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Ma non potrete nulla contro il genio dell’uomo

La ricerca è in ginocchio. “Bella scoperta!”, diranno subito i miei piccoli lettori (1).
Ieri la Camera dei Deputati ha fatto il solito pasticcio, e un certo ex Ministro del Turismo sta gongolando per una brutta battaglia che crede di aver vinto. Si sbaglia.
Chi si fosse perso le ultime novità potrà mettersi subito in pari leggendo le parole di Silvio Garattini, direttore del Mario Negri, che riassume così quello che è successo: “Abbiamo recepito da ultimi una direttiva europea riuscendo a peggiorarla, a compiere un’infrazione e a creare un danno alla ricerca italiana”. Parliamo di quelle che i giornali chiamano “le norme anti-vivisezione”, anche se la vivisezione non esiste più.

Evidentemente, il popolo intero e chi ci governa vuole tornare ad avere i bambini focomelici. Si tratta di persone con gli arti sotto-sviluppati, deformati in modo da sembrare quasi le pinne di una foca (da qui il termine “focomelico”). Negli anni Sessanta ci fu una vera epidemia per questa malformazione: e in seguito si scoprì che era dovuta a un farmaco, la talidomide. Non era stata sperimentata bene sugli animali, arrivò in commercio senza tanti controlli e… il resto lo sapete.

Questo è il tipico esempio che tutti fanno quando parlano di quanto sia importante fare ricerca, e fare la sperimentazione animale. Io sono stanco di lottare tutti i giorni contro gli animalisti dell’ultima ora, convinti di aver ragione solo perché si ritengono “buoni a breve termine”, quelli del “Faccio un’azione buona oggi, chissenefrega di cosa sarà del futuro”.
Mi spiace, ragazzi, ma la vita non funziona così: le buone azioni a volte richiedono un sacrificio, come quelle che ci portano a sacrificare un animale oggi (facendolo soffrire il meno possibile, s’intende) per salvare un bambino domani. Non si tratta di testare gli shampoo, come credete voi, o una nuova lozione per capelli. Si tratta di evitare di perdere le braccia sin dalla nascita, di annullare i tumori, di curare le malattie del sangue, e milioni di altre cose così. Credere che si possa guarire le malattie senza rovinare un filo d’erba è una chimera: quindi smettetela di fare i buoni a tutti i costi, e iniziate a ragionare con la vostra testa.

In ogni caso, per la sperimentazione animale non è ancora detta l’ultima parola: l’approvazione della Camera non è l’unico passaggio da fare, manca ancora il Senato, la battaglia non è ancora persa. E se poi andrà male anche lì, pazienza. Portate pure via i nostri animali, i nostri stipendi, i nostri onori, i riconoscimenti. Prendetevi il nostro posto di lavoro, lasciateci a marcire in edifici fatiscenti, mettete in difficoltà le nostre famiglie, umiliateci pubblicamente e di fronte al mondo con la vostra insensatezza. Distruggete la ricerca e la scienza, come avete già dimostrato di saper fare.
Ma le nostre idee, i nostri desideri, la nostra voglia di scoprire: quelle non le potrete mai rubare. Volete svegliarci per interrompere i nostri sogni, ma siam capaci di sognare anche ad occhi aperti. Non potrete nulla, contro il genio dell’uomo.

E per ogni idiota che si scaglia contro il bene di tutti, c’è per fortuna un genio che salva l’umanità.
Matthias Schlubeck suona il flauto di Pan. E’ focomelico. Suona Bach come se non ci fosse nient’altro, nella vita, da fare meglio. Suona da Dio.
Quando il video finisce, guardatelo salutare il pubblico con il suo piccolo, quasi invisibile, pollice.
E andate al diavolo.

Note.

(1) Ve lo ricordate ancora, quel genio assoluto di Gianni Rodari? [edit: mi fanno giustamente notare, nei commenti, che in realtà si trattava di Carlo Collodi. Scusate, mi son fatto trasportare... ;) ]

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 2 agosto 2013

 

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4 Commenti »

  • cierreci dice:

    Magra consolazione, mandare al diavolo chi sta mandando al diavolo la ricerca italiana.

    Poi, ma sono dettagli, mi pare che quello dei “piccoli lettori” fosse Carlo Collodi. Ma non ha veramente importanza.

    • Giovanni Argento dice:

      In effetti era proprio Collodi… Mi sono lasciato influenzare dal meraviglioso libro di Rodari “C’era due volte il Barone Lamberto”, in cui credevo di aver letto quella frase.
      :P

  • Alberto dice:

    In realtà al Senato era già passata, ma il Governo deve stendere un decreto attuativo nel rispetto delle regolamentazioni internazionali, quindi si spera che ci metta una pezza.

  • hariett dice:

    Volendo anche andare incontro a queste persone che pensano di fare il bene dei “più deboli”… Non hanno ancora capito, ed è inutile spiegarlo a quanto pare, che la medicina veterinaria si basa tutta sulla sperimentazione animale e che ostacolare la ricerca significa anche non trovare cura a patologie dei loro cari cuccioletti domestici, significa privare i veterinari della corretta formazione, così come tutti i professionisti che dovrebbero gestire animali e che non potranno prepararsi adeguatamente se viene vietata la sperimentazione a scopo didattico.

    Vi affidereste ad un medico che non ha mai fatto una puntura o suturato una ferita? Affidereste il vostro cane ad un veterinario che non sa come prendere la temperatura?