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Ricostruire un pene a partire dalle cellule staminali? Solo se la notizia è penosa

…nientepopòdimenochè l’ANSA (e sicuramente i maghi che fanno vedere a Striscia la Notizia) spergiurano che sia vero. Questa notizia di qualche giorno fa mi ha abbastanza incuriosito. Mentre la tecnologia delle cellule staminali è ancora – diciamo così – immatura, ecco l’annuncio: diventa possibile ricostruire il pene con le staminali! Nientemeno.. e io dov’ero mentre mi hanno rivoluzionato le biotecnologie davanti agli occhi? Ma quando mai!

Mmm.. anche David ci sta facendo un pensierino! Fonte immagine: guidecampania.com

Quando leggete degli annunci del genere, solitamente sono vere queste due condizioni: i) chi riporta la notizia ha capito poco (o niente) di quello che sta riportando* (che probabilmente è un rimaneggiamento di settima mano della notizia originale), e ii) la notizia sarà vera dopo mille anni dalla data della pubblicazione**.

L’articolo orginale parla di questa tecnica che i ricercatori hanno sperimentato in ratto: utilizzare cellule staminali derivate dal tessuto adiposo “innestate” su sottomucosa derivata da intestino tenue per interventi di chirurgia ricostruttiva. Ora, non voglio nemmeno immaginare per quale orribile ragione si debba incidere la tunica albuginea, ma sappiate che facendovi prelevare del tessuto adiposo, derivando da esso delle cellule staminali, facendovi pure fare una biopsia intestinale per isolare della sottomucosa e impastando tutto insieme con delle puffbacche, il vostro gingillo starà meglio di quanto non sarebbe senza tutto questo (infinito) popò di roba. Per qualche mese: chissà che ne sarà tra qualche anno di quelle cellule staminali (che vagano nel vostro… vostro!).

Altrochè “ricostruire il pene”! Sarebbe come titolare “creato liquido per rigenerare edifici distrutti da un terremoto” dopo aver scoperto che l’antiruggine protegge la ringhiera del balcone.

 

Note polemiche a piè pagina:

*Che è vero anche in questo caso: si capisce che il giornalista l’articolo non l’ha nemmeno visto di striscio dato che ha capito che nel ratto sono state usate staminali adipose di maiale, quando naturalmente questa cosa sarebbe una bella scemenza: come chiaramente dice l’articolo, le staminali erano singeniche (di ratto, e abbastanza compatibili da non innescare un rigetto).

**A volte ci sono delle eccezioni: ho conservato un frammento di Metro di qualche anno fa che titolava: “scoperto il meccanismo di nascita delle proteine” …con svariati decenni di ritardo.

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Scritto da Piermatteo Barambani Pubblicato il 1 febbraio 2012

 

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4 Commenti »

  • Lara dice:

    Quando le fotni disponibili per l’UdS (Uomo di Strada) sono queste, mentre quelle scientifiche sono comprensibili solo a chi opera nell’ambiente, ci si meraviglia, poi, che la comunità degli UUdS sia disorientata e pronta a credere al primo che ispira più fiducia (e non preparato, onesto, ecc. ecc.) ?

    • Marco dice:

      no va beh… il buon senso aiuta però, per quanto io sia ignorante in materia mi pareva già abbastanza inverosimile che si riesca a costruire un c***o con le cellule come se si trattasse di un pene ikea o lego O_o

      voglio dire sull’articolo in questione sta proprio scritto “ricostruire il pene con l’aiuto delle cellule staminali”

      • Lara dice:

        il mio commento era generale, non sull’articolo specifico
        ma ricordo che nella diatriba tra SI e NO in occasione del referendum sulla legge 40, il caro e onesto Antinori disse ad un bel po’ di gente che si potevano ricostruire i tessuti con le staminali… peccato che
        - laddove ci si è riusciti è accaduto, a ranghi decisamente ridotti, con staminali ADULTE, quindi il divieto di sperimentazione sulle staminali embrionali c’entrava come il culo con le quarant’ore
        - come dice l’autore dell’articolo “la tecnologia delle cellule staminali è ancora – diciamo così – immatura” (e neanche l’autore dell’articolo ha specificato se staminali adulte o embrionali, ma non è che conti molto)

        Solo che tu, io e poche altre persone abbiamo abbastanza cultura da capirci qualcosa, anche se non proprio dell’ambiente, mentre non so quanti milioni di elettori cosa dovevano capirci, se i livelli di comunicazione, anche da parte di “scienziati” (Antinori, ma pure Veronesi… stendiamo un velo pietoso!) sono questi?

  • Diego dice:

    “Altrochè “ricostruire il pene”! Sarebbe come titolare “creato liquido per rigenerare edifici distrutti da un terremoto” dopo aver scoperto che l’antiruggine protegge la ringhiera del balcone.”

    ahahahahhaha :) Direi che rende l’ idea…