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Le notizie e gli eventi scientifici della settimana - 10 Giugno 2013

La posta di MolecularLab


Newsletter del 10 Giugno 2013 di MolecularLab.it con notizie ed eventi del mondo scientifico su Biotech, Ricerca, Biochimica, Genetica, Medicina

Sabato scorso si sono tenute convegni, dibattiti ed eventi in tutta Italia per una corretta informazione scientifica.
MolecularLab ha seguito in diretta gli interventi di Milano, attraverso Twitter: circa 60 tweet in 3 ore, 30 foto con i momenti più esilaranti, informativi, interessanti.
Esplorate la cronologia e seguiteci su
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Oh My God! Science! - OMg!Science! è sul Corriere della Sera!
06/06/2013 - La foto qui sopra è in apertura a un articolo del blog del Corriere, e risale alla manifestazione del primo giugno in difesa della sperimentazione animale. Noterete che la ricercatrice intervistata è una fan di OMg!Science!, tanto che sfoggia il nostro logo in bella vista!p.s. Dato che molti ci stanno chiedendo come fare ad avere una magliett ...

In corso un'importante sperimentazione clinica sul morbo di Alzheimer
05/06/2013 - È attualmente in corso una sperimentazione clinica potenzialmente rivoluzionaria che mira a scoprire se il trattamento farmacologico della pressione sanguigna può rallentare o arrestare la progressione del morbo di Alzheimer (AD). Si tratta del più recente tra gli studi finanziati dall'UE pubblicati per dare risalto al Mese europeo del cervello.
Questo importante studio durato 18 mesi è denominato NILVAD ("Nilvadipine in Alzheimer's Disease") e ha ricevuto un finanziamento di 6 milioni di euro dal Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. A condurre il progetto quinquennale a un livello internazionale è il professor Brian Lawlor, del Trinity College di Dublino. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla scoperta precoce, la diagnosi e la cura dell'AD, oltre che sulla neurobiologia e il trattamento di sintomi comportamentali e psicologici nella demenza e nei disturbi mentali.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza e causa problemi alla memoria, al pensiero e al comportamento. Sebbene esistano circa 100 differenti tipi di demenza, l'AD è la forma più comune e colpisce il 62 % di coloro che soffrono di demenza. La malattia colpisce oltre 15 milioni di individui in tutto il mondo e circa 5 milioni di europei. Di conseguenza, essa rimane una delle malattie più costose della società, con una spesa che supera i 440 miliardi di euro ogni anno.
Il suo aumento è attribuito ai progressi compiuti nella sanità pubblica e nelle cure mediche, che permettono alle persone di vivere molto più a lungo rispetto al passato. Mentre nella fascia d'età tra i 70 e 79 anni una persona su 25 soffre di una qualche forma di demenza, tra la popolazione ultraottantenne si arriva a una persona ogni sei.
Tuttavia, il professor Lawlor si augura che la collaborazione con esperti del morbo di Alzheimer provenienti da dieci paesi si dimostri un successo, in considerazione del fatto che dal 2002 non si dispone di nuovi farmaci per la malattia. Ciò malgrado molte promettenti linee di ricerca che sono finite in nulla.
Finora il progetto NILVAD ha mostrato di non essere solo una speranza. Il farmaco, la nilvadipina, è già stato approvato per l'uso umano nelle malattie cardiovascolari, e una sperimentazione pilota ha dimostrato che potrebbe essere sicuro nel trattamento del AD.
Il professor Lawlor dice: "Noi stiamo tentando di capire se altera la velocità di avanzamento della malattia. I test su animali hanno dato risultati promettenti e anche la precedente sperimentazione pilota ha dato un segnale di efficacia".
La sperimentazione verrà effettuata su pazienti di sesso maschile e femminile, di età compresa tra 50 e 90 anni, con forme di AD da leggere a moderate. Si spera che, se la sperimentazione avrà successo, la nilvadipina possa rappresentare un progresso nel trattamento dei pazienti affetti da AD. Ciò che più conta è che esso avrebbe un importante impatto sui costi sanitari e delle cure sociali che questa malattia neurodegenerativa causa in Europa.
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Una nuova speranza grazie a un vaccino per l'Alzheimer
06/06/2013 - La ricerca sul cervello ha fatto passi avanti senza precedenti nel corso degli anni e l'Europa è in prima linea per quanto riguarda i progressi scientifici. Ma si può fare di più. A dirlo è Alzheimer's Disease International che ha pubblicato una relazione sull'impatto economico globale della demenza. Secondo le loro stime, se le cure per la demenza fossero un paese, sarebbero la 18esima economia mondiale, con un posto in classifica tra la Turchia e l'Indonesia.
Il progetto europeo MIMOVAX ha grandi speranze di fare un significativo passo avanti in questo importante campo della ricerca medica. Il morbo di Alzheimer è un disturbo del cervello progressivo, degenerativo e irreversibile che causa disabilità intellettuale e disorientamento. Non essendoci cure efficaci, il team di MOMOVAX si è proposto di sviluppare un vaccino che possa assicurare una terapia sicura ed efficace e in definitiva fermare il progresso di questa malattia disabilitante.
MIMOVAX è un Progetto di ricerca con un obiettivo specifico (Specific Targeted Research Project o STREP) e punta ai peptidi troncati A?40/42 - derivati dalla Proteina precursore dell'amiloide (PPA) - attraverso l'immunizzazione attiva. Il team si è occupato in particolare dell'uso delle reazioni immunitarie per combattere proteine beta amiloide (BA) conosciute e meno conosciute, che si pensa siano la causa della malattia.
L'iniziale progetto triennale (prolungato di altri 15 mesi per completare gli obiettivi clinici) è stato coordinato dall'azienda austriaca AFFiRiS AG. Il consorzio ha raggruppato altre tre aziende industriali, due università e una clinica, con un totale di 20 scienziati. Il progetto ha ricevuto finanziamenti per 4,3 milioni di euro, 2,4 dei quali provenivano dalla Commissione europea.
Nel corso di MOMOVAX, sono stati identificati diversi potenziali vaccini per l'Alzheimer, che mostravano la capacità di ridurre il carico di placca amiloide e di alleviare i segni caratteristici patologici della malattia nel cervello dei modelli animali. Inoltre, secondo il team di ricerca, una vaccinazione usando i candidati vaccini per l'Alzheimer, migliorava la memoria spaziale e l'apprendimento in animali transgenici, mostrando quindi le potenzialità per alterare la progressione della malattia in questi modelli. Questi esperimenti hanno portato all'identificazione del vaccino AD03 come candidato per i test clinici.
Il dott. Markus Mandler, coordinatore scientifico presso la AFFiRiS AG, spiega: "Uno studio clinico usando AD03 è stato condotto su 24 pazienti anziani con una forma leggera del morbo di Alzheimer. Nel corso di 12 mesi abbiamo studiato la sicurezza e la tollerabilità del vaccino. Abbiamo poi seguito i pazienti per altri 12 mesi per valutare il loro comportamento. I risultati di questi test sono attualmente in fase di valutazione e dovremmo avere l'analisi finale tra un paio di mesi".
Aggiunge: "Una volta esaminati i risultati completi decideremo se continuare i test clinici, che infine porteranno a studi e dati che possano essere presentati alle autorità per la revisione e l'approvazione".
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Personalizzare le terapie per la cura del cancro
07/06/2013 - Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il cancro è la causa principale di morte in tutto il mondo con 7,6 milioni di decessi l'anno (circa il 13 % del numero totale). Nonostante il grande impegno investito per trovare una cura, si prevede che il numero di morti di cancro in tutto il mondo continuerà a salire, raggiungendo ...
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Una simulazione in silico da 64 mln di atomi
04/06/2013 - Come pubblicato sulla copertina dell'ultimo numero di Nature, il giornale scientifico interdisciplinare più rinomato al mondo, i ricercatori dell'UIUC, in collaborazione con i ricercatori della School of Medicine dell'Università di Pittsburgh, hanno determinato, per la prima volta, la precisa struttura chimica della "capside" ...
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Meno studenti di scienza in Europa
05/06/2013 - Studi hanno mostrato che la proporzione di studenti che frequentano l'università per studiare scienze in Europa è diminuita negli ultimi dieci anni, in particolare nel campo della fisica. Un progetto finanziato dall'UE ha intenzione di cambiare le cose con la collaborazione di 11 paesi europei.
Il progetto ESTABLISH ("European ...
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Sviluppare organi umani in laboratorio
06/06/2013 - L'ingegneria tissutale sta avendo un enorme impatto sul mondo della scienza, impiegando substrati artificiali in cui nuove cellule vengono stimolate a crescere. Ciò significa che può essere imitata la nanostruttura dei tessuti dell'organismo, in modo da sviluppare in laboratorio organi umani e parti del corpo.
A guidare questa ...
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Ridurre il tempo tra la ricerca medica e la terapia

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Redazione MolecularLab.it (10/06/2013)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: newsletter, molecularlab
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