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Il grafico della vita e della morte. In tempo reale (simulato)

Brad Lyon è un matematico che ha voluto fare un bell’esperimento simulato. Si è chiesto: quanti bambini nascono ogni istante nel mondo? E quanta gente muore? E dove avvengono queste nascite e queste morti? E’ possibile rappresentare questi dati su un’unica mappa interattiva? E perché il mio nome anagrammato, riciclando alcune lettere, fa venir fuori Barry Lyndon? (Ok, quest’ultima domanda in realtà è venuta a me).

Comunque Lyon, basandosi su dati pubblici, ha programmato una cartina che sfrutta un modello matematico capace di distribuire nei vari Paesi del mondo, istante per istante, le nascite e le morti. La simulazione è su base statistica (non è che possiamo andare a controllare istanteamente in tutto il mondo, no? L’unico che ha il potere di farlo è Babbo Natale), ma dà un’idea abbastanza precisa di quello che dovrebbe succedere; e in ogni caso è comunque affascinante poter vedere, istante per istante, quello che sta (in teoria) accadendo nel mondo.
Lyon ha detto all’Atlantic che “il ritmo a cui si verificano le nascite e le morti nel mondo fa intravedere quanto è grande il pianeta. Intendo, guardi questo e tutto quello di cui ti preoccupi oggi si riduce a nulla. In una certa misura, è una sana prospettiva”.

Anche voi riuscite a usarlo come “ridimensionatore di problemi”? ;)

 

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 31 ottobre 2013

 

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Un commento »

  • Camilla dice:

    EH???

    ma dove la vede questo pazzo la sana prospettiva? il pianeta è grande??? MA DOVEEEE?

    Personalmente mi viene da farmela addosso vedendo che il numero dei morti è meno della metà rispetto al numero di nati.
    E vedendo che la gente continua a nascere in posti dove c’è povertà (Africa) ma anche sviluppo(India).

    Questo dovrebbe spaventarci, perché è ovvio che nel futuro ci aspettano problemi (guerre?) per le risorse. Come l’acqua ad esempio, non parlo solo di acqua da bere, ma di acqua generica, come quella dentro i cibi o nei beni di uso comune (per farli serve molta acqua). Senza contare i problemi di approvvigionamento di energia, l’inquinamento, CO2..etc etc.

    E purtroppo non potremo migrare su Novum Prime come nel film di Will Smith “After Hearth”. :(

    Ecco a me questo bellissimo esperimento fa venire solo tanta ANSIA
    (non so perché ma mi terrorizza soprattutto il tasso di nascita e morte di Oman e Yemen)