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Schroder si aggrappa alle staminali


A caccia di temi, in grado di animare limminente campagna elettorale e rovesciare una tendenza che lo vede battuto ancor prima di cominciare, Gerhard Schroder riapre in Germania il vaso di Pandora de

A caccia di temi, in grado di animare l'imminente campagna elettorale e rovesciare una tendenza che lo vede battuto ancor prima di cominciare, Gerhard Schroder riapre in Germania il vaso di Pandora della bioetica. Ma l'appello del cancelliere federale, per un allentamento dei severi vincoli imposti dalla legge tedesca alla ricerca sulle cellule staminali, ha un effetto urticante, che spacca la classe politica, provoca un'ondata di reazioni negative a destra e a sinistra, riapre antiche ferite nel Paese che inventò l'eugenetica.
«Credo che, soprattutto alla luce delle nuove conoscenze, noi non possiamo sottrarci alla tendenza verso la liberalizzazione della ricerca con cellule embrionali», ha detto Schroder, nel discorso di accettazione della laurea honoris causa, conferitagli lunedì dall'Universlta di Gottinga. La Germania, così il cancelliere, «ha bisogno dì una cultura della ricerca senza manette, anche se non senza limiti». E' giusto prendere sul serio le ansie e i dubbi etici contro ogni nuovo sviluppo, ma «sarebbe fatale, se la politica perdesse il contatto con istituti e laboratori, staccando il Paese dalla ricerca internazionale sulla tecnologia genetica».
Approvata tre anni fa, con i voti di una maggioranza trasversale composta da Spd, cristiano-democratici e Verdi, la legge federale in materia proibisce del tutto l'uso di cellule staminali provenienti da embrioni clonati e permette la ricerca, caso per caso e dietro autorizzazione su richiesta motivata, solo su cellule importate, ottenute da inseminazione artificiale prima del gennaio 2002.
L'obiezione dei ricercatori, fatta propria dal cancelliere, è che cellule così vecchie non sono adatte a un lavoro d'avanguardia e impediscono progressi sostanziali nella lotta contro il cancro, la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson.
«Si tratta assolutamente del futuro degli uomini», ha detto Schroder a Gottinga.
Ma l'uscita del cancelliere ha incontrato le reazioni più ostili proprio negli alleati Verdi, che vedono smentito un compromesso molto delicato e al tempo faticoso da raggiungere: «Non si possono sacrificare a cuor leggero i confini della bioetica agli interessi economici dell'industria farmaceutica e alle promesse di guarigione della medicina», ha detto il capogruppo dei Verdi al Bundestag, Volker Beck, secondo il quale «lo sfruttamento degli embrioni è una forma abbellita di cannibalismo e quindi deve rimanere proibito». Mentre la vice-presidente del gruppo cristiano-democratico, Maria Bohmer, ha rimproverato a Schroder una «manovra diversiva», ricordando comunque che non esiste in Parlamento una maggioranza per la modifica della legge attuale.
Scontate le critiche delle Chiese, cattolica e protestante, i dubbi si insinuano perfino fra i socialdemocratici, dove il ministro per l'Istruzione e la Ricerca, la signora Edelgard Bulmahn, ha preso pubblicamente le distanze dal collega dell'Economia, Wolfgang Clement, fedelissimo di Schroder, che proponeva la libera ricerca sulle staminali come un punto di forza della campagna elettorale. E un altro socialdemocratico, Rene Rospel, che guida la commissione d'inchiesta su «Etica e diritto nella moderna medicina», ha difeso la normativa in vigore, notando che in altri Paesi, con regole più permis sive, i progressi non sono poi così eclatanti: «La nostra legge permette già una ricerca d'avanguardia». Ad applaudire il cancelliere, la cui posizione sul tema per la verità non è cambiata dal tempo in cui venne stipulato il compromesso, sono stati invece i liberali della Fdp e la comunità scientifica. «Ha parlato al nostro cuore», ha detto Ivo Feussner, direttore del nuovo Centro di biologia molecolare a Gottinga. E Ulrike Flach, deputata liberale ed esperta della materia, ha annunciato che la ricerca sulle staminali sarà al centro delle eventuali trattative di governo con la Cdu-Csu, nel caso di vittoria elettorale. Accusato da molti commentatori di «essersi avventurato su un terreno pericoloso» Schroder ha voluto probabilmente gettare nella campagna elettorale un tema controverso, in grado di gettare scompiglio negli schieramenti politici, sparigliare i giochi in corso e spostare l'attenzione del dibattito. Un'obiettivo raggiunto. Che poi serva anche a risollevare la sua popolarità, questa è un'altra storia.

Fonte: Corriere della Sera (17/06/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: staminali embrionali, embrione
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