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E Dio disse: ridatemi il mio bosone, ladri!

Oggi, mercoledì 4 luglio, al CERN di Ginevra, è stato tenuto un seminario sui risultati di due esperimenti (rispettivamente, l’ATLAS* e il CMS**), come apripista del più grande congresso di fisica di quest’anno, il ICHEP2012 di Melbourne. Tante sigle per dire una cosa molto semplice: il vostro vicino di casa che esce a fatica dalla porta non è più massivo di voi:  interagisce semplicemente di più col campo di Higgs.

I fisici Kibble, Guralnik, Hagen, Englert, e Brout. E chi è tutta 'sta gente? Fisici che hanno avuto la stessa idea, ma meno fortuna, di Higgs. Fonte: wikipedia

Eggià, perchè l’annuncio di oggi riguarda l’identificazione di una nuova particella elementare, che potrebbe essere proprio il fantomatico bosone di Higgs. Ma che cos’è il bosone di Higgs? La materia alla fine non è fatta di tante cose diverse, e così come sono pochi i “mattoncini”, sono pochi anche le “colle” che tengono assieme i “mattoncini”.

Il bosone di Higgs (che è un arzillo vecchietto scozzese) entra in gioco per fornire alle particelle del modello Standard – che è il modello attualmente più cool ingegnato dall’Uomo per descrivere i mattoncini che compongono… tutto – una massa.

I mattoncini che compongono l'universo. Anzi, molti di più! Fonte immagine: lescienze.blogautore.com

L’idea che ha portato alla ricerca del bosone di Higgs è la seguente: la massa non è una proprietà intrinseca delle particelle elementari, in realtà questa risulterebbe dalla minore o maggiore interazione con un campo onnipresente (il campo di Higgs, vedo che siete attenti) che agirebbe sulle particelle come la marmellata agisce sul dito del bambino che cerca di prenderla. Ossia, opponendo resistenza. Come un dito e un cucchiaio di pari massa (perdonatemi) oppongono diversa resistenza alla marmellata, così particelle con diversa “reattività” nei confronti del campo di Higgs avranno massa diversa.

Però, a differenza dei titoloni dei giornali (ci avrei scommesso quello che volete) che naturalmente si precipitano a pubblicare “scoperta la particella di Dio” – googolate voi stessi, occorre frenare un po’ e vedere il comunicato stampa del CERN per come esso è realmente.

Con le parole del comunicato stampa (una italiana, Fabiola Gianotti!):“Osserviamo nei nostri dati chiari segnali di una nuova particella, con livello di confidenza 5 sigma***, nella regione di massa intorno ai 126 GeV. L’incredibile performance di LHC e ATLAS e il notevole sforzo di molte persone LHC ci hanno portato a questo eccitante risultato. Però, ci manca ancora un po’ per preparare questi risultati per una pubblicazione.”

“I risultati sono preliminari, ma il segnale con una confidenza di 5 sigma attorno ai 125GeV che vediamo è incredibile. Questa è veramente una nuova particella. Sappiamo che deve essere un bosone, il più pesante mai trovato”, ci dice Joe Incandela, portavoce degli esperimenti del CMS. “Le implicazioni sono molto significative ed è precisamente per questa ragione che dobbiamo essere estremamente diligenti in tutti i nostri studi e controlli incrociati”.

Quindi: abbiamo trovato il bosone di Higgs? Forse. Ma una cauta riesamina dei dati raccolti e una raccolta di dati ancora da venire per confermare con i decadimenti attesi che si stia parlando del bosone di Higgs e non di mi zia è certamente d’uopo.

Meno male che faccio il blogger e non il giornalista!

Piermatteo

 

Note a piè pagina:

* e **: L’ATLAS e il CMS sono due rilevatori. Utilizzati in esperimenti differenti, hanno visto la stessa cosa: una nuova particella elementare con una massa intorno ai 125 GeV (gigaelettronvolt).

***: 5 sigma vuol dire che è molto probabile, e che quello che vediamo non è dovuto al caso. Molto molto probabile.  Molto molto molto MOLTO probabile: più probabile di trovare traffico in zona navigli a Milano!

 

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Scritto da Piermatteo Barambani Pubblicato il 4 luglio 2012

 

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7 Commenti »

  • Loredana Sansone dice:

    si, è tutto molto bello, molto figo… e io da donna, dopo aver letto attentamente l’articolo, capito vagamente cosa è il bosone di higgs, adesso mi chiedo: perchè Guralnik e Hagen hanno messo la stessa cravatta?!

    • Giovanni Argento dice:

      Io ho due ipostesi. La prima: quel malandrino di Guralnik l’ha fregata a Kibble (sprovvisto di cravatta).
      La seconda: Guralnik e Hagen hanno la stessa cravatta, ma nel senso che è proprio una unica, sola cravatta annodata al collo di due persone diverse. Se osservi bene, non si vede la fine di nessuna delle due cravatte: io sospetto che il finale di cravatta di Guralnik, che pende a sinistra, giri in realtà sotto la giacca, scenda lungo la gamba, strisci pian piano su per i pantaloni di Hagen e si annodi al collo di quest’ultimo.
      Davvero, non saprei come spiegare altrimenti questa stranezza, che due fisici hanno la stessa cravatta :)

      • Pepito Sbazzeguti dice:

        Talvolta certe societa’ scientifiche o fondazioni donano una cravatta ai soci, e credo che questo sia il risultato di tale usanza. Lo dico per esperienza, visto che la fondazione Humboldt lo fa…

  • Loredana Sansone dice:

    ti dirò! mi sarei stupita di più nel vederli tutti con cravatte diverse. infondo sono pur sempre fisici… non ci si può aspettare molto estro per queste cose, se tutta l’energia l’hanno già usata per il borsone. no, il bosone, scusa.

  • Mauro dice:

    Perdonommi: rivelatori, non rilevatori.

  • ma davvero hanno trovato il bosone di Higgs? | OMG! Science! dice:

    [...] perché altrimenti come si spiegava il nomignolo di “particelle di Dio”? Se non ci fosse stato l’articolo di ieri di Piermatteo mi sarei quasi persuaso: i fisici, stando ai giornali, i bosoni li avevano trovati davvero, e [...]

  • gossip scientifico attorno al bosone di Higgs, e io aspetto ancora il mio cocktail | OMG! Science! dice:

    [...] I giorni passano, ma la sete di notizie sul bosone di Higgs non si è ancora placata (magari è il caldo, chi lo sa). Se volete farvi quattro risate leggete questo articolo del Corriere della Sera, dove bastano le prime righe per collezionare una serie di errori mica male. Viene citato un fisico americano, che criticherebbe i risultati degli esperimenti sul bosone che qui su OMg!Science! aveva spiegato Piermatteo (E Dio disse: ridatemi il mio bosone, ladri!). [...]