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Donde
Utente Junior

biohazard


272 Messaggi

Inserito il - 24 ottobre 2009 : 11:52:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donde  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Donde Invia a Donde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao, apro questa discussione per cercare di chiarire un dubbio che mi assilla da sempre. i meccanismi molecolari (e non) dei processi biologici che sono descritti nei libri di biologia sono riferiti in genere all'uomo, a tutti i mammiferi, o a tutti gli animali?

per esempio, nel mio libro di farmacologia leggo che il recettore beta-adrenergico viene desensitizzato tramite fosforilazione da parte della beta-ARK e quindi bloccato dalla beta-arrestina ed internalizzato in endosomi.
questo processo si intende valido per l'uomo? per i mammiferi o per tutti gli animali?
un altro esempio è il funzionamento dell'operone LAC descritto nel libro di genetica. non specifica se i meccanismi siano esattamente gli stessi in tutti gli eucarioti! quindi il processo descritto sul libro a quali organismi si riferisce in particolare?

visto che gli esperimenti in laboratorio sono stati fatti su topi, mi viene da pensare che questi meccanismi siano validi per i topi. in che modo possiamo essere sicuri che valgano anche per l'uomo?

grazie per l'aiuto ;)

"DNA just is. And we dance to its music."

Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 24 ottobre 2009 : 12:23:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non mi pare che esistano operoni negli eucarioti, quindi Lac è un esempio di meccanismo e struttura di un'operone che può essere valido per tutti gli operoni contenuti nei procarioti che hanno qualcosa di simile, ma non certo per l'uomo.

La tua comunque è una domanda evoluzionistica: il meccanismo che funziona in un certo modo e che non può funzionare altrimenti, pena selezione negativa dell'ambiente, è conservato (la replicazione del DNA, ad esempio), mentre è ovvio che nessuna cavalletta ha, in natura, il sistema immunitario di un mammifero, quindi i meccanismi di immunità acquisita possono essere assunti come generali nei mammiferi, ma non negli insetti (mentre il DNA della cavalletta si può amplificare con la PCR esattamente come quello umano). Inoltre è ovvio che ci siano differenze non sono interspecifiche, ma anche intraspecifiche: le malattie ne sono un esempio: non sempre i meccanismi che si conoscono funzionano allo stesso modo per tutti, pensa ad una cellula tumorale.

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Donde
Utente Junior

biohazard



272 Messaggi

Inserito il - 24 ottobre 2009 : 14:39:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donde  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Donde Invia a Donde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
è vero l'operone riguarda i procarioti, scusa l'errore :P

allora le cose che leggo sui libri devo prenderle come generali ma aspettarmi che in alcune specie o individui ci siano delle differenze? le cose scritte sul libro di farmacologia sono valide in genere per i mammiferi?

"DNA just is. And we dance to its music."
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 24 ottobre 2009 : 14:40:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La risposta semplice è: dipende.
I modelli animali sono da considerare appunto come MODELLI. Il topo è in molte cose simile all'uomo, ma non in tutte, non è uguale all'uomo.

Lo stesso discorso vale per i modelli cellulari ovviamente. Una linea cellulare di epatociti immortalizzati non è uguale a un fegato (anzi è molto lontana dall'esserlo...), così come una coltura di cellule tumorali non è uguale a un tumore.
Ogni modello ha le sue importanti differenze con la situazione reale, in quanto è una SEMPLIFICAZIONE (spesso) della vera situazione.

Bisogna quindi sempre riflettere su quale sia il modello più appropriato da usare per un certo esperimento, e una volta fatto l'esperimento su come estrapolare i tuoi risultati all'uomo (sempre che tu stia studiando qualcosa che si applica all'uomo, non è sempre detto!)

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0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

Città: Paris, VIIème arrondissement


3847 Messaggi

Inserito il - 01 novembre 2009 : 16:28:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652

Non mi pare che esistano operoni negli eucarioti


Eccezione alla regola è C. elegans, che vale la pena ricordare per la sua importanza quale organismo modello. Il suo DNA è organizzato per il 25% in operoni.
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Donde
Utente Junior

biohazard



272 Messaggi

Inserito il - 17 gennaio 2010 : 15:27:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donde  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Donde Invia a Donde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quindi se, ad esempio, sul libro di biochimica leggo il meccanismo d'azione dettagliato della ubiquitina, devo considerarlo valido solo per l'uomo, per tutti gli animali, per tutti gli eucarioti o per tutti gli esseri viventi? sono sempre gli stessi i passaggi e le proteine coinvolte? scusate ma spesso quando i libri parlano di qualcosa non specificano a quali organismi si riferisce..

"DNA just is. And we dance to its music."
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0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

Città: Paris, VIIème arrondissement


3847 Messaggi

Inserito il - 17 gennaio 2010 : 16:26:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io direi che la linea di pensiero da seguire si basa sul ruolo che tale meccanismo ha all'interno della funzionalità cellulare. Mi spiego: il caso che citi tu, per esempio, è uno dei meccanismi portanti della cellula, che le consente di mantenere un proprio equilibrio interno. Insomma, è ALLA BASE del corretto funzionamento di una cellula, in quanto ogni cellula necessita di una via per l'indirizzamento delle proteine verso la demolizione. Infatti, il meccanismo di ubiquitinazione è pressoché invariato in tutte le cellule eucariotiche, ed è possibile individuare somiglianze nel mondo batterico. Questo ragionamento è altresì valido, ed è un caso emblematico, alla via glicolitica. Essa foraggia d ATP la cellula, garantendole l'energia necessaria alle sue funzioni. Si è infatti visto che gli enzimi di questo pathway sono presenti in praticamente tutti gli organismi viventi.

Insomma, spesso, le differene si ritrovano in vie metaboliche sì importanti, ma diciamo "caratterizzanti" la cellula in questione, come per esempio può essere il rilascio di una secrezione. E' altresì possibile che le differenze che si registrano tra vari organismi non siano altro che variazioni, più o meno accentuate, sullo stesso tema.
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