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Tavola periodica del Planetario: la risposta della chimica al presepe vivente

Credo che i lettori di OMGS abbiano tutti più o meno una certa familiarità con la tavola periodica. A volte, però, inciampi in tutti gli elementi là dove meno te li aspetti!

 

Fosse stato davvero così facile! (fonte: non ricordo se facebook da qualche parte o 9gag: potete perdonarmi?

Mi è recentemente capitato di recarmi presso il Planetario di Milano, vicino a Porta Venezia. Oltre allo spassionato consiglio di andare a visitarlo, vuoi per l’irrisorietà dei tre euro del costo dei biglietti, vuoi per la succosa varietà degli argomenti proposti (non solo il cielo del mese, ma tante conferenze su argomenti disparati), vi suggerisco di andare per dare un’occhiata alla meravigliosa tavola periodica che vi accoglie all’ingresso.

Questa fotografia scattata con gli impotenti mezzi a mia disposizione vi dà un'idea dell'aspetto generale della tavola periodica del planetario.

La particolarità di questa tavola periodica è che contiene un piccolo campione di (quasi) ogni elemento che potete ammirare nella sua casellina precipua, compresi quelli radioattivi e gassosi. Gustatevi qualche bella immagine per ingolosirvi!

 

Il sodio è un bel metallo morbido. Fonde a un centinaio di gradi e viene usato come liquido di raffreddamento per centrale nucleari, e poi salifica col cloro e lo usiamo per condire la pasta. Che metallo meraviglioso!

 

 

Nella tavola periodica del planetario sono conservati anche elementi radioattivi, come il francio.

 

 

Il tecnezio è il mio elemento preferito: è un metallo con un bel colore argenteo e nonostante sia il 43° elemento, non ha isotopi stabili. E non esiste in natura! Che meraviglia.

 

Azoto! Ne respiriamo costantemente una quantità immane, lo ritroviamo un una moltitudine di composti nel nostro corpo e se lo infiliamo in un tubo di vetro in cui applichiamo del potenziale elettrico diventa di quel colore lì: non possiamo davvero chiedergli di più!

 

 

...avete capito perchè è stato scelto proprio il Neon per le insegne luminose? Eggià, quelle rosse sono proprio al Neon, le altre utilizzano altri barbatrucchi e altre tecnologie per produrre altri colori (compresi "i neon bianchi" che usiamo anche noi in casa)!

 

 

Un particolare del nostro gas nobile preferito (sono una brutta persona: ho troppi elementi “preferiti”!)

Non pubblico altre fotografie (anche perchè non ne ho scattate altre, ehm), andate al Planetario a salutare personalmente tutti gli elementi uno per uno! Ho dimenticato di menzionarvi che a fianco della tavola periodica trovate degli schermi che proiettano delle facezie sugli elementi chimici e che vi accompagneranno mentre pigerete come degli ossessi sui tasti che accendono le varie scritte degli elementi gassosi (che poi è la vera ragione della visita!).

 

Piermatteo

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Scritto da Piermatteo Barambani Pubblicato il 9 gennaio 2013

 

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Un commento »

  • Simona dice:

    Argh! Non potete pubblicare queste foto e pretendere che non soffra – vista la mia attuale impossibilità a recarmi in loco.
    Siete cattivi elementi :D