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Corea del Sud. La fine di uno scienziato che era divenuto un eroe

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Dimissioni in diretta tv per Hwang Woo-Suk. Il finale di uno scienziato divenuto un eroe nazionale ripreso dalla televisione locale mentre lascia il suo laboratorio, ma la dissolvenza viene sostituita

Dimissioni in diretta tv per Hwang Woo-Suk. Il finale di uno scienziato divenuto un eroe nazionale ripreso dalla televisione locale mentre lascia il suo laboratorio, ma la dissolvenza viene sostituita da uno strascico di polemiche che a livello internazionale non sembra risparmiare nessuno.
Da questa vicenda non edificante restano in piedi alcune certezze che non fanno comunque perdere la "fede" nella scienza e nel progresso della ricerca. Se infatti la scienza non puo' essere imbrogliata e in qualche modo se esiste un imbroglione viene comunque smascherato dai controlli, la stessa comunita' scientifica internazionale con i suoi protocolli e i suoi controlli riesce a far prevalere i dati alle illusioni. Arriva anche una conferma lo scienziato non deve stare chiuso nei suoi laboratori, ma neppure divenire una soubrette da avanspettacolo e la mitizzazione non lega bene con la scienza, che forse richiederebbe un po' piu' di pragmatismo.
Una commissione d'inchiesta indipendente aveva appurato che il professore aveva falsificato un articolo apparso quest'anno sulla rivista Science in cui sosteneva di aver creato cellule staminali clonate su misura utilizzando cellule di 11 pazienti affetti da malattie ritenute finora incurabili. Hwang era tenuto in grande considerazione dal governo sudcoreano, che lo aveva nominato "massimo scienziato " del paese e lo aveva ricoperto di onori e di fondi per le sue ricerche (si parla di 40 milioni di dollari). I suoi studi avevano spinto il governo sudcoreano ad aprire a ottobre un centro di ricerca che potesse servire da punto di riferimento e di eccellenza per la cura di malattie finora incurabili. Hwang si era gia' dimesso dal centro dopo che lo scorso mese era scoppiato uno scandalo riguardo l'impiego di ovociti per alcune ricerche, che erano stati donati da componenti dello stesso team di Hwang.
Travolti tutti gli studi e messe in dubbio tutte le ricerche, anche Snuppy, il primo cane fotocopia, potrebbe essere un falso.
Il 29 dicembre arriva un primo verdetto: "Il giudizio della commissione e' che il team del professor Hwang non ha le prove scientifiche per affermare che (le cellule staminali adattate al singolo paziente) sono state realizzate", ha detto Roe Jung-hye, capo dell'ufficio ricerche dell'Universita' Nazionale di Seul. Roe ha detto ai giornalisti che le due linee finali che avrebbero potuto provare la scoperta fondamentale del team non sono state prodotte nel laboratorio di Hwang, ma in un ospedale di Seul. La notizia ha provocato un ribasso delle azioni di biotech presso la Borsa di Seul.
Secondo alcuni esperti, il caso delle cellule staminali si sta trasformando un una delle piu' gravi vicende di frode scientifiche della storia recente: le prossime domande riguarderanno il modo in cui il team di Hwang ha potuto commettere la frode e quante persone sono coinvolte.
Per i magistrati, Hwang rischia ora l'incriminazione per appropriazione indebita di fondi statali se risultasse che il suo lavoro e' il risultato di una frode.
La rivista scientifica Usa Science, che aveva pubblicato lo studio, ritrattera' l'articolo. E' quanto annuncia una dichiarazione diffusa lo stesso giorno in cui la commissione era arrivata alla conclusione che la sua equipe, un tempo celebrata, non ha fornito alcuna prova concreta di essere riuscita ad ottenere cellule staminali da embrioni modellabili secondo necessita'.
"Non abbiamo dubbi che lo studio sulle staminali pubblicato il 19 maggio 2005 dalla rivista Science debba essere rettificato, e stiamo procedendo rapidamente ma in modo appropriato in questa direzione", ha detto la rivista Science in una dichiarazione della direzione.
"Hanno espresso la volonta' di ritrattare il lavoro pubblicato nel maggio scorso", tutti gli autori della ricerca sulle cellule staminali guidata dal ricercatore sudcoreano. Il passo indietro fatto dall'intero gruppo dei collaboratori di Hwang e' annunciato on line dalla stessa rivista Science il 4 gennaio. "Science spera che questo approccio favorisca una ritrattazione che fornisca alla comunita' scientifica il maggior numero di informazioni". Il 16 dicembre scorso la rivista aveva ricevuto la domanda di ritrattazione da entrambi i principali autori della ricerca: Hwang Woo-suk e l'americano Gerard Schatten, vicedirettore della ricerca nel dipartimento di Ostetricia, ginecologia e scienze della riproduzione dell'universita' statunitense di Pittsburgh.
La nota dice che la rivista sta lavorando con gli autori sul testo della ritrattazione e che sono necessari provvedimenti che garantiscano che il lavoro venga definitivamente rimosso dagli archivi accademici. La dichiarazione precisa anche che Science sta cercando di ottenere informazioni sull'indagine condotta dalla commissione d'inchiesta di accademici dell'Universita' nazionale di Seoul.
Hwang Woo-suk, nega che i risultati delle sue ricerche siano stati falsificati. In un'intervista rilasciata al quotidiano buddhista Beopbo, lo scienziato ha detto che le sue relazioni non sono state contraffatte, ha accusato che le cellule prodotte dai suoi esperimenti sono state rubate ed ha invitato gli inquirenti ad effettuare un'indagine per chiarire la verita'. "Sono sicuro che è stato fatto uno scambio e gli esperti lo possono controllare in modo inequivocabile", ha dichiarato. Alla fine dell’intervista lo scienziato, di credo buddista, ha dichiarato: “ogni giorno cerco di fare qualche inchino al Buddha, ma ho intenzione di sforzarmi ed arrivare a 108 inchini al giorno”. Fare 108 inchini e' una pratica ascetica del buddismo.
“Una vergogna” che non permette alla Corea neppure di “sostenere lo sguardo del mondo”. Cosi' il card. Stephen Kim Sou-hwan, commosso fino alle lacrime, commenta la serie di scandali che ha investito il “pioniere” della clonazione terapeutica. In un’intervista al settimanale dell’arcidiocesi di Seoul, Pyonghwa-Shinmun, il cardinale ha sottolineato che il caso del prof. Hwang "non e' un problema circoscritto al singolo individuo o a un gruppo, ma investe tutta la nostra societa', che ha perso il valore dell’onesta”.
I dati salienti di Hwang Woo-suk:
Nato nel 1953 a Bu-yeo, nella provincia sudcoreana di Chungnam, l'eroe nazionale, ora caduto in disgrazia, Hwang Woo-suk, negli ultimi due anni ha collezionato una serie di risultati scientifici, ritenuti fino a oggi formidabili successi. Seppur fin da subito contestate e comunque da piu' parti messe talvolta in dubbio, le ricerche di Hwang fanno il giro del mondo:
12 febbraio 2004: l'annuncio della prima clonazione di embrioni umani della quale siano stati pubblicati i risultati, arriva dal veterinario sudcoreano e colleghi americani. Gli scienziati dicono di aver clonato ben 30 embrioni umani per ottenere cellule che potrebbero, secondo Hwang nell'arco di una decina di anni, curare gravi malattie. Lo scienziato afferma di aver isolato da un gruppo di donne il materiale genetico di cellule somatiche, e di averlo trasferito all'interno de ovuli appartenenti alle stesse donne. Gli embrioni si sviluppano fino allo stadio di blastocisti, il massimo stadio raggiungibile prima dell'impianto in utero e nel quale e' possibile prelevare cellule staminali pluripotenti, ossia cellule bambine che potenzialmente possono essere fatte differenziare per ottenere diversi tessuti. Hwang parla del piu' avanzato stadio mai prodotto.
La notizia della ricerca, pubblicata dalla rivista Science, e' salutata da alcuni come un grande risultato tecnico, ma non mancano commenti che invitano alla cautela, soprattutto per le implicazioni etiche.
19 maggio 2005: Science pubblica la ricerca di Hwang che afferma di aver ottenuto le prime cellule staminali su misura. Si tratterebbe delle prime 11 linee di cellule staminali umane ottenute da un gruppo di persone malate. Ora una commissione d'inchiesta indipendente avrebbe accertato che i dati erano stati falsificati.
3 agosto 2005: si chiama Snuppy, e' il primo cane clonato e Hwang e' il suo papa'. Il cucciolo di afgano fotocopia e' acclamato come invenzione dell'anno dal settimanale americano Time Magazine.

Fonte: Aduc (10/01/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Hwang
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