Margherita Hack
«Invito tutti i cittadini, e soprattutto le donne, a ricordare l’appuntamento dei referendum sulla fecondazione assistita, referendum contro una legge iniqua e medievale». Le parole sono dell’astrofisica Margherita Hack, tra le figure più importanti del panorama scientifico italiano e internazionale. La Hack, da pochi giorni consigliere regionale in Lombardia (Pdci), si era già impegnata attivamente nel periodo della raccolta firme a favore dei referendum e torna all’attacco contro la legge 40: «Si tratta di una legge antiscientifica, perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali che potrebbero guarire enormi malattie, e di una legge liberticida, perché incide sulla libertà più intima dei cittadini, in particolare delle donne. Inoltre, non si può imporre la morale cattolica a tutti i credenti e non credenti. Per questo, va assolutamente cancellata». La Hack commenta, inoltre, lo slittamento dell’appuntamento referendario al 12 giugno, ultima domenica utile per il voto: «Un modo di fare subdolo. È evidente che cercano di non far raggiungere il quorum». E a chi sostiene che bisogna boicottare i referendum perché chiamano la gente comune a esprimersi su materie troppo complicate, l’astrofisica replica duramente: «Ma figuriamoci! È una cosa talmente ovvia, invece. Qui si parla della salute e della libertà di avere figli. Mi pare sia una cosa che tocca la gente da vicino, nel suo intimo, e mi pare che chiunque la possa capire». Infine, un appello a tutti gli uomini e le donne di scienza a sostenere la causa del comitato per il sì ai referendum: «Penso che sia doveroso appoggiare il comitato. Io l’ho fatto fin dall’inizio. È nostro dovere contrastare una legge che va contro la scienza e la libertà»