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Tag   linee guida    nutrizionisti    biologo nutrizionista  Aggiungi Tag

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Autore Discussione
Pagina: di 12

riccardomonaco
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39 Messaggi

Inserito il - 09 giugno 2010 : 18:59:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ecco D'Antonio e company dove hanno preso spunto. Vi riporto il loro programma originari poi leggermente modificato (in qunato ha causato troppo scandalo)...ma vi assicuro io con d'Antonio ci ho parlato de viso e lui è di questa opinione.

Il Biologo Nutrizionista: (secondo Il gruppo Di NAtale, Calcatelli, D'Antonio etc et)aprile 2010

"Il crescente numero di colleghi che intraprendono tale professione ha evidenziato, oltre alle potenzialità, anche la necessità di dare uno specifico inquadramento professionale a tale figura ed una corretta e circostanziata informazione alla società civile ed alle Istituzioni sulle sue competenze ed attività in tutte le sedi opportune.
Nella sua attività professionale il Biologo Nutrizionista compendia due aspetti :
1 Preventivo di educazione alla salute attraverso l’impostazione di un corretto stile di vita , improntando l’azione su una corretta e consapevole alimentazione.
2 Migliorativo della condizione di vita del singolo individuo attraverso il raggiungimento del suo equilibrio corporeo.
La prima è un’attività per la collettività da svolgere mediante iniziative organizzate e regolamentate da Servizi pubblici di Prevenzione.
Il secondo aspetto professionale, quello “migliorativo” basato esclusivamente sull’attività ambulatoriale libero professionale, dove il Biologo raggiunge il risultato mediante uno studio approfondito e strettamente personale con l’utente volto ad ottenere i risultati prefissati, attraverso la conoscenza dei suoi bisogni energetici, la loro valutazione e la scelta di alimenti che consentono un nuovo apporto più confacente alle esigenze mostrate."
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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 09 giugno 2010 : 23:30:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da asdrubale

Citazione:
Messaggio inserito da riccardomonaco

colleghi fino a fine luglio (ad agosto si va in vacanza) le porte di federlab (sede di informabiologi)ogni lunedi pomeriggio sono aperte. senza preavviso potete venire e si discute di tutto. Nulla è deciso ancora, tutto migliorabile.
Ad ogni modo nello specifico si parla di equipollenze. Quindi non del titolo. Cosi uno che ha fatto un master di secondo livello durata biennale non potra scriversi specilista ma avere una equipollenza. e uno dei modo per fare partecipare i biologi normali a concorsi pubblici che sono semrpe per titoli: tra i titoli risulta sempre al dicitura sepcilista in..... o titolo equipollente. Doveroso dare a chi non è specializzato (i motivi possono essere svariati, attualmente anche economici) una possibilità di entrare nel pubblico. In questo modo cmq la preparazione e la competenza dimostrata negli esami concorsuali faranno cmq la differenza. dicesi meritocrazia.


No... per diventare dirigente biologo (ossia i concorsi nelle strutture pubbliche, perchè il biologo nel pubblico entra come dirigente)una cosa è una scuola di specializzazione quinquennale, un'altra cosa è un master di II livello biennale.
NON sono paragonabili. Nè a livello di preparazione teorica, nè a livello di ore di pratica/formazione specialistica nè a livello di investimento economico.
Questa proposta è non decente, per i suddetti motivi, anche se questa propota non fosse retroattiva.
Sembra quasi quasi che qualcuno che non ha fatto la specializzazione abbia messo questo punto ad hoc...
Diceva un tale: A pensar male si fa peccato ma si indovina quasi sempre.
Quindi per accedere ai concorsi pubblici di dirigente biologo solo e solo titolo di specializzazione. No master, no dottorato.
Per quanto riguarda la questione economica...datevi da fare con le borse/contratti di formazione specialistica...e si risolve il problema. (se la questione invece è: 5 anni sono troppi...allora si vede che non si vogliono fare sacrifici sufficienti per fare il dirigente) P.s. (per concorsi a dirgenti medici/dirigenti chimici/dirigenti fisici/dirigenti farmacisti ecc nel SSN valgono SOLO specializzazioni; i master sono titoli culturali validi per punteggio come curriculum ecc)
Sempre disponibile ad una civile discussione affinchè sia costruttiva e per migliorare, e non peggiorare o favorire solo alcuni cambiando in corsa le regole del gioco.



No, la questione è che la specializzazione serve a ritardare le assunzioni in un sistema sanitario nazionale saturo.
E poi c'é la questione di fondo: le competenze di un biologo specialista rimangono quelle di un biologo non specialista: ha senso specializzarsi? Il medico non ha questo problema perchè lui è onnipotente (in libera professione) anche senza specializzazione.
La specializzazione è solo un pedaggio per l'assunzione nel ssn (il posto fisso ben pagato), gli aspetti formativi sono scarsamente rilevanti.
Alcune scuole di specializzazione fanno lezione il fine settimana: dimmi cosa puoi imparare (visto che la media di processazione e refertazione dei test di laboratorio è superiore ai due giorni)?


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riccardomonaco
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39 Messaggi

Inserito il - 10 giugno 2010 : 09:53:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dobbiamo pensare a tutti e ricnoscere tutto. Come funziona nel resto del mondo? Gia oggi essitono le equipollenze.
Noi ci batteremo non per le borse di studio ma per lo stipendio = a quello dei medici (1800euro netti mese) e non per le borse di studio . Nono sono d'accordo sulla valenza maggiore delle scuole di specializzazione rispetto ai dottorati o master. Non farei di tutta un erba un fascio. Ritorniamo sui titoli profesionali e titoli culturali. La specializzazione è titolo culurale come il dottorato e i master universitari. Senza contare che all'estero il PHd è quello che conta. Io poso portare lesempio di mia moglie: specialista in patologia (ès tata sempre di 5 anni) e dottorata due volte. LAvora come nella ricerca in oncogenomica all'IFO. La specializzazione l'ha fatta piu di 10 anni fa all'Aquila. Frequentava 2 gg a settimana. I dottorati di ricerca li ha fatti (per complessivi 6 anni) a Boston e tra isrlaele, germania e italia. Solo che per ottenere i dottorati lavorava e studiava 7 gg su sette. A detta sua il "mestiere" di ricercatore lo ha imparato faceno il dottorato. Il titolo della specializzazione le è servito per partecipare al concorso. Giusto? Ma ha superato il concorso, sempre a detta sua, per i dottorati che le hanno fornito mooolto piu che la specializzaizone. MA all'estero a me pare che tutti il dottorato. Ad ogni questo senza fare di tutta un erba un fascio in un senso e nell'altro. MA di posti per la specializzazione quanti ce ne sono all'anno rispetto ai alureati in biologia. E il 90% che non entra cosa fa? si gira i pollici? E se fa amster riconusciuti per il lavoro che vuole fare, o dottorati, q2uesti eprchè non dovrebbero arricchirne il livello di preparazione nella materia specifica. Se sono previsti altri percorsi formativi e riconosciuti devono essere poi valorizzati sia in pubblico che in privato. tutto qui. Si puo parlare di diversi livelli di riconoscimento ma il posto pubblico non puo essere solo appannaggio dello specializzato. E ricordatevi che quando vinceremo la battaglia dellos tipendio per il biologo specializzando, ancora piu dura sarà entrare. E gli altri? PIPPA?
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Ghibli
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96 Messaggi

Inserito il - 10 giugno 2010 : 22:48:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ghibli Invia a Ghibli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da asdrubale

Citazione:
Messaggio inserito da riccardomonaco

Dobbiamo pensare a tutti e ricnoscere tutto. Come funziona nel resto del mondo? Gia oggi essitono le equipollenze.
Noi ci batteremo non per le borse di studio ma per lo stipendio = a quello dei medici (1800euro netti mese) e non per le borse di studio . Nono sono d'accordo sulla valenza maggiore delle scuole di specializzazione rispetto ai dottorati o master. Non farei di tutta un erba un fascio. Ritorniamo sui titoli profesionali e titoli culturali. La specializzazione è titolo culurale come il dottorato e i master universitari. Senza contare che all'estero il PHd è quello che conta. Io poso portare lesempio di mia moglie: specialista in patologia (ès tata sempre di 5 anni) e dottorata due volte. LAvora come nella ricerca in oncogenomica all'IFO. La specializzazione l'ha fatta piu di 10 anni fa all'Aquila. Frequentava 2 gg a settimana. I dottorati di ricerca li ha fatti (per complessivi 6 anni) a Boston e tra isrlaele, germania e italia. Solo che per ottenere i dottorati lavorava e studiava 7 gg su sette. A detta sua il "mestiere" di ricercatore lo ha imparato faceno il dottorato. Il titolo della specializzazione le è servito per partecipare al concorso. Giusto? Ma ha superato il concorso, sempre a detta sua, per i dottorati che le hanno fornito mooolto piu che la specializzaizone. MA all'estero a me pare che tutti il dottorato. Ad ogni questo senza fare di tutta un erba un fascio in un senso e nell'altro. MA di posti per la specializzazione quanti ce ne sono all'anno rispetto ai alureati in biologia. E il 90% che non entra cosa fa? si gira i pollici? E se fa amster riconusciuti per il lavoro che vuole fare, o dottorati, q2uesti eprchè non dovrebbero arricchirne il livello di preparazione nella materia specifica. Se sono previsti altri percorsi formativi e riconosciuti devono essere poi valorizzati sia in pubblico che in privato. tutto qui. Si puo parlare di diversi livelli di riconoscimento ma il posto pubblico non puo essere solo appannaggio dello specializzato.


Chi non entra provrà l'anno successivo se veramente ci tiene. Allora secondo te sarebbe equo equiparare il master di II livello al dottorato di ricerca? (e quindi facendo ciò poter entrare nel pubblico come ricercatore universitario)...Secondo me nemmeno ciò è equo. Il dottrato di ricerca è una cosa. Il master di II livello un'altra cosa. La scuola di specializzazione un'altra ancora. NON sono equiprabili.
E' come dire....chi non è entrato a medicina e chirurgia si gira i pollici? No, fa altro. Farà un'altra università. E se ci tiene veramente ci riproverà una,due,tre, mille volte, fino a che riesce ad entrare. Se non entra? Farà qualcos'altro. Di certo non equipareranno la laurea in qualcos'altro alla laurea in medicina e chirurgia solo perchè"il 90% che non entra cosa fa? si gira i pollici?"
Citazione:
E ricordatevi che quando vinceremo la battaglia dellos tipendio per il biologo specializzando, ancora piu dura sarà entrare. E gli altri? PIPPA?

Per gli altri niente "PIPPA" (evitare il torpiloquio in un forum pubblico) ma se veramenteci tengono riproveranno l'anno successivo. Oppure se non ci tengono faranno altro...un master....un dottorato...una laurea in medicina....chissà




Innanzitutto per fare il ricercatore non è OBBLIGATORIO avere fatto il dottorato. Sicuramente vai ad un concorso con valutazione di titoli ed averlo sicuramente ti porta punteggio ma non è obbligatorio averlo.

Secondariamente, mi spiace farlo notare, ma penso che tutti quanti sappiamo che i concorsi per l'accesso ai posti di dottorato e alle scuole di specialità sono (spessissimo) una vera e propria farsa. Si sa quasi sempre chi entra ancora prima che esca il bando di concorso. Probabilmente se sei in grandi università (Roma, milano, napoli) dove ci sono tanti posti disponibili e quindi c'e' la possibilità che l'effetto si diluisca, ma se sei in un'universita' con due posti ti assicuro che la possibilità che entri un outsider e' praticamente pari a zero.

Bisogna poi notare che, partendo da quanto sopra esposto, se alla tua facoltà c'e' il dottorato (piu' facile da ottenere per i biologi) ti offriranno il dottorato, se c'e' la specialità ti offriranno la specialità. La prof con cui lavoravo mi ha offerto il dottorato fino all'ultimo giorno: se avessi detti si l'avrei preso alla prima sessione disponibile (non ci sono dubbi su questo). A me interessava la specialità: la prof mi ha detto chiaramente che non mi poteva aiutare. Ho provato lo stesso. Due posti disponibili (un solo medico che si presentava: il che voleva dire che un posto era disponibile per un biologo).Cinque Biologi per un posto. Una ragazza già con il dottorato in ricerca in quella materia, tre comuni mortali, ed un'interna. Scommetto che indovini chi ha vinto.

La ragazza con il dottorato è stata tagliata addirittura fuori dalla valutazione dei titoli (altrimenti stravinceva).

Pensi che l'anno successivo sarebbe stato diverso?

La richiesta della specializzazione è stata la più grande porcata che l'ordine ha fatto passare (una volta non era richiesta: infatti quasi tutti i vecchi biologi ospedalieri non avevano la specialità) e quello che ha prodotto e' stato di tagliare di tanto i posti dei biologi nel pubblico, a vantaggio dei medici. Ti ricordo infatti che se i biologi che riescono ad accedere alla specialità sono meno del 10%, la quasi totalità dei medici è specialista in qualcosa. I medici in specialità sono pagati, i biologi pagano le tasse. A firmare le analisi in laboratorio ci può stare benissimo un medico (e infatti in tanti posti ci sta).

Pochissimi medici invece sono in possesso di Dottorati di ricerca, per i master di II livello penso che siamo piu' o meno pari.

Tu pensi veramente che un biologo con un master o con un dottorato in ricerca sia MENO COMPETENTE (sic et simpliciter) di un biologo con una specializzazione?

Io penso proprio di no.

Ritengo quindi che sia sacrosanta l'equipollenza dei titoli per l'AMMISSIONE al concorso. Poi, al concorso, verrà valutata la tua competenza e verranno valutati i tuoi titoli (master, dottorati, specializzazioni, pubblicazioni, borse di studio all'estero, esperienza pregressa etc).

Molto più onesto.
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prossima biologa
Utente Attivo

0625_da_la_fra



1437 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2010 : 11:00:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di prossima biologa Invia a prossima biologa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
spero di non essere off topic, ma se qui si parla di linee guida posso forse fare una domanda senza aprirne un altra di discussione.(se no chiedo scusa a chi di dovere)
dopo la laurea in biologia(triennale) faccio la specialistica in Biologia della nutrizione(e raggiungo i 5 anni)
posso fare esame di stato per biologo A e iscrivermi all'ONB.
per essere biologa nutrizionista abilitata è sufficiente(oltre alla preparazione che colmerò se dovessi ritenere quella fornitami dalla laurea solo una preparazion di base ovviamente o se dovessi scoprire che c'è un qualche altro passaggio obbligatorio)ma oltre questo è sufficiente che mi scrivo all'albo come biologa o devo fare un iscrizione ben precisa??


Aiuto in biochimica?guarda qui
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Ghibli
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Inserito il - 11 giugno 2010 : 12:53:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ghibli Invia a Ghibli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da prossima biologa

spero di non essere off topic, ma se qui si parla di linee guida posso forse fare una domanda senza aprirne un altra di discussione.(se no chiedo scusa a chi di dovere)
dopo la laurea in biologia(triennale) faccio la specialistica in Biologia della nutrizione(e raggiungo i 5 anni)
posso fare esame di stato per biologo A e iscrivermi all'ONB.
per essere biologa nutrizionista abilitata è sufficiente(oltre alla preparazione che colmerò se dovessi ritenere quella fornitami dalla laurea solo una preparazion di base ovviamente o se dovessi scoprire che c'è un qualche altro passaggio obbligatorio)ma oltre questo è sufficiente che mi scrivo all'albo come biologa o devo fare un iscrizione ben precisa??



Ad oggi basta l'iscrizione all'albo. Sez. A.


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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2010 : 14:32:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da prossima biologa

spero di non essere off topic, ma se qui si parla di linee guida posso forse fare una domanda senza aprirne un altra di discussione.(se no chiedo scusa a chi di dovere)
dopo la laurea in biologia(triennale) faccio la specialistica in Biologia della nutrizione(e raggiungo i 5 anni)
posso fare esame di stato per biologo A e iscrivermi all'ONB.
per essere biologa nutrizionista abilitata è sufficiente(oltre alla preparazione che colmerò se dovessi ritenere quella fornitami dalla laurea solo una preparazion di base ovviamente o se dovessi scoprire che c'è un qualche altro passaggio obbligatorio)ma oltre questo è sufficiente che mi scrivo all'albo come biologa o devo fare un iscrizione ben precisa??





Esatto basta che tu sia iscritta alla sezione A per svolgere la professione di nutrizionista biologa.
Apri la partita iva, lo studio puoi fartelo anche in casa,
Le prestazioni che fornisci sono di tipo sanitario, rilasci una ricevuta sanitaria esattamente identica a quella rilasciata dal medico.
Sei autonoma dal medico. Se il soggetto ha patologie (attestate da cartella clinica) ne tieni conto quando elabori la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici (dieta), se il soggetto è privo di documentazioni mediche attestanti patologie elabori un trattamento nutrizionale secondo scienza e coscienza sulla basa della tua formazione di livello avanzato e di elevata qualificazione (quale è quella di un dottore magistrale, tanto più se abilitato dallo stato).
Se ritieni di avere bisogno di informazioni mediche consigli il paziente di recarsi dal medico (anche previa realizzazione di un trattamento nutrizionale opportuno, esempio: afferisce al tuo studio una persocna che riporta un meteorismo persistente negli ultimi mesi, puoi: elaborare un profilo nutrizionale (e norme igieniche) che non peggiori tale condizione (es. riduzione del consumo di taluni alimenti - legumi, cavoli, ecc, - indicazione a non consumare bevande gassate, mangiare lentamente ecc.) E consigliare la persona di recarsi dal medico. Nel caso il medico rilevi una patologia variare il profilo nutrizionale e renderlo più specifico.
Poich+ sei competente a valutare anche i bisogni energetici puoi indicare alla persona che afferisce al tuo studio, ad esempio: "il consumo di 150 kcal al giorno, come attività fisica aerobica, ad esempio tramite "camminata a media intensità" (secondo la "Scala di Borg dello sforzo percepito"): una camminata ad un ritmo un po' pià intenso del normale ma proseguibile senza sforzo (senza percepire una fatica eccessiva o doversi concentrare sui movimenti corporei per mantenere il ritmo), anzi avendo l'impressione che continuare a quel ritmo sia salutare (valori compresi tra 12 e 14 della Scala di Borg).
Quello che non rientra nelle competenze del biologo è idicare dei piani di esercizi (ad esempio finalizzati ad accellerare il processo di dimagramento). Per ovviare a tale limite ho acquisito un titolo accademico in ambito sportivo (master in scienze dello sport).
Puoi indicare il consumo di integratori (anche specificando le modalità di assunzione - es. 5 tavolette dell'integratore "Pincopallo" per 5 settimane).
Ovviamente ti è consentito (in quanto nessuna legge lo vieta, e in Italia qwuello che non è vietato è consentito) fornire indicazioni di tipo igienico. Esempio, al tuo studio afferisce un soggetto allergico agli acari, oltre a sconsigliare il consumo di molluschi (possibile cross reattività) e la riduzione del consumo di alimenti istamino - liberatori, tu puoi indicare le misure di profilassi anti acaro.
Ovviamente, per gli stessi motivi di cui sopra, puoi indicare il consumo di prodotti erboristici (prodotti vegetali con funzione disintossicante, diuretica, ecc.) NON farmacologici (non rientranti tra i farmaci da banco) che poi il soggetto va ad acquistare in erboristeria.
Scusa gli errori di ortografia ma non ho il tempo di correggerli.
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prossima biologa
Utente Attivo

0625_da_la_fra



1437 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2010 : 15:38:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di prossima biologa Invia a prossima biologa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
thanks,
chiari come sempre!

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riccardomonaco
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Inserito il - 11 giugno 2010 : 21:22:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi scuso anche io per gli errori, ma scrivendo con iphone mi comprenderete...spero.
Ad ogni mdo rispondo ad Asdrubale.
Confondiamo sempre iltitolo professionale con i titoli culturali! Per poter svolgere una professione la legge mi dice che devo sostenere l'esame di stato. Solo dopo averlo superato acquisisco in questo caso il titolo di biologo. Altrimetni sono solo un dottore in scienze biologiche. Una volta acquisito il tiolo cosa posso fare? Legge del '67! Tutto il resto è cultura e approfondimento. Non porterei quindi l'esempio di chi non passando il test d'ingresso di medicina ci riprova mille volte. Qui si aprla di un biologo che deve poter lavorare. punto e basta. e in ogni dove e quando. I concorsi per titoli sono una buffonata. I concorsi dovrebbero essere fatti per i professionisti tutti. Chi entra? chi dimostra di sapere di più per quel lavoro. propedeutico all'accesso ai concorsi epr biologi deve essere il titolo pofessionale e non i titoli culturali che certo daranno punti in piu in partenza, un po come il 110 e lode della laurea. Al test di medicina hai punti in piu se hai preso 100/100 (vecchio 60 dei miei tempi). Non hai punteggio in piu se hai fatto il liceo classico piuttosto che l'alberghiera. Poi ovvio che passerà (tranne i raccomandati che ci saranno sempre) chi vale di più. Uno che esce con il 36 da un istituto professionale puo arrivare a vincere il concorso a dispetto di uno che è uscito dal classico o scientifico con 60/60. Addirittura arrivano piu in alto in graduatoria di chi vi partecipa con qualche laurea in tasca (110 e lode pure). l'antifona è questa: titolo professionale che conta e non tanto quello culturale, che ha valore solo in teoria perchè dovrebbe fornire al possessore piu conoscenze. un semplice biologo, e qui esprimo un'altro concetto fondamentale per me, per PASSIONE può dare la paga ad un collega iperspecializzato. Mai capitato?
finisco il Biologo deve poter fare i concorsi nel pubblico. Poi se avrà qualche titolo cultural, quali specializzazione master o dottorato ne beneficerà con qualche punto in piu di partenza, ma ripeto è la prova scritta pratica od orale che deve fare la differenza, perchè al di la del titolo culturale i che ho un'azienda prenderei il piu preparato non quello che sulla carta ha piu titoli. dicesi VERIFICA; dicesi non fidarsi di quello che c'è scritto ma valutare nei fatti il merito.
Saluti. pure io non correggo e vi ringrazio.
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riccardomonaco
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Inserito il - 11 giugno 2010 : 23:58:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Asdrubale lo conosco. Ma io sto parlando di progetti di quello che vorremmo attuare per i motivi di cui ho ampiamente espresso. Possono essere condivisibili o meno. Lottremo per qul che ho scritto, abbiamo finalmente un biologo parlamentare (mai prima d'ora). Se la nostra squadra andrà al consiglio cominceremo a lottare per questo e per tutto quello che trovate su informabiologi.it
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riccardomonaco
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Inserito il - 12 giugno 2010 : 00:00:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di riccardomonaco Invia a riccardomonaco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
oggi è come dici tu, purtroppo.
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Ghibli
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Inserito il - 12 giugno 2010 : 01:18:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ghibli Invia a Ghibli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da riccardomonaco

oggi è come dici tu, purtroppo.



Ed è stata una porcata immane, perchè gli unici che ci hanno rimesso sono stati i biologi dato che i posti per biologi possono essere magicamente ricoperti anche dai medici (il che non è vero invece per NESSUNO degli altri citati nel decreto).



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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 12 giugno 2010 : 03:49:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Ghibli

Citazione:
Messaggio inserito da riccardomonaco

oggi è come dici tu, purtroppo.



Ed è stata una porcata immane, perchè gli unici che ci hanno rimesso sono stati i biologi dato che i posti per biologi possono essere magicamente ricoperti anche dai medici (il che non è vero invece per NESSUNO degli altri citati nel decreto).






Senza contare il fatto che la specializzazione ai medici è pagata(perchè fanno assistenza), ai Biologi no, chi si specializzerà?


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Emily85
Utente Junior



177 Messaggi

Inserito il - 13 giugno 2010 : 12:06:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Emily85 Invia a Emily85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da celtic

Allego una nota di una mail inviata al Collega Piscopo, inerente il parere css del 2009:

Nota. Ho riletto per l'ennesima volta il parere css del 2009 e ho realizzato che costituisce un passo indietro di dimensioni assolute. Il biologo, in autonomia professionale, NON PUO' ELABORARE DIETE, ma solo "profili nutrizionali finalizzati al miglioramento del benessere".
Con la presa per il sedere finale di raccomandare l'acquisizione della specializzazione in scienza dell'alimentazione per svolgere l'attività di biologo nutrizionista (9 anni di università per elaborare un "profilo nutrizionale finalizzato al benessere" vs 6 anni alla facoltà di medicina per fare "tutto quello che si vuole": dal "dietologo" ai trattamenti estetici, alla terapia del cancro - mi riferisco ai medici che lavorino in libera professione).
Inoltre, se quanto riportato alla lettera a) venisse applicato in senso stretto, la lettura di documentazione medica (es. cartelle cliniche, esami di laboratorio, test allergologici) che viene usualmente eseguita dal biologo in prima visita per prendere atto delle "accertate condizioni fisiopatologiche" non sarebbe consentita (paradossalmente dovrei inviare il soggetto allergico al medico, che gli comunica che è allergico - da valutazione prick test - e poi me lo rimanda - una barzelletta -).
Non solo viene eliminato il termine "prescrizione" - riferito allì'elaborazione di diete da parte del biologo - MA VIENE ADDIRITTURA ELIMINATO IL TERMINE DIETA (perlomeno come atto elaborato in autonomia professionale) sostituito da un generico "profilo nutrizionale". Siamo dei naturopati laureati. Ci siamo ridutti a questo? Credo proprio sia ora di fare qualcosa.
Non può esistere una facoltà in cui le persone studiano 5 anni per imparare "cazzate" (nozioni assolutamente inutili in quanto inapplicabili sul mercato del lavoro) mentre dall'altra parte con 1 anno in più si fa tutto quello che si vuole. Ma cosa ci sono i cfu d'oro ala facoltà di medicina? Gli altri laureati sono oligofrenici?
Lo stato italiano informi gli studenti che ci sono lauree di serie A e serie B (lauree in cui si studia 5 anni per fare un ***** e lauree in cui si studia 6 anni, non solo per "fare tutto quel che si vuole" ma anche per "rompere i coglioni al mondo"), le lauree di serie B devono essere eliminate perchè costituiscono una spesa inutile (mantenimento di docenti universitari di serie B) e creano disocccupati.
E' ora di finirla. Si dovrebbero vergognare anche i docenti universitari delle facoltà di biologia che accettano questa condizione di docenti di serie B (ma anche lega pro).

Cordiali saluti,
(perdoni le parolacce ma siamo a livello di film di fantascienza).

Inoltre sarebbe utile comprendere il valore legale di un parere css, perchè mi risulta conti zero (a differenza di una legge istitutiva che dà al biologo la competenza a valutare i bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo).

Come è possibile che non bastino 5 anni di università per fare un ***** di dieta senza rotture di cognlioni e dall'altra parte, con 6 anni di università, si fa lo stra***** che si vuole?
Con titoli accademici di ugurale valore?
E finiamola anche con le cazzate del medico che mette i piedi in testa al mondo per le competenze diagnostiche: in un paese di falsi invalidi in cui COMMISISONI DI MEDICI SPECIALISTI, danno la pensione di invalidità a ciechi guidatori di auto.
Porca di quella troia puttana. Fanculo, e il nostro ordine spara cazzate. E spende centinaia di migliaia di euro all'anno per tutelare e promuovere la figura del biologo nutrizionista. Bella tutela, la federazione dell'ordine dei medici ci avrebbe tutelato meglio.
E altre centinaia di migliaia di euro in "consulenze", date a chi?
Dove ***** vanno a finire i soldi nostri? Come se li magnano, mentre i medici ci riducono a meno che naturopati e le dietiste (miss diplomino fino a quindici anni fa) ci pisciano in testa?

Leggete questa:

http://www.federazione-naturopati.it/Profilo%20DBN%20regionale%20finale%20-%20Regione%20Lombardia.pdf

Andate al capitolo relativo ai naturopati e leggete che strumenti hanno:
STRUMENTI DEL NATUROPATA
Trattasi di metodiche manuali, bioenergetiche e nutrizionali, utilizzate in riferimento alle caratteristiche morfo-funzionali,
evidenziabili anche attraverso valutazioni energetico-costituzionali e metodi strumentali non classifi cati come dispositivi
medici. Dette tecniche, discipline, prodotti e attrezzature peculiari sono da intendersi come defi nitivamente acquisite
da parte della categoria, in quanto storicamente e culturalmente appartenenti alla storia e alle metodiche sviluppate, sia
sotto il profi lo teorico che pratico, dalla Naturopatia europea ed extraeuropea nell’ultimo secolo.
• Analisi biotipologica, iridologica, morfopsicologica, bio-energetica, rifl essologica e kinesiologica.
Alimentazione naturale ed eumetabolica• Tecniche energetiche
• Tecniche corporee, manuali e rifl essologiche
Prodotti erboristici e fi tonutrizionali
• Integratori alimentari

• Rimedi fl oreali
Igienismo e idrologia naturopatica

Hanno più competenze di un biologo (e più sturmenti operativi).Se fossi un biologo Lombardo annullerei l'iscrizione all'albo dei biologi acquisirei la qualfica in naturopata in modo che;
- posso attuare un maggior numero di servizi (attività fisica, igiene, trattamenti sulla persona), spendo la metà di commercialista, non spendo soldi in corsi ecm, non pago l'enpab (centinaia di migliaria di euro/anno che sevono a dare consulenze non si sa a chi e ad essumere figlie di dirigenti onb).

A qusto ci ha ridotto 'onb: meno che naturopati, con 5 anni anni di unviversità, specializzaizioni alla facoltà di medicina e corsi ecm.

Bisognerà incazzarsi un po' o no? Porca di quella troia.

Corriamo a votare i colleghi: Calcatelli, d'Antonio, Rogai e assobiologi che in quarantanni ci hanno fatto studiare più di un medico o tanto quanto un medico specialista (se non di più: un biologo specialista in patologia clinica studia 10 amni, un medico di base 9) per ridurci ad avere meno competenze di un naturopata.
Corriamo a votarli. Che bravi. La prossima mossa quale sarà? Raccomandare anche il dottorato di ricerca, oltre alla specializzazione in scienza dell'alimentazione, per fare uno stra***** di dieta (scusate "profilo nutrizionale finalizzato al benessere"?).
Ma puttana, quella puttana, di quella vacca troia.
Ai cittadini non interenssa un ***** che a elaborargli la dieta sia un medioc, un laureato in scienza dell'alimentazione o un biologo nutrizionista, gli interessa che sia una PERSONA COMPETENTE. Se in 5 anni la facoltà di biologia non riesce a formare professionisti competenti a elaborare una dieta (per sani e malati) come da legge istitutiva, vuol dire che i docenti sono una massa di incompetenti e che la laura in biologia (comprese specialistiche in scienze della nutrizione umana sono TRUFFE LEGALIZZATE).
Visto che dall'altra parte (con 1 anno in più) uno studente in medicina impara a fare 1000 volte quello che impara un biologo.
Allora *****, dello stra*****: sono dei geni alla facoltà di medicina o siamo dei coglioni noi (e i docenti universitari che insegnano alla facoltà di scienze)? Per i coglioni non si spendono soldi pubblici per insegnare all'università.
Vacca boia, troia, puttana.
E' uno schifo, si vergogninc, compliementi anche ai biologi che fanno parte del css. Bravi, avanti così. Ma di più, la prossima volta.
Ditelo alle famtlie, ***** e vediamo in quanti iscrivono i figli a biologia.
VERGOGNATEVI. LADRI DI SOLDI PUBBLICI. LE FACOLTà DI BIOLOGIA SI CHIUDNO: NON SONO UNO SPRECO, SONO UN CRIMINE (crano disoccupati e drenano soldi pubblici). I biologi laboratoristi si mettono sotto la facoltà di chimica (solo laboratorio puro - fatto meglio -), i consulenti haccp sotto la facoltà di giurisprudenza, i nutrizionisti a sotto scienza dell'alimentazione (niente diete solo procedure industriali di confezionamento, consulenze per le aziende operanti nel settore alimentare - possibilità di lavoro ZERO VIRGOLA ZERO).
E poi una bella azione legale contro lo stato italiano che ci ha fatto studiare cazzate una vita. Altro che Wanna Marchi. Al confronto un esempio di etica.

Il quadro universitario è chiaro:
un laurato (il medico) che con 6 ann fa tutto quel che vuole in libera professione, nel caso si specializzi è pagato dallo stato, nel 90% dei casi è assunto nel ssn che risarcisce anche i suoi errori.

Poi c'è l'universo delle lauree "specchietto per le allodole" in cui il ruolo di paria spetta al biolgo.
E' un dato di fatto, nè una lamentela, nè altro.
Che sia abolito il numero chiuso a medicina: medicina esplode e biologia, biotecnologie e affini chiudono il 90% dei corsi di laurea (le cui elevate iscrizioni al primo anno sono dovute ai respinti al test di ammissione a medicina).
Quando i docenti delle facoltà di scienze si troveranno a ciudere corsi ("oibò, e adesso come sistemo la figlia e l'amante?) forse muoveranno il culo.
Altrimenti abbiamo la "fregatura perfetta".




ma poi nella facoltà di medicina e chirurgia non esistono neanche esami di biologia e fisologia vegetale, scienze della nutrizione,farmacognosia,botanica, prodotti dietetici, chimica degli alimenti ecc..., quindi non possono conoscere neanche le proprietà nutritive di una carota, come fanno a permettergli di prescrivere delle diete?
cioè i loro studi si basano al 90% sullo studio patologie, mi chiedo cosa centrino con la nutrizione, mica ci mangiamo tumori e linfomi noi ci mangiamo frutta verdura, riso pasta ecc... e se uno non conosce le piante e gli alimenti che razza di nutrizionista sarebbe?
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celtic
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Inserito il - 13 giugno 2010 : 15:30:57  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Emily85

[quote



ma poi nella facoltà di medicina e chirurgia non esistono neanche esami di biologia e fisologia vegetale, scienze della nutrizione,farmacognosia,botanica, prodotti dietetici, chimica degli alimenti ecc..., quindi non possono conoscere neanche le proprietà nutritive di una carota, come fanno a permettergli di prescrivere delle diete?
cioè i loro studi si basano al 90% sullo studio patologie, mi chiedo cosa centrino con la nutrizione, mica ci mangiamo tumori e linfomi noi ci mangiamo frutta verdura, riso pasta ecc... e se uno non conosce le piante e gli alimenti che razza di nutrizionista sarebbe?
[/quote]

Emily
in ogni caso il parere ha degli aspetti positivi:
1) ribadisce la competenza del biologo ad effettuare diete su soggetti affetti da patologia (fatto salvo che la diagnosi sia stata effettuata da un medico);
- ribadisce l'autonomia professionale del biologo ad elaborare profili nutrizionali finalizzati all'incremento dello stato di salute in soggetti che siano privi di documentazioni mediche. In pratica i medici riconoscono la competenza del biologo ad elaborare "profili nutrizionali" (che fanno star meglio le persone: "incremento dello stato di salute" -) senza che la persona sia stata preventivamente inviata alla lono "onnipotente attenzione" Prendendo finalmente atto di una legge statale che assegna al biologo tale competenza.

L'aspetto negativo è che non utilizzano il termine dieta ma "profilo nutrizionale".
Aldilà di questa sottigliezza il vero problema è la reazione onb (la lettera Barone e il programma assobiologi).

In pratica il succo del parere css è:
"i biologi possono fare diete in autonomia professionale (anche su soggetti malati) ma restino fuori dalla dietoterapia stretta.
Il parere css in questo senso è positivo perchè puntalizza la distinzione tra medico nutrizionista e biologo nutrizionista: il medico nutrizionista prescrive una dieta per curare una malattia, il biologo elabora una dieta per incrementare lo stato di salute. Il biologo lavora incrmentando quello che funziona, il medico per curare quello che non funziona. Entrambi operano nel settore salute (ll benessere è definito come incremento dello stato di salute).

Io dissento completamente dalla reazione dell'onb a tale parere (lettera Barone e programma assobiologi), secondo me proprio perchè il biologo incrementa lo stato di salute va inserito tra le professioni sanitarie e va incrementata la sua formazione in ambito nutrizional -clinco (non nel generico settore della scienza dell'alimentazione).

L'esatto opposto di quanto proposto dall'assobiologi (che, continuando così, ci farà perdere la nutrizione).

Comunque, se sei nutrizionista, puoi lavorare tranquilla (e non votare assobiologi - paradossalmente anche in ossequio al loro programma che inserisce la categoria nel settore prevenzione: prevenzione a evitare di ritrovarsi disoccopati dopo avere studiato una vita su un settore).





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chacheci
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Inserito il - 26 giugno 2010 : 20:44:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chacheci Invia a chacheci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Celtic,
ho concluso ora di leggere tutte le 9 pagine del thread.
Mi pare che la tua posizione, oltre che difendere gli interessi della tua classe, sia estremamente offensiva riguardo la professionalità dei dietisti. In ogni tuo post non fai altro che denigrare la competenza e le conoscenze della materia dei dietisti.
In ogni tuo commento parli di dietistE, utilizzato esclusivamente a scopo ingiurioso (come a paragonarle alle estetiste), definendo “due di picche” o “pifferi” l’associazione e i professionisti iscritti.
Sono UN dietista (sai non è solo la laurea delle donne…), laureato all'UNITO con 110 e lode e dignità di stampa (la mia tesi è stata presentata all’ultimo convegno ADI) e da quasi 2 anni lavoro nell’azienda USL della mia regione (S.S.D. Dietologia e Nutrizione Clinica) e sinceramente le tue parole mi hanno davvero infastidito.
Un conto è proteggere la tua professione e i tuoi colleghi (cosa giustissima e normalissima) un conto è sparare a zero su gente seria, che a differenza della maggior parte della persone che si “vende” per esperto nutrizionista, conosce bene la materia di competenza (parlo dei laureati e/o diplomati negli ultimi 10 anni..).
Come hai detto bene l’unico sbocco sanitario per i biologi, considerando gli scarsi concorsi per laboratoristi e nei S.I.A.N., rimane quello della Nutrizione (da svolgere in libera professione) “approfittando” di un vuoto legislativo che mai si è pronunciato in modo chiaro ed inequivocabile nel marcare chiaramente i confini tra le professioni di medico nutrizionista, biologo e dietista (e sfido a sostenere il contrario visto che ogni categoria e ogni giurista ha un parere in tal senso).
Io svolgo la mia attività di dietista in ospedale, facendo consulenze nei vari reparti ospedalieri e seguendo diversi ambulatori (nefropatie, DCA, obesità di I e II grado, malnutrizione..) in modo autonomo. Ovvio che la collaborazione del medico nutrizionista sia fondamentale (e infatti i casi più “gravi” vengono rimandati alla loro attenzione nelle riunioni di equipe o prenotando direttamente una nuova visita con loro). Oltre a questa attività vedo a volte dei pazienti in libera professione (su prescrizione medica). La mia intenzione è quella di concludere il mio percorso formativo con una laurea magistrale in Nutrizione Umana (Milano o la nuova “creatura” dell’UNITO) nonostante le mie remore sull’utilità di tale scelta (nella mia professione ospedaliera non cambierebbe di una virgola lo status quo e nel privato mi comporterei nella stessa medesima maniera). Il perché è semplicissimo, il percorso formativo di OGNI LM in Nutrizione Umana è una “fotocopia” del percorso universitario che ho concluso da poco. Se dovessi proseguire negli studi sarà più che altro per una questione “personale”, perché mi piace studiare e aggiornarmi (sostituirei la laurea con 2 anni di corsi ECM) e non tanto per un risvolto pratico in campo lavorativo.
Ora vorrei chiederti una cosa, tornando a battere sul solito tasto dolente più volte affrontato in altri 3d; mi spiegheresti perché un laureato in scienze della natura o in biologia biomedica, che abbia sostenuto l’abilitazione alla professione di biologo, debba saperne di più di nutrizione di un laureato dietista “junior” che per 3 anni ha studiato SOLO fisiologia della nutrizione, patologie legate alla nutrizione, gastroenterologia, igiene e chimica degli alimenti, merceologia.. etc? parti dal presupposto che ogni biologo abbia una formazione ad hoc ma non credo sia sempre così (non è il tuo caso ovvio visto il CV di assoluto rispetto). Quindi è giusto concedere un’abilitazione e un autonomia tout court semplicemente con un abilitazione? Mica tutto sono come te, sai? Viviamo nel paese in qui la gente pur di guadagnare qualcosa in più si inventerebbe di tutto non pensi che in questo modo il settore verrebbe invaso da gente incompetente che mira a far soldi (il business delle diete è imbarazzante) sulla salute della gente? Credo che la posizione ANDID difenda questo mio pensiero.. un biologo specializzato in SA è inattaccabile (non credo che nemmeno il più arduo dietista sosterrebbe il contrario) ma qui si parla di possibilità di esercitare la professione di nutrizionisti con la semplice abilitazione e iscrizione all'albo... e credo che su questo nessuno possa obiettare (dimmi se un biologo marino conosce, ad esempio, la dietoterapia del DMT2 o del DM gestazionale). Qui si torna al solito e ritrito discorso dell’utilità di una laurea che formi specialisti della nutrizione, un percorso unico in tutta italia, quinquennale (sul modello di odonto) che sia un po’ + della laurea in dietistica (carente in alcuni punti, quali ad esempio la biologia) e un po’ meno dell’attuale medico nutrizionista (a mio parere “sprecato”)?
Un’ultima cosa e poi concludo il mio “pamphlet”; mi pare che i veri bistrattati in Italia siano i dietisti. Nel resto del mondo la figura del medico nutrizionista NON esiste, vedi USA in cui la gestione della nutrizione è nelle mani del “dietitian” (naturalmente con formazione universitaria di 4-5 anni). Qua oltre al medico, nel tempo, abbiamo visto il settore diventare oggetto di mira da parte di biologi, farmacisti e ora di estetiste e personal trainer (non parliamo poi di tutti le declinazioni di naturopati).
Credo che chi inizia a studiare biologia abbia altre mire (e la tua specializzazione originaria in microbiologia è li a dimostrarlo), ben più ambiziose di aprire un studio e ripetere la “rava e la fava” ad ogni paziente sulla corretta alimentazione. Poi è ovvio che si faccia di necessità virtù e ad una chiusura netta delle possibilità di lavoro in laboratori o negli ospedali bisogna cercare nuovi sbocchi (magari anche ben remunerati, come quello della nutrizione). Però da lì a passare il biologo come la figura eletta alla gestione della nutrizione ce ne passa… e credimi che la durata degli studi (almeno che uno non prosegui con una SdS in Scienze dell’Alimentazione, e li è un altro paio di maniche…) sia davvero una sciocchezza; infatti sono convintissimo che il 95 % di tutti i neo-laureati dietisti ne sappia molto di più sulla dietoterapia e sulla sciente della nutrizione di qualunque laureato magistrale della facoltà di scienze, anche in Nutrizione Umana, visto che manca totalmente il tirocinio pratico (nel mio caso circa 1500 ore in 3 anni) in ospedale. Ripeto, discorso a parte merita il biologo che prosegue nella sua formazione, ma quanta gente segue le tue orme?
Il discorso dei 3 o 5 anni regge poco. Non credo valga la quantità ma la qualità degli anni (ripeto il dietista per tre anni studia solo esclusivamente questa materia..). è un po’ come dire che un laureato magistrale in scienze dello sport, che magari ha fatto qualche esame di traumatologia sportiva e fisioterapia, si metta ad occuparsi di riabilitazione fisica. Non dico un’eresia se un fisioterapista è più competente, nonostante abbia studiato 2 anni in meno… Quindi ti prego di rivedere le tue posizioni, molto offensive e denigratorie perché la tua sembra tanto la parte di quello che gioca a “chi ce l’ha più lungo” e credimi che non ci fai di certo una bella figura… buona serata.
Chiedo scusa a te e a tutti gli altri forumisti per la mia cronica incapacità a scrivere post brevi...

Chacheci
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Giuliano652
Moderatore

profilo

Prov.: Brescia


6940 Messaggi

Inserito il - 26 giugno 2010 : 21:32:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chacheci

Ripeto, discorso a parte merita il biologo che prosegue nella sua formazione, ma quanta gente segue le tue orme?



Ecco, finalmente un dietista. Davvero, senza alcun tipo di presa in giro o sarcasmo, aspettavo con ansia l'opinione di qualcuno che fa diete in un ospedale tutti i giorni, e spero che proseguirai a intervenire nel forum oltre questo (lungo e a tratti fastidioso anche per me) thread. Detto questo, mi riferisco solo alla parte da me citata, al resto, se vorrà, risponderà Celtic/Hellas (ha cambiato nick per problemi di login).

Personalmente ho avuto difficoltà a seguire la mia prima passione, il laboratorio, e mi sono buttato sulla seconda, la nutrizione, sto seguendo corsi e un master biennale per formarmi e tra poco comincerò a lavorare (spero), ho a cuore la salute delle persone e sono assolutamente convinto che
1) un biologo nutrizionista incapace fa danni
2) un biologo nutrizionista incapace fa danni anche ai colleghi per cattiva pubblicità
Credo sia una legge sbagliata quella che permette al biologo di fare il nutrizionista solo con l'iscrizione all'albo, d'altro canto io non conosco nessuno che farebbe il nutrizionista senza prima informarsi e formarsi: siamo scienziati per la miseria, di folli ce ne sono sicuramente, ma queste persone vanno denunciate anche da noi stessi, se ne conosciamo qualcuno, per le due motivazioni di prima. Un biologo marino che volesse fare il nutrizionista di certo studia prima di farlo, la cosa è lasciata alle coscienze personali, ma non credo che si possa dire "quanta gente segue le tue orme?", piuttosto sono convinto del contrario, vista la qualità delle persone che ho trovato tra i biologi nutrizionisti che conosco.

Uno strumento utile per l'utilizzo del forum: cerca

Se sei nuovo leggi il regolamento e, se vuoi farti conoscere, presentati qui

Link utili alla professione:
FAQ su nutrizione e dietistica
[Raccolta link] cosa bisogna sapere del lavoro del biologo
Burocrazia per lavorare come biologi
Dà più sbocchi biologia delle posidonie o biotech suine?
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chacheci
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8 Messaggi

Inserito il - 26 giugno 2010 : 23:56:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chacheci Invia a chacheci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao giuliano.. anche io come hellas, o celtic (da verona a glasgow?), ho avuto problemi con il mio nick (mi pare fra29 o qualcosa di simile). postavo su questo forum qualche anno fa, periodo dell'università, ma ora non ricordo più nè psw nè user (mio grosso limite visto che sono iscritto in decine di forum...).
Detto questo, come ho scritto nel mio chilometrico post precedente, non ho nulla da dire a gente come celtic, con alle spalle un'ottima base data dalla laurea magistrale (o specialistica o a ciclo unico) + una formazione seria, completa e in continuo aggiornarmento. se è passato un messaggio opposto mi scuso sinceramente...
il mio post voleva solo rimarcare alcuni punti:
- nessuno, dal medico al biologo passando per il falegname e l'avvocato, può permettersi di denigrare una professione come la nostra. La legge prevede questo percorso di studi (attualmente maggiormente riconosciuto e meglio strutturato di quello fantomatico del "biologo nutrizionista") e chi esce è abilitato ad esercitare.. altrimenti, parafrasando il pensiero di celtic, perchè non chiudiamo la laurea in dietistica?

- in Europa e nel mondo ad occuparsi di nutrizione sono i dietisti (vedi ad esempio tutte le linee guida americane dell'ADA in cui si parla di dietisti nella gestione della dietoterapia del pz con DM). ad esempio avevo assistito in università ad una conferenza di un dietista, laureato a pavia che aveva fatto la conversione (di un anno) per diventare "dietitian" in Inghilterra, che confermava come oltremanica il dietista fosse lo specialista della nutrizione clinica, in collaborazione con medici internisti e gastroenterologi (no dietologi).. Certo la formazione è leggermente più lunga (ad esempio in Olanda mi pare sia di 4 anni) rispetto a quella vigente in Italia ma il percorso è piuttosto simile. ad esempio credo che se un giorno venisse creato questo benedetto percorso di studi che formi i "nutrizionisti" sarà una laurea in dietistica dilatata in 5 anni e in cui verranno approfonditi alcuni argomenti (vedi biologia cellulare). quindi credo sia ingiusto e sbagliato far passare la nostra figura come quella "usurpatrice" del sacro diritto dei biologi di esercitare al professione, denigrandola e definendo i professionisti al femminile (chiarissimo lo scopo di screditare la nostra professionalità)

- sono il primo a riconoscere la professionalità di un biologo con adeguata formazione in nutrizione (master o SdS). credo però che il problema di fondo rimanga la possibiltà di esercitare a pieno diritto questa professione con la semplice abilitazione (ad oggi un biologo marino iscritto all'albo è assolutamente autorizzato alla pari di un celtic con master e formazione ad hoc a svolgere la professione di nutrizionista). La risposta dell'ANDID (a cui non sono iscritto) credo vada letta in questo senso. credo che questo rappresenti davvero un pericolo e una pecca enorme della nostra legislazione perchè per 99 biologi che seguono le orme di celtic ve ne sia almeno uno che approfitti di questo "vuoto" legislativo.. non credi?

- Da un mero punto di vista "teorico" la LM in NU non mi darebbe nulla; gli esami sono gli stessi (alcuni con addirittura i medesimi crediti e medesimi prof. della triennale) e per questo motivo la coordinatrice non ci aveva consigliato di proseguire gli studi in quella direzione. Mettiamo che decidessi comunque di proseguire i miei studi con la LM (come ho detto in precedenza probabilemente sarà così) e l'iscrizione all'albo, per quale motivo agli occhi di un celtic assumerei maggior valore e autorevolezza? che senso ha giudicare la professionalità in base agli anni di studio? un biologo marino che fa un master di un anno in NU ne saprebbe di più di un dietista (parlo di quelli laureati negli ultimi 5-10 anni visto che in precedenza il percorso formativo era molto diverso) per quanto riguarda la stesura di un schema dietetico? allora si può giustamente sostenere che un laureato magistrale in scienze dello sport con master di un anno in fisioterapia sportiva sia maggiormennte competente di un poveraccio fisioterapista che per 3 anni non ha fatto altro che studiare anatomia, fisiologia e patologia dell'apparato osteorticolare e muscolare e per 3 anni ha fatto 1000 e passa ori di tirocinio ospedaliero manipolando pazienti di ogni tipo. mah.. io non la vedo così...
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Hyo
Utente Junior



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Inserito il - 27 giugno 2010 : 17:35:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao chacheci,
ti rispondo (anche se non interpellato) senza alcun intento polemico.

Capisco il tuo fastidio nel sentire chiamata la tua classe professionale al femminile (dietiste). Purtroppo questo è un atteggiamento ancora molto radicato nel SSN (anche nelle U.O. che ho frequentato io si faceva riferimento solo a dietiste), perchè fino a pochi anni fa il corso di laurea che hai frequentato non esisteva e si diventava dietisti con un diploma, frequentato quasi esclusivamente dal gentil sesso.

Il fatto di aver "elevato" un diploma a laurea porta ai problemi di cui si è discusso per 10 pagine, perchè ad una riforma universitaria non è seguita ad una riforma nel mondo del lavoro.

Legalmente, una laurea triennale non è e non può essere equiparabile ad una magistrale, perciò se dei professionisti con laurea triennale mettono in dubbio la professionalità di professionisti magistrali (in un campo di cui si occupano da almeno 20 anni prima che venisse istituita la laurea in dietistica) ecco che i professionisti magistrali si dovrebbero perlomeno incazzare.

Analogamente, ho sentito diverse volte studenti in infermieristica dire cose "noi abbiamo gli stessi esami di medicina, quindi ne sappiamo quanto un medico". Tutto questo senza considerare la consistenza dei programmi.

Invece di crogiolarsi con un inutile titolo di "dottore", bisognerebbe iniziare a chiedersi perchè ci sia stata la necessità di trasformare in corsi di laurea delle professioni che prima potevano essere esercitate con un semplice diploma (l'avanzare delle conoscenze non è una scusa plausibile).

Da biologo invece mi chiedo perchè si faccia tanto casino per mettere in dubbio la professionalità dei biologi nutrizionisti, quando gli abusivi (personal trainer, estetisti, etc.) sono in numero anche maggiore.

Purtroppo l'unico modo di risolvere la questione sarebbe l'istituzione di un'ordine dei nutrizionisti, come abbiam già detto più volte, ma visto quante bocche cercano di mangiare nella torta della nutrizione, mi sa che questo sarà molto difficile...
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chacheci
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8 Messaggi

Inserito il - 28 giugno 2010 : 00:26:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chacheci Invia a chacheci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Hyo.. ho apprezzato molto il tuo post.
conosco bene la storia della mia professione ma l'atteggiamento di Hellas era chiaramente denigratorio.. le chiamo dietiste perchè sono equiparabili all'estetiste, alle parrucchiere etc.
Questo sinceramente non l'accetto.

Per quanto riguarda il discorso laurea magistrale = maggior competenza non è sempre vero. Sono pronto a scommettere che quasiasi biologo, senza accurata formazione post laurea conosca meno la materia di un dietista. Come detto più volte ad oggi il vuoto legislativo che autorizza un biologo a svolgere la professione di nutrizionista con la sola iscrizione all'albo, presta il fianco a individui che possono "giocare" con la salute delle persone pur di vedersi gonfiare il proprio CC bancario. Ne basta anche solo 1 che non abbia l'onestà intellettuale di Hellas.. in Italia fatta la legge trovato l'inganno e voglio vedere quale giudice può punire un biologo marino (con tutto il rispetto per la loro professione che ammiro tantissimo) che ha stilato uno schema dietetico ad un individuo sano!

anche un semplice master di secondo livello, magari di un anno con lezioni 1 volta al mese, non sempre è in grado di completare il gap. Stiamo parlando di dieta e dietoterapia e un dietista per 3 anni fa solo ed esclusivamente quello. Non siamo tuttologi ma almeno nel nostro campo qualcosina possiamo dire (se mi dici come si fa un prelievo non saprei da dove partire)... ovvio che se mi arriva un intestino corto, con perdite di 2 litri/die non sto nemmeno ad affrontare il problema comprendendo la mia insufficiente competenza per un caso di tale portata.. è chiaro che in questi 2 anni post laurea in cui ho esercitato come dietista ospedaliero, con una pratica clinica quotidiana, ho perfezionato di molto le mie conoscenze e capacità di gestione di casi complessi (esempio nei DCA e nelle nefropatie) però anche appena uscito dall'università, con centinaia di casi clinici trattati in aula e durante il lunghissimo tirocinio, non ero messo malissimo.. sinceramente per fare delle diete credo sia più utile avere ben chiara la fisiologia della nutrizione e conoscere a menadito la composizione bromatologica degli alimenti (dalle calorie di pane e pasta passando per il contenuto in K delle carote o del P in 100 g di carne) piuttosto che conoscere perfettamente come funziona la replicazione del DNA o la composizione del citoplasma, o dico un'eresia?

Una domanda a bruciapelo.. un biologo che ha fatto la LM in biologia (es: http://www.study-in-italy.it/php4/scheda_corso.php?ambiente=googol&anno=2009&corso=1204039) e magari fa un master in nutrizione di un anno per poi apriprsi uno studio come biologo nutrizionista deve per forza saperne di più di una laureato in dietistica che ha seguito un percorso di studi come questo: http://www.medicina.unimi.it/CorsiDiLaurea/2010/D40/manifesto_ITA_HTML.html?

Cosa conta la quantità degli anni di studio o l'attinenza con la materia? perchè allora non dare il diritto di esercitare la professione ad altri laureati magistrali come quelli con LM in scienze motorie (che fanno diversi esami di nutrizione) o in farmacia?
Sono d'accordo che un LM abbia maggiori conoscenze teoriche ma da qui a voler far passare il biologo come la figura "eletta" nella gestione della nutrizione ce ne passa.. eccome!
I post di Hellas andavano sempre in questo senso e questa cosa credo andasse puntualizzata..
Altrimenti prendiamocela con tutte le linee guida americane ed europee che parlano di dietisti che gesticono o cooperano con il medico nella gestione della dietoterapia di pazienti. Allego 2 esempi (linee guida SID/AMD 2010 e raccomandazioni ADA)

http://img267.imageshack.us/i/screenshot00022d.jpg/

http://img12.imageshack.us/i/screenshot00023iu.jpg/

Insomma mi pare quanto meno ingiusto tutto questo accanirsi sulla nostra professionalità da parte di Hellas...



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Dearg-Due
Utente


Prov.: Firenze


1104 Messaggi

Inserito il - 28 giugno 2010 : 06:22:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dearg-Due Invia a Dearg-Due un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Continuate vi prego, siete divertenti...
Poi alla fine mi dite chi ce l'ha più lungo...


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Hyo
Utente Junior



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Inserito il - 28 giugno 2010 : 08:37:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Hyo Invia a Hyo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ri-ciao chacheci,
il discorso che facevo è leggermente diverso. Non parlavo di capacità professionali, quanto di competenze legali che tra un laureato magistrale e un laureato triennale son diverse.
Non capisco la questione del vuoto legislativo. La legge è vecchia ma c'è. Colpa (tanto per cambiare) del nostro ordine che non ha provveduto a calmare una volta per tutte le voci che parlavano di vuoto legislativo quando tale legge ha iniziato a prestarsi ad interpretazioni.

Per il resto son d'accordo con te, il biologo non è affatto la figura eletta della nutrizione, infatti chi vuol esercitare deve rimboccarsi le maniche, spendere un sacco di soldi e prendere tante zampate in culo (io son stato trattato a pesci in faccia da dietisti e medici nella U.O. dove avevo scelto di fare tirocinio gratuito post laurea e post dottorato di ricerca, perchè secondo loro "rubavo il lavoro").
Nessuno è in grado di esercitare senza preparazione.
La preparazione del dietista E' quella di elezione nella nutrizione in ambito ospedaliero, non tanto per le conoscenze teoriche acquisite all'università, quanto per i tirocini di ambito specifico.
Il biologo nutrizionista, però lavora in altro ambito (libera professione) e quindi, neanche si scontra con le professionalità del dietista.
Per le linee guida, ovvio che non si parli di biologi. Non ci menzionano neanche alla giornata provinciale, anzi alla sagra di paese contro l'obesità, figurarsi se fanno apparire un biologo in linee guida stilate da medici e dietisti..
Mi chiedo comunque, perchè nessuno parli mai dei medici nutrizionisti. Anche loro possono esercitare la professione solo con l'iscrizione all'albo e (per quanta forma mentis eletta puoi avere dopo la laurea in medicina) anche loro (la maggior parte) non hanno tirocini specifici e di durata adeguata in nutrizione clinica. Perchè a loro non dice nulla nessuno, perchè l'ADI non ha attaccato anche i medici?
La risposta è perchè non è conveniente, mentre invece è facile attaccare gli zimbelli della sanita, che poi sanitari neanche sono..

P.S. Dearg non fare il modesto, lo sai che sei tu ad averlo più lungo di tutti
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chacheci
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Inserito il - 28 giugno 2010 : 18:23:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chacheci Invia a chacheci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dearg.. perchè ti fanno ridere i nostri post..??

Scherzi a parte condivido in pieno il pensiero di Hyo dell'ultimo post.. scusa ma non avevo capito ti limitassi all'ambito legale.. su questo punto è ovvio che una LM abbia un maggior peso (anche per questo motivo, una volta definita la mia posizione in ospedale, probabilmente proseguirò la mia formazione con la LM in NU).

Comunque per "vuoto legislativo" intendo che le leggi, oltre ad autorizzare un biologo ad esercitare come nutrizionista con l'iscrizione all'albo, dovrebbe prevedere quali formazione OBBLIGATORIA post laurea possa completare questo percorso (es. master, SdS... etc) e magari a quel punto immaginare un "sottogruppo" di albo di biologi nutrizionisti.. a quel punto sareste inattacabili credo...

D'accordissimo inoltre sul discorso di numerosi medici che, senza conoscenze specifiche, stilano schemi (spesso utilizzando i vari software costosissimi, precississimi ma assolutamente "impersonali" come "Terapia Alimentare" della Dietosystem) senza che nessuno muova un dito.. d'altronde la laurea in medicina in italia, grazie al lavoro svolto negli anni dall'associazione medici e dalle loro "ingerenze" politiche, permette di fare qualsiasi cosa.. non mi sorprenderei vedere qualche sentenza di tribunale firmata da un medico...

Dearg.. così va meglio?

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mediketto
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73 Messaggi

Inserito il - 28 giugno 2010 : 23:29:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di mediketto Invia a mediketto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mah..Si è partiti con un 3d dal titolo "Linee guida del biologo nutrizionista" e alla fine esce fuori un dietista che fà la paternale sui biologi nutrizionisti. La legge istitutiva dell'onb (e che legittima il biologo a stilare piani nutrizionali) ne definisce le competenze ed è una legge della Rep. Italiana. Allora dei dentisti che fanno la guardia medica?
Siamo in Europa e ci sono i cfu che "misurano" e comparano le materie studiate: a parità di cfu un laureato in una materia non è superiore ad un altro. Per ora è solo il primo passo, ma importante per scardinare un sistema basato sul privilegio e non sul merito.
Se un biologo marino (ma quanti saranno..!!) si riconverte facendo corsi ECM come nutrizionista e lo fà bene perchè non lo deve fare?
Mi scuso per eventuali errori di punteggiatura e per l'OT (anche se non sono andato OT per primo).
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hellas
Utente Junior



156 Messaggi

Inserito il - 29 giugno 2010 : 16:51:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di hellas Invia a hellas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La questione è molto semplice: il dietista è un laureato, quindi, in amtito nutrizionale, ha una formazione di carattere generale ("Il corso di laurea ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all'acquisizione di specifiche conoscenze professionali" rif. DM 270/2004, art. 3 comma 4).
Quindi i dietisti (come tutti i laureati) anche se per tre anni studiano solo materie inerenti la nutrizione, della nutrizione hanno solo conocenze di carattere GENERALE.
Il Biologo, essendo un Dottore Magistrale, di nutrizione ha una formazioen di livello avanzato, di elevata qualificazione e specifica.
(rif. DM 270/ 2004, art. 3, comma 6: Il corso di laurea magistrale ha l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.).
Ergo: il biologo nutrizionista ha competenze e conoscenze nutrizionali di un livello più elevato di quelle di un dietista.
Non è una questione legale ma SOSTANZIALE.
Tanto che il parere css del 2009 ha relegato il diestista ad un ruolo assolutamente sussidiario a quello del medico (il dietista elabora le diete prescritte dal medico, così come il tecnico di laboratorio si limita ad eseguire gli esami di laboratorio).
Lo stesso parere css oltre a ribadire la competenza ad elaborare diete per soggetti malati, da parte del biologo (previo accertamento medico), lettera a. Ha ribadito l'autonomia professionale del biologo ad elaborare, ribadisco: autonomamente, profili nutrizionali finalizzati all'incremento dello stato di salute. E non poteva che ribadire questo essendo ciò conseguenza di una laurea MAGISTRALEm e un esame di stato.
Autonomia professionale non riconosciuta al dietista (in quanto ha conoscenze scientifiche di carattere generale).
Questa è la realtà: piaccia o non piaccia.
Se il dietitsta vuole agire in autonomia professionale, ed avere conoscenze e competenze di elevato livello in ambito nutrizionele, si faccia altri due anni di università, superi un esame di stato e diventi biologo (conosco dietiste biologhe), o si faccia 6 anni di università e diventi medico.
Ma di fatto nessun dottore può accampare competenze professionali maggiori di quelle di un dottore magistrale (tanto più se ulteriormente selezionato da un esame di stato). E non ci sono laureati autonomi professionalmente: l'infermiere, il dietista, il tecnico di laboratorio attuano le indicazioni del medico.
Piaccia o non piaccia. Fine.
La legislazione italiana è articolata in modo tale che il dottore non è mai completamente autonomo professionalmete, mentre lo è il dottore magistrale. Come è giusto che sia.




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