Bioinformatica e Web 2.0

Inside Bioinfo

10 novembre 2007 - 12:02

Sono solo dati, stupido! (i limiti di OpenSocial)


Torno brevemente sulla questione della necessità che i dati siano condivisi e condivisibili, sopratutto in ambienti scientifici. Nell’articolo su Genome Commons facevo notare come ci sia ben da sperare se nascono iniziative spinte dalla filosofia della condivisione e divulgazione della conoscenza (anche iper-specialistica).

Ebbene, c’è anche chi non va proprio in questa direzione (o almeno devvia un pochetto), e si tratta di qualcuno che non ci saremmo aspettato.Tim O’Reilly (sì, il Tim famoso) in un suo post fa le pulci al progetto di Google: OpenSocial. Per quanti ancora non abbiano letto di questo progetto vi rimando qui e qui .
In un incontro, circa la possibilità di costruire con le API anche applicazioni che ri-mescolino dati da più piattaforme sociali, si dichiara:

No, you only have access to the data of the individual platform or application.

E Tim fa notare che “we want applications that can use data from multiple social networks”.

Bhe, questo è un bel limite. In ogni settore del tecno-mondo ormai c’è la necessità di confrontarsi non solo con la condivisione dei raw data, ma anche con il fatto che dalla loro re-interpretazione, connessione, interazione, è possibile ottenere un maggior livello di comprensione. La bioinformatica è piena di tali esempi.

Speriamo che in Google vi portino rimedio!

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