La “vescica di ferro” che mutilò la scienza
Ho un caro amico tedesco, professore di Chimica in Svizzera, che rappresenta per me una compagnia simpaticissima fino a quando non andiamo in una birreria… Lì inizia la tortura, non tanto a causa dei miei disperati tentativi di stare al passo quando beve, quanto piuttosto in termini “emissivi”. Intendo dire che, pur cercando di trattenermi il più possibile, non riesco a non andare alla toilette con frequenza tre volte superiore alla sua. Sembra questione di poco conto, ma non lo è: come leggerete poco oltre infatti, cercare di trattenersi troppo può far male, ed in passato ha fatto molto male alla comunità scientifica. Mi riferisco in particolare allo sfortunatamente ridicolo caso del decesso di Tycho Brahe. Questo astronomo del XVI secolo deve la propria fama alla perseveranza con cui per venti anni misurò la posizione dei pianeti del sistema solare, ponendo le basi per la crisi del modello aristotelico geocentrico. Infatti, facendo uso dell’enorme quantità di dati prodotti da Brahe, Newton potè elaborare le leggi di gravitazione universale.
Tycho, come tanti altri scienziati non è più scienziato, nel senso che ovviamente è passato a miglior vita (dove per “migliore” intendo che dovrebbe ora risiedere nei cieli che tanto ha osservato). E in tutti i casi in cui una grande mente smette di pensare, la mia piccola mente non può non interogarsi sugli ultimi ragionamenti di neuroni tanto eccellenti. Non mi riferisco solo a Tycho, ma anche a gente come Albert (Einstein), Erwin (Schrödinger) o Enrico (Fermi). Impossibile dare una risposta per gli ultimi tre… ma nel caso di Tycho, beh… possiamo azzardare qualche ipotesi! Eh sì, perché è molto probabile che il buon Brahe in punto di morte abbia avuto un moto di autocompatimento.
Tycho infatti morì per il cedimento della propria vescica a seguito di un tentativo estremo di contenersi educatamente durante un importante banchetto: a quell’epoca, infatti, alzarsi da tavola prima di chi aveva un rango più nobile era considerato estremamente maleducato e inopportuno. Trapasso da eccessiva educazione, potremmo quindi dire! Questo astronomo è stato senz’altro un grande della Scienza, non c’è dubbio: fosse già esistito ai suoi tempi, avrebbe sicuramente meritato il premio Nobel. Ma la stessa riflessione la si può fare anche riguardo al poco ambito premio Darwin.
Tag:astronomia, birra, educazione, Keplero, Tycho Brahe, vescica
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Per curiosità, la fonte di questa notizia?
Puoi per esempio considerare wikipedia:http://en.wikipedia.org/wiki/Tycho_Brahe#Death e referenze riportate in tale pagina.
Li’ ci sono piu’ dettagli: c’e’ addirittura un dibattito su questo argomento, ma comunque per ora nessuno e’ riuscito ad avvalorare alcuna tesi che esuli da un grave acciacco alla vescica o alle vie urinarie, a seguito del fatal banchetto
Bella OMG Science!, ma controllate meglio quello che scrivete, perché chi vi legge non è, spesso, digiuno di scienze.
Voi dite: “…facendo uso dell’enorme quantità di dati prodotti da Brahe, Keplero poté elaborare le leggi di gravitazione universale”.
Ma siete proprio sicuri di non avere confuso Johan Kepler con Isaac Newton?
Ciao ciao…
ciao Luigi, grazie della tua ottima nota: in effetti al posto di “leggi di gravitazione universale” (ovviamente newtoniane) avremmo dovuto scrivere “leggi del movimento dei pianeti” che sono di keplero… grazie mille per aver notato la nostra svista! Diciamo che ci eravamo concentrati un po’ troppo sulla vascica di Brahe…
A presto,
Pepito
ho appena modificato l’articolo per correggere la svista ;)
Grazie Luigi!