Home » OMGSelection

Se la sfortuna ci vede benissimo (con quiz annesso)

fonte: clicca sull'immagine

A cosa serve mantenere un punto critico e costruttivo su tutto? A niente, se non si ha buona memoria. Ma dato che vivo costantemente immerso in ricordi inutili, mi è stato facile notare una certa discrepanza. Che ora, ovviamente, voglio condividere con voi.

Notizia uno (notate la data, colorata in rosso):

 

Ecco Fingolimod, prima pillola per la sclerosi
Piu’ facile da prendere, piu’ efficace di farmaci oggi in uso

01 febbraio, 17:39

Una pillola al giorno, la rivoluzione nelle terapie contro la sclerosi multipla si chiama Fingolimod, ed e’ il primo trattamento orale al mondo per la Sclerosi Multipla. Sviluppato da Novartis, non solo rappresenta un’enorme semplificazione terapeutica per i pazienti, sinora legati a continue iniezioni per somministrarsi i farmaci classici, ma ha anche maggiore efficacia di questi ultimi. (eccetera eccetera).

 

Poi, ventidue ore dopo, sulla stessa testata compare una nuova notizia (la data, di nuovo, è in rosso; il sottolineato è mio):

Sclerosi: farmaco orale sotto lente Ema
Dopo morti sospette, revisione per accertare eventuali rischi

02 febbraio, 15:18

(ANSA) – ROMA, 2 FEB – Il farmaco per il trattamento della sclerosi multipla fingolimod, il primo per via orale, finisce sotto la lente dell’agenzia europea dei farmaci (Ema) che lo sta sottoponendo ad una revisione, dopo la notizia di un paziente statunitense morto meno di 24 ore dopo la prima dose. La causa della morte non è stata chiarita ma questo, con le segnalazioni di problemi cardiaci nelle persone che assumono fingolimod è bastato per avviare una revisione. I risultati saranno pronti entro marzo.

 

Piccolo quiz per i lettori:

- quale dettaglio manca nella seconda notizia, che invece è evidente nella prima?

- come mai la seconda notizia, secondo voi, è molto più corta della prima, nonostante sia comunque molto importante?

- quali sono le probabilità di lanciare un farmaco nel mercato italiano, e veder morire un paziente di un altro Paese che ha assunto proprio quel farmaco per la prima volta, entro le prime 24 ore?

 

disclaimer: l’autore di questo post non vuole assolutamente criticare in alcun modo l’azienda farmaceutica, il farmaco o qualsiasi altro elemento contenuto nelle due notizie linkate. Semplicemente, vuole discutere delle coincidenze, e ragionare su come in questa vicenda ha funzionato l’informazione. E’ ancora un nostro diritto, no? ;)

Tag:, , , , , ,

Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 3 febbraio 2012

 

Se ti é piaciuto questo articolo, rimani aggiornato:
seguici anche su Facebook!

3 Commenti »

  • marco dice:

    1. Nella prima è in bella vista il nome della casa farmaceutica, nella seconda ci si limita al nome del farmaco

    2. Il motivo è più che evidente

    3. Non saprei bisognerebbe conoscere lo stato di salute precedente all’assunzione del farmaco per capire la relazione tra morte e assunzione del farmaco

    Ora mi chiedo in che modalità la novartis paga l’ansa, sono tangenti sotto banco o avviene tutto alla luce del sole, con qualche forma lecita, oppure sono lecchini a priori, nell’attesa che le case farmaceutiche paghino per gratitudine. Qui ci vorrebbe la testimonianza di qualcuno che ha lavorato per anni in una testata simile e ci dica se ha mai visto qualcosa di strano

  • Giovanni Argento dice:

    Bravo marco, che hai voluto cimentarti con il quiz :)
    Pero’ hai latitato nella seconda risposta… non vuoi argomentare un pochetto?
    Sulla terza, apprezzo la tua cautela; ma, se possibile, era quella delle tre un po’ piu’ retorica.

    Riguardo alle tue supposizioni sulle forme lecite o meno di pagamento della stampa da parte delle aziende, penso che nessuno di noi abbia elementi per giudicare a fondo (o si’? in questo caso, illuminatemi, mi piacerebbe davvero). Ricordo un libro americano, intitolato “Big Pharma”, che sviscerava proprio quello che stava dietro le grandi del farmaco… ma onestamente, non ricordo altro oltre a questo.
    Comunque non ci vuole qualcuno che “per anni ha lavorato in una testata simile” per accorgersi delle discrepanze… basta un po’ di attenzione, e OMG!Science! :)

  • Marco dice:

    Il motivo per cui non viene citata la novartis nel secondo articolo è che questo avrebbe messo pesantemente in cattiva luce la casa farmaceutica. A me piacerebbe capire le dinamiche concrete del marcio che c’è dietro a questo tipo di cose, è timore reverenziale? L’ansa non ha le spalle abbastanza forti per sostenere un’eventuale causa legale? Ci sono forme di intimidazioni tipo lettere minatorie che inducono le testate non parlare di certe cose… visto che questo è uno spazio libero io dico: chi sa parli e denunci! Solo così si può arrivare alla verità anche se questa riguarda “soltanto” il modo in cui le case farmaceutiche manipolano l’informazione, che non mi sembra poco visto che c’è di mezzo la salute e la vita dei malati!