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La sindrome di WAGR e tumore di Wilms

Elaborato in concorso, Festa Donna 2009 La sindrome di WAGR (Wilms tumor, Anidria, Genitourinary malformations, mental Retardation) è una malattia rara di sicuro sconosciuta a molti. Malgrado oggi se ne sappia molto di più, circa 18 anni fa nessun medico esperto era in grado di pronunciarsi riguardo questa patologia. La sindrome è determinata da disordini genetici, causati da una delezione, o danneggiamento di un intero segmento di DNA presente sul braccio piccolo del cromosoma 11, compreso dalla banda 12 alla banda 14 (11p12-11p14). Il nome di questa patologia deriva dai quattro tipici sintomi, che possono manifestarsi sia contemporaneamente nello stesso paziente, sia singolarmente in pazienti diversi, in base alla specifica banda mutata presente sul cromosoma di interesse: tumore di Wilms, anidria (mancanza dell'iride in uno o in entrambi gli occhi), malformazioni dell'apparato genito-urinario ed infine ritardo mentale.

Durante gli ultimi decenni, questa sindrome è stata oggetto di studio per numerosi scienziati di tutto il mondo che hanno focalizzato la loro attenzione su uno dei quattro sintomi in particolare, che tende a manifestarsi con maggiore probabilità singolarmente in genere dalla nascita, con un' incidenza di 7 ammalati su un milione di nati, e più raramente nell' età adulta: si tratta del tumore di Wilms, la cui diagnosi, in questi casi, è casuale, in quanto il tumore compare e si espande in modo del tutto asintomatico. Esso viene classificato tra i tumori maligni più aggressivi (rappresenta circa il 20 % di tutti i tumori maligni), ed è conosciuto comunemente come "nefroblastoma"; compare nei pazienti in un primo momento con un abbozzo renale ( monolaterale o bilaterale), e in molti casi va incontro a metastatizzazione, interessando uno o più tessuti. Il tumore è determinato, secondo vari studi effettuati dal 90' ad oggi, dalla mutazione o delezione della banda 13 sul braccio piccolo del cromosoma 11, su cui è situato il gene WT-1 (Wilms Tumor 1), una regione di DNA lunga circa 345 coppie di basi, che codifica per un oncosoppressore,ossia una proteina regolatrice della trascrizione, caratterizzata da un un tipico dominio a dita di zinco con il quale si lega al DNA. La funzione di questa proteina non è solo di impedire l'insorgere del tumore, ma anche quella di regolare la crescita e lo sviluppo delle gonadi (maschili e femminili) e dell' intero apparato genito-urinario. La mutazione più comune che danneggia questo gene è determinata dalla transizione di una citosina in una timina, con la conseguente sostituzione, durante la trascrizione, di un'arginina con una cisteina, alterando la sequenza amminoacidica della proteina. In altri casi,la proteina risulta danneggiata, e quindi comunque non funzionale, a causa di numerosi errori nei meccanismi molecolari correlati alla codifica del gene WT-1, come errori nella maturazione dell' mRNA del gene (splicing alternativo aberrante), che modificano significativamente regioni codificanti (esoni) del trascritto maturo, ad esempio con l'inserimento di un codone di stop (non senso) prematuro, provocando la fine repentina della traduzione,quindi della sintesi proteica, con il disassemblaggio delle subunità del ribosoma.
Mutazioni del gene WT-1 sono state riscontrate in casi di leucemia e in tumori solidi, e sembra che la pronteina codificata sia un'ottima attrattiva antigenica per immunoterapia: gli ultimi trattamenti fatti su pazienti che manifestano il tumore ad uno stadio avanzato,risalgono a pochi anni fa, e l'esperimento clinico di maggior successo,è quello effettuato nel 2004 in circa 26 pazienti, ai quali è stato iniettato una o più volte il peptide oncosoppressore completo o modificato. In circa 12 pazienti tra questi, è stata riscontrata una diminuzione delle dimensioni del tumore nella zona di interesse. Questo risultato è spiegato attraverso un'osservazione importante: l'iniezione stimola in modo particolare i linfociti T citotossici per WT-1, determinando una regressione della massa tumorale senza danneggiamento dei tessuti normali contigui.
Attualmente sono in corso numerosi trattamenti analoghi a questo, e diversi esperimenti di terapia genica, che tentano di agire direttamente sulla sequenza cromosomica danneggiata. Sembrano infatti queste le strade seguite dagli scienziati, che si pongono alla ricerca di un metodo sperimentale efficace per affrontare, e combattere,quanto prima possibile,la sindrome di WAGR e il tumore di Wilms,e in linea generale,ogni patologia derivata da un disordine genetico.



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