Snow Leopard. Disponibile anche vivo.
A quanto pare ci stanno provando davvero. Qualche tempo fa vi avevamo segnalato che dei ricercatori erano riusciti a riprogrammare con successo dei fibroblasti di rinoceronte bianco e derivare da essi delle cellule staminali pluripotenti (o iPS, pluripotent stem cells). Noi di OMGS abbiamo la vista lunga (anche dietro gli occhiali), perchè la cosa sembra aver preso piede e questa volta anche il leopardo delle nevi è finito nel mirino dei ricercatori.
Anche in questo caso, delle cellule prelevate “dalle orecchie” di un leopardo delle nevi (abbastanza divertente questa notazione) sono state riprogrammate in iPS con successo.
L’idea è di poter impiegare queste cellule per due scopi: riuscire in futuro a produrre da esse degli embrioni (oppure dei gameti, da cui produrre in seguito degli embrioni) per poter garantire la sopravvivenza di queste specie a rischio di estinzione, oppure di creare delle biobanche di cellule staminali congelate – che possano essere scongelate alla bisogna – per generare nuovi animali e rimpinguare il numero di quelli liberamente scorrazzanti in natura e non immersi in azoto liquido a -196 °C.
Questo naturalmente è lo scenario peggiore, perchè il WWF rammenta che si può ancora fare qualcosa per salvare gli animali in via di estinzione esistenti in Natura. L’idea di poter avere un “backup” è comunque confortante, data la scarsa propensione mostrata da una parte del genere umano nella gestione di queste faccende delicate.
… e comunque è colpa vostra che state tutti aggiornando a Lion (non potevo risparmiarmela).
Tag:animali a rischio, animali rari, cellule staminali, cellule staminali indotte, embrioni, estinzione, fibroblasti, iPS, leopardo delle nevi, lion, rinoceronte bianco, snow leopard, staminali, WWF
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