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n/a
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1123 Messaggi |
 Inserito il - 26 ottobre 2010 : 13:22:51
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Ma che c'entra il personal trainer? Senza certificato medico non ti puoi iscrivere a nessuna palestra o corso sportivo..
Quindi c'e sempre un medico alla base dell'attività del personal trainer...
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Emily85
Utente Junior
177 Messaggi |
Inserito il - 26 ottobre 2010 : 16:04:34
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Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652
Citazione:
Messaggio inserito da Emily85
se posso dire la mia mi sembra molto pericoloso fare informazione su un topic per fare diete ai diabetici, un professionista si deve formare attraverso corsi e specializzaizoni perchè col diabete non si scherza,spero almeno che croghiolo abbia dato esami di patologia ed endocrinologia e non solo letto libri... non ci stiamo scambiando ricette per fare la torta! insomma ci vogliono piu garanzie per i malati
Più che giusto. Tanto è vero che lui stesso dice "tanti studi teorici e poca pratica", quindi lo studio l'ha fatto. Però spiegami una cosa: tu patologia o endocrionologia la prepari in modo diverso rispetto al "leggere un libro"? No perché sono curioso di sapere perché ti dà fastidio l'idea che qualcuno possa studiare sui libri...
mi sono espressa male, intendevo dire che lo studio di ogni disciplina deve essere verificato tramite un esame o attestato |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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nashita
Utente
Prov.: Puglia
1085 Messaggi |
Inserito il - 05 dicembre 2010 : 18:40:50
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Citazione:
Se io non indico ad una persona iperglicemica o diabetica attività fisica ne danneggio la salute ....
scusate se mi intrometto non essendo io una nutrizionista e neanche una studentessa di sc.biologiche, ma l'attività fisica deve essere attentamente valutata per evitare l'ipoglicemia e tra l'altro è sconsigliata se la glicemia è > 250 mg/dl..
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chacheci
Nuovo Arrivato
8 Messaggi |
Inserito il - 10 dicembre 2010 : 00:34:46
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Innanzitutto è opportuno differenziare il DMT1 dal DMT2.
È ormai unanimemente riconosciuto che il paziente affetto da DMT1 deve semplicemente imparare ad alimentarsi in modo regolare, in maniera del tutto simile a quanto indicato per la popolazione generale, tenendo conto della necessità di adattare la propria
terapia insulinica all’apporto di carboidrati con la dieta. Il gold-standard per la dietetoterapia del DMT1 è il counting dei CHO (ho fatto una tesi sperimentale nel CdL in Dietistica su questo argomento), validato dall'importante studio DCCT e dall'ADA.
Questo metodo si fonda sull’evidenza che i CHO rappresentano il macronutriente maggiormente responsabile dell'andamento glicemico e che il fabbisogno insulinico pre-prandiale sia proporzionale al loro contenuto, piuttosto che alla qualità (ergo l'IG è un concetto piuttosto superato) nel pasto stesso. Al contrario, le proteine e i lipidi alimentari, nonostante in parte vengano metabolizzati a glucosio, contribuiscono relativamente poco a questo fabbisogno.
Partendo da queste premesse il paziente, dopo un adeguato percorso di formazione, tramite il conteggio dei CHO è quindi in grado di calcolare la dose di insulina pre-prandiale in funzione del contenuto in carboidrati dei pasti e dei livelli glicemici pre-pasto.
Nel DMT2 va trattato il svp/obesità (circa 80 % dei casi da letteratura). La terapia dietetica prevede:
- una dieta lievemente ipocalorica (-500/1000 kcal rispetto ingesta abituali e mai inferiore alle 1200 kcal per le donne e 1400 per gli uomini);
- attività fisica, ove permessa dal medico diabetologo;
- elevato apporto di fibra alimentare solubile;
- ridurre gli zuccheri a rapido assorbimento;
Comunque ogni testo tratta in modo adeguato la dietoterapia del DM.
Io ti consiglio il Binetti, testo molto completo e "pratico" (la parte dietetica è curata da dietisti).
Per quanto riguarda la "teoria" direi che un'attenta lettura alle linee guida nazionali (STANDARD ITALIANI
PER LA CURA DEL DIABETE MELLITO AMD/SID) e internazionali (ADA) sia comunque sempre raccomandata...
P.S. Come vedi non tutti i dietisti fanno ostracismo vs. i biologi...
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croghiolo
Nuovo Arrivato
18 Messaggi |
Inserito il - 17 dicembre 2010 : 00:10:08
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Ringrazio chacheci, sarei il primo a voler collaborare con i dietisti, se me lo avessero permesso.
Anzi se fossi più giovane,farei come una biologa mia amica, mi iscriverei anche al corso di laurea in dietistica, e anche ad un corso per couselor.
Ti ringrazio per la segnalazione, ma il testo della Binetti lo cososco già molto bene, ben fatto, ma essendo un testo generale non può essere approfondito e dettagliato.
In queste prime settimane di stage, mi ritrovo già a seguire non solo diabetici tipo 2, ma anche tipo 1 che vogliono passare alla conta dei carboidrati e vari diabete gestazionali, quindi meno male che ho una buona preparazione teorica e precedenti esperienze lavorative in campo diabetologico che mi sostengono. |
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