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Le notizie e gli eventi scientifici della settimana - 2 Febbraio 2015

La posta di MolecularLab


Newsletter del 2 Febbraio 2015 di MolecularLab.it con notizie ed eventi del mondo scientifico su Biotech, Ricerca, Biochimica, Genetica, Medicina

Studio italiano prova che noi pensiamo con le parole
29/01/2015 - Uno studio tutto italiano mette le basi per poter leggere nel pensiero. Il lavoro pubblicato da Pnas rivela per la prima volta che quando si pensa i neuroni comunicano tra loro riproducendo le stesse onde elettriche originate dal suono delle parole corrispondenti.
Lo studio "Sound representation in higher language areas during language generation" è stato concepito e progettato da Andrea Moro, professore ordinario di linguistica e direttore del laboratorio NeTS della scuola Superiore Universitaria IUS - Pavia e da Lorenzo Magrassi, professore associato di neurochirurgia dell'Università di Pavia in collaborazione con Valerio Annovazzi, professore ordinario di elettronica, e la sua équipe del dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione dell'Università degli Studi di Pavia.
Quindi durante le conversazioni i neuroni che si occupano delle capacità linguistiche comunicano tra loro usando delle forme d'onda corrispondenti all'impronta acustica delle parole.

"Il lavoro - commenta Stefano Cappa, ordinario di Neuropsicologia - descrive l'esito di ricerche condotte nel corso degli ultimi 4 anni su tracciati elettrocorticografici ricavati dall'emisfero specializzato per il linguaggio di pazienti sottoposti in anestesia locale ad interventi neurochirurgici per l'asportazione di lesioni cerebrali. Durante questi interventi, è necessario al chirurgo identificare le aree cerebrali coinvolte nel linguaggio ed in altre funzioni superiori per poterle rispettare durante l'asportazione della patologia".
"Questa indicazione clinica - prosegue Cappa - consente di ricavare dati neurofisiologici, linguistici e comportamentali utilissimi per comprendere il funzionamento del cervello umano e le basi biologiche del linguaggio. Il lavoro degli studiosi ha permesso di dimostrare per la prima volta come l'attività elettrofisiologica delle aree del lobo frontale e temporale dedicate al linguaggio sia modellata sul suono delle parole. Le analisi condotte sui dati raccolti direttamente sul cervello dimostra, infatti, che l'attività neuronale rispecchia l'andamento del segnale sonoro, anche in aree che non sono primariamente specializzate per la percezione uditiva".
"Questo è vero anche se le parole non vengono effettivamente pronunciate, ad esempio - spiega ancora - anche quando il paziente legge mentalmente un testo. Le osservazioni dello studio spiegherebbero così tra l'altro la diffusa impressione di sentir 'risuonare' dentro di noi un discorso quando pensiamo. Questi risultati dimostrano la base oggettiva del fenomeno mentale del 'linguaggio interno'. Una scoperta con molte implicazioni che riguardano le basi neurofisiologiche, la struttura e l'evoluzione del linguaggio umano, ma che apre anche una serie di ipotesi su possibili applicazioni pratiche. La capacità di leggere il 'linguaggio interno' direttamente dall'attività cerebrale - conclude lo studioso - potrebbe costituire una importante base per lo sviluppo di dispositivi protesici in grado di aiutare chi ha perso la capacità di articolare la parola in seguito a malattie del cervello".
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Il ruolo di carne e latticini nel cancro al seno
29/01/2015 -
"L'idea che il cibo possa influenzare la comparsa delle malattie non è certo nuova: è presente in molte medicine tradizionali, come quella cinese o indiana, e in quella medievale occidentale", sottolineano gli esperti dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc).
"Le prime ricerche scientifiche sono state accolte inizialmente con scetticismo, ma già sul finire degli anni 60 sono partiti studi epidemiologici che coinvolgevano ampi numeri di persone. Ci sono voluti anni per avere risultati definitivi, arrivati solo in tempi recenti. Oggi però sappiamo che cosa è meglio mangiare e che cosa è invece da evitare".
"Abbiamo appurato che esiste un legame tra alimentazione e cancro al colon e al seno", spiega Vittorio Krogh, direttore della struttura di Epidemiologia e Prevenzione all'Istituto Tumori di Milano. "In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il 10% delle calorie giornaliere e non c'è alcun dubbio che una dieta ricca di grassi saturi e alimenti di origine animale (come carne, specie rossa, latticini, burro) faccia salire il rischio di tumori mammari, specie di quelli ormono-dipendenti».
Se infatti consumare elevate quantità di grassi saturi aumenta in generale del 14 per cento il rischio di sviluppare un tumore al seno, le percentuali di rischio aumentano del 28 per cento e del 29 per cento nelle donne che sviluppano tumori della mammella, rispettivamente con recettori positivi per gli estrogeni (ER+), il progesterone (PR+) e con recettori negativi per il fattore di crescita dell'epidermide (HER2-).
Lo ha scoperto uno studio che rientra nell'ambito del progetto EPIC Europa, in parte finanziato dall'AIRC, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute. Lo studio, a cui ha partecipato Vittorio Krogh dell'Istituto Tumori di Milano, ha coinvolto più di 10mila donne che hanno sviluppato un cancro al seno tra le oltre 300mila partecipanti in dieci Paesi europei. Le pazienti sono state seguite per più di 11 anni.
I risultati sostengono dunque l'ipotesi che una dieta ad alto contenuto di grassi aumenti i livelli di estrogeni e pertanto stimoli maggiormente lo sviluppo di tumori ormono- dipendenti.
Il suggerimento che arriva dagli esperti è di ridurre il consumo di grassi saturi che provengono in gran parte da carni e latticini.
"In particolare, alti livelli di "colesterolo cattivo" (quello LDL) fanno salire le probabilità di quasi il 90 per cento", precisa Krogh, sulla base di un'altra ricerca, sostenuta da Airc e pubblicata sulla rivista Cancer Epidemiology , che ha coinvolto quasi 35 mila persone. "Quindi, - prosegue l'epidemiologo - ancora una volta si dimostra che è importante limitare sulla tavola gli alimenti di origine animale (carni, burro, formaggi, latte e derivati), che fanno salire i livelli di colesterolo, peraltro pericoloso nemico anche per le malattie cardiovascolari".
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Un vaccino per la cocaina
28/01/2015 - Un nuovo vaccino contro la cocaina è stato testato sui topi e lascia ben sperare gli scienziati da anni impegnati nel trovare una soluzione contro la dipendenza da droghe.
Il nuovo approccio messo a punto dai ricercatori dello Scripps Research Institute di La Jolla, in California, si basa su una reazione immunitaria del corpo che provoca l'annullamento ...
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Arance della Salute, per combattere il cancro anche a tavola
27/01/2015 - Con "Le Arance della Salute" si apre ufficialmente il Cinquantesimo di AIRC. Cinquant'anni di coraggio contro il cancro e di impegno nella ricerca per portare risultati dal laboratorio ai pazienti.
Sabato 31 gennaio i volontari AIRC distribuiscono in 1.750 piazze 559 mila chili di arance rosse. In cambio di una donazione di 9 euro i donatori ...
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Cavoli e broccoli utili per prevenire anche il cancro al seno
28/01/2015 - Che broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles avessero proprietà anticancerogene, per i tumori all'intestino, era cosa nota e confermata da due studi dell'Istituto britannico per l'alimentazione e dalla Università John Hopkins di Baltimora (USA).
Ma la novità è che la assunzione di germogli di broccoli protegge ...
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Nelle donne il cancro ai polmoni sarà più letale di quello al seno
28/01/2015 - Uno studio analizza l'andamento della mortalità causata dai tumori: si stima che in Europa nel 2015 il cancro ai polmoni causerà maggiori vittime rispetto a quello al seno. In Italia, Spagna e Francia essendoci meno fumatrici di metta età ed anziane, i tassi di mortalità sono minori, quindi il sorpasso non avverrà.
Carlo ...
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Una molecola sintetica contro il mieloma multiplo

Prolugato lo stop al mais OGM in Italia

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Redazione MolecularLab.it (02/02/2015)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: newsletter, molecularlab
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