Quanto è utile/interessante questa discussione:
Autore |
Discussione |
|
0barra1
Utente Senior
   

Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2010 : 20:11:00
|
Ciao, che io sappia questo è un filone di ricerca abbastanza nuovo, nonché controverso. L'ho scelto come potenziale tema della mia tesi di laurea. Ho già qualche articolo, che però non ho modo per i prossimi 5 gg di leggere, qualcuno mi consiglierebbe qualche rewiew?
|
|
|
Dionysos
Moderatore
  

Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 24 luglio 2010 : 12:21:56
|
Mi lasci basito. Non ho mai sentito nulla del genere... hai qualche fonte di partenza? |
Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
Less Jim Morrison, more Sean Morrison!
|
 |
|
0barra1
Utente Senior
   

Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 24 luglio 2010 : 12:54:27
|
Io avevo letto qualcosa nell'estate del 2007, ossia subito prima di iniziare l'università. Comunque ho qualche articolo che mi ha il mio prof. più alcuni trovati da me, purtroppo non ho ancora letto nulla. Incomincio il 30 a visionare.
Gli articoli sono:
Bacterial programmed cell death systems as targets for antibiotics Hanna Engelberg-Kulka, Boaz Sat, Myriam Reches, Shahar Amitai and Ronen Hazan
Molecular Control of Bacterial Death and Lysis Kelly C. Rice and Kenneth W. Bayles*
Escherichia coli mazEF-Mediated Cell Death Is Triggered by Various Stressful Conditions Ronen Hazan,† Boaz Sat,† and Hanna Engelberg-Kulka*
Bacterial Programmed Cell Death and Multicellular Behavior in Bacteria
Insomma, mi sembra un argomento decisamente interessante.
Tutti articoli free, in teoria, altrimenti ti passo i pdf. Buona letta, spero di scambiare qualche parere con te.
 |
 |
|
Giuliano652
Moderatore
   

Prov.: Brescia
6942 Messaggi |
|
Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 14 agosto 2010 : 12:46:09
|
Incredibile! Non pensavo fosse possibile, considerando le generali conoscenze sulle caratteristiche dei batteri e sul processo apoptotico... |
 |
|
embolo
Nuovo Arrivato

87 Messaggi |
Inserito il - 14 agosto 2010 : 14:53:43
|
Ciao Obarra1. anch'io studio all'università di trieste. quest'anno mi sono iscritto al secondo anno di biologia (molecolare). sei all'ultimo della triennale immagino ? cmq il primo articolo dev'essere una figata. se ciò è davvero possibile siamo proprio a cavallo. Non so se si possano citare i nomi dei professori in questo forum, cmq ,nel caso fosse possibile , mi diresti il nome del prof che ti ha indicato gli articoli? Mi piacerebbe veramente sentire i tuoi risultati nel caso svolgessi questa tesi. ti incoraggio a proseguire cn questa tua idea. Io devo ancora farmi le ossa in biologia, a partire da sto anno.ti auguro buona fortuna |
"Un giorno senza un sorriso è un giorno perso" . Charlie Chaplin
"Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se niente fosse un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo". A.Einstein |
 |
|
chick80
Moderatore
    

Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 14 agosto 2010 : 15:04:21
|
Citazione: Non so se si possano citare i nomi dei professori in questo forum, cmq ,nel caso fosse possibile , mi diresti il nome del prof che ti ha indicato gli articoli?
E perchè no? Mica stiamo dicendo niente di male, anzi! |
Sei un nuovo arrivato? Leggi il regolamento del forum e presentati qui
My photo portfolio (now on G+!) |
 |
|
0barra1
Utente Senior
   

Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 17:01:03
|
Allora, dopo una settimana di sole e mare in Slovenia e una decina di articoli letti tra casa e ombrellone mi sono fatto una prima idea.
Innanzitutto il termine apoptosi è probabilmente fuorviante, dal momento che descrive un carattere fenotipico, l'aspetto della cellula apoptotica, contratta, con il nucleo in via di disgregazione e con le bollosità di membrana che si trasformeranno in protrusioni da cui gemmeranno i corpi apoptotici. Nel caso batterico si può parlare piuttosto di morte cellulare programmata (Programmed Cell Death, PCD), un termine più generico, che permette di annovare al suo interno anche i fenomeni di suicidio cellulare che si verificano nelle piante.
Terminata questa precisazione, ho scoperto che la PCD pare essere la diretta conseguenza dell'integrazione nel genoma batterico degli addiction modules plasmidici (o talvolta fagici): alcuni plasmidi presentano moduli costituiti da 2 geni, uno codificante per una tossina a lunga emivita e una antitossina labile, la quale neutralizza l'azione della prima, o perché oligomerizza al composto tossico (sistema Tossina-Antitossina di Tipo II) o perché l'antitossina è un RNA a interferenza con la capacità di bloccare l'espressione del gene codificante per la tossina (sistema AT di tipo I). Tali moduli genici garantiscono la sopravvivenza del plasmide all'interno dell'ospite batterico: in un batterio curato, infatti, la concentrazione dell'antitossina crollerà più rapidamente di quella della tossina, a causa del minor tempo di emivita. Da qui il nome addiction module: il batterio risulta dipendente dal plasmide. Un sistema simile, presente però a livello cromosomico e non plasmidico, è stato scoperto negli anni '90 in E. coli: studi successivi hanno elucidato tutta una serie di stimoli nocivi in grado di indurre morte in quanto interferiscono con l'espressione del sistema tossina-antitossina. Tra questi si annoverano il danno al DNA da UV, ROS, calore, la morte da carenza di timina (fenomeno che si cerca di spiegare dagli anni '50). Importantissimo, inoltre, è notare che anche alcuni farmaci molto noti, come il cloramfenicolo, possono indurre la PCD in E. coli andando a inibire trascrizione o traduzione. Pare infine che entro sei ore dal crollo dei livelli di antitossina sia possibile salvare da morte certa il batterio, somministrandona al procariote. Allo scadere di questo tempo, che risulta correlato alla ricchezza del medium di coltura, la cellula andrà sempre in contro a morte, indifferentemente dal ristabilirsi dell'espressione dell'antitossina. Fenomeno quest'ultimo che ha indotto molti a credere che anche in questo caso esista un punto del non-ritorno, e che forse la tossina non sia una vera effettrice di morte (alla maniera della caspasi 3, per esempio), quanto piuttosto un mediatore. |
 |
|
|
Discussione |
|
|
|
Quanto è utile/interessante questa discussione:
MolecularLab.it |
© 2003-24 MolecularLab.it |
 |
|
|