Forum

Nome Utente:
Password:
Riconoscimi automaticamente
 Tutti i Forum
 Varie
 Università, Orientamento, Lavoro
 Ultimo intervento elezioni e biologo nutrizionista
 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Discussione Bloccata Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Risorse di Università e Lavoro: Siti di Università - enti di ricerca e Lavoro Ultime notizie

Aggiungi Tag Aggiungi i tag

Quanto è utile/interessante questa discussione:

Autore Discussione  

hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 20 giugno 2010 : 10:30:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato
Sono sempre "Celtic" purtroppo il sistema non mi riconosceva e ho dovuto re - iscrivermi.
Riporto la riflessione maturata in merito al sostegno elettorale al "Gruppo d'Anna" alle prossime elezioni.
Dopo lettura del loro manifesto tale gruppo, è a mio avviso, assolutamente NON VOTABILE E NON SOSTENIBILE (anche per non violare l'articolo 7 del Codice Deontologico della Professione di Biologo).
Riporto le seguenti osservazioni in merito.

Dopo lettura di quanto riportato nel vostro programma, con particolare riferimento alla figura del Biologo Nutrizionista “Diffondere la conoscenza della qualifica professionale del Biologo Nutrizionista, della sua autonomia e delle sue competenze ed attività inerenti la valutazione
dello stato nutrizionale, la prescrizione e la elaborazione della dieta IN CONDIZIONI SIA FISIOLOGICHE CHE PATOLOGICHE ACCERTATE
” (.http://www.informabiologi.it/070610_news_3.pdf ). non posso che prendere atto che tale proposito è contrario:

a)alla Legge Istitutiva della Professione di Biologo (L. 396/1967), che all’articolo 3 lettera b)fa rientrare tra le Competenze del Biologo (Nutrizionista) la “valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo” E NON “la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo previo accertamento delle condizioni fisiologiche o patologiche”, come da voi sostanzialmente, ed erroneamente, sostenuto.

b)Al Codice Deontologico della Professione di Biologo, art. 7:: “Il biologo non accetta condizioni di lavoro che compromettano la sua autonomia professionale (..).”.
Autonomia professionale che sarebbe irrimediabilmente compromessa dalla realizzazione del vostro obiettivo. E’ evidente infatti che una “prescrizione della dieta” previo accertamento delle condizioni fisiologiche o patologiche equivale a sostenere che il Biologo Nutrizionista per poter elaborare la dieta DEBBA PREVENTIVAMENTE INVIARE IL “CLIENTE” DAL MEDICO (che ne accerti lo stato di buona salute o la presenza di eventuali patologie) con CONSEGUENTE TOTALE ANNIENTAMENTO DELL’AUTONOMIA PROFESSIONALE.

c)Al parere del Consiglio Superiore di Sanità del 15 Dicembre 2009 – sezione II - che alla lettera b esprime il seguente parere: “Il biologo può autonomamente (indipendentemente dal preventivo accertamento di condizioni di salute o malattia a cui non si fa cenno a differenza di quanto riportato alla lettera a) elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio << benessere >>, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento dello stato di salute.”.
In definitiva si ribadisce che il Biologo è in grado, in completa autonomia, senza nessun accertamento preventivo da parte del medico, di elaborare profili nutrizionali (valutazioni dei bisogni nutritivi) CHE HANNO EFFETTI POSITIVI SULA SALUTE.
Viene pertanto a cadere il vecchio precetto dei medici secondo cui “il biologo nutrizionista non dovrebbe essere autonomo – ma dovrebbe effettuare la valutazione dei bisogni nutritivi solo dopo che il suo “cliente” sia stato sottoposto a visita medica, in quanto, non essendo in grado di accertare eventuali condizioni patologiche, potrebbe arrecare danno alla persona elaborando profili nutrizionali nocivi alla salute”. NON E’ UN RISULTATO DA POCO.

d)Alle linee guida espresse nella Conferenza Nazionale FAO del 2009, In cui si ribadisce che il biologo può elaborare diete in COMPLETA AUTONOMIA purché non elabori diagnosi (rif. “Biologi Italiani, n° 9 – Ottobre 2009 – pag. 23).

e) A un Parere Ufficiale dell’Ordine Nazionale Biologi in cui, in risposta al quesito “Qualora un cliente richieda al sottoscritto l'elaborazione di una dieta: l'attuale legislazione MI OBBLIGA (in qualità di nutrizionista non medico) ad indirizzare l'utente dal medico al fine della certificazione di eventuali condizioni fisiopatologiche?" si risponde: "L'Art.3 della Legge 396/67 alla lettera b) recita "valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo, degli animali e delle piante", la frase delle condizioni fisiopatologiche....é presente nel tariffario. Questo significa che puoi tranquillamente elaborare la dieta sia in condizioni fisiologiche che patologiche. Quando, nell'ambito della tua autonomia professionale, ritieni opportuno di avere necessità di ulteriori informazioni sulle condizioni del paziente ti rivolgerai al medico." (Rif. Lettera Ordine Nazionale dei Biologi; datata: Roma, 6 Ottobre 2005. Indirizzata a: "Dottor Cestaro Mario - n° iscr. Albo 048462 -; firmata: "Il Presidente dell'Ordine Nazionale dei Biologi").


Inoltre l’obiettivo da voi proposto:
a)denota una conoscenza assolutamente superficiale della legislazione inerente l’attività del Biologo Nutrizionista (e del Biologo in senso lato ): di fatto confondete legge istitutiva con tariffario. Inoltre è evidente una assoluta apparente non conoscenza del Codice Deontologico della Professione di Biologo.

b)Denota uno scarsissimo rispetto per il lavoro di vostri Colleghi (con ulteriore violazione del Codice Deontologico – art. 27: “Il Biologo si mostra rispettoso della Dignità e della Reputazione del Colleghi ed evita di dare nei loro confronti giudizi negativi per quanto attiene alla formazione e alla COMPETENZA PROFESSIONALE -). VOI, SOSTENENDO CHE IL BIOLOGO NUTRIZIONISTA POSSA ELABORARE DIETE SOLO PREVIO ACCERTAMENTO DELLE CONDIZIONI FISIOLOGI CHE E / O PATOLOGICHE, DATE DELL’INCOMPETENTE AI COLLEGHI CHE SAREBBERO TANTO INETTI DA NON ESSERE IN GRADO DI ATUTARE UNA COMPETENZA STABILITA PER LEGGE (dopo un iter formativo che prevede l’acquisizione di una Laurea Magistrale, una Abilitazione Statale e un continuo aggiornamento professionale in campo medico – Corsi ECM) SENZA IL PREVENTIVO INTERVENTO DEL MEDICO.

CONCLUSIONI.
Per quanto mi riguarda: SIETE INVOTABILI. Anche da un punto di vista legislativo: se vi votassi violerei l’ articolo 7 del Codice Deontologico.

Cordiali saluti.


Aggiungo una ulteriore riflessione.
Alcuni studenti (prossimi alla laurea) mi hanno chiesto se ritenessi realizzabile con successo una loro attività come nutrizionisti stante il gran numero di Biologi nutrizionisti.

Se partite da questi presupposti è meglio non intraprendiate nessun lavoro in proprio. Non si può, a mio avviso, modificare la propria attività professionale in funzione della concorrenza come se si vedesse il lavoro come un modo per fare soldi faticando ed impegandosi il meno possibile ("lavoro perchè siamo in pochi").

Ritengo altresì che:
1) il numero di biologi nutrizionisti sia destinato ad aumentare, essendo, di fatto una delle pochissime attività attuabili da un laureato in proprio. In sostanza l'attività di nutrizionista è spessissimo l'unica alternativa alla disoccupazione (e al conseguente spreso di anni di vita all'università). E' sacrosanto che ci siano un sacco di biologi nutrizionisti perchè è sacrosanto che una persona che ha investito "gli anni migliori della propria vita" all'università (tra l'altro con percorsi formativi altamente impegnativi - esame di stato oltre alla laurea magistrale, spesso master, dottorati o specializzazioni) dia corpo alle sue aspirazioni.

2) La sola attività di nutrizionista (intesa come elaborazione di diete) non sia assolutamente sufficiente a ricavarne una retribuzione decente. Ritengo che l'attività di nutrizionista vada vista in un complesso di servizi finalizzati all'equilibrio dei fisiologici meccanismi omeostatici della persona, svolgendo una azione complementare e sinergica (e assolutamente non subalterna) a quella del medico. Il Biologo potenzia e sciluppa "ciò che funziona", il medico elimina, o riduce, ciò che non funziona.
Ad esempio nel caso allo studio afferisca un soggetto affetto da ipotiroidismo il biologo potenzia la funzionalità tiroidea (indicazioni relative ad un incremtnto del consumo di iodio - sale iodato, pesci di mare - riduzione del consumo di alimenti ricchi in glucosinolati - riducenti la funzionalità tiroidea - consigli relativi al consumo energetico mediante attività fisica - stante l'effetto di incremento del metabolsmo conseguente all'attuazione di attività fisica-, ecc.). Il medico prescrive terapie farmacologiche (es. levotiroxina), prescrive e valuta accertammenti radiologici. Ovviamente nessuno vieta al medico di attuare anche le azioni svolte dal biologo (nel caso voglia farlo).
Ritengo che lo svolgimento di tale attività di "potenziamento dello stato di salute" debba prevedere (per essere economicamente sostenibile) anche azioni che vadano ad integrare l'aliemntazione.
Molti colleghi associano alla dieta consigli erboristici, indicazioni relative all'attività fisica, ecc.
Il tutto in assoluto rispetto delle legislazione fiscale (attivazione di sotto codici di partita iva) e del livello delle loro qualifiche (frequantazione di master ad noc - i master sono titoli con valore legale, rilasciati da Università italiane).

3) Ritengo che l'attività di nutrizionista sia assolutamente totalizzante (non ci sono sabati, domeniche, orari fissi). Quando non c'è l'attività in studio ci sono: obblighi di aggiornamento professionale, invii di articoli o interventi a media locali, risposte via mail a "clienti" che chiedono informazioni, costruzione di siti web che "pubblicizzano" l'attività, ricerca di contatti con palestre, studi medici, farmacie, psicologi, ecc.

D'altronde se uno ha voluto la bicicletta è giusto pedali. Non sono sacrifici: sono scelte.
Le professione del biologo nutrizionista (con implementazioni) è senza limiti (ci si può associare: attività fisica, naturopatia, erboristica, ecc. Sempre nel rispetto di fiscalità e livello formativo - la Facoltà di Medicina della Sapienza ha attivato un master in Naturopatia aperto aperto a medici, biologi e altri operatori del settore sanitario).
C'è da lavorare duro, molto duro e non ci sono garanzie.
Comunque la possibilità di:
- fare del bene alle persone;
- ricavare uno stipendio;
- mettere su famiglia.
C'è.







Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 20 giugno 2010 : 11:37:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato
Hellas (Celtic) chiudo la discussione, non facciamo discussioni doppie o triple. Continua qui:
http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=18266&SearchTerms=elezioni

Uno strumento utile per l'utilizzo del forum: cerca

Se sei nuovo leggi il regolamento e, se vuoi farti conoscere, presentati qui

Link utili alla professione:
FAQ su nutrizione e dietistica
[Raccolta link] cosa bisogna sapere del lavoro del biologo
Burocrazia per lavorare come biologi
Dà più sbocchi biologia delle posidonie o biotech suine?
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione  

Quanto è utile/interessante questa discussione:

 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Discussione Bloccata Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
Vai a:
MolecularLab.it © 2003-18 MolecularLab.it Torna all'inizio della Pagina