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Nuovi morti e contagi di aviaria

Allevatore polli indonesiano


Salgono a 15 i casi di contagio umano da virus H5N1 dell'influenza aviaria in Turchia, mentre tre sono le persone al momento deceduto nel paese dopo aver contratto l'infezione ed un altro caso

Salgono a 15 i casi di contagio umano da virus H5N1 dell'influenza aviaria in Turchia, mentre tre sono le persone al momento deceduto nel paese dopo aver contratto l'infezione ed un altro caso di decesso si e' registrato oggi in Indonesia . L'allarme cresce, dunque, ma l'Unione europea si dice pronta ad affrontare una eventuale emergenza, sottolineando pero' che non e' al momento necessario aumentare il livello d'allarme. Intanto, per domani e' prevista al ministero della salute la prima riunione dell'unita' di crisi per l'aviaria istituita dal ministro Storace.
Una situazione seria, dunque, quella determinatasi negli ultimi giorni in Turchia, ma che sembrerebbe comunque essere sotto controllo e che non rappresenterebbe, secondo gli esperti, un ulteriore rischio per l'Italia.
- NUOVI MORTI E CASI DI CONTAGIO, OMS IN ALLERTA In poco piu' di una settimana, il virus H5N1 dell'influenza aviaria ha ucciso in Turchia tre persone e ne ha contagiate altre 15, mentre un nuovo decesso si registra anche in Indonesia. In 11 delle 81 province della Turchia e' stata riscontrata nel pollame l'influenza aviaria, mentre volatili di altre 14 province sono sospettati di avere il virus. Una situazione che allarma gli esperto dell'Organizzazione mondiale della sanita': ''La situazione sta peggiorando di giorno in giorno, come dimostrano i casi di contaminazione da virus H5N1 e di morte di esseri umani in Turchia. - ha detto il direttore della sezione Asia dell'Oms, Shigeru Omi, in occasione della conferenza internazionale di due giorni organizzata a Tokyo congiuntamente dal Giappone e dall'Oms - Il rischio reale di una pandemia influenzale esiste.
Dobbiamo essere pronti a dare una risposta immediata ed efficace a tutti i livelli ad ogni minimo segnale di possibile pandemia''. Intanto, l'alto responsabile delle Nazioni Unite per il coordinamento della lotta contro l'influenza aviaria, David Nabarro, ha chiesto ai paesi donatori di impegnarsi a versare almeno 1,5 miliardi di dollari, la prossima settimana a Pechino, dove si svolgera' una conferenza internazionale sull'argomento.
- UE PRONTA A EMERGENZE MA NO INNALZAMENTO LIVELLO ALLARME L'Unione europea e' nelle condizioni di affrontare una possibile emergenza conseguente all'importazione dalla Turchia del virus dell'influenza aviaria. La rassicurazione arriva dal ministro dell'agricoltura austriaco Josef Proell, il cui paese detiene dall'inizio dell'anno la presidenza di turno della Ue: ''Noi - ha affermato - adotteremo ogni misura a tempo opportuno''. Dagli esperti epidemiologi riuniti oggi a Bruxelles arriva pero' anche una notizia in qualche modo tranquillizzante: non e' necessario aumentare il livello di allarme fissato attualmente dall'Oms. I casi umani individuati in Turchia, hanno precisato gli esperti, "sono tutti in relazione al contatto con volatili infetti. Non c'e' stato nessun caso di trasmissione da uomo a uomo''. L'Oms mantiene dunque il livello di fase pandemia tre, ossia come c'era in precedenza in Turchia. Questo significa, rilevano gli epidemiologi, che si tratta in primo luogo una malattia aviaria che non infetta gli umani.
- DA TURCHIA NESSUN NUOVO RISCHIO PER L'ITALIA L'esplosione dei nuovi focolai di influenza aviaria in Turchia non rappresenta comunque un ''ulteriore rischio per l'Italia". Ne e' convinto il direttore sanitario dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Stefano Marangon, appena rientrato dalla missione promossa dall'Oms e della Commissione europea nel paese con l'obiettivo di valutare e fare chiarezza sulla reale situazione. I focolai in Turchia, ha affermato Marangon, ''non rappresentano un fattore di ulteriore o nuovo rischio per l'Italia, mentre il rischio di diffusione dell'infezione potrebbe piuttosto riguardare le regioni asiatiche confinanti alla Turchia, come Iran e Armenia".
- DOMANI PRIMO INCONTRO UNITA' DI CRISI Si riunira' intanto domani per la prima volta al ministero della salute l'unita' di crisi per l'aviaria. Il gruppo, per il quale il ministro Storace ha firmato un decreto lo scorso martedi', si occupera' di fare fronte all'eventuale insorgenza in Italia di focolai di influenza aviaria 'ad alta patogenicita'. In sostanza il gruppo ha il compito di pianificare gli interventi e il coordinamento delle misure di controllo e di eradicazione della malattia.

Fonte: Ansa (13/01/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: aviaria
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