L’universo di virus e batteri

Inside Micro

20 marzo 2008 - 4:49 pm

Farmacoresistenza e società moderna

Tutti noi sappiamo che certe volte un comune antibiotico non basta per far passare “la fastidiosa sinusite che mi affligge da mesi”, e in genere a quel punto il medico ci consiglia di cambiare farmaco. A volte io stesso, pur non essendo medico, vengo preso da parte da qualche amico/parente che mi chiede “ma secondo te se mi prendo un altro antibiotico sto meglio?” al che io in genere alzo gli occhi, sospiro e tiro fuori la frase che ormai mi sono preparato da anni: “può darsi, ma può anche darsi di no”, giusto per dare una risposta che possa concludere il discorso il più in fretta possibile. E’ che non mi va di cominciare con i pistolotti, e sono sicuro che nemmeno chi mi chiede consiglio ne vuole uno, ma visto che in questo blog si parla di microorganismi, qui posso permettermi di sviluppare il discorso come meglio credo. Premetto però che in questa occasione i meccanismi della farmacoresistenza saranno giusto accennati, mi riservo di dedicar loro un post in futuro.

La farmacoresistenza si ha quando un particolare farmaco non ha effetto su un microorganismo: le ragioni possono essere varie, ad esempio i Micoplasmi sono immuni alle penicilline, perché esse agiscono sulla parete cellulare (che i Micoplasmi non hanno), oppure il batterio può aver acquisito in qualche modo meccanismi molecolari che lo rendono resistente, come mutazioni spontanee o acquisizione di frammenti di DNA, palsmidi e trasposoni da altri batteri capaci di resistenza. L’esempio più importante che si possa fare quando si parla di farmacoresistenza è quello dello Staffilococco meticillino-resistente (MRSA), causa più comune delle infezioni nosocomiali. E’ estremamente difficile da curare a causa della sua capacità di resistere ai farmaci, e oltretutto non è un caso che sia diffuso soprattutto negli ospedali: la presenza di molti farmaci in ospedale fa sì che molti batteri vengano eliminati facilmente, d’altro canto, per un principio puramente Darwiniano, vengono selezionati positivamente tutti quegli organismi che riescono a resistere all’ambiente ostile, e si diffondono sfruttando questo loro vantaggio.

In questi giorni ho guardato un po’ più di tv del solito, e mi sono imbattuto in pubblicità che da questo punto di vista mi hanno un po’ inquietato. Passi per i saponi antibatterici, passi per i dentifrici, i colluttori e gli shampoo vari che promettono quasi miracoli: in fondo, quello che chiediamo a questi prodotti è proprio quello di pulire, a volte, per esigenze particolari, come l’avere un bambino piccolo che gattona per casa, si chiede anche di igienizzare, quasi sterilizzare le superfici. Ma quello che mi chiedo io è: abbiamo davvero bisogno di uno spray che elimina il 99,9% dei batteri? Vedo la pubblicità e la mente va immediatamente alla MRSA: i saponi per le mani con antibiotici, così come anche i colluttori, dovrebbero essere usati con molta parsimonia, qui si pubblicizza un prodotto che indubbiamente rende più pulito, ma che rischia di selezionare batteri a caso potenzialmente più pericolosi di quelli presenti precedentemente perché più difficilmente trattabili.

Così come il prendere, sempre a caso, un antibiotico per un altro, giusto per provare: magari il secondo non fa niente al patogeno e invece elimina solo la flora intestinale, peggiorando la situazione: se il batterio è diventato resistente (perdonatemi l’imprecisione di questa frase) al primo antibiotico, ha bisogno di un trattamento mirato e specifico, ed ecco spiegata la mia “risposta standard”.

I batteri hanno un enorme, gigantesco vantaggio su noi umani: sono più piccoli, semplici e si riproducono a ritmi vertiginosi, questo vuol dire che se noi ci mettiamo mesi o anni a sviluppare un nuovo farmaco contro di loro, questi hanno invece la potenzialità di eluderlo in pochi giorni, se gliene si dà l’occasione. Mai usare un antibiotico, in nessuna occasione, senza il consiglio di un medico.

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Tags: farmacoresistenza
  • nico - 20 marzo 2008 # 1

    Parole sante Giuliano!
    Purtroppo anche in questo caso la pubblicità fa molti danni dicendoci di sterminare il 99.99999% dei batteri… di cui probabilmente il 90% era assolutamente innocuo….

  • roberto - 6 aprile 2008 # 2

    Sono daccordo ma il 99% delle persone si lascia plagiare dalla pubblicità!!
    io la casa la pulisco molto spesso perchè sono allergico alla polvere ma.. raramente uso prodotti chimici..
    oltre che ad inquinare sono anche dannosi per la nostre salute vanno usati dove il pavimento si sporca davvero (esempio cucina sala pranzo..) ma nelle camere da letto non ha senso usarli sempre.. basta usarli una volta al mese.. la sola acqua toglie gia efficacemente la polvere…
    ciao a tutti

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