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Tacchi a spillo e Plutonio: una storia italiana

A chi non è mai capitato di subire la dolce pressione di un tacco a spillo sul proprio piede, sofferenza spesso ripagata da un gentile sorriso a mo’ di scuse? Bene, essendo il pascal (Pa) l’unità di misura della pressione, vi farà piacere sapere che un tacco a spillo può esercitare la bellezza di dieci milioni di pascal sulla vittima del pestone. Per il lettore più smaliziato, trattasi di 0.01 giga-pascal (GPa): una pressione davvero rilevante, che per qualcuno è anche eccitante! Ora, l’eccitazione da tacco a spillo rientra tra i misteri della mente umana che saranno oggetto di futuri articoli sul nostro blog, mentre qui ci concentreremo sulla pressione in quanto tale e sui suoi effetti chimico-fisici.

Il vostro professore delle superiori vi avrà insegnato che la pressione è una grandezza fisica definita come il rapporto tra il modulo della forza agente ortogonalmente su una superficie e la superficie stessa; tutto questo potrebbe senz’altro aver conciliato il vostro sonno. Ma non vi sareste addormentati se vi avesse detto che la pressione può aumentare fino a 1.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 volte nel nostro universo, passando per esempio dal “quasi vuoto” intergalattico al centro di una stella di neutroni. E’ intuitivo pensare che un aumento di pressione su una porzione di materia favorisca l’avvicinamento degli atomi gli uni agli altri. Meno ovvio è il risultato macroscopico di tutto ciò: ci si potrebbe infatti aspettare che la solidificazione venga generalmente favorita da un aumento di pressione, ma ovviamente l’acqua si comporta in maniera opposta… lo sanno bene i pattinatori su ghiaccio, che con le loro lame esercitano un’enorme pressione, condizione necessaria per far comparire sotto i loro piedi un film sottilissimo di acqua liquida che permette il loro pattinamento. Tutto ciò dipende da una caratteristica molto particolare dell’acqua, la quale aumenta la propria densità nel passaggio dalla forma solida a quella liquida.*
Un fatto curioso è che questa stessa peculiarità è tipica anche del Plutonio. E questo è proprio un bene, soprattutto per il governo del nostro Paese! E’ probabile infatti che i nostri luminosi governanti avessero già fatto scorte di Plutonio per le nuovissime e sicurissime centrali nucleari in procinto di essere costruite, ed è un grosso peccato che il popolo italiano abbia fatto saltare i loro piani (anche perché eravamo in buone mani, basta guardare questo video per rendersene conto). Però ora i soldi risparmiati potranno essere utilizzati per progettare e costruire un’avveniristica pista di pattinaggio con superficie in purissimo Plutonio da posizionare in Transatlantico, ideale per tutti i parlamentari che non vogliano perdersi una calda, caldissima ed indimenticabile esperienza di pattinaggio.

 

 

* la prossima volta che vedrete qualcuno cadere su un lastrone di ghiaccio, oltre a chiamare un’ambulanza potrete anche darvi una ragione chimico-fisica dell’accaduto.

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Scritto da Pepito Sbazzeguti Pubblicato il 11 luglio 2011

 

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