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zirgasciu
Nuovo Arrivato



3 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 01:59:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zirgasciu Invia a zirgasciu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti,

vivo e lavoro a Dublino, citta' viva e giovane, a volte troppo bagnata.
Ho una laurea triennale in tecnologie agroalimentari e 28 anni suonati.
Sto lavorando come assaggiatore di birra ed altre bevande, una mansione SPETTACOLARE!!!! Tuttavia mi e' sempre piaciuto lavorare in laboratorio, analizzare, testare etc etc (feci un interessantissimo tirocinio in un laboratorio di microbiologia e fermentazioni). Sto cercando di trovare occupazione in un qualche laboratorio di analisi alimentare, ma sto scoprendo giorno dopo giorno che :
1) la mia laurea non e' che mi spiani proprio la strada
2) l'analisi microbiologica mi appassiona tantissimo.

Dunque, secondo la vostra esperienza, tornare in Italia per tre- cinque anni, per studiare biotech, e poi ripartire all'estero con una laura specialistica in biotecnologie all'eta' di 33-34 anni sia o no pura FOLLIA? Magari per cercare una posizione da ricercatore o un Phd (me vojo proprio alarga')

Grazie a tutti

chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 06:58:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non credo sia una follia se fai tutto ciò a Dublino, sinceramente non mi metterei i bastoni fra le ruote da solo tornando in Italia...

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Iside
Utente Attivo

Iside_paradise

Città: Napoli


1375 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 07:53:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Iside  Invia a Iside un messaggio Yahoo! Invia a Iside un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Resta a Dublino e rimettiti a studiare.

...we're just two lost souls swimming in a fishbawl...year after year...
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Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 08:31:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
studia a Dublino, non vale la pena tornare.

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Patrizio
Moderatore

mago

Città: Barcellona


1912 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 11:56:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Patrizio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Patrizio Invia a Patrizio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quoto appieno ! quanto detto dai colleghi


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SpemannOrganizer
Utente

Spemann

Città: Los Angeles


955 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 12:23:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di SpemannOrganizer Invia a SpemannOrganizer un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
concordo con quanto suggerito da tutti: ti conviene rimanere lì e cercare i corsi di laurea che + ti piacciono... tant'è che se vuoi tornare in italia per poi ripartire per l'estero... meglio fare tutto lì no?

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zirgasciu
Nuovo Arrivato



3 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 12:57:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zirgasciu Invia a zirgasciu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie per le risposte.
Il fatto che stia pensando di tornare in Italia, e' determinato dalle altissime rette che si pagano alle universita' dublinesi (7500 euro all'anno, piu gli affitti di almeno 350 euro se vivi in una topaia, piu' l'esoso costo della vita), mentre in Italia un affitto a viterbo lo trovi anche sotto i 200 euro e le rette non superano i 2000 all'anno).

Detto cio', pensate che all'estero sia ancora realistico applicare per un dottorato o una posizione da ricercatore a 35 anni?

Saluti
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Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 13:51:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'alternativa è tornare in Italia, laurearti due volte (triennale e specialistica) in Italia in 5 anni esatti per non perdere tempo e ripartire subito dopo. Il titolo italiano è valido anche all'estero...

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hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 16:36:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da zirgasciu

Ciao a tutti,

vivo e lavoro a Dublino, citta' viva e giovane, a volte troppo bagnata.
Ho una laurea triennale in tecnologie agroalimentari e 28 anni suonati.
Sto lavorando come assaggiatore di birra ed altre bevande, una mansione SPETTACOLARE!!!! Tuttavia mi e' sempre piaciuto lavorare in laboratorio, analizzare, testare etc etc (feci un interessantissimo tirocinio in un laboratorio di microbiologia e fermentazioni). Sto cercando di trovare occupazione in un qualche laboratorio di analisi alimentare, ma sto scoprendo giorno dopo giorno che :
1) la mia laurea non e' che mi spiani proprio la strada
2) l'analisi microbiologica mi appassiona tantissimo.

Dunque, secondo la vostra esperienza, tornare in Italia per tre- cinque anni, per studiare biotech, e poi ripartire all'estero con una laura specialistica in biotecnologie all'eta' di 33-34 anni sia o no pura FOLLIA? Magari per cercare una posizione da ricercatore o un Phd (me vojo proprio alarga')

Grazie a tutti




In specializzazione con me c'era una ex infermiera, poi laureata im medicina, che si è specializzata a 40 ammi, adesso lavora assunta a tempo indeterminato nella ass come microbiologa.
Andrea Doria ha iniziato a navigare a 40 ammi.
Da noi al nord le persone sono licenziate a 30, quaranta e 50 anni (e pure di più), ci si rimbocca le maniche e si ricomincia.
Per cui l'età non credo sia un problema (almeno in Italia).
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Patrizio
Moderatore

mago

Città: Barcellona


1912 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 19:27:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Patrizio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Patrizio Invia a Patrizio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
hellas
mi dispiace ma in italia la discriminazione per l'età c'e', ... e non solo perchè sono un po' pessimista in generale, ma è la realtà.
un esempio ? vai sul sito del san raffale e vedi la pagina inerente ai concorsi di dottorato, non ti dicono "divieto assoluto ai trentenni e quarantenni "non potrebbero, ma ti scrivono preferibilmente che non superi i 28 anni .


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hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 19:48:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Patrizio

hellas
mi dispiace ma in italia la discriminazione per l'età c'e', ... e non solo perchè sono un po' pessimista in generale, ma è la realtà.
un esempio ? vai sul sito del san raffale e vedi la pagina inerente ai concorsi di dottorato, non ti dicono "divieto assoluto ai trentenni e quarantenni "non potrebbero, ma ti scrivono preferibilmente che non superi i 28 anni .




Per quanto riguarda i concorsi degli specialisti alle ass NON c'è limite di età.
Per il dottorato la questione è diversa, quella che dici tu non è discriminazione è selezione: il principio è che il dottore di ricerca dovrebbe essere l'elite universitaria e quindi non dovrebbe laurearsi dopo i 28 anni.
Perchè se ti diplomi a 19 anni e la formazione dura 5 anni dovresti avere finito a 24 anni, mettti pure 25 o 26 (tra internati e sfighe) ma finire a 29 anni vuol dire non esserti impegnato o non essere portato per lo studio (ed è giusto che chi non si è impegano o non è portato per lo studio NON diventi una elite universitaria).
Poi ci può essere l'eccezione (studente lavoratore, la persona che si è ammalata - o che si è sposata -) ma nella maggior parte dei casi si tratta di persone che è gisuto non diventino dottori di ricerca.
La meritocrazia è selezione: è giusto che chi ha lavorato di più (laureandosi prima), abbia delle possibilità di quelli che hanno lavorato meno.
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Patrizio
Moderatore

mago

Città: Barcellona


1912 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 20:09:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Patrizio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Patrizio Invia a Patrizio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene, e quindi come si fa a spiegargli tutte le sfighe che puo' aver avuto una persona?
non sono d'accordo per il resto, un ricercatore deve avere la mente giusta non l'età giusta


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zirgasciu
Nuovo Arrivato



3 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 22:50:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zirgasciu Invia a zirgasciu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non prendo nemmeno in minima considerazione la possibilita' di fare un dottorato o iniziare una carriera da ricercatore in Italia, credo che sia improbabile cimentarmi in tutto questo quando avro' 35 anni. Vi chiedo se sapete se all'estero la possibilita' di ottenere un Phd by research o di fare carriera nella ricerca in ambito biologico, biotecnologico, non sia categoricamente uguale a zero per un 35 enne.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 20 luglio 2010 : 23:56:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Conosco gente che ha fatto il dottorato a 35 anni senza problemi. Certo, è un po' più difficile ma non impossibile, se hai la passione ce la farai. E l'età non c'entra necessariamente con la meritocrazia, uno può essere meritevole a 18 anni così come a 35 anni, dipende dal caso specifico.

Per quanto riguarda le tuition fees molto alte: è verissimo, ma in Irlanda è più facile trovare borse di studio che in Italia...

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hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 21 luglio 2010 : 04:32:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80

Conosco gente che ha fatto il dottorato a 35 anni senza problemi. Certo, è un po' più difficile ma non impossibile, se hai la passione ce la farai. E l'età non c'entra necessariamente con la meritocrazia, uno può essere meritevole a 18 anni così come a 35 anni, dipende dal caso specifico.

Per quanto riguarda le tuition fees molto alte: è verissimo, ma in Irlanda è più facile trovare borse di studio che in Italia...



Le eccezioni ci pososno essere ma sono casi rari.
Viene fatta una selezione all'università (spesso non regolamentata), la selezione non c'è in ambito di assunzione, ma prima si-
Se hai conosciuto persone che hanno fatto il dottorato a 35 anni vuol dire che erano casi particolari. Io ho visto persone non essere ammesse alla scuola di specializzazione a 32.
E' giusto che la selezione ci sia, è giusto che vada avanti chi ha lavorato di più.
Se una persona partecipa ad un dottorato a 29 anni (fatti salvi casi rari) vuol dire che ci ha messo il doppio degli anni di corso a laurearsrsi, tolto il caso raro: è giusto che sia ammesso chi si è laureato in corso o quasi.
Dipendesse da me chi non esce con almeno 70/100 dalle superiori non dovrebbe nemmeno essere ammesso all'università.
E, di fatto, molte persone che non si laureano sono persone che non "andavano bene" alle superiori mandate comunque all'università.
La meritocrazia è: "vanno avanti i più bravi" e quindi gli altri NO.
Sempre che si voglia applicare la meritocrazia.
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Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 21 luglio 2010 : 09:00:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
E, di fatto, molte persone che non si laureano sono persone che non "andavano bene" alle superiori mandate comunque all'università.

Questo principio sarebbe applicabile in una struttura del sistema scolastico tipo quello anglosassone. Con quello italiano non è possibile perché ad una persona cui piace la scienza, andrò bene in alcune materie, ma se pensi al latino, storia, letteratura italiana, lettatura straniera, filosofia... Sono del tutto inutili per l'attività dello scienziato, ma sono valutate ugualmente nell'esame di stato.

[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque. [...]

Titus Lucretius Carus
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 21 luglio 2010 : 12:51:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
hellas, non parlavo dell'Italia ma dell'estero. Non necessariamente uno che fa il dottorato a 35 anni ha finito l'università a 35 anni, può aver fatto altre cose nel frattempo e ciascun caso è diverso. Ho un carissimo amico che era graphic designer e poi ha deciso di dedicarsi alla scienza. Si è messo d'impegno e ha fatto il PhD ovviamente con qualche anno di ritardo rispetto alla norma ma è una persona molto molto intelligente e ce l'ha fatta.

Poi ti prego, non dirmi che credi davvero che il sistema italiano sia meritocratico. C'è una falsa meritocrazia in moltissimi ambiti, ma non voglio andare troppo OT.

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hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 21 luglio 2010 : 13:06:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80

hellas, non parlavo dell'Italia ma dell'estero. Non necessariamente uno che fa il dottorato a 35 anni ha finito l'università a 35 anni, può aver fatto altre cose nel frattempo e ciascun caso è diverso. Ho un carissimo amico che era graphic designer e poi ha deciso di dedicarsi alla scienza. Si è messo d'impegno e ha fatto il PhD ovviamente con qualche anno di ritardo rispetto alla norma ma è una persona molto molto intelligente e ce l'ha fatta.

Poi ti prego, non dirmi che credi davvero che il sistema italiano sia meritocratico. C'è una falsa meritocrazia in moltissimi ambiti, ma non voglio andare troppo OT.



Ventotto anni, in Italia, è un tempo corretto.
- finisci le superiori a 19 anni
- 5 anni di corso (anche come 3 + 2)
- metti pure un anno di internato;
- metti pure un anno fisiologico di fuori corso;
- metti pure un anno di sfiga
Totale: 27 anni
Mettere il limite a 28 significa anche darti la possibilità che un anno di tentativi per acquisire un titolo post laurea sia infruottuoso.

Sulla meritocrazia del sistama italiano:
- c'è selezione: un mio compagno di corso è diventato docente universitario, non aveva amicizie particolari, si è laureato in corso, media alta, alle tre di notte andava in laboratorio durante l'internato. Durante il viaggio di ritorno da Trieste a Udine (quando faceva il pendolare all'università) studiava.

- D'altra parte puoi trovare anche la raccomandata o la concubina assunta di ruolo come ricercatrice a 25 anni. Le riconosci perchè hanno un numero di pubblicazioni risibile.

Il nostro è un sistema a macchia di leopardo, che può essere meritocratico e addirittura ipeselettivo o familistico a livello Kabul.

Credo che tutti abbiamo incontrato esempi del primo tipo, del secondo tipo e le vie di mezzo (la studentessa brava che diventa concubina quasi "per necessità").

Gli unici che possono risolvere il problema sono i legislatori: fino a quando avremo leggi che consentono di imbrogliore o di assumere figli o mogli non se ne uscirà.

E basterebbe poco: commissione d'esame esterna (o con maggioranza di membri esterni) e prove standardizzate. In 1 mese hai eliminato il familismo.

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