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celts

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Inserito il 14/03/2007 17:37:04   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
El hombre de neandertal y el rutilismo.

Andate a leggere su questo forum in spagnolo e vedete se riuscite a tradurre...Ci sono molte cose interessanti
http://www.celtiberia.net/verrespuesta.asp?idp=8232
ciao
S.


francesco

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Inserito il 13/03/2007 21:10:12   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
La felicità

sono proprio felice di discendere dai celti io l'ho sempre pensato...infatti ho capelli rosso tiziano e pelle bianchissima piu bianca di quella degli scandinavi...ah

francesco

Utente non registrato
Inserito il 13/03/2007 21:05:35   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
La non vergogna...

Ciao a tutti sono nuovo di qui...piacere a tutti e come la maggior parte di voi anche io sono rosso...beh secondo me per iniziare avere i capelli rossi è un qual cosa di unico di inimitabile io lo considero un vero e proprio privilegio che nn è concesso a tutti...e solo quelle persone che hanno una caratteristica in piu quella forza di andare avanti perkè poi i rossi se nn avessero la forza il coraggio la determinazione di andare avanti nn ce la farebbero e per questo che siam piu forti. PER me nn c'è nulla da avere vergogna anzi è un qualcosa che ci contraddistingue e che ci accomuna...certo nn è una cosa abituale vedere dei rossi in italia ed in particolare al sud...fortunatamente non sono deriso proprio per nulla anzi alle mie amiche piace pure e quindi i tempi stanno cambiano...CIAO A TUTTI

carotino

Utente non registrato
Inserito il 13/03/2007 18:39:19   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ci hanno preso sempre di mira...

Nella santa inquisizione e nella mitologia medioevale eravamo figli del diavolo, nella moderna epoca scientifica ed evoluzionistica siamo figli del neanderthal..In futuro,tra qualche secolo, cosa diranno di noi?In piena epoca spaziale saremo figli degli extraterrestri per caso? Temo proprio di sì!!!!!!!!
ciao


il fulvo

Utente non registrato
Inserito il 12/03/2007 22:45:05   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Per rimbaud e per ginger

Certo. Anche gli ebrei ashkenaziti (tra l'altro tra i popoli più intelligenti del mondo ed è stato anche fatto uno studio scientifico in merito...) sono in buona percentuale rossi ma non fanno parte della comunità celtica ma provengono dal khazari. Comunque sono convinto che celti,ashenaziti ,nordafricani e tutta la rossitudine modiale sia partita da un'unica stirpe, forse tibetana...[magari dopo l'accopiamento con i neanderthal..;) ]
ciao
Massimo Masotti ha scritto:
====
per fulvo: la rossitudine è presente anche tra le popolazione del nord africa... , non esattamente facenti parte della grande famiglia celtica ;)



Rimbaud

Utente non registrato
Inserito il 12/03/2007 22:12:57   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
......


Già...perfortuna gli animali non fanno di queste distinzioni...anzi, in molte specie i colori vivaci sono un esplicito richiamo sessuale...
Ma perchè l'uomo è così stupido?
Forse oggi quelli coi capelli rossi non vengono più bruciati sui roghi o considerati diavoli...ma chi di noi può negare che sempre e comunque la gente ci prende meno sul serio per il colore dei nostri capelli? E anche se tutto viene taciuto e la gente nega sempre di avere pregiudizi nei nostri confronti, siamo sempre un po' penalizzati, e (questa è la cosa che mi da più fastidio) non solo con le persone più stupide.
Forse è proprio vero che ci dobbiamo estinguere. (i dati lo confermano)
Mi dispiace dirlo, ma probabilmente è così.


Massimo Masotti

Massimo Masotti

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Città.: Roma
11 Messaggi
Inserito il 12/03/2007 22:00:00 Mostra Profilo  Invia a Massimo Masotti un Messaggio Privato Invia a Massimo Masotti un messaggio ICQ Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Massimo Masotti   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Per rimbaud e per ginger

I passi della storia sono quelli che abbiamo studiato sui libri di scuola, ma, il concetto antropologico culturale che sembrava trasparire da quella frase che avevi scritto, per cui Roma sarebbe caduta sotto i colpi di popolazioni stufe del suo predominio..., sembra essere stato disatteso dagli studi storiografici: i "barbari" non volevano annientare Roma..., ma possederla, esserne avvolti, farne parte..., ma, le loro disordinate migrazioni di massa, la rudezza del rapportarsi con con la civitas causò il crollo politico di quel sistema ch'era, ormai, sorretto da fragili equilibri...; in ogni modo, ed è quello che volevo sottolineare, l'evento della "caduta" non sancì affatto la sconfitta culturale dell'identità romana, della romanità, di quello che gli stranieri identificavano con Roma..., bensì la sua completa e definitiva esplosione, il passo ulteriore di romanizzazione dell'occidente, che non poteva essere più gestito dai canali tradizionali delle istituzioni politiche imperiali..., ma, che avrebbe dovuto proseguire il suo cammino attraverso vie alternative... depositando l'eredità culturale, di cui era portatrice, su terre sconosciute e nuove genti, pronte a raccoglierle.
====
per fulvo: la rossitudine è presente anche tra le popolazione del nord africa... , non esattamente facenti parte della grande famiglia celtica ;)

il fulvo

Utente non registrato
Inserito il 12/03/2007 21:48:06   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Eppure, è stata una fortuna!!

Ovvio che è stata una fortuna. Pensate all'arido e monotono bianco-nero delle zebre che tanto si vantano di essere delle zebre...Quanto sono ridicoli...Se nascevamo anche noi delle zebre eravamo uguali agli altri. Trovate qualche differenza tra loro..? Tutti in bianco-nero e tutti uguali nel modo di essere e di ragionare. Omologati al massimo senza alcun stimolo alla differenzazione.Monotoni proprio come un televisore in bianco e nero.Ma siccome Dio non ama l'omologazione allora ci siamo pure noi a donare ricchezza, vivacità, bellezza e tanta originalità e genio...(vivaldi, van gogh,Davide,galileo, forse shakespeare,ugo foscolo,e tanti altri...)
celts ha scritto:
Certamente. E' grazie anche grazie ai capelli rossi che una persona impara a ditinguersi, a non amalgamarsi per scoprire una propria identità, diversa dalla massa. La prima cosa che s'impara è la supidità e il limite mentale della gente che non va oltre a certe scemenze e ci si accorge di essere circondati da persone complessivamente stupide.In questo caso, venire al mondo 'diversi', significa nascere con una marcia in più....
Ciao!



Rimbaud

Utente non registrato
Inserito il 12/03/2007 20:59:07   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Il mio dolore


La sensibilità acuisce i sensi, li distorce..
Sia che si parli di dolore fisico o psicologico...per quanto mi riguarda trovo spesso mali che non esitono realmente (cioè nel mio corpo...anche se qualcuno deve ancora spiegarmi qual'è il limite tra il corpo e il resto e soprattutto cosa non è corpo..) sia in me che negli altri...
Riguardo a me...si...soffro molto...per diversi motivi..soprattutto per l'incomprensione, per la solitudine, per l'abbandono, ma anche e soprattutto per cause a me ignote. Spesso mali psicologici (ansia,depressione) si trasformano in mali fisici (in realtà psicosomatici) che fanno altrettanto male.
Quando poi avverto un male realmente fisico...ne soffro doppiamente rispetto agli altri..
Eppure non temo la morte...anzi spesso mi auguro che sia la volta decisiva. Eppure nel mio carattere (anche se non sembra.....nel mio irriducibile pessimismo..) è molto forte l'impulso alla vita, che si manifesta anch'esso con dolore a causa dell' evidente e certificata impossibilità di vivere senza tormenti e per l'impossibilità comprovata di poter esprimere agli altri questo sentimento di GIOIA PER LA VITA.
Tutto, quindi, si traduce inevitabilmente in un DESIDERIO DI MORTE che sembra sempre l'ultimo e l'unico destino di una qualche felicità, ovvero l'unico modo (o mondo) in cui ci si augura finalmente regni l'ASSENZA.(di dolore.).
L'unica via d'uscita sembra essere quell'istante in cui il flusso esce dalle mie mani, magicamente e musicalmente, in un lampo...e mi sento Dio e posso vivere per altri cent'anni.
Ma è troppo fugace e ad esso segue sempre un periodo più o meno lungo di depressione, desiderio di annientamento, apatia, tedio...etc etc..
TUTTO QUESTO PERCHE' HO I CAPELLI ROSSI?

il fulvo

Utente non registrato
Inserito il 12/03/2007 20:52:38   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Capelli rossi & poesia

Non è vero. La 'razza dai capelli rossi' esiste e sono i celti. Anche se si tratta di rutilismo rimane sempre che quel gene è stato ereditato,molto probabilmente, dai celti e non di certo da altre popolazioni in cui il rutilismo è pratacemnete assente.(Avete per caso mai visto negri,gialli o arabi con capelli rossi senza che abbiano avuto discendeza con popoli europei?A me non risulta e comunque la cosa sarebbe rarissima, quasi inesistente.) Dai Celti abbiamo ereditato anche gli azzuri o verdi o celesti, la corporatura forte e la forma del cranio che,oltertutto, molti di noi hanno. Come i celti hanno a sua volta ereditato,forse, il rutilismo dai popoli che derivano dai neanderthal così noi dai Celti.
Al 90 % un persona che ha i capelli rossi ha origine celtiche proprio a causa del fatto che il rutilismo è stato diffuso enormemente tra quei popoli nordici. Gli scozzesi sono pure rossi proprio perche i rutilismo è legato all' essere celti. Spero di essermi spiegato.
Rimbaud ha scritto:
Sinceramente dubito che tutto questo sia da attribuire alla "razza dai capelli rossi" (che secondo me non esiste), ma se qualcuno si riconosce in alcuni aspetti del mio discorso, allora mi rispon [..]



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