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oreste

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Inserito il 27/02/2007 12:31:11   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
L'ignoranza è l'anticamera della sudditanza psicologica

Bisogna documentarsi caro Edoardo. La verità ultima se credi è Dio. La scienza medica è relativa e tantopiù l'oncologia esprime tutta la sua limitatezza scientifica. Di sientifico ci sono solo i protocolli non l'efficacia della terapia. Se un medico oncologo dovesse essere giudicato scientificamente come un igegnere lo è su un progetto (quindi riuscita terapeutica=funzionamento di un progetto ingegneristico) domani mattina non ne esisterebbe più uno.
P.S: guai a venerare come santi i miseri uomini....

Luigi

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Inserito il 10/12/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Dati importanti per la cura dei tumori, ipertermia

Informazioni utili
La sanità di molti paesi del mondo non funziona, la vera ragione è che non vogliono mostrare le vere armi per i tumori, tutto fa capire che vogliono dare la precedenza ai soli farmaci, i farmaci servono, ma per ora non esistono farmaci antitumorali potenti per i tumori. La dura realtà è che queste macchine possono usarle solo le persone più informate, non è giusto, tutti hanno diritto di aver le cure migliori. Sappiamo che non è facile guarire definitivamente da un tumore, ma almeno è possibile curarlo, con terapie non invasive, terapie senza effetti collaterali.
Il Giappone è uno dei paesi dove l'ipertermia fa parte dei protocolli della sanità pubblica, è obbligo di curarsi con chemio ipertermia, ai malati che non intendono usane queste cure

Giovanni

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Inserito il 29/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia oncologica

Per ora la vera cura dei tumori è nella tecnologia delle macchine, i farmaci se mai aiutano, ma i soli farmaci non riescono eliminare un tumore di grosse dimensioni. la chemioterapia ha dei grossi limiti, molti sono invece gli effetti collaterali. Oggi l'ipertermia è molto più affidabile per vari motivi, riesce favorire la permeabilità dei farmaci per effetto del calore, è molto selettiva verso il tumore, non ha gli effetti collaterali.
IPERTERMIA ONCOLOGICA A RADIOFREQUENZA 13.56 MHz PER IL TRATTAMENTO DI TUMORI
IPERTERMIA Per terapia ipertermica o ipertermia si intende il riscaldamento di tessuti biologici a temperature superiori a quella fisiologica. Il riscaldamento dei tessuti, realizzato attraverso campi elettromagnetici, ha oggi una larga applicazione clinica. Le onde elettromagnetiche utilizzate sono quelle comprese nell’intervallo di frequenze che va dalle microonde alle onde corte, sino alle onde lunghe. Attualmente si usa la frequenza di 13,56 MHz, che permette di ottenere un riscaldamento in profondità dei tessuti trattati in modo non invasivo. La potenza dissipata localmente per ottenere innalzamenti della temperatura (da 41° a 45°C) delle cellule tumorali, corrisponde a valori di SAR di alcune centinaia di W/kg. Arsèned’Arsonval (1851-1940), nel corso dei suoi studi sulle correnti ad alta frequenza, scoprì che una corrente elettrica, alla frequenza di 10kHz o più, produceva una sensazione di calore nell’attraversare i tessuti (diatermia), senza essere accompagnata dalla contrazione muscolare dolorosa, che si verifica a basse frequenze. Era il 1982, anno che segna l’ingresso ufficiale dell’elettromagnetismo nella medicina. Il riscaldamento dei tessuti tramite campi elettromagnetici presenta alcuni vantaggi rispetto alle altre forme di riscaldamento (conduzione, radiazione infrarossa): è possibile agire infatti, anche su tessuti localizzati in profondità. Le principali applicazioni cliniche dell’Ipertermia si hanno nella terapia dei tumori ed in fisioterapia. IPERTERMIA IN ONCOLOGIA L’Ipertermia, con l’avvento di nuove apparecchiature più performanti, si propone oggi,in patologie selezionate, come possibile scelta terapeutica in campo oncologico, non alternativa,ma in associazione con le terapie tradizionali (chemioterapia e radioterapia). Attraverso l’uso di campi elettromagnetici a radiofrequenza, focalizzati da apposite antenne (Ipertermia transcutanea locoregionale), l’organo bersaglio è riscaldato fino ad una temperatura vicina o superiore ai 43°C, per circa 60 minuti. Il trattamento, cioè il riscaldamento alle temperature suddette, può essere eseguito più volte, secondo i protocolli, non più di tre volte alla settimana, per evitare il fenomeno della termotolleranza, cioè la maggiore resistenza cellulare al calore nelle 48 ore successive alla terapia(46). È possibile anche, con apparecchiature differenti, riscaldare tutto l’organismo (Ipertermia corporea totale) (54) o direttamente le lesioni tumorali, introducendo appositi aghi, sotto guida ecografica, per via transcutanea (Ipertermia interstiziale) (8,9i. L’interesse dell’Ipertermia in oncologia è andato crescendo, in questi ultimi anni. È stato infatti dimostrato che la radioterapia e la chemioterapia, se utilizzate in associazione con trattamenti di Ipertermia, possono avere, a parità di dose, una maggiore efficacia o conservare la stessa efficacia, a dosi inferiori. Il calore potenzia gli effetti della radioterapia e della chemioterapia sul tumore senza aumentare gli effetti collaterali (cioè gli effetti debilitanti su tessuti ed organi sani derivanti dalla citotossicità della chemioterapia e radioterapia), permettendo un significativo miglioramento nel controllo della crescita tumorale. Ciò si è reso possibile dalle caratteristiche della neovascolarizzazione tumorale. Infatti i vasi tumorali, privi dell’impalcatura muscolare, non consentono per mancanza di elasticità, quella vasodilatazione fisiologica che permette un’adeguata dissipazione del calore introdotto. In altri termini, il calore rimane intrappolato nelle lesioni tumorali generando morte cellulare. L’effetto di necrosi avviene per inibizione dell’attività di riproduzione delle cellule neoplastiche, con meccanismo di apoptosi (rottura del DNA) sulle cellule neoplastiche quiescenti, che appaionoi particolarmente sensibili alle alte temperature (7). Recenti studi di biologia molecolare hanno isolato la proteina responsabile dell’inibizione della neo angiogenesi. Identificata come PAI-1, (PAI-ONE) è capace di inibire la formazione di nuovi vasi tumorali tipici dei tumori che danno delle metastasi ed è prodotta dall’endotelio dei vasi sotto l’azione del calore (28,29). Il fenomeno bene si integra con l’azione delle terapie convenzionali (chemio e radioterapia) che espletano la loro azione citotossica sulle cellule in attiva proliferazione. Un altro considerevole vantaggio dell’Ipertermia è costituito dal fatto che la reattività immunitaria del malato tumorale, solitamente depressa dalla malattia stessa e/o dalle cure messe in atto per controllarla, viene potenziata dall’Ipertermia che, mimando il meccanismo di difesa fisiologica rappresentato dalla febbre, provoca la liberazione di sostanze immunoregolatrici (citochine), le quali hanno effetto protettivo per l’organismo del malato. Le cellule tumorali, sotto l’azione del calore producono la proteina dello dhock termico, HSP (HEAT SHOCK PROTEINS). Le HSP a loro volta inducono l’attivazione dei linfociti TH1 che iniziano a produrre IL-2. Le cellule dendritiche producono a loro volta IL-12 e attivano i macrofagi con produzione di IL-1, TNF-alfa, IL-6. Le citochine coinvolte hanno funzione di attivazione delle difese immunitarie di tipo tumorale. TNF-alfa, IL-6 e IL-1 invece tendono a creare uno stato infiammatorio e riduzione delle difese antitumorali. Presso l’Istituto di Medicina Biologica si associa l’immunoterapia con derivati indolici della ghiandola pineale, che modula e amplifica l’attivazione delle citochine antitumorali. La sinergia dei trattamenti combinati di Ipertermia + Chemio, Radioterapia (17) o Immunoterapia (31) può consentire il raggiungimento dello stesso risultato, utilizzando le terapie convenzionali a dosaggi ridotti, con conseguente riduzione dei loro spesso pesanti, effetti collaterali (11). Non va infine dimenticato che, in fase preoperatoria, l’applicazione dell’Ipertermia può ridurre la massa tumorale, facilitando l’opera del chirurgo e consentendo a volte interventi anche in casi che ad una prima valutazione vengono giudicati inoperabili. Le proprietà terapeutiche del calore erano già conosciute nel passato: l’uso dei ferri caldi nella cura del cancro è riportato da Galeno ed Ippocrate e ne esistono tracce anche nel 2000 avanti Cristo. La ricerca di nuove modalità di trattamento che avessero come caratteristica l’assenza pressoché totale di effetti collaterali, ha fatto rinascere l’interesse per l’Ipertermia come modalità terapeutica antitumorale (19), partendo da ricerche di base sui meccanismi con cui il calore è in grado di uccidere le cellule tumorali o renderle più sensibili ad alcuni farmaci ed alle radiazioni (35,36). Negli anni ‘70 sono stati pubblicati numerosi studi biologici, che hanno meglio precisato gli effetti cellulari provocati dal calore (7,11). Questi studi hanno confermato l’efficacia dell’Ipertermia e dimostrato il vantaggio terapeutico derivante dall’associazione con radioterapia e la chemioterapia (14).
La sperimentazione clinica e l’avvio dei primi studi clinici randomizzati hanno portato alla formazione, in Europa negli Stati Uniti ed in Giappone di società di ipertermia affiliate alle organizzazioni per la ricerca ed il trattamento del cancro. A livello internazionale sono stati completati molti studi biologici sugli effetti del calore, nell’intervallo di temperature compreso tra 42 e 45°C, in associazione con le radiazioni ionizzanti (35). L’integrazione tra ipertermia e radiazioni trae origine dall’attivazione di due diversi
fenomeni: il calore. Un effetto citotossico diretto, dovuto alle particolari condizioni delle cellule tumorali, caratterizzate da scarsa nutrizione per via vascolare, carenza di ossigeno ed aumentata acidità; e un effetto radiosensibilizzante che consente di utilizzare l’ipertermia come terapia adiuvante per distruggere cellule tumorali radioresistenti. I dati di laboratorio derivanti dalle evidenze sperimentali, hanno mostrato un incremento di efficacia, pari a circa da una e mezzo a tre volte, rispetto all’uso delle sole radiazioni ionizzanti. Dati interessanti provengono dai primi studi clinici sperimentali negli anni ottanta con più di 25.000 tumori trattati. Le evidenze raccolte dai protocolli iniziali Americani ed Europei, testimoniano che la combinazione di calore e radiazioni nel trattamento di carcinomi squamosi del collo (25), di melanomi, e di carcinomi della mammella (18), determina un miglioramento nel controllo locale della malattia. (vedi tav. 1.1). L’interazione tra ipertermia e chemioterapia è più complessa ed è fondata su diversi meccanismi. Uno dei principali effetti del riscaldamento sembra essere l’aumento della permeabilità cellulare, che consente una maggiore possibilità di passaggio di farmaci all’interno della cellula (14). Diversi studi hanno confermato l’efficacia dell‘Ipertermia su grossi tumori della zona addominale e pelvica (14,44,48,53).
Visti i risultati la terapia è stata inserita nella routine di grossi centri clinici specializzati, particolarmente concentrati in Olanda e Germania, ma presenti anche in tutti i più importanti paesi tra cui l’Italia (Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Napoli, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, Unità Operativa Ospedale di Empoli, Unità Ospedaliera di Avellino Epatologia). Allo stato attuale gli organismi che promuovono l’attività sperimentale di Ipertermia, sia tramite protocolli cooperativi (disegnati ed approvati nel quadro delle indicazioni della Dichiarazione di Helsinki), sia con le iniziative per il controllo di qualità (5,24), sono di carattere multinazionale: European Society of Hyperthermic Oncology (ESHO), che raccoglie alcune centinaia di ricercatori (clinici, biologi, fisici ed ingegneri) delle più note e prestigiose istituzioni Europee impegnate nella ricerca sui tumori (6); North American Group, attivo negli Stati Uniti e nel Canada; Japanese Society for Hyperthermic Oncology, che riunisce quasi un migliaio di ricercatori giapponesi; ASSIE - European School of Hyperthermya Vigevano ASSIE - Sede Europea Via Molino delle Armi, 3. Esistono ancora limiti al riscaldamento di tumori di grande volume localizzati in profondità, per la difficoltà di selezionare, indirizzare e controllare adeguatamente il calore (10). Sono in corso di studio e sviluppo macchine complesse, dotate di sistemi di focalizzazione (arraydi dipoli con controllo di fase) della potenza elettromagnetica e di sistemi di controllo della temperatura (4), che promettono un decisivo miglioramento nelle pianificazione e nel controllo dei trattamenti.Ciò potrà consentire un ulteriore passo in avanti nella articolata lotta contro il Cancro.
Rassegna Stampa- Il Prof. Veronesi risponde a Sportello Cancro (Corriere.it) >> ArchivioNovembre 2005- SYNCHROTHERM® RFIpertermia indotta tramite sistema capacitivo a radiofrequenza >>Novembre 2005- 18-19 novembre 2005: convegno sulla terapia del tumore e il trattamento oncologico >>Ottobre 2004- Ipertermia Oncologica a Radiofrequenza 13.56 MHz (G. Di Fede) >>Novembre 2004- Presentazione 6° Corso di Ipertermia Oncologica >>- Intro: 6th. Course of Oncological Hyperthermia (English Version) >>Dicembre 2004- Ipertermia Oncologica a Radiofrequenza per il trattamento di tumori >>Gennaio 2004- Locandina 6° Corso di Ipertermia Oncologica >>
PER INFORMAZIONI:ipertermia@imbio.it oppureTel. 02 58300445 (4 linee) - Fax 02 58300670
Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
Tel 0381.329752 – fax 0381.32975
info@assie.it
www.assie.it


Giovanni

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Inserito il 28/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Bisogna impegnarsi di più per curare i tumori

Il Prof Veronesi ha sempre sostenuto che il suo compito è di curare i tumori dando tutta la sua disponibilità e volontà nella ricerca per i tumori. Il prof Veronesi oltre che fare delle ricerche sui farmaci più mirati per combattere i tumori deve dare prima le giuste informazioni sulle cure che ora abbiamo nel nostro paese.
Nessuno può sottovalutare che il tumore è una malattia difficile da curare, ma se non si indicano le vere cure più efficaci per i tumori resta sempre un pericolo maggiore. L'ipertermia in questi ultimi anni ha dato dei risultati 20 volte superiori alla sola chemioterapia o la chirurgia, Con la radiiochirurgia stereotassica sono stati curati tumori difficili da curare con la chemioterapia o con la chirurgia, la cura Di Bella ha dato dei risultati su guarigioni definitive di malati terminali spacciati perché la chemioterapia non ha mai dato nessun risultato. Perché di queste terapie non si parla mai,
i tecnici della sanità sono i veri responsabili di tutto questo. Io ho perso una figlia di 36 anni lasciando due bambine una di 7 e una di 5 anni, tutto questo è su cesso perché è satata curata con la chemioterapia che non ha mai dato nessun risultato, pur essendo stata operata due volte il tumore non è mai stato fermato, quando sia ricorsi all'ipertermia era già troppo tardi, si trattava di un sarcoma, questo tipo di tumore è trattabile con l'ipertermia, abbiamo avuto le prove che è curabile con l'ipertermia associata alla cura Di Bella, saluti da Giovanni


Edoardo

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Inserito il 22/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: La chemioterapia: menzogne della mediciana solo per interessi


La chemioterapia e'un insieme di pratiche farmacologiche altamente tossiche e potenzialmente dannose,applicate in pazienti in cui pero'la patologia non puo' essere trattata in nessun altro modo.
La prossima volta che ha intenzione di trattare un argomento di questo tipo cerchi di informarsi meglio sui vari aspetti dell'efficacia della chemioterapia,sulle sue applicazioni,sui tipi di neoplasie trattate ,e SOPRATTUTTO sulle REALI possibili terapie alternative .
Lei evidentemente non ha mai avuto un figlio di 4 anni ricoverato in un reparto di oncoematologia pediatrica con diagnosi di leucemia mieloide cronica in crisi blastica e sottoposto a pesanti e purtroppo indispensabili cicli chemioterapici.
Inoltre cerchi di verificare ONESTAMENTE la veridicita'delle statistiche in suo possesso...faccia una grande cortesia a me e a tutti quelli che dovessero mai leggere le sue righe.
Ah,dimenticavo...complimenti per l'articolo.
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Giuseppe Ricciardo

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Inserito il 21/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
La chemioterapia: menzogne della mediciana solo per interessi

Chemioterapia: danno irreparabile e un atto criminale contro L’umanità!!
Qualsiasi forma di Chemio-Terapia causa un danno irreparabile alle condizioni fisiche di coloro che si espongono all’azione di questi veleni, chiamati ”farmaci cito-tossici”. Lo stesso Giuramento d’Ippocrate fa espressamente divieto di somministrare “veleno” al paziente, anche se richiesto dall’ammalato stesso (vedi Giuramento d’Ippocrate). Questi veleni (”Farmaci cito-tossici”), entrano nel circolo sanguigno tramite iniezione e/o fleboclisi endovenosa, oppure per assorbimento indiretto dallo stomaco o dalla mucosa intestinale. Questo tipo di trattamento è diverso dalla Chirurgia o dalla Radio-Terapia, che concentrano i loro effetti su punti o aree specifici del corpo umano (terapie “mirate”). Negli ospedali si fa ricorso alla Chemio-Terapia quando c’è la possibilità che le cellule tumorali possano essere presenti in altre zone dell’organismo oltre alla sede del tumore primario.
Ma raramente la Chemio-Terapia garantisce un periodo di sopravvivenza di almeno 5 anni, indicato impropriamente come ”periodo di cura”.
La Chemio-Terapia arresta temporaneamente l’anomala crescita cellulare, oppure può alleviare il dolore per qualche tempo, o allungare di poco il tempo di sopravvivenza.
Raramente si può parlare di” remissione”: dati dibibliografici riferiscono percentuali di riuscita in meno dell1% in caso di cancro del pancreas, del 3% in caso di cancro al fegato, del 7% in caso di cancro dell’intestino…...Esistono circa 60-70 farmaci citotossici in commercio in tutto il mondo. Per l’Italia i nomi commerciali sono riportati in tabella 2a (elenco parziale): Alcuni di questi veleni causano meno problemi di altri come: insonnia, spossatezza, diarrea, alopecia, stomatite, leucopenia, piastrinopenia, anemia, nausea, vomito…Questi sono gli effetti collaterali immediati e conosciuti perchè visibilmente riscontrabili. Ciò di cui raramente si parla sono gli effetti più gravi e più duraturi, le cui conseguenze deteriorano profondamente la vita del paziente e il decorso stesso della sua malattia, rendendo inutili persino le terapie basate sull’immuno-stimolazione dei linfociti Natural Killer, sull’attività apoptotica e detossificante di estratti di piante mediche. Questi danni profondi e irreversibili, di cui raramente si discute, sono i seguenti:
1) grave riduzione, stabile e duratura, del numero di particolari tipi e sottotipi di globuli bianchi, indispensabili alla risposta immunitaria specifica contro il tumore.
2) mutazioni cellulari di tipo somatico, con comparsa di altri tumori secondari e/o metastasi
3) mutazioni cellulari di tipo germinale (testicoli oppure ovaie), con comparsa di sterilità, aborti o di bimbi malformati in quei casi di genitore sopravvissuto alla Chemio-Terapia e al Cancro.
4) accelerazione della crescita del tumore, anzichè una sua riduzione, con comparsa di resistenza crociata del tumore ad altri veleni (pompa glicoproteica di membrana).
La Cemio-Terapia è quindi controindicata in maniera assoluta in qualsiasi forma di associazione alla Immuno-Terapia. La Chemio-Terapia è infatti gravemente depletoria soprattutto nei confronti dei linfociti, di cui è stata riconosciuta la buona capacità di identificazione e di distruzione di masse tumorali mediante Immuno-Terapia specifica anti-neoplastica (vedi capitolo 4).
Si può infatti affermare, secondo l'autore del presente lavoro, che saranno solo e soltanto le difese immunitarie del paziente stesso a risolvere la patologia neoplastica, portandolo così ad una completa guarigione dal Cancro.
L'intervento chirurgico e la Radio-Terapia devono essere considerate soltanto come tecniche o metodiche d'appoggio capaci di eliminare una certa quota della massa tumorale primitiva e delle sue metastasi, fermo restando che nessuna di queste due componenti deve essere considerata causa di guarigione finale del paziente dal tumore: l'eventuale ed effettiva guarigione del paziente dal proprio tumore dipenderà solo e soltanto dalla capacità delle difese immunitarie di riconoscere e distruggere in maniera selettiva e radicale il tumore stesso L’Immuno-Terapia nega pertanto alla CH.T. qualsiasi valenza curativa e di guarigione nei confronti del tumore. Si può pertanto affermare che è stato già dimostrato in letteratura medica il fallimento sostanziale della Chemio-Terapia per quasi tutte le forme tumorali (vedi Tabella 2b): la Chemio-Terapia riduce la massa tumorale, sia pure al gravissimo prezzo di arrecare danni estesi a tutti gli organi e ai tessuti del paziente, determinando: insufficienza midollare (con la conseguenza di infezioni e di caduta di difesa immunitaria contro il tumore stesso), insufficienza epatica e renale, possibile evoluzione in fibrosi polmonare con insufficienza respiratoria, danni cardiaci e ai vasi ematici, leucemie e cancri secondari in percentuale variabile. In ogni caso, la ripresa neoplastica avviene quasi sempre, spesso caratterizzata da resistenza crociata delle cellule tumorali ad altri farmaci chemio-terapici, in cicli di Chemio-Terapia successiva di seconda o terza linea, fino ad essere definita alla fine, in termini del tutto inappropriati, "Chemio-Terapia di salvataggio": in realtà una Chemio-Terapia finale e distruttiva, eseguita con farmaci chemioterapici di vario tipo, che non riescono mai a salvare il paziente, né tanto meno a condurlo a guarigione effettiva….”
Tabella 2a: Farmaci cito-tossici in vendita in Italia per Chemio-Terapia
I nomi commerciali sono in corsivo. I costi, in Lire, sono riferiti all'anno 1998
AZIENDE FARMACEUTICHE:
Astra Zeneca S.p.A.
Aventis Pharma S.p..A.
Bristol-Myers Squibb S.p.A
Chiron Italia S.r.l.
Dompè Biotec S.p.A.
Eli Lilly S.p.A.
Glaxo Wellcome S.p.A.
Ipsen S.p.A.
Italfarmaco S.p.A.
Janssen-Cilag S.p.A.
Novartis Farma S.p.A.
Roche S.p.A.
Schering Plough S.p.A.
Agenti alchilanti
Ciclofosfamide:
ENDOXAN ASTA® di Asta Medica: 50 confetti da 50 mg l'uno, fascia A, Lire 17.300
ENDOXAN ASTA® di Asta Medica: fiale da 0,5 grammi; Fascia A, Lire: 8700
ENDOXAN ASTA® di Asta Medica: fiale da 1 grammo; Fascia A, lire: 15.400
cicIofosfamide
Mostarda azotata Chim. e Farm. Mostarda azotata: denominazione generica di alcune sostanze vescicanti di formula analoga all'iprite (detto gas mostarda, per il suo odore simile alla senape) Aggressivo chimico usato durante la prima guerra mondiale dai Tedeschi, in bombardamenti d'artiglieria, sul fronte tenuto dalle truppe alleate a Ypres, nelle Fiandre, il 20 luglio 1917.
Clorambucil:
LEUKERAN® della Glaxo: 25 compresse da 5 mg l'una; fascia A, Lire 22.200
LINFOLYSIN® del Nuovo Ist. Sier. Milan.: 50 confetti da 2 mg l'uno; fascia A, Lire 19.800
Busulfan:
MYLERAN® della Glaxo: 100 compresse da 2 mg; fascia A, Lire 29.000
Melfalan :
ALKERAN® della Glaxo: 25 compresse da 5 mg l'una; Fascia A, Lire: 26.300
Nitrosuree:
A) Carmustina (BCNU)
B) Iomustina (CCNU)
Cis-diclorodiammina platino:
CIS-PLATINO TEVA® della Teva: fiale da 20 ml da 10 mg per endovena; fascia A, Lire 20.200
CIS-PLATINO TEVA® della Teva: fiale da 100 ml da 50 mg per endovena; fascia A, lire 84.200
CITOPLATINO® della Rhone Poulenc: fiale da 10 mg per endovena; fascia A, lire 20.800
CITOPLATINO® della Rhone Poulenc: fiale da 25 mg per endovena; fascia A, lire 47.800
CITOPLATINO® della Rhone Poulenc: fiale da 50 mg per endovena; fascia A, lire 95.000
PLATAMINE® della Pharmacia; fiale da 10 mg; Fascia A, lire 20.800
PLATAMINEâ® della Pharmacia; fiale da 25 mg; Fascia A, lire 47.800
PLATAMINE® della Pharmacia fiale da 50 mg ; Fascia C, lire 91.000
PLATINEX® della BMS fiale per endovena da 10 mg; Fascia C, lire 19.200
PLATINEX® della BMS fiale per endovena da 10 mg in 20 ml, sol. Pronta; Fascia A, lire 20.200.
PLATINEX® della BMS: fiale per endovena da 25 mg in 50 ml; fascia A, lire 45.700
PLATINEX® della BMS: fiale per endovena da 50 mg in 100 ml; fascia C, lire 91.100
Carboplatino:
PARAPLATIN® della BMS: fiale da 150 mg per endovena (Fascia A, Lire 265.000)
PARAPLATIN® della BMS: fiale da 50 mg per endovena (Fascia A, Lire 88.200)
Antibiotici anti-tumorali (ricavati dallo Streptomyces):
Doxorubicina (Adriamicina):
ADRIBLASTINA SOL. PRON.® della Pharmacia : fiale da 10 mg in 5 ml; Fascia C, Lire 29.000.
Daunorubicina (Daunomucina):
DAUNOBLASTINA® della Pharmacia : fiale da 20 mg; fascia A, lire 25.500
Bleomicina:
BLEOMICINA® della Rhone Poulenc: fiale liofilizz. da 15 mg per endovena; fascia A, lire 52.700
Dactinomicina (Actinomicina D):
Mitomicina C:
MITOMYCIN C® della Kyowa; fiale da 2 mg; Fascia A, lire 21.400
Alcaloidi di origine vegetale
Alcaloidi della Vinca :
Vincristina:
VINCRISTINA PHARMACIA® della Pharmacia: fiale da 1 mg; fascia C; lire 21.300
VINCRISTINA PHARMACIA® della Pharmacia: fiale 2 mg; fascia C; lire 42.600
VINCRISTINA TEVA® della Teva: fiale da 1 mg; fascia C; lire 23.300
VINCRISTINA® della Eli Lilly: fiale da 1 mg, fascia A; lire 23.200
Vinblastina:
VELBE® della Eli Lilly; fiala da 10 mg; fascia A, lire 29.900
Derivati dalla Mandragora:
VP-16 (Mandragora, Podofillotossina)
Anti-Metaboliti (antagonisti delle purine)
Tioguanina (6 Thioguanina, 6 TG)
THIOGUANINE® della Glaxo, 25 compresse da 40 mg, fascia A, lire 76300
Mercaptopurina (6- Mercaptopurina, 6 MP)
PURINETHOL® della Glaxo, 25 compresse da 50 mg, fascia A, lire 26100
Antagonisti delle pirimidine
Citarabina (Citosina arabinoside, ARA-C)
ARACYTIN® della Pharmacia: fiale da 100 mg in 10 ml, fascia A, lire 9.400
ARACYTIN® della Pharmacia: fiale da 500 mg in 5 ml, fascia A, lire 36.400
ERPALFA® della Intes: collirio da 0,5 % in 5 ml, impiegata nelle cheratiti virali; fascia C, lire 6100
Flurouracile (5-Fluorouracile, 5-FU)
FLUOROURACILE TEVA® della Teva, fiale da 250 mg; fascia A, lire 12.100.
FLUOROURACILE® della Roche, fiale da 250 mg in 45 ml; fascia C, lire 31.300
EFUDIX® della Roche, unguento da 20 grammi al 5%; fascia A, lire 8700; impiegato per applicazioni d'unguento sulla pelle per cheratosi solare, cheratosi senile, malattia di Bowen, epiteliomi basocellulari
Metotrexato (MTX)
BRIMEXATE® della BMS; fiale da 20 mg; fascia C, lire 8.800
METHOTREXATE 500® della Wyeth; fiale da 500 mg; fascia A, lire 146.200
METHOTREXATE® della Wyeth; 100 compresse da 2,5 mg; fascia C, lire 25.800 METHOTREXATE® della Wyeth; 25 compresse da 2,5 mg; fascia A, lire 9.600 METHOTREXATE® della Wyeth; fiale da 50 mg; fascia A, lire 12.800 METHOTREXATE® della Wyeth; fiale da 5 mg; fascia A, lire 3.400
METHOTRESSATO TEVA® della Teva ; fiale da 500 mg; fascia A, lire 146.300
METHOTRESSATO TEVA® della Teva ; fiale da 50 mg; fascia A, lire 19.800
Nota: impiegato anche nell'artrite reumatoide dell'adulto
Dacarbazina
DETICENE® della Rhone Poulenc: fiale da 100 mg in 10 ml; fascia A, lire 10.200
DTIC (Imidazol-4-carboxamide-dimetiltriazeno)
ALTRI CHEMIOTERAPICI:
Vindesina Solfato
ELDISINE® della Eli Lilly, fiale da 5 mg fascia A, lire 282.400
Tabella 2b : Il fallimento della Chemio-Terapia(dati di bibliografia)
Abstract No. 146, in: Proc. Amer. Soc. Clin. Oncol., Vol. 11, p 80, 1992.
Abstract No. 163, in: Proc. Amer. Soc. Clin. Oncol. 9, p.43, 1990.
Abstract No. 614, in: Proc. Amer. Soc. Clin. Oncol., Vol. 12, pp 255, 1993.
Abstract No. 706, in: Proc. Amer. Soc. Clin. Oncol., Vol.11, pp.223, 1992.
Abstract No. 880, in: Proc. Amer. Soc. Clin. Oncol. Vol. 12, pp 273, 1993.
Atemw.-Lungenkrhk., vol. 12, pp. 544-549, 1986
Biomed and Pharmacother, vol. 46, 1992, aggiorn. 1995, pp. 439-452
Brit. J. Cancer, vol. 61, pp. 779-787, 1990
Brit. Med. J., Vol. 28, pp. 213-221, 1962
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Cancer, Vol. 60, pp. 2104-2116, 1987
Cancer, Vol. 69, pp. 476-481, 1991
Cancer and Metastatic Review, vol. 6, pp. 503-520, 1987
Cancer Statist. In Med., vol. 8, pp. 405-413, 1989
"Meglio un topo tra due gatti
che un malato tra due medici"
San Padre Pio da Pietralcina
I medici sono i primi a non credere alla chemioterapia
Il caso di uno dei più grandi esperti al mondo
Se pensate che tutti i medici siano davvero convinti dell'efficacia delle cure che propinano ai loro malati e che nel caso siano loro ad ammalarsi di cancro si sottopongano alle stesse cure chemioterapiche e radioterapiche che prescrivono ai loro malati siete degli illusi. Se non ci credete leggete questa storia.
Sidney Winawer è un oncologo direttore del Laboratorio di Ricerca per il Cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri più importanti del mondo. Per capirne l'importanza, pensate che è stato l'ospedale a cui si è rivolto Giovannino Agnelli. Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali sono deceduti. Ma un giorno la diagnosi è toccata a sua moglie... Alcuni di voi probabilmente (spero non proprio tutti) si aspetterebbero di sentire che il dottor Sidney Winawer abbia sottoposto la moglie alle stesse cure che per decenni ha dato, con tanta convinzione, a tutti i malati. Ebbene no. Ben consapevole dei danni catastrofici e dell'inutilità assoluta di quel tipo di cura (come ammetterà più tardi nel suo libro "Dolce è la tua voce", Positive Press, 1998) NON la sottopone a nessuna chemioterapia o radioterapia, ma si affida alla... somatostatina (quella di Luigi Di Bella)! E la moglie guarisce!!
Spero che dopo aver conosciuto questa storia (verificabile quanto si vuole, basta leggere il libro) molti possano riflettere sui danni e l'inefficacia delle terapie tradizionali. Considerate che non è affatto un caso isolato, anche alcuni primari in Italia (di cui non posso citare i nomi per evitare querele) curano con la chemioterapia i pazienti, ma curano se stessi o i familiari con l'aloe ! Praticamente abbiamo visto che quando la malattia colpisce loro (considerate che era uno dei maggiori esperti al mondo !), sono i primi a NON credere alle cure che propinano. A un certo punto si scopre che sono consapevoli dell'inutilità e della dannosità dei prodotti delle case farmaceutiche e si affidano alle cure alternative. Dopo aver avuto la conferma di uno dei più grandi esperti mondiali sul cancro sul fatto che la chemioterapia NON funziona, credete ancora ai ricercatori pagati dalle case farmaceutiche, il cui interesse è quello di vendere i loro farmaci che costano centinaia di milioni?
Perchè la chemioterapia non risolve il problema
La chemioterapia distrugge completamente il sistema immunitario
Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per un'insufficienza del sistema immunitario. La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell'organismo, col risultato che quest'ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita.
LA CHEMIOTERAPIA DISTRUGGE TUTTE LE DIFESE IMMUNITARIE,
IN MOLTI CASI IL TUMORE RITORNA PIU' VIOLENTO DI PRIMA !!!
Per dare un'idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi "farmaci": pensate che basterebbe solo triplicare le dosi di una sola "seduta" di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel giro di pochi giorni (potete controllare voi stessi dato che la tossicologia è pubblica). Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo (mesi e mesi), molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna ad es. dopo un mese a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni nell'organismo! E' vero che le cellule tumorali sono molto più sensibili a questi farmaci rispetto alle cellule sane, ma è anche vero che la chemioterapia azzera completamente il sistema immunitario, lasciando l'organismo senza nessuna difesa (insufficienza midollare, renale, epatica, cardiaca, respiratoria, fibrosi polmonari, polmoniti interstiziali ecc.). Inoltre provoca lesioni estese a tutti gli organi e tessuti e conseguente necrosi irreversibile di alcuni di essi. Non c'è da stupirsi che tutti questi farmaci siano estremamente cancerogeni, ossia potenzialmente in grado di sviluppare tumori anche in una persona sana!
Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura chemioterapica, non è dovuto a una certa "predisposizione" della persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi l'organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente. La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poiché questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza.
E' QUASI SEMPRE LA CHEMIOTERAPIA LA RESPONSABILE DEL RITORNO DEL CANCRO,
ROVINANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO PER ANNI E ANNI !
Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario. Per molti tipi di tumore, il sistema immunitario ha una "memoria", esattamente come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia, ecc.); se il tumore viene vinto dall'organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito. L'aloe ha un centinaio di principi attivi che potenziano il sistema immunitario in modo ineguagliabile rispetto a qualsiasi altro farmaco, inoltre questi hanno un ruolo attivo e selettivo nell'aggredire le cellule malate, inducendo l'apoptosi. Tutto questo è stato dimostrato scientificamente in molte università del mondo, comprese alcune italiane.
Inoltre è possibile scaricare qui un estratto del libro "La terapia dei tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare", dott. Giuseppe Nacci, seconda edizione, maggio 2002, dove si parla appunto del fallimento della chemioterapia e dei gravi danni che comporta.
Perchè non fidarsi ciecamente dei medici
Cosa ci guadagnano?
La maggior parte delle persone si fida ciecamente dei medici, poiché sono professionisti: chi meglio di loro potrà dirmi cosa è meglio per me? Qualunque farmaco loro consiglino, anche se con manifesti e accertati effetti collaterali e controindicazioni si assume senza battere ciglio, poiché il medico ci consiglia di prenderlo. Dobbiamo metterci in testa che i medici quando ci spingono a consumare un farmaco ci guadagnano, al pari dei farmacisti, poiché le case farmaceutiche li "premiano" proprio per diffondere i farmaci (se hai un certo numero di pazienti che consuma questo farmaco ti regalo un viaggio, un computer, ecc.). Il medico riceve puntualmente dei promotori commerciali che gli danno queste informazioni: "abbiamo fatto delle ricerche su questo farmaco, si è dimostrato (chissà come ?) che questo farmaco da noi prodotto e brevettato "aiuta a ridurre i sintomi" di questa malattia (notate: non "guarisce", ma "aiuta a ridurre i sintomi"), ha questi effetti collaterali, ma è approvato dal Ministero della Sanità. Il medico, quando si presenta un paziente con quei sintomi, avverte il paziente degli effetti collaterali (non sempre tra l'altro) e consiglia il farmaco. Dal suo punto di vista morale è a posto (il farmaco è approvato e legale), dal punto di vista economico ci guadagna parecchio, per cui perchè dovrebbe consigliarvi invece qualcos'altro dove non c'è guadagno e non è sperimentato dalle case farmaceutiche che lo sponsorizzano ? Anzi, così facendo ne ricaverebbe un danno, poiché le case farmaceutiche lo guarderebbero con un cattivo occhio, un medico fuori dal coro, da evitare, da isolare dalla comunità medica.
Quello che sto dicendo è verissimo ed è stato denunciato pubblicamente sui media proprio da medici che, disgustati da questo sistema "commerciale", si sono ribellati alle case farmaceutiche.
Le sostanze naturali, invece, sono malviste dalle case farmaceutiche, poichè non sono brevettabili e offrono un guadagno infinitesimale rispetto ai farmaci. Di conseguenza le case farmaceutiche evitano di fare ricerche su di essi e anzi tentano di screditarle per mezzo dei medici. Gli unici a fare ricerche sulle sostanze naturali sono le università o più raramente le aziende produttrici di integratori, ma i risultati di queste ricerche non sono certo pubblicizzati come quelli dei farmaci. Il risultato (assurdo e ridicolo) è che la gente diffida dei prodotti naturali, anche se sono approvati dal Ministero della Sanità e totalmente innocui, come se fossero pericolosi e dannosi.
E' assolutamente sconvolgente che molte persone, andate dal medico per risolvere problemi semplici, come l'insonnia, l'allergia, il mal di schiena o il mal di testa si ritrovano letteralmente "schiave" dei farmaci e dopo poco tempo hanno problemi molto più gravi di quelli che erano andati a risolvere. Così, se si ha l'insonnia il medico prescrive i sonniferi, che causano inevitabilmente depressione e che devono quindi essere curati con gli antidepressivi; se si ha l'allergia vengono prescritti gli antiallergici (o antistaminici) che causano anch'essi depressione, col risultato di diventare schiavi degli antidepressivi; se si hanno dolori vengono prescritti gli antidolorifici, che causano problemi allo stomaco e all'intestino e che ogni anno uccidono migliaia di persone. E' ovvio che dopo essere stati scombussolati dai farmaci per lungo tempo è molto difficile riuscire a liberarsi dalla dipendenza. Se ad es. si sono presi sonniferi per settimane, non appena si smette di prenderli non si riesce a dormire più.
TUTTI I FARMACI INTOSSICANO ENORMEMENTE L'ORGANISMO,
INDEBOLISCONO IL SISTEMA IMMUNITARIO, AUMENTANDO IL RISCHIO DI CANCRO
Non c'è che dire, i ricercatori farmaceutici hanno congegnato proprio bene il meccanismo: sopprimono il sintomo, ma solo finchè prendi il farmaco, praticamente quindi si è costretti ad assumerlo per tutta la vita, si diventa quindi schiavi dei farmaci, finchè non insorgono altre malattie e a quel punto si è costretti ad assumere altri farmaci, sempre concepiti come il primo, ossia che subdolamente nel lungo periodo causano altri malesseri.
La cosa ancora più impressionante è che questi problemi possono essere risolti con rimedi naturalissimi e innocui, ma che i medici incredibilmente non conoscono per ignoranza o fanno finta di non conoscere, perchè non sponsorizzati dalle case farmaceutiche. Così, se un paziente va dal medico dicendo: "posso prendere la glucosamina per rigenerarmi le cartilagini e farmi passare l'artrite ?". Il medico risponde: "la glucosamina ? e che cos'è ? non l'ho mai sentita (che equivale a dire non c'è nessuna azienda farmaceutica che mi regala qualcosa se te la prescrivo), prenditi gli antidolorifici". Se invece gli si dice: "posso prendere la melatonina al posto dei sonniferi ?", il medico risponde: "la melatonina ? e che cos'è ? non l'ho mai sentita (che equivale a dire non c'è nessuna azienda farmaceutica che mi regala qualcosa se te la prescrivo), prenditi i sonniferi e gli antidepressivi". Queste cose incredibili succedono ogni giorno e io le ho viste con i miei occhi e ogni volta mi fanno venire il voltastomaco. La mentalità della gente è stata talmente plasmata a ragionare in questo modo che la gente ha totale fiducia in gente ipocrita "qualificata", ma che dà consigli solo in base a puri interessi economici e non ha invece fiducia nelle cose naturali. Ho letto recentemente che alcuni medici sono giunti ad affermare addirittura che l'aloe sia tossica e per giunta cancerogena. Questa è la cosa più falsa e immorale che si possa dire sull'argomento e viene detto unicamente a scopo disinformativo, per evitare che la gente possa provarla e scoprirne gli effetti benefici.
L'ALOE NON HA LA MINIMA TOSSICITA' E MEN CHE MAI E' CANCEROGENA,
LO SONO INVECE CHEMIOTERAPIA E RADIOTERAPIA, CAPACI DI FAR AMMALARE DI CANCRO PURE UNA PERSONA SANA !!!
Nonostante qualcuno, evidentemente ipocrita, tenti di diffondere questa enorme falsità (i prodotti a base di aloe venduti in farmacia sono approvati dal Ministero della Sanità) non c'è mai stato un solo caso di intossicazione da aloe, inoltre migliaia di persone la prendono da anni e nessuno ha avuto nulla; infine aggiungo che il Ministero della Sanità non avrebbe mai approvato dei prodotti tossici o cancerogeni, che invece possono essere acquistati liberamente senza prescrizioni in farmacia (anche se io consiglio di coltivare la pianta in casa e di non comprare nulla di commerciale) per cui la falsità di questi medici che parlano di tossicità dell'aloe è totale.
Quindi io vi dico, informatevi, informatevi e informatevi. Non credete ciecamente ai medici che vi consigliano solo farmaci e diffidano a priori delle sostanze naturali, che per giunta non conoscono affatto.
Perchè i farmaci fanno solo male
E' risaputo che il cancro è notevolmente più diffuso nei paesi più ricchi e molto meno in quelli più poveri. Oltre che per l'inquinamento, la causa principale, unitamente all'infelicità e allo stress, è da ricercare nel notevolissimo uso di farmaci di uso comune nei paesi ricchi (l'uso nei paesi poveri è minimo). Se ci riflettiamo bene notiamo che le case farmaceutiche ci spingono a usare continuamente farmaci (apparentemente innocui) per i motivi più banali (mal di testa, mal di pancia, mal di ossa, ecc.). Vorrebbero praticamente trasformare la nostra casa in una farmacia. Questi farmaci sono assolutamente dannosi per la salute e provocano più male di quanto possiamo sospettare.
MIGLIAIA DI PERSONE OGNI ANNO MUOIONO A CAUSA DEGLI "INNOCUI" COMUNISSIMI ANTINFIAMMATORI
(Aulin, Mesulid, Medinait, Cortisone, Aspirina, Voltaren, ecc.) che causano danni gravi al fegato, allo stomaco, all'intestino, ecc. Pensate che l'Aspirina è stata scoperta da un secolo ormai e ancora oggi vengono scoperti continuamente effetti collaterali ! Pensate al paracetamolo, sostanza contenuta in tantissimi farmaci per la febbre (come la Tachipirina, ecc.), per l'influenza (Medinait, Nesidina, ecc.) o per il mal di testa, che se presa in eccesso PROVOCA LA NECROSI IRREVERSIBILE DEL FEGATO. Pensate che dopo appena 10 anni le case farmaceutiche siano assolutamente sicure di quali danni provoca un farmaco ?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha dichiarato che solo lo 0,01% dei farmaci attualmente venduti è realmente efficace. Il 99,99% dei farmaci venduti in farmacia è completamente inutile o nocivo!
Il motivo per cui le case farmaceutiche cercano di convincerci che i farmaci appena usciti sono migliori rispetto a quelli più vecchi e collaudati non è affatto quello che si crede comunemente, ossia che i nuovi farmaci, frutto della ricerca, sono migliori rispetto a quelli precedenti. Molto spesso anzi i farmaci nuovi vengono tolti dal mercato proprio per il numero di vittime che fanno. Le case farmaceutiche sono obbligate per legge a cedere i diritti del brevetto dopo 20 anni dalla scoperta. A loro basta modificare leggermente un principio attivo, in modo da poter fare un nuovo brevetto per altri 20 anni. E' chiaro che il nuovo farmaco offre molte meno garanzie di quello precedente perchè è stato collaudato per un tempo molto minore, ma loro hanno interesse a spingere il mercato sulla nuova sostanza. Se non ci fosse questa legge le case farmaceutiche si comporterebbero come la Coca-Cola, che non cambia la ricetta da oltre un secolo, e cercherebbero anzi di convincere tutti che la loro sostanza è la migliore, proprio perchè collaudata da decenni! Il comportamento delle case farmaceutiche è dettato esclusivamente da interessi commerciali, a loro non interessa minimamente la salute dei malati. Inoltre loro fanno leva sui medici per diffondere i loro prodotti: "Se prescrivi il nostro farmaco, ti regaliamo un Personal Computer, un viaggio, ecc.". E voi pensate che gente che ragiona in questo modo abbia a cuore la vostra salute e vi dia i migliori consigli per guarire ?
Se una loro ricerca interna stabilisse che l'aloe o una qualsiasi sostanza naturale non brevettabile e accessibile a costi nulli funziona meglio dei chemioterapici, che costano milioni, pensate che renderebbero pubblica quella ricerca ? Pensate alle ricerche condotte in segreto per anni da tutte le aziende che producono le sigarette, che poi sono state costrette in USA a risarcimenti ultramiliardari, una volta che quelle ricerche furono scoperte.
Infine, vi sono centianaia di ricerche scientifiche condotte sull'aloe da università in tutto il mondo, compresa l'Italia, che dimostrano concordemente l'infinità di effetti benefici contro pressocchè tutte le forme di cancro e anche contro parecchie altre malattie "incurabili", ma la cosa sconvolgente è che questi studi non vengono raccolti in un unico corpus, ma sono incredibilmente isolate. Così, in Italia si sa che l'aloe ha effetto sui tumori neuroectodermici, in Cina sanno che funziona sui carcinomi, negli Stati Uniti sulla leucemia, ecc. ma nessuno pensa a riunire tutte queste ricerche in modo da dimostrare che l'aloe funziona per tutte le forme di tumore. E i poveri malati devono andarsele a cercare da soli su Internet, mentre i medici, che dell'aloe non hanno neppure sentito parlare, consigliano loro di massacrarsi con le chemioterapie e radioterapie cancerogene ! Inconcepibile e disgustoso.
Molti mi chiedono: "ma se l'aloe funziona così bene, come mai i malati non vengono curati con l'aloe ?" Questa domanda è di una ingenuità sconcertante. Chi fa questa domanda pensa che le case farmaceutiche siano delle benefattrici dell'umanità a cui non interessa minimamente l'immenso giro di miliardi che c'è dietro (80.000 miliardi all'anno, solo in Italia !), ma hanno a cuore esclusivamente la nostra salute e che se l'aloe funzionasse davvero, le aziende, i medici e i ricercatori rinuncerebbero tranquillamente a tutto, molte case farmaceutiche addirittura chiuderebbero i battenti e direbbero "abbiamo trovato la soluzione finale sul cancro", prendetevi l'aloe, che non costa nulla e guarirete in men che non si dica. Tanto vale chiedermi se credo a Babbo Natale...
L'assurdo è che si spendono miliardi per la ricerca sul cancro e non pensano a studiare l'aloe che ha già guarito più persone e casi incurabili di quanto abbiano fatto loro con le loro terapie assassine, vendute tra l'altro a prezzi da estorsione (legale).
E poi mi chiedono se voglio contribuire a finanziare la "ricerca" per il cancro, quando so per certo che il 90% dei fondi raccolti non vanno a finire per niente nella "ricerca", ma vanno nelle tasche di gente senza scrupoli che fa finta di guardare nel microscopio e intanto si compra la villa al mare!
Spero che dopo aver letto tutto questo riflettete su quello che sono i crimini delle chemioterapia, e della medicina. Quelli che qualcuno chiama “farmaci” cioè la che mio terapia…non sono altro che aggressivi chimici da guerra, queste sostanze che oggi la medicina li usa per “curare” i tumori in passato sono stati usati come sostanze belliche per la distruzione di massa. Secondo Voi che leggete si possono curare le malattie con sostanze del genere??? Sappiate cosa Vi dico?!? Che non c’è bisogno di combattere le guerre come quella in Iraq per impedire a Saddam Hussein di usare armi di distruzione di massa: ma le sostanze di distruzione di massa (la chemioterapia) vengono usate legalmente tutti i giorni nei nostri ospedali, e in tanti altri posti, e basta andare in farmacia per comprarli, (con la ricetta). Sembra un paradosso tutto questo ma purtroppo e verità! Se non credete a tutto questo documentatevi e vedrete con i vostri stessi occhi. Viene da chiedersi quanti nostri soldati sono morti in Iraq il nome della pace, e impedire l’uso e la costruzione di sostanze del genere? Basta ricordare la strage di Nassiriya dove morirono 19 nostri militari, che hanno lasciato nella totale disperazione le Loro famiglie!. Per quale ideali Noi abbiamo perso questi nostri Fratelli quando le sostanze chimiche di distruzione di massa li abbiamo sotto casa?!?.
IL CASO: www.vitarubata.com - Questo e uno dei tanti atti criminali come viene raccontato su questo sito web, (il caso di Adriana uccisa con un aggressivo chimico da guerra la ciclofosfamide che come principio attivo contiene l’iprite, cosi dette mostarde azotate) commesso “da mafiosi in camice bianco” che invece di tutelare la vita (il bene più grande) si arrogano il diritto di sopprimerla solo per scopi di ricerca scientifica!! Questa storia sembra incredibile… ma purtroppo e vera!! esisterà la “giustizia”? Non esiste il delitto perfetto; ma esiste una giustizia imperfetta.
Naturalmente di quello che io ho scritto qui mi assumo ogni responsabilità e (sfido chiunque a provarmi il contrario) se qualcuno si sentisse leso di queste affermazioni si rivolga pure dove ritiene più opportuno, cosi in quella sede aggiungerò il resto di quanto qui non detto.
Giuseppe Ricciardo Tel.+39-349-6044246
Per info vitarubata@vitarubata.com
Link consigliati: http://www.lecurenaturali.com
http://www.aerrepici.org
http://aloearborescens.tripod.com/farmaci.htm
http://www.laleva.cc/indexital.html
http://www.disinformazione.info


Giovanni

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Nuove speranze per la cura dei tumori

DA CORRIERE.IT-SPORTELLO CANCRO DEL 27 LUGLIO 2004
Boro radioattivo per curare i tumori del cervello
MILANO - Una nuova tecnica che permette di utilizzare il boro
radioattivo per distruggere alcune forme di tumore e' stata messa
a punto nel Centro comune di ricerca dell'Unione europea a Petten
(Olanda). Questa terapia, chiamata Boron neutron capture therapy
(in sigla: Bnct), e' stata sviluppata inizialmente da studiosi
giapponesi e statunitensi. Ma ha trovato un'applicazione concreta
contro le malattie tumorali nei laboratori europei, attivi in
questo settore (con sperimentazioni anche sull'uomo) dal 1997. Il
limite di questa tecnica, per ora, e' la necessita' di utilizzare
apparecchiature molto complesse e costose, capaci di produrre un
flusso di neutroni. "E in Italia, per esempio - dice il professor
Luca Cionini, responsabile dell'unita' di radioterapia
dell'Azienda ospedaliera pisana - queste strutture esistono solo
nei laboratori del Centro Ricerche Casaccia dell'ENEA (nessun
ospedale le possiede, ndr). Ma sono in fase di elaborazione anche
progetti per realizzare macchine piu' 'semplici', con
caratteristiche tali da poter essere inserite all'interno di
strutture sanitarie". Il Bnct ha fornito i risultati piu'
interessanti, finora, nella cura dei tumori del cervello. Il
trattamento e' basato sull'uso di una "variante" radioattiva (in
termine tecnico: un isotopo) del boro, il B10, che viene legato
ad altre sostanze in grado di arrivare fino a stretto contatto
con le cellule tumorali del cervello (attraverso il sangue). "A
questo punto - spiegano al Dipartimento di Ingegneria meccanica,
nucleare e della produzione dell'Universita' di Pisa - un flusso
di neutroni viene inviato verso il cervello. Durante
l'irraggiamento, i nuclei dell'atomo di boro che si 'scontrano'
con i neutroni subiscono il fenomeno della fissione nucleare.
Questo processo termina con l'emissione di due frammenti: una
particella alfa e un nucleo di Litio 7". L'altissima energia
sviluppata dalle particelle alfa consente di distruggere le
cellule che si trovano nel raggio di 10 micron (milionesimi di
metro) dagli atomi di boro: dunque quasi soltanto le cellule
tumorali. "Le possibilita' di successo della terapia - aggiunge
Luca Cionini - dipendono dalla concentrazione di boro radioattivo
che si riesce ad 'accumulare' nel cervello. In alcuni casi sono
stati ottenuti risultati interessantiin tumori notoriamente
radio-resistenti, come il glioblastoma o il melanoma (una delle
neoplasie piu' pericolose della pelle, ndr)". Le ricerche e le
sperimentazioni attualmente in corso sono rivolte verso vari tipi
di cancro, ma - come dicevamo - l'attenzione dei ricercatori e'
puntata sui tumori del cervello. In particolare, la terapia si e'
rivelata particolarmente utile nel trattare le neoplasie
multiple, come quelle generate dal melanoma metastatico maligno
che, partendo dalla cute, si espandono in breve tempo in tutto il
corpo, diffondendosi soprattutto nella testa. Questi tumori sono
difficilmente curabili con le tecniche tradizionali (che
rischiano di danneggiare, spesso profondamente, anche i tessuti
sani), mentre la Bnct - avendo un'azione cosi' selettiva - sembra
in grado di risolvere anche casi particolarmente "difficili". Il
nuovo trattamento e' stato utilizzato anche contro il tumore
della tiroide e le metastasi tumorali al fegato. I primi dati
indicano che, in questi casi, la Bntc si dimostra efficace quanto
le tecniche di radioterapia convenzionali, ma presenta a suo
favore i minori danni ai tessuti sani e la possibilita' di
aumentare a livelli molto alti le dosi di irraggiamento.
La tecnologia è molto rapida le apparecchiature saranno presto in commercio, speriamo solo che non ci metta il zampino le case farmaceutiche per frenare tutto, tutti dobbiamo stare attenti su questo, non possiamo aspettare ancora.

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 15/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ipertermia con la cura di bella

Il prof Veronesi non deve dire fra 20 anni si può vincere il cancro, cosa possono pensare quelle persone che hanno già un tumore, deve dire le soluzioni che per ora ci sono, dare delle informazioni nelle televisioni e nei giornali, informare i malati di tumore di curarsi con le terapie mirate, non esiste solo la chemioterapia, la radioterapia a raggi X, ci sono terapie che vengono poco nominate, come l'ipertermia, termoablazione, radiochirurgia stereotassica, la cura Di Bella e molte altre che vedono sottovalutate per interessi delle case farmaceutiche. Mia figlia è morta per non essere stata informata di queste terapie, quando abbiamo provato l'ipertermia che pur avendo avuto dei risulti era già troppo tardi, non fate l'errore che ho fatto io, datevi da fare. Saluti a tutti da Giovanni.

Ettore

Utente non registrato
Inserito il 14/11/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Un vero fallimento per la cura dei tumori

Non so dove Veronesi a preso queste statistiche di guarigioni per i tumori, mi risulta che solo il 10% dei malati di tumore guariscono definitivamente, per il 30% dei malati sopravvivono solo per pochi anni. Naturalmente queste statistiche sono per le cure tradizionali, non sappiamo le statistiche per le cure alternative. Io so che in tutti i campi in particolare nell'elettronica hanno raggiunto dei risultati da fantascienza, invece nella cura per i tumori ci sono dei veri fallimenti, questo dimostra che non ce nessun stimolo da parte dei ricercatori, i ricercatori preferiscono la ricerca per sapere quando e nata la terra e come è nata, scoprire la luna, marte e altri pianeti, non pensano che pure loro o i provi cari possono essere colpiti da un tumore e morire.

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