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Armand

Utente non registrato
Inserito il 19/06/2006 15:12:29   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Torte

...a casa mia se ci sono 8 invitati si ordina una torta per 10 .
In questo staminal-reality invece ancora non si sa se studieremo da embrioni da cordoni ombelicali ... o da che altro ... ma la "finanziaria" è già stata varata: come si fa a non pensar male accidenti ? !

Stagnaro

Utente non registrato
Inserito il 19/06/2006 10:49:50   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Lettera aperta all'on. fabio mussi sull'uso

L'interesse degli amici di Molecularlab.it per questo importante argomento è fondatamente notevole. Qualcuno, tuttavia, non ha ben compreso il mio pensiero, illustrato nella Lettera Aperta, da tempo inviata al Ministro dell'Università e della Ricerca, On. F. Mussi. Per questi motivi, su consiglio di un caro e saggio amico, ripropongo in questo Focus il mio scritto 'critico', dicendovi - per onestà intellettuale - che l'On. Fabio Mussi, dopo aver certamente ascoltato i suoi Consiglieri competenti, non ha sentito il dovere di rispondermi: ho motivo di pensare, perciò, che il contenuto sia stato giudicato negativamente! Il lettore, preso visione del contenuto, intervenga pure. Io non posseggo Verità, ma solo teorie originali (http://www.semeioticabiofisica.it), rivelatisi utili in una esperienza di 50 aa. come Medico di MG. Infine, io 'non ho paura dei barbari, delle bestie feroci, degli dei e dei miei sogni'!
Grazie per i vostri giudizi!Riva Trigoso 5 giugno 2006.
Lettera Aperta all’On. Fabio Mussi, Ministro dell’Università e della Ricerca, su Cellule Staminali e Terreno Oncologico.
http://www.medforum.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=419
http://www.ilpungolo.com/site/leggi.asp?IDS=13&NWS=NWS3898
http://www.clicmedicina.it/pagine%20n%2023/lettera_stagnaro.htm
http://www.katamed.it/Notizia.asp?idcat=999&ID=8666
http://xoomer.alice.it/piazzetta/professione/professione.htm
(Sergio Stagnaro*)
“Siamo immersi in uno stato permanente di audioeccitazione babelica
che non ha più niente a che vedere con il linguaggio e il pensiero.
Non v’è posto, per la voce del dolore, in questo immane frastuono”.
(Stefano Lorenzetto - il Giornale, Sabato 10 dicembre 2005, pag.16)
Caro Ministro On. Fabio Mussi,
recentemente, messi in rete nel sito www.molecularlab.it, Le ho inviato, con altrettanti miei commenti sulla ricerca delle cellule staminali, due inviti a discutere con Lei e i suoi Consiglieri sul costoso e oggi potenzialmente dannoso impiego delle staminali in terapia, invitandoLa a rivolgere la sua attenzione anche alla ricerca sul Terreno Oncologico, conditio sine qua non dell’oncogenesi. In entrambi i commenti, ho espresso il mio desiderio di essere accompagnato dall’amico-editore dott. Ivano Camponeschi di Roma. Non avendo ricevuto finora nessuna risposta, Le scrivo questa Lettera Aperta, sperando in un differente e meno desolante risultato di quello ottenuto dalle mie precedenti, inviate ai tre ex-Ministri della Salute.
Notoriamente, le cellule staminali, cellule di ricambio ('spare cells'), sono cellule che, da un lato, hanno la capacità di riprodursi per lungo tempo senza differenziarsi, cioè senza trasformarsi in cellule specializzate, per es, del sistema nervoso, muscolare, pancreatico, etc., ma, d’altra parte, esse possono evolvere nella direzione di linee cellulari altamente differenziate, cellule nervose, muscolari, cardiache, etc., sotto certe condizioni. Queste cellule specializzate, come riferiscono i mass-media, possono essere usate nel trattamento di particolari malattie insorte sulla base di malformazioni genetiche, dal momento che si possono coltivare artificialmente e il loro codice può essere riprogrammato, a mio parere, secondo un errato presupposto, che dimostrerò di seguito. Se tutto ciò che si afferma corrispondesse a verità, le cellule staminali, introdotte nell’organismo, dovrebbero essere in grado di sostituire le cellule malate, un primo passo verso l’immortalità! Tra le molte patologie che si pensa di poter curare c’è il diabete mellito tipo2.
Detto questo, cerchiamo di procedere con ordine logico mettendo a fuoco l’oggetto della discussione, estremamente interessante: accanto alle cellule staminali del cordone ombelicale e a quelle embrionali (cellule totipotenti), ci sono le cellule staminali adulte (unipotenti), con sede nel midollo osseo, cervello, sangue, cuore, etc., note ai medici da oltre trent’anni.
Il punto centrale del problema concernente la produzione di staminali dovrebbe essere necessariamente quello di produrre o un embrione mediante le tecniche di clonazione oggi disponibili, oppure utilizzare embrioni extra, non-utilizzati derivati da inseminazione artificiale. Un simile embrione dovrebbe crescere fino allo stadio di blastocisti, cioè per circa un paio di settimane di vita, e infine le cellule staminali potrebbero essere isolate dalla massa cellulare interna.
Questo chiaramente significa distruggere l’embrione e comporta problemi seri di natura differente.
A questo punto incominciano i problemi etici di difficile soluzione, com’è ben noto, ma che, secondo il mio personale parere, devono essere affrontati dopo che altri sono stati sottoposti ad una attenta considerazione e risolti, problemi apparentemente trascurati da tutti gli scienziati, ma che a mio parere rappresentano l’Anfangspunkt di una seria discussione sulle cellule staminali.
Posto il problema etico per il momento tra parentesi, io penso che ostacolare questa e soprattutto ALTRE ricerche, come quella sul Terreno Oncologico (www.semeioticabiofisica.it e Bibliografia), sia prima ancora che la desolante espressione di oscurantismo scientifico, un vero e proprio atto criminale: anche di tumore oggi si continua a morire.
Esiste ormai una vastissima letteratura a dimostrazione dell’esistenza di cellule staminali adulte in qualsiasi sistema biologico, pronte per essere coltivate ed utilizzate, verosimilmente chiara indicazione della Natura dell’esistenza di nuove possibilità terapeutiche. Un solo esempio, le staminali nel pancreas. Nel pancreas umano esistono cellule staminali progenitrici di cellule endocrine (beta-cellule delle isole di Langherans) e possono essere trasformate in cellule produttrici di insulina.
In poche parole, sia il diabete di tipo 1 sia quello di tipo 2 sono caratterizzati da una perdita o da una disfunzione delle cellule che producono insulina. Queste ultime, cellule beta, appunto, costituiscono meno del 2 per cento del tessuto pancreatico.
Ricercatori hanno sviluppato raffinate tecniche di purificazione cellulare e le hanno utilizzate per coltivare cellule epiteliali pancreatiche non endocrine, o NEPECS, che normalmente non sono in grado di produrre insulina. Queste cellule sono state contrassegnate con marcatori genici e sono state mescolate con cellule pancreatiche in via di sviluppo, note per essere una ricca fonte di cellule progenitrici endocrine. Al tutto è stato poi aggiunto un fattore di crescita che determina lo sviluppo delle cellule progenitrici in cellule beta. Infine, le cellule sono poi state trapiantate nei topi. Dopo tre mesi, l’esame dei tessuti ha rivelato che le NEPECS marcate avevano incluso cellule beta produttrici di insulina (Si dicono cellule staminali adulte o unipotenti quelle che sono capaci di “riparare” solo ed esclusivamente il tessuto di appartenenza).
“L’ipotesi iniziale era che i fattori induttivi nelle cellule pancreatiche in via di sviluppo potessero agire sulle cellule pancreatiche adulte, e questo è risultato vero”, ha spiegato Fred Levine. “Abbiamo mostrato, nel modo più rigoroso possibile, che esistono cellule progenitrici delle cellule che producono insulina nel pancreas umano adulto. La nostra capacità di trasformarle poi in cellule che producono insulina amplia fortemente la possibilità di sviluppare terapie rigenerative per il trattamento del diabete”. (Le Scienze, 22/02/2006, da www.molecularlab.it).
Ecco una notizia di poche settimane or sono, riferita dai mass-media: seguendo il comportamento dei ricchi americani, le cellule staminali del cordone ombelicale dell’Infanta Leonor di Borbone, nipote di Juan Carlos e probabile erede al trono di Spagna, sono state inviate negli USA per essere congelate ed eventualmente utilizzate in caso di malattia della stessa, entro 18 aa.: Era dei Lumi “spenti”.
In realtà, alla base sia della clonazione sia dell’impiego delle cellule staminali, congelate per essere utilizzate eventualmente dopo anni, esistono gli indentici bias, ignorati purtroppo dai medici-congelatori, dai ricercatori, dalle Autorità Sanitarie competenti di tutto il mondo (V. miei precedenti interventi messi in rete sul BMJ.com e New York Acàdemy of Sciences.com, (Sergio Stagnaro. Is there a fundamental bias at the base of cloning? - 20 February 2004 - http://bmj.bmjjournals.com/; Sergio Stagnaro. A fundamental bias of present human cloning.
http://www.memberconnections.com).
L’utilizzo attuale delle cellule staminali, del cordone ombelicale o di altra provenienza, è in contraddizione palese con i principi della termodinamica: se esse appartengono allo stesso individuo malato, sono, infatti, cellule progenitrici di cellule “malate”, perché affette dalla singolare citopatia mitocondriale da me descritta (V. il sito citato). Per esempio, cellule-beta pancreatiche, risultate poi essere 'diabetiche', cioè con ingravescente incapacità di produrre 'e' secernere insulina avrebbero dimostrato di poter dare origine a cellule dello stesso tipo, nel nostro esempio, cellule beta-pancreatiche, ma 'perfettamente' funzionanti nel senso che producono e secernono insulina fisiologicamente!
In realtà, le cellule progenitrici delle cellule beta-pancreatiche 'diabetiche' sono dotate di MITOCONDRI funzionalmente alterati geneticamente (cellule ICAEM-alfa-positive: http://www.semeioticabiofisica.it e la vasta Bibliografia): la loro “prole” mostrerà inevitabilmente uno stesso difettoso corredo mitocondriale, conditio sine qua non del diabete, nel nostro caso particolare, che dopo anni e decenni manifesterà la tipica fenomenologia clinica.
On Ministro della Ricerca, a causa delle conseguenze del silenzio sospetto che circonda le Costituzioni Semeiotico-Biofisiche, in particolare il Terreno Oncologico, in un mio recente articolo ho definito il tempo in cui viviamo come l’Era dei Lumi “spenti”. (V. Cellule Staminali Congelate: Era Dei Lumi “Spenti”. Il Pungolo.com. “Scienze”
http://www.ilpungolo.com/site/leggi.asp?TYPE=A&IDS=13&NWS=NWS3718.SergioStagnaro.
A mio parere, il primo passo nello studio delle cellule staminali è la conoscenza esatta delle varie costituzioni semeiotico-biofisiche, dipendenti da alterazioni mitocondriali funzionali, ereditate per via materna, presenti nel donatore di queste cellule. Se noi continueremo a trascurare questi progressi scientifici, in verità noti agli autori di tutto il mondo, noi non dobbiamo stupirci di fronte, per esempio, a casi di osteoporosi nei bambini sottoposti a trattamento con le staminali e di cancro del fegato in chi ha ricevuto queste cellule per altro meravigliose.
A questo punto vorre attirare la sua attenzione sulla mia lettera aperta, indirizzata nel 2004, all’allora Ministro della Salute, Prof. Gerolamo Sirchia e pubblicata in numerosi siti, incluso il mio (V. http://www.semeioticabiofisica.it, Doctor’s Corner e i seguenti URLs :
http://www.katamed.it/Notizia.asp?id=8094&lingua=IT&idcat=999;
http://xoomer.virgilio.it/piazzetta/professione/professione.htm
http://www.ilpungolo.com/site/leggi.asp?NWS=2390&IDS=10
http://www.mednat.org/cancro/terreno_oncologico.htm e nel sito inglese del BMJ all’URL:
http://bmj.bmjjournals.com/cgi/eletters?lookup=by_date&days=1#72216, 27 August 2004]).
Nella lettera ho illustrato il modello semeiotico-biofisico di prevenzione primaria del cancro del seno, sia nelle donne sia negli uomini, basato sul Terreno Oncologico. Non ho ricevuto, purtroppo, nessun cenno di risposta dall’ex-Ministro, oncologo.
La prevenzione “clinica” da me suggerita, attuata da oltre 5 anni, alla fine della mia lunga esperienza al letto del malato, rivelatasi utile ovviamente anche nella lotta a tutti gli altri tipi di tumori maligni, solidi e liquidi, è caratterizzata dalla facile e rapida applicazione su vastissima scala, cioè sulla popolazione intera, dal risparmio di danaro pubblico e privato, dall’eliminazione completa di ore lavorative perdute inutilmente e, fatto da non sottovalutare mai, dall’evitare stati ansiosi ingiustificati, vissuti oggigiorno da molti individui, dai loro familiari ed amici, in assenza del Terreno Oncologico e/o del “reale rischio” di tumore, nel caso specifico, nella mammella.
Vorrei solo riferire, On Fabio Mussi, la parte finale della lettera aperta, finalizzata ad una sicura comprensione del mio pensiero in tema di prevenzione primaria oncologica.
<<< Lettera aperta al Ministro della Salute, Prof. Sirchia, sulla prevenzione primaria “clinica” del cancro mammario.
Ill.mo Ministro della Salute, Prof. Sirchia.
…………………..
1) In una città, Provincia o Regione, sono innanzitutto selezionati gli individui con Terreno Oncologico e con Reale Rischio Oncologico mammario, rapidamente e facilmente quantificati, registrati in modo completo su un apposito documento, da utilizzare nei successivi controlli. Questi individui, resi completamente consapevoli dei significati, delle cause e dei fini della prevenzione, sono arruolati nella campagna di prevenzione primaria organizzata e diretta tramite le locali ASLs, in modi da stabilire con precisione;
2) Tutti i soggetti selezionati sono quindi sottoposti alle misure preventive sia dietetiche, intendendo la dieta in senso etimologico, sia terapeutiche, somministrate in dosi personalizzate (1, 2) (Nella prevenzione da me condotta è utilizzata Melatonina-Adenosina – compresse da 2 mgr e 9 mgr, ciascuna, rispettivamente – due cpr al momento di coricarsi, come posologia media).
3) Il primo controllo “clinico” da parte del curante è consigliabile che sia eseguito dopo 20-25 gg. di terapia al fine di accertare la scomparsa della citopatologia mitocondriale alla base della costituzione oncologica, e, in successione, del Terreno Oncologico ed infine del Reale Rischio Oncologico. In caso di insuccesso si modificherà opportunamente la terapia con l’aggiunta di altri farmaci (somatostatina, soluzione di vitamine antiossidanti, aghi “radioattivi” in loco, inseriti nell’esatta sede del reale rischio).
4) Scomparsi gli eventi biologico-molecolari e microcircolatori causa della prevenzione, il monitoraggio terapeutico, potrà essere condotto ogni mese per tre mesi successivi, e poi in caso di successo ogni sei mesi, registrando naturalmente l’incidenza di tumore al seno in “tutta” la popolazione, trattata e non.
5) Dopo un numero di 5 o più anni potrà essere accertata l’efficacia della prevenzione primaria così instaurata, i cui benefici chiaramente sono tenuti sotto rigido controllo a partire dal suo inizio.
Le mie condizioni fisiche, e non solo l’età (ora 74 aa. con gli esiti di IMA che mi ha colpito 4 aa. or sono, seguito da arresto cardiaco da FV. ndr.), non mi permettono sicuramente di partecipare attivamente a questa prevenzione, alla quale posso solo assicurare tutto il mio contributo “teorico” e di competenza nella Semeiotica Biofisica.
La ringrazio, Signor Ministro della Salute, per l’accoglienza riservatami, sicuramente benevole, e Le porgo con i migliori saluti l’augurio di Ogni Bene.
Bibliografia.
1) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. Introduzione alla Semeiotica Biofisica. Il Terreno Oncologico. Travel Factory, Roma, 2004. www.travelfactory.it
2) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. La Melatonina nella Terapia del Terreno Oncologico.
Edizioni Travel Factory, Roma, 2004>>>.
In breve, le basi essenziali del modello semeiotico-biofisico di prevenzione primaria del cancro del seno, e degli altri sistemi biologici, sono i seguenti:
a) esiste il Terreno Oncologico, conditio sine qua non dei tumori maligni, insorto sempre in soggetti portatori di una singolare citopatia mitocondriale, funzionale e congenita, da me scoperta trent’anni or sono e descritta col termine di Istangiopatia Congenita Acidosica Enzimo-Metabolica (ICAEM) (V., per esempio, Stagnaro-Neri M., Stagnaro S. Introduzione alla Semeiotica Biofisica. Il Terreno Oncologico. Ed. Travel Factory, Roma, 2004, Bibliografia nel sito citato e il precedente lavoro su www.IlPungolo.it). Questa congenita patologia mitocondriale, quasi sempre trasmessa dalla madre alla prole, rappresenta il fondamento di tutte le numerose costituzioni semeiotico-biofisiche: dislipidemica, diabetica (Stagnaro S., West PJ., Hu FB., Manson JE., Willett WC. Diet and Risk of Type 2 Diabetes. N Engl J Med. 2002 Jan 24;346(4):297-298. [Medline]), ipertensiva, arteriosclerotica, gottosa, osteoporotica, glaucomatosa, tumorale, etc. (ibidem; Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Le Costituzioni Semeiotico-Biofisiche.Strumento clinico fondamentale per la prevenzione primaria e la definizione della Single Patient Based Medicine. Ed. Travel Factory, Roma, 2004);
b) esclusivamente i soggetti colpiti dal Terreno Oncologico (nella zona di Sestri Levante il 33% circa della popolazione!) “possono” presentare la caratteristica sintomatologia clinica del “reale rischio” oncologico in uno o più sistemi biologici e quindi “possono” ammalare di cancro insorto localmente: ICAEM Þ Terreno Oncologico Þ “Reale Rischio” oncologico Þ Cancro (“Ab posse ad esse non licet illatio”, Kant “Kritik der reinen Vernunft“).
c) ICAEM, Terreno Oncologico e “Reale Rischio” tumorale regrediscono in successione, fino allo stadio “residuo”, non pericoloso, nel 90% circa dei casi trattati con dieta, etimologicamente intesa, e con terapia personalizzata, in cui il ruolo primario è svolto dalla melatonina-coniugata, secondo Di Bella-Ferrari;
d) gli individui da arruolare per la prevenzione primaria del cancro, solido o liquido, sono razionalmente selezionati bedside dai Medici di Medicina Generale. Il tempo massimo, necessario per la selezione “clinica” di un soggetto a rischio reale, è di 3-4 minuti. Ne consegue che la selezione stessa può essere attuata sull’intera popolazione, a partire dalla nascita.
Chi ha visto soffrire e morire di cancro “tutti” i suoi familiari, amici e tanti affezionati pazienti, riesce ancora a sentire sia la voce del dolore sia il dovere di dare il proprio contributo alla lotta contro il cancro, in base alle personali possibilità e capacità, nonostante i meravigliosi successi della chirurgia, chemio- e radio-terapia, tanto esaltati da compiaciuti e, solo in queste condizioni, loquaci Maestri della Oncologia e della Retorica, mediante mass-media sempre disponibili a sostenere la pubblicità a nuovi mezzi di diagnostica strumentale e a terapie “rivoluzionarie”, ma non ad efficaci, non-dispendiose ed utili prevenzioni primarie clinicamente applicate su vastissima scala senza alcuna spesa per il SSN.
Cordiali saluti ed Auguri di Buon Lavoro.
Dott Sergio Stagnaro
Fondatore della Semeiotica Biofisica.
Riva Trigoso (Genova).


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