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domaxtor
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Inserito il - 06 dicembre 2017 : 18:48:14  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve a tutti :) spero di non aver sbagliato sezione.
Premetto che le discussioni che ho trovato non trattano in maniera specifica quanto sto cercando
Sono uno studente di medicina e chirurgia e vorrei porvi alcune domande magari banali ma nonostante questo non riesco ancora a trovare le risposte che mi servono. Spero che voi possiate illuminarmi :)
Probabilmente bestemmierete e mi prenderete per pazzo oltre a deridermi ma... a prescindere da tutto, grazie di esistere :D
Ho scelto medicina e chirurgia perchè il mio sogno sarebbe quello di fare ricerca e dare il mio contributo nello studio delle malattie, del loro decorso e ovviamente nello studio e lo sviluppo di una cura... (auguri e grazie di essere qui a salvarci direte voi :D)
Il programma di studio, che sebbene sia immenso, comunque offre la possibilità di avere un bagaglio di conoscenze tale da poter comprendere le basi che mi serviranno in futuro.
A quanto pare però, per fare ciò che vorrei fare io, non bastano i 6 anni e la specializzazione... stando a quanto ho letto in una discussione, il medico si occupa dell'aspetto clinico, di valutare e scegliere l'approccio diagnostico laboratoristico mentre
invece un biologo che lavora in ricerche di base è più formato per capire i meccanismi che si trovano alla base. Inoltre in 6 anni di medicina si affrontano (giustamente) molte più materie che riguardano l'aspetto clinico più che la chimica e la biochimica che si cela dietro.
Oltretutto ho notato una certa carenza in chimica, biochimica e biologia molecolare.
Esiste una scuola di specializzazione in grado di fornirmi le conoscenze che mi servono per riuscire a coniugare l'aspetto laboratoristico a quello clinico?Se si, quale? Secondo voi è necessario integrare le conoscenze di un medico con quelle di un biologo continuando a studiare argomenti
che non vengono trattati durante i fatidici sei anni e nella scuola di specializzazione? Per ottenere questo è necessario iscrivermi alla facoltà di biologia ed integrare esami oltre che per ottenere esperienza in laboratorio?
Perdonate la mia imbattibile ignoranza in merito ma non so assolutissimamente nulla su scuole di specializzazione, dottorati, corsi ecc che mi permettano di raggiungere questo traguardo.
Grazie per la pazienza.

Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


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Inserito il - 06 dicembre 2017 : 19:27:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
fai un dottorato di ricerca in un laboratorio e così capisci un po' che aria tira, a quel punto puoi continuare la ricerca in qualsiasi ambito, preclinico e clinico (essendo medico)

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domaxtor
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Inserito il - 06 dicembre 2017 : 20:30:58  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=34330
ho trovato questa discussione e da qui i miei dubbi... inoltre volevo sapere se i voti presi nelle varie materie (es biochimica) possono precludere l'ingresso in determinate specialistiche.
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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 06 dicembre 2017 : 20:59:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sul voto agli esami non ti so dire, per il resto, qui si è sempre detto che se vuoi far ricerca è meglio biologia perché ti dà più strumenti idonei, ma ricerca la fa chiunque, e come medico puoi accedere alla clinica, che è niente affatto poco.
Comunque, il mio prof di genetica 2 era medico, come quello di patologia e quello di citologia, e facevano ricerca in lab

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domaxtor
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Inserito il - 06 dicembre 2017 : 21:29:41  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma attraverso il dottorato di ricerca posso studiare ciò che si studia a biologia? intendo biologia molecolare, biochimica e chimica a quei livelli? e scuole di specializzazione nulla? perdonami ho tantissimi dubbi e non ho ancora capito nulla....
il fatto è che è dura andare avanti senza un obiettivo... cioè vorrei poter dire che voglio diventare QUEL tipo di medico con determinate conoscenze ed avere una marcia in più. Lo so che i medici fanno anche ricerca ma stando alla discussione che ti ho linkato i medici sono carenti per quanto riguarda l'aspetto molecolare.
In pratica mi interessa sapere quale percorso per intraprendere una medicina più vicina al mondo molecolare. Tu mi dici "dottorato di ricerca in un laboratorio" ma cosa significa? posso apprendere gli strumenti che si ottengono studiando biologia? Ti prego di perdonarmi se sono insistente ma non sapendo determinate cose mi riesce difficile capire di che si tratta... comunque non avrei mai pensato di trovare qualcuno disposto a rispondere e a far maggior chiarezza sul casino che ho in testa adesso, quindi ti ringrazio :)
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Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 06 dicembre 2017 : 21:38:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao. Qui medico-chirurgo specializzando reumatologo, orgoglioso di fare il clinico e provare a fare ricerca allo stesso tempo (traslazionale prevalentemente).
Con il nuovo concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione il punteggio attribuito al curriculum studiorum è molto basso, quindi non ti preclude dall'accesso alle scquole di specializzazione.
Ci sono delle scuole in cui si svolge prevalentemente attività di laboratorio, quali patologia clinica e biochimica clinica e microbiologia e virologia. Però saresti sempre uno specializzando medico e l'obiettivo della formazione è quello diagnostico/terapeutico, non ricerca.
Da medico, tecnicamente puoi fare ricerca con qualsiasi specializzazione ma devi trovarti nel giusto contesto accademico e non è la norma avere un contesto molto attento alla ricerca. Io mi ci sono trovato per caso, non ero certo partito con l'idea di fare ricerca!
In conclusione, il mio consiglio è analogo a quello di Giuliano.

In bocca al lupo!
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domaxtor
Nuovo Arrivato



12 Messaggi

Inserito il - 06 dicembre 2017 : 21:53:05  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Caffey :) e grazie per la risposta. Ti ho mandato un messaggio privato perché avevi partecipato anche tu alla discussione linkata sopra. Ad ogni modo quello che mi interessa più di ogni altra cosa è una formazione che prevede lo studio di malattie a livello più molecolare e quindi dove si studia tutto a livello "più basso" e ovviamente l'elaborazione di terapie. Lo so che serve tanta chimica e biologia, ma da medico, che percorso formativo intraprendere? Vorrei poter fare quello che fa il biologo e conoscere tutto quello che sa il biologo. E' necessario intraprendere biologia/biotecnologie o c'è una specialistica apposita o un percorso tipo un dottorato specifico come diceva Giuliano?
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Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 07 dicembre 2017 : 11:09:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao. Ho visto ora il tuo PM. Ti rispondo qui.
Non puoi pretendere di avere la formazione del biologo studiando medicina. Nessuna speranza. Non ci sono scuole di specializzazione che ti formino per fare ricerca perché sono per medici. Questo non significa che devi ricominciare da capo e prenderti una laurea in biologia per fare ricerca, ma avrai da colmare molte lacune man mano che entri nel mondo della ricerca.
Continuo a essere d'accordo con Giuliano: un dottorato di ricerca è la cosa migliore. Non ce n'è uno specifico per medici che vogliono fare ricerca: devi sceglierlo in base ai tuoi interessi scientifici.
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domaxtor
Nuovo Arrivato



12 Messaggi

Inserito il - 07 dicembre 2017 : 12:41:26  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E in base ai dottorati che ci sono quale si avvicinerebbe di più a tale scopo? Giuliano mi ha detto di fare un dottorato di ricerca in laboratorio ma francamente non ho capito se è un dottorato vero e proprio che ha questo nome? O esiste uno specifico? Scusate la mia ignoranza suprema in materia e grazie per la pazienza.
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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


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Inserito il - 07 dicembre 2017 : 16:11:57  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
un dottorato funziona più o meno così.
1) cerca una linea di ricerca che ti interessa. Ad esempio: ti interessa studiare il virus della rabbia? Bene, allora cerca i laboratori che studiano il virus della rabbia.
2) contatta il laboratorio e fai un primo colloquio
2bis) se sei in Italia, questo è già difficile, quindi cerca almeno di capire quel laboratorio in che area ricade (ad esempio il lab di virologia della facoltà di scienze di Tor Vergata fa capo alla Scuola di Dottorato in Biologia Cellulare e Molecolare, e sarà quello il titolo di dottorato: ovvero se entri lì sarai dottore di ricerca in biologia molecolare e cellulare, anche se hai visto solo virus per tre anni)
3) studia quanto più possibile l'attività e le pubblicazioni del lab e in generale la materia che ti interessa
4) supera il concorso (potrebbe essere utile già avere un'idea di cosa vuoi andare a fare, per esporlo agli esaminatori)
5) entra in laboratorio
6) comincia a farti le ossa su provette e colture cellulari
7) porta avanti un progetto di ricerca con un'ipotesi (data da te o dal professore) e un piano di azione
8) pubblica su rivista scientifica in peer review
9) scrivi la tesi e prendi il titolo

Non esiste un dottorato specifico, esiste la linea di ricerca che ti interessa. Essendo medico puoi stare sia in lab che in clinica, i biologi non possono stare in clinica.

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domaxtor
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Inserito il - 07 dicembre 2017 : 19:20:41  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scritto da MolecularLab Mobile

Grazie davvero Giuliano. Un'ultima cosa: ci sono possibilità di sbocchi lavorativi qui in Italia? Sento che la ricerca, soprattutto in questo settore, è abbastanza bistrattata è tutti fuggono via... Oltretutto so che chi riesce a trovare non è adeguatamente remunerato e va all'estero... È una cosa che riguarda i biologi ricercatori o vale anche se si è medici ricercatori a tempo pieno? Già immagino che sia diverso per chi, come il tuo prof, è medico che esercita in clinica e fa anche ricerca....
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Geeko
Utente

Ctenophor1.0

Città: Milano


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Inserito il - 07 dicembre 2017 : 20:26:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Geeko Invia a Geeko un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il mio attuale capo è medico e fa ricerca da più di 20 anni su tutt'altro, proprio in biologia molecolare. Questo per dire che se hai interesse genuino, tanta voglia di fare, determinazione e sei disposto dopo una carriera di studio magari brillante a batterti contro la dura vita della ricerca (e il guadagno non è nella tua check-list), allora che tu abbia fatto medicina o meno riuscirai a far ciò che vuoi. In modo particolare oltre alla parte teorico-pratica da integrare strada facendo, quello che più sarai tenuto ad acquisire è proprio la forma mentis, l'approccio diverso a come viene affrontato lo stesso argomento nei due corsi di laurea (medicina vs biologia). Però credo che se ci tieni sul serio, avere una laurea in medicina non può che essere un vantaggio, specialmente in Italia.


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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 08 dicembre 2017 : 09:49:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da domaxtor

Grazie davvero Giuliano. Un'ultima cosa: ci sono possibilità di sbocchi lavorativi qui in Italia? Sento che la ricerca, soprattutto in questo settore, è abbastanza bistrattata è tutti fuggono via... Oltretutto so che chi riesce a trovare non è adeguatamente remunerato e va all'estero... È una cosa che riguarda i biologi ricercatori o vale anche se si è medici ricercatori a tempo pieno? Già immagino che sia diverso per chi, come il tuo prof, è medico che esercita in clinica e fa anche ricerca....




A mio parere cambia poco. Il lavoro sarà quello di ricercatore (dottorando, post-doc, assegnista...), con gli stipendi di quella classe lavorativa, che tu abbia la laurea in chimica, in fisica, in biologia o in medicina sempre ricerca fai. Probabilmente il discorso è diverso se, come medico, decidessi di fare ricerca clinica (quindi sperimentazione di farmaci su umani o studi osservazionali vari), perché lì avresti lo stipendio da medico. Ma se vai in lab, dubito cambi qualcosa (se non, forse, che per certi campi potresti essere più avvantaggiato nella selezione: neurobiologia, fisiologia, immunologia...)

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domaxtor
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Inserito il - 08 dicembre 2017 : 12:39:02  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Geeko e anzitutto grazie per aver risposto :) io sto già studiando medicina e mi interessava capire effettivamente che vantaggi ha un biologo rispetto al medico in ambito di ricerca e come può un medico colmare tali lacune, se con una scuola di specializzazione, un dottorato ecc :) ad ogni modo si alla fine quello che mi interessava è sapere come avere entrambe le formamentis :)
Giuliano grazie di nuovo. Comunque, perdona di nuovo ma non mi è chiaro cosa si intende per ricerca clinica cioè nel senso è un tipo di ricerca diverso da quella eseguita in laboratorio? E' più improntata alla farmacologia? O si può lavorare anche su determinati settori come la ricerca genetica e lo sviluppo di terapie efficaci?
Spero mi scusiate ma oltre voi non ho trovato una sito o una guida o chissà che mi possa spiegare al meglio tutto ciò... voi siete stati molto pazienti fino ad ora e non smetterò mai di ringraziarvi.
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Giuliano652
Moderatore

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Prov.: Brescia


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Inserito il - 08 dicembre 2017 : 13:44:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la ricerca clinica è quella che si fa sui pazienti.
Metti caso che la ricerca preclinica (ovvero quella che si fa in laboratorio) abbia sfornato un nuovo farmaco.
Come fanno a dimostrare che funziona?
Lo provano sulle persone.
Prima poche e sane (fase 1), per determinare sicurezza e tollerabilità (al di là delle indicazioni già avute con le cavie)
poi si passa a un gruppo di malati (fase 2), per vederne l'efficacia per sommi capi
poi si passa a un ampio gruppo di malati (fase 3). Se il farmaco supera questa terza fase viene commercializzato.
poi si passa alla sorveglianza (fase 4) che è fatta su tutti i malati a cui è dato quel farmaco e viene fatta fondamentalmente dai medici di base, che stanno cominciando a prescriverlo

fase 1, 2 e 3 ovviamente le può fare solo un medico perché lavora in ospedale e può strutturare un protocollo di ricerca su "cavie umane" in numero sufficiente, può prescrivere farmaci e placebo, può valutare la salute e monitorare lo stato delle persone alle quali viene dato il farmaco. Un biologo non ha né i requisiti di legge né le conoscenze per farlo (non può dire se una persona sta bene o no e non fa diagnosi sul perché non stia eventualmente bene)

(http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-nasce-un-farmaco)

Oppure può essere uno studio osservazionale, ad esempio uno studio di coorte: confrontare nel tempo l'emergenza di una data condizione fisica in popolazioni esposte o non esposte a un dato evento o trattamento. Ad esempio lo studio EPIC si è occupato di cercare correlazioni tra alimentazione e insorgenza di tumori

(https://it.wikipedia.org/wiki/Studio_clinico)

Quando farai epidemiologia ti sarà tutto molto più chiaro

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domaxtor
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Inserito il - 08 dicembre 2017 : 18:59:16  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quindi è un po' più settoriale di quanto immaginassi. Partendo dalla mia ignoranza per quanto concerne il fatto se sia fattibile o meno compatibilmente con i tempi che ci vogliono ma mi sarebbe piaciuto lavorare a 360° dal pre-clinico (quindi dal laboratorio) fino alla parte clinica. Il mio sogno sarebbe stato quello di unire il laboratorio alla clinica. Un sogno ancora più grande (ma credo incompatibile con i tempi che corrono qui in Italia ma forse anche all'estero ma anche per quello che è in se) sarebbe stato quello di gestire un mio laboratorio ed una mia clinica col fine di sviluppare terapie che siano farmaci o su base genetica quindi seguire il processo dalla A alla Z... lo so è molto ambizioso però fino a quando è lecito sognare e finché non arriva la batosta che mi rimette con i piedi per terra... non credo di fare del male a nessuno... del resto non credo di essere l'unico che nella fase in cui si studia, desidera fare la differenza, poi ogni percorso ha i suoi risvolti inaspettati o meno.
Comunque Giuliano a prescindere da quello che scriverai voglio ringraziarti ancora non solo per le informazioni ma anche per la pazienza e fare i complimenti per la grande conoscenza che hai :)
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Geeko
Utente

Ctenophor1.0

Città: Milano


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Inserito il - 08 dicembre 2017 : 22:56:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Geeko Invia a Geeko un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per colmare le lacune di natura "laboratoristica" ti posso consigliare di svolgere dei tirocini nei tuoi crediti liberi in laboratori di ricerca biomedica, ed eventualmente anche la tesi di laurea (che credo venga accettata anche a medicina). Per la parte teorica a meno di seguire i corsi di biologia o biotech credo che sia molto più agevole studiarli per i fatti tuoi, almeno la parte di base. Ti renderai presto conto però che il tempo in una giornata sono le canoniche 24 ore, quindi ti direi comunque di non tralasciare il tuo percorso di studi, già abbastanza impegnativo di suo. Semplicemnte sfrutta ogni occasione che hai per far pratica o approfondire determinati argomenti.
Per la tua domanda non mi sembra il caso di metterci ad elencare i vantaggi di un biologo in ricerca rispetto a un medico, ma se ne dovessi proprio dire uno direi l'apertura mentale. E bada bene che non intendo a livello individuale, ma di ottica di studio della materia o del problema che si ha davanti. Un aspetto pervasivo in biologia (e quindi anche in ricerca biomedica) è quello evoluzionistico, del tutto assente a quanto ne so nell'intero corso di studi in Medicina e Chirurgia. E non parlo solo di saper rivolgere la propria attenzione anche al di fuori della sfera umana per cercare nuovi strumenti terapeutici, ma anche insitamente allo studio di una patologia umana questo aspetto può avere risvolti importanti e spesso non così ovvi.
A mio parere infatti è del tutto assurdo che, per quanto apparentemente banale, l'evoluzione non venga insegnata a medicina, viste le sue implicazioni basilari nelle terapie anti-microbiche, anti-virali, nello sviluppo tumorale (e relative terapie), nello sviluppo del sistema immunitario adattativo, nella prevalenza di determinate malattie genetiche, nel dinamismo del microbiota umano e chi più ne ha più ne metta. Lo trovo davvero un peccato, frutto della retrograda visione della biologia evoluzionistica come qualcosa rilegato agli zoologi o ai musei di storia naturale, soprattutto ora che siamo in piena era post-genomica.


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Giuliano652
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Inserito il - 09 dicembre 2017 : 09:45:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
e come millesimo messaggio qui sul forum, Geeko, direi che è un bel messaggio :-)

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Geeko
Utente

Ctenophor1.0

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Inserito il - 09 dicembre 2017 : 14:16:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Geeko Invia a Geeko un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ahahah grazie Giuliano, ma aspiro solo alla terza stellina.


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domaxtor
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Inserito il - 12 dicembre 2017 : 23:21:08  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scusate se vi rispondo solo ora.
Non credo che la mia università offra la possibilità di svolgere tali tirocini liberi ma devo informarmi bene in merito.
Un mio professore mi disse che da medico, avrei potuto studiare "agevolmente" da biologo mentre il biologo non può studiare "agevolmente" da medico. Quando mi disse questa cosa ci ho creduto ma adesso non più.
Il mio percorso studi sebbene estremamente impegnativo rimane "povero" in certi ambiti, come avete giustamente detto voi e purtroppo la biologia è tra le sue pecche oltre che la suddetta laboratoristica. Personalmente anche l'alimentazione è un tema molto sottovalutato e che si tratta poco o quasi per nulla. Se doveste delineare un percorso formativo "fai da te", oltre ai tirocini menzionati da Geeko, avreste libri, siti, corsi o qualunque altra fonte di materiale possa servirmi? Vi ringrazio infinitamente per tutto l'aiuto che mi avete dato, siete stati davvero gentilissimi e vi rinnovo i miei più sinceri complimenti :)
PS Per Geeko: sono assolutissimamente d'accordo con te con quanto detto sull'evoluzione. Quando ho studiato anatomia non sai cosa avrei dato per avere anche solo uno straccio di paragrafo che parlasse di evoluzione o almeno che trattasse l'argomento anche a sfondo filogenetico. Per non parlare di neuroanatomia anche se devo dire che li qualcosa accenna sugli organismi più semplici passando per le reti neuronali più complesse, argomento da me "inserito" durante l'esame e abbondantemente apprezzato (anche se normalmente non viene studiato nella mia facoltà :/). Da quando ho iniziato il mio percorso universitario ciò che mi ha affascinato più di qualunque altra cosa è la genetica la quale è argomento fondamentale in ambito evoluzionistico :).
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Giuliano652
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Inserito il - 13 dicembre 2017 : 10:26:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
se vuoi avere una visione più evoluzionistica della cosa ti consiglio
- un testo di anatomia comparata
- un testo di biologia dello sviluppo che non tratti solo di esseri umani
- un testo, anche divulgativo, sull'evoluzione (tipo i libri di Richard Dawkins)

Vorrei anche darti l'input di leggere qualcosa sull'ecologia, ma magari in un secondo momento: l'ecologia insegna a guardare il problema da un punto di vista più ampio, di interazioni tra organismi, e potrebbe esserti comodo anche in relazione al tuo lavoro di medico (ad esempio in microbiologia). Anche qui, magari affronta la questione con libri divulgativi. Attenzione: ecologia ed ecologismo (o ambientalismo) sono cose totalmente diverse. La prima è una scienza basata sui numeri e sulla statistica, i secondi sono manifestazioni irrazionali della psicologia umana.

Invece per l'atteggiamento da ricercatore di laboratorio, credo che l'unico modo per iniziare a farselo è leggere molti articoli da pubmed, anche non clinici (che sono tutta un'altra faccenda) e cominciarsi a porsi domande, ad esempio: per questo esperimento si poteva mettere un controllo in più? Un controllo positivo o un controllo negativo? le conclusioni dei ricercatori sono giustificate dai dati? l'analisi statistica è soddisfacente?
Ovviamente dovresti conoscere un po' di tecniche di laboratorio per capirli a pieno, ma per quello internet aiuta abbastanza bene (e anche in questo stesso sito ci sono sezioni dedicate alle metodiche di laboratorio, non tutte ma qualcosa c'è)

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domaxtor
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Inserito il - 13 dicembre 2017 : 15:51:34  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Giuliano :)
Oltre biologia che altro? Immagino biologia molecolare sia il minimo, ma poi cosa non deve assolutamente mancare? Voi che testi vi sentite di consigliarmi?
PS sapevo qualcosa riguardo pubmed, ci sono andato una volta parecchio tempo fa ma ho avuto difficoltà a capire come funziona (oltre che con l'inglese :P).
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Giuliano652
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Inserito il - 13 dicembre 2017 : 16:16:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"ai miei tempi" si usava il Lewin per biologia molecolare, sinceramente non so a che edizione sono arrivati (ho studiato su "Il Gene VI", credo che ora siano arrivati a "Il Gene X" o roba simile), rimane anche un buon libro da consultare in caso di approfondimenti. Credo che l'edizione in inglese sia più aggiornata di un numero (tipo è Il Gene XI, ma non ci giurerei).

Per i libri che ti ho citato: sempre "ai miei tempi" per anatomia comparata c'era il Padoa, ma è un testo del 1991, non so quanto sia valido ancora (anche se... insomma, in 25 anni l'anatomia non dovrebbe essere cambiata...), per biologia dello sviluppo il Gilbert e per ecologia avevo tre o quattro testi diversi perché il prof voleva che studiassimo quell'argomento su quel libro, quell'altro argomento su quell'altro e così via.

Poi ci sarebbe biochimica (Voet-Voet-Pratt, Stryer, Leningher...) ma di quella dovresti avere anche a medicina qualche testo e probabilmente, a meno che tu non voglia diventare un biochimico (o simili), ti basta.
Piuttosto, potrebbe essere utile un testo di metodologie biochimiche, ma come detto, internet su queste cose aiuta abbastanza bene.

di fisiologia, patologia e immunologia di certo ne saprai di più di qualsiasi biologo neolaureato, quindi è inutile parlarne

Vedi tu quanto ti interessa saperne di botanica, zoologia e fisiologia vegetale...

Però comincia con l'evoluzione: anatomia comparata, biologia dello sviluppo (l'ontogenesi ricapitola la filogenesi) e testi specifici anche divulgativi.

avrai tempo di farti le ossa su pubmed, al momento ti dico che non è altro che un motore di ricerca e anche se dovessi trovare uno studio su pubmed che dimostra A, non vuol dire che A è vero, ma solo che qualcuno ha pubblicato e concluso che A è vero. lo studio va valutato, va replicato, va letto criticamente e va spolpato di ogni sua parte prima di dire che è giusto o che abbia senso (http://www.wired.co.uk/article/the-10-most-absurd-published-scientific-papers)

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domaxtor
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12 Messaggi

Inserito il - 13 dicembre 2017 : 17:02:19  Mostra Profilo Invia a domaxtor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie davvero Giuliano :) e grazie anche a tutti coloro che mi hanno risposto :)
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Geeko
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Ctenophor1.0

Città: Milano


1043 Messaggi

Inserito il - 13 dicembre 2017 : 21:54:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Geeko Invia a Geeko un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vorrei in ultimo segnalarti che esiste anche in Italia il percorso chiamato MD/PhD. Non ne so molto, l'unica cosa che so è che l'obiettivo è proprio quello di formare medici che lavorino nel mondo della ricerca.


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