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Il concetto generale è presto detto. Il genoma di un retrovirus è formato da RNA, tramite retrotrascrizione diventa a DNA e alle estremità ha quelle che si chiamano LTR, Long Terminal Repeat. L'integrasi taglia queste zone facendo rimanere spaiati un paio di nucleotidi per estremità, la stessa cosa fa sul DNA cellulare ed ecco che il DNA del virus può fondersi a quello cellulare. Basta mettere invece che i geni del virus un gene che vogliamo trasfettare e quello entrerà nel DNA cellulare nello stesso modo.

Più specifico purtroppo non so andare, non ho mai fatto una trasfezione del genere quindi il discorso è puramente teorico

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l'integrazione avviene in siti specifici del genoma cellulare, cioè dove c'è attiva trascrizione, quindi dove la cromatina è rilassata.

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l'integrazione avviene in siti specifici del genoma cellulare, cioè dove c'è attiva trascrizione, quindi dove la cromatina è rilassata.

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Specifici fino ad un certo punto. Vero che avviene dove la cromatina è rilassata, ma non c'è un una sequenza nucleotidica specifica, anzi è piuttosto casuale l'integrazione. Comunque grazie per aver specificato meglio... a tarda notte non riesco molto a ragionare bene

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in effetti è corretto dire che l'integrazione è casuale, ma c'è stato un trial di sperimentazione clinica in cui usando retrovirus in 2 pazienti si è avuta integrazione nello stesso sito, con conseguente amplificazione del protoncogene LMO2. Quindi sono stati mappati tutti i possibili siti di integrazione dei retrovirus, che sono centinaia, e perciò si continua a dire che l'integrazione è casuale.

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