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HeLa, miti e leggende attorno alla vita immortale

A volte la vita ci porta a delle coincidenze davvero strane.
Abbiamo già visto l’incredibile storia di Henrietta Lacks e delle sue cellule immortali, le HeLa.

Hela, quella dei fumetti Marvel

Ora vediamo quella di Hela, un personaggio dei fumetti Marvel: è “una dea alta due metri, mezza bianca e mezza nera, in parte viva e in parte morta, dotata di intelligenza incommensurabile, forza sovrumana, resistenza sovrannaturale, il tutto distribuito su cento chili di puri muscoli. E’ causa di epidemie, malanni vari e catastrofi; è immune al fuoco, alle radiazioni, agli agenti tossici e corrosivi; non si ammala e non invecchia mai. E’ anche in grado di volare e di controllare la mente degli altri“.
Non so che ne pensate voi, ma secondo me la somiglianza con le cellule HeLa è piuttosto forte: entrambe hanno resistenza sovrannaturale, non invecchiano mai, sono “causa di epidemie e malanni” (le cellule HeLa possono contaminare altri esperimenti di laboratorio, e provocare malattie in chi le manipola se non sono trattate correttamente), e sono periodicamente esposte a “radiazioni, agenti tossici e corrosivi“. Non è che la Marvel si è ispirata a Henrietta Lacks per il suo personaggio?

Purtroppo no (sarebbe stato bello). La Hela dei fumetti è stata ispirata da Hel (o Hella), dea della morte nella mitologia norrena, “che vive sospesa tra gli inferi e il mondo dei vivi“. Sarà casuale l’assonanza con Hell, “inferno” in inglese?

In ogni caso ci sono anche altre “Hela” nel mondo, che non hanno niente a che vedere con le cellule: Hela “è l’antico nome dello Sri Lanka, e di una etnia originaria dell’isola; è una marca di trattori tedesca, ora non più in commercio; è il nome di un cane di razza shih-tzu; è una stazione balneare in Polonia, un’agenzia di comunicazione svizzera, e una barca danese che offre crociere a base di vodka e proiezioni di film“. Ma è anche un cartone animato giapponese (Hela Supergirl) arrivato in Italia negli anni ’80.

Insomma, se state facendo delle ricerche su Henrietta Lacks fate attenzione: non esistono trattori immortali, e nessuno fa esperimenti infettando con l’AIDS le stazioni balneari polacche. Di HeLa immortale ce n’é una sola. Oltre a quella mitologica, s’intende.

 

Le citazioni tra virgolette e diversi spunti per questo post sono presi dal libro “La vita immortale di Henrietta Lacks“, di Rebecca Skloot.

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 12 novembre 2012

 

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