore al polmone avendo una asportazione totale del polmone dopo due mesi di radio c'è stata la tac è si sono riscontrate diverse metastai all'altro polmone al surrene dx e sx e manco se nn bastasse un epidermoide sulla fronte sx. dopo diverse chemio di cisplatino/gemcitabina poi taxotere e adesso stiamo al primo ciclo di alimta al g.moscati di avellino, apetteremo un'altro ciclo di chemio e poi rifaremo la tac. se avete qualche cura per far vivere mio padre a lungo scrivetemi scrivetemi grazie. cluster1969@libero.it maurizio da napoli

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 03/12/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Nuove cure per i tumori


Le nuove conquiste della biologia, della genetica e della tecnologici offrono strumenti sempre più sofisticati per combattere il cancro. E, dopo decenni di tentativi, sconfiggere la malattia non è più un’impresa impossibile.
Come e perché una cellula “impazzisce” e genera un tumore? Il tentativo di dare risposte sempre più precise e dettagliate a questi interrogativi ha consentito alla ricerca di ottenere armi sempre più sofisticate e “intelligenti” per sconfiggere il cancro, aprendo nuove speranze e prospettive per migliaia di pazienti. «Negli ultimi decenni si è scoperto che i tumori sono causati da mutazioni nel Dna della cellula, dovute all’azione di diverse sostanze cancerogene presenti nell’ambiente», dice Paolo Comoglio, direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Candiolo, Torino, «in seguito sono stati identificati i geni coinvolti in questo fenomeno e i meccanismi con cui agiscono». Proprio gli sviluppi di queste ricerche hanno portato alla realizzazione dei farmaci anti tumorali di ultima generazione, che sono in grado di colpire le cellule maligne in modo selettivo, bloccando il loro sviluppo o costringendole al suicidio, e risparmiando i tessuti sani. In questo modo non solo la cura è più efficace ma si riducono i danni e gli effetti collaterali sull’organismo.


Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 03/12/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Tumori della vescica, con la termochemioterapia

Tumori della vescica, con la termochemioterapia meno recidive per quelli superficiali
Una innovativa e sofisticata apparecchiatura sarà a breve disponibile al Gemelli per un nuovo trattamento di questi tumori. Si chiama termochemioterapia e consiste nella somministrazione di farmaci antitumorali in soluzione ipertermica che, dai primi studi effettuati, porta ad un aumento significativo della percentuale dei pazienti che rispondono ai farmaci oggi in uso.
"Il trattamento - spiega il prof. Bassi - prevede il riscaldamento locale della parete della vescica urinaria (ipertermia) abbinata all'instillazione simultanea nella vescica del chemioterapico". La procedura, sebbene effettuata semplicemente mediante un catetere inserito nella vescica urinaria attraverso l'uretra, è eseguita sotto stretto controllo computerizzato.
"Ci aspettiamo che il nuovo trattamento - conclude il prof. Bassi - porti a un calo nelle recidive neoplastiche post-operatorie poiché l'instillazione di sostanze chemioterapiche insieme all'ipertermia permetterà di distruggere le cellule neoplastiche, che non sono state rimosse durante l'intervento chirurgico o quelle che mostrano agli esami istologici un alto potenziale neoplastico".
01/12/2005)


Ettore

Utente non registrato
Inserito il 14/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia associata con l'immunoter

Nasce l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia) che ha lo scopo di promuovere la diffusione della metodica in campo nazionale e internazionale, favorendo convegni e congressi. Organizza corsi per apprendere l'utilizzo dell'ipertermia (la sede è presso l'Ircc di Candiolo - Università di Torino) e istruire tecnici per la manutenzione delle macchine. Inoltre offre un valido sostegno al paziente oncologico, indirizzandolo nei centri più avanzati dove si pratica questa metodica

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 02/08/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia

Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
Tel 0381.329752 – fax 0381.32975

ASSIE è il centro pilota per avere i dati precisi e i centri che applicano questa terapia.


http://www.oncologiaitalia.it/home.html

Ettore

Utente non registrato
Inserito il 02/08/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia

Da oltre 18 anni esiste l'ipertermia vicino a Pavia, sono state salvate molte persone dal tumore al polmone, con la chemioterapia solo poche persone sono state salvate, nonostante questo falimento dei farmaci continuano applicare la chemioterapia.

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 02/08/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia oncologica

Per molti tumori per ora la terapia migliore è l'ipertermia, i farmaci non sono efficaci, solo se vengono applicati con l'ipertermia hanno una certa efficienza, l'ipertermia da sola riesce distruggere un tumore per effetto del calore.

Per IPERTERMIA ONCOLOGICA, si definisce una tecnica terapeutica che permette di irradiare il tessuto patologico mediante una radiofrequenza a 13.56 MHz., ottenendo un aumento della temperatura locale tra i 42.50 e i 43.5° C.Il calore inibisce la respirazione cellulare senza alterare il metabolismo anaerobico delle cellule tumorali, provocando una lesione delle membrane aumentandone la permeabilità e provocando in fine la morte della cellula stessa.Caratteristica del tessuto tumorale, è la presenza di reti capillari neoformate, con una distribuzione casuale e disordinata. I capillari stessi presentano una consistenza propria a livello dell'endotelio e variazioni bizzarre del calibro. Tutto ciò porta, da un lato ad un aumento delle resistenze periferiche del flusso sanguigno intratumorale, con conseguente necrosi al centro della massa neoplastica e dall'altro crea una situazione favorevole in caso di applicazione di un trattamento ipertermico perché il rallentato flusso sanguigno intratumorale permette un prolungato contatto ipertermico a livello della cellula tumorale.Diverse sono le tecniche per indurre calore:a) Ipertermia esterna: si applicano due antenne capacitive sulla superficie del corpo, anteriormente e posteriormente, in corrispondenza della visione. In questo modo le due antenne sono in accordo di fase e il tessuto viene attraversato dalla radiazione che, successivamente, lo riscalderà. Per evitare lesioni cutanee da riscaldamento, le antenne sono dotate di circuito ad acqua autorefrigerante. Le loro dimensioni sono da trattareb) Ipertermia perfusionale intraoperatoria: utilizza lo stesso meccanismo di riscaldamento che viene effettuato sul sangue del soggetto. Il sangue, irradiato e riscaldato a 43°C cui viene aggiunto un chemioterapico specifico, viene quindi reinfuso nel soggetto stessoc) Altre tecniche di IPERTERMIA ONCOLOGICA in uso in diversi istituti clinici,sfruttano tutte il principio del calore che uccide le cellule tumorali mediante: radiofrequenze, ultrasuoni, mieto-onde, riscaldatori perfusionali extracorporei, sonde endocavitarie, termoablazione.

Diversi sono i vantaggi dell'IPERTERMIA A RADIOFREQUENZA esterna praticata presso il nostro centro:1. assenza di effetti collaterali. Primum non nocere!2. crea un effetto antitumorale sulle cellule tumorali quiescenti che sfuggono all'azione della chemioterapia e possono "risvegliarsi" entrando in mitosi, dopo armi dalla guarigione dalla malattia stessa. Uccide le cellule mentre dormono!3. aumento delle difese anticorporali mediante l'aumento in percentua1e dei linfociti NK che evitano la metastatizzazione del tumore.4. aumento della produzione di citochine, presenti in concentrazione molto bassa nel pz oncologico, che consente di potenziare le difese immunitarie tramite l'effetto attuato dalla "febbre indotta dal calore".5. effetto citotossico diretto sulle cellule tumorali per ridotta ossigenazione, scarsa nutrizione, aumento dell'acidità.6. effetto radiosensibilizzante dell'ipertermia; se effettuata in associazione a radioterapia o contemporaneamente ad essa. Entro le 3-4 ore l'effetto è massimo!7. riduzione della massa tumorale senza danno per i tessuti sani circostanti.8. effetto chemio-sensibilizzante. Aumenta la sensibilità alla chemioterapia, se effettuata contemporaneamente o entro un breve lasso di tempo (da decidersi in base al tipo di farmaco utilizzato).9. possibilità di essere applicata prima di un intervento chirurgico migliorando i margini del campo operatorio.1O. rallentamento dell'evoluzione della patologia con miglioramento della qualità della vita e una migliore resistenza alle infezioni durante i trattamenti oncologici aggressivi11. allungamento della sopravvivenza con una percentuale del 65% di arresto o scomparsa del tumore nei malati trattati in tempi precoci dalla diagnosi clinica.A titolo puramente orientativo, è possibile elencare alcuni tipi di tumore che si possono trattare:. tumori del sistema linfatico (linfomi di Hodgkin). seminoma. carcinomi indifferenziati delle prime vie aeree e digestive. sarcoma di Ewing. rabdomiosarcoma localizzato e diffuso. basalioma. melanoma. carcinoma spinocellulare. adenoearcinomi dei tessuti: endometrio, mammella, apparato gastroenterico e giandole endocrine.. Condrosarcoma. Osteosarcoma. Carcinoma polmonare. Epatocarcinoma primitivo e secondario. In alcuni casi, quando le condizioni anatomiche della lesione, lo permettono è possibile trattare tumori del pancreas e del sistema nervoso centrale.Recentemente, a convalida della metodica, risalente agli inizi degli anni settanta ad opera del Dott. H. LeVeen (U.S.A) è stato pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista Cancer, luglio 2003 "hiperthermia and its modern use in cancer treatment " di H. R. Alexander J, MD , oncologo ricercatore del National Cancer Istitute of Bethesda ( Maryland). Nello studio gli autori hanno dimostrato che il trattamento con l'ipertermia aggiunto a chemio e radioterapia comporta significativi benefici in termini di tolleranza ed efficacia delle terapie. Il calore, prodotto dall'ipertermia rompe il DNA delle cellule tumorali, uccidendole anche se non sono in fase attiva o quiescente.In strutture specializzate come il reparto di radìoterapìa oncologica dell'ospedale clinicizzato di Verona, si utilizzano, a tal fine apparecchiature all'avanguardia che permettono l'associazione contemporanea di Ipertermia e radioterapia. In altri centri di ricerca, come il «centro di ricerca e cura del cancro di Candiolo (To) sono in fase di studio gli effetti biologici dell'ipertermia.Il 15 Gennaio 2005 si è svolto presso l'Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano un corso propedeutico di aggiornamento e informazione riguardo all'ipertermia. Recentemente si è tenuto a S. Louis (Missouri), un Congresso Internazionale di Ipertermia Oncologica dove sono stati presentati centinaia di lavori svolti da tutti i maggiori centri del mondo, confrontando tecniche e metodiche d'avanguardia. LINK UTILI:Newsletter IMBIO Dicembre 2004 AssieSynchrotermEsho

PER INFORMAZIONI:ipertermia@imbio.it oppureTel. 02 58300445 (4 linee) - Fax 02 58300670

Rassegna Stampa- Il Prof. Veronesi risponde a Sportello Cancro (Corriere.it) --> ArchivioOttobre 2004- Ipertermia Oncologica a Radiofrequenza 13.56 MHz (G. Di Fede) -->Novembre 2004- Presentazione 6° Corso di Ipertermia Oncologica -->- Intro: 6th. Course of Oncological Hyperthermia (English Version) -->Dicembre 2004- Ipertermia Oncologica a Radiofrequenza per il trattamento di tumori -->Gennaio 2004- Locandina 6° Corso di Ipertermia Oncologica --> ForumPresto disponibile il Forum sul 6° Corso di Ipertermia Oncologica




Nuovo Commento Scrivi un nuovo commento

Pagine: 1

Condividi con gli altriQueste icone servono per inserire questo post nei vari servizi di social bookmarking, in modo da condividerlo e permettere ad altri di scoprirlo.
  • digg
  • del.icio.us
  • OkNo
  • Furl
  • NewsVine
  • Spurl
  • reddit
  • YahooMyWeb

Scrivi il tuo commento