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L’interruttore della fantasia è nel cervello, e adesso sappiamo come riaccenderlo

La televisione e i videogiochi distruggono la creatività. Questo è quello che sbraitano le mamme a ogni bimbo teledipendente.
Ma uno studio pubblicato sulla rivista Cognitive Neuroscience, dall’Università della Pennsylvania, ci fa sapere che nel nostro cervello, localizzato nell’area prefrontale, c’è l’interruttore della creatività delle persone.

Nei bambini, la parte prefrontale è tuttavia poco sviluppata: si spiega perché i bimbi siano più portati alla creatività piuttosto che all’attenzione, privilegiando tutte le attività fantasiose. Con la fase della crescita e dello sviluppo si definiscono le aree dell’encefalo, e la fantasia comincia a svanire per lasciar posto a pensieri più concreti, lasciando da parte la fantasia e il privilegio per le attività ludiche (ma non spiega come mai, incalliti 30enni passino interi pomeriggi a giocare alla playstation o ai videogiochi, tralasciando la razionalità per la “fantasia” –ndr!)

L’esperimento è stato condotto su di un gruppo di volontari, sottoposti ad un’inibizione della corteccia prefrontale sinistra, utilizzando una stimolazione transcranica a correnti dirette (tDCS), che permette di influenzare l’attività elettrica (fondamentale per la comunicazione tra neuroni). Questo è un metodo non invasivo, che ha mostrato come risultato una liberazione dei freni inibitori dell’autocontrollo, a favore della fantasia: eliminati i filtri della razionalità, diamo libero sfogo alla creatività.
I volontari, inoltre, sono stati sottoposti ad un’altra prova, successiva alla stimolazione transcranica: ad ognuno dei 60 candidati sono stati mostrati degli oggetti di uso quotidiano, chiedendo loro di poter definire un loro utilizzo alternativo nel minor tempo possibile. Coloro che hanno subito questo trattamento hanno ottenuto dei risultati con punteggi maggiori nei test ideati dai ricercatori.

La ricerca ha confermato questa peculiarità dell’area prefrontale dell’encefalo di scatenare la fantasia a discapito della razionalità. Usando perciò una specie di “interruttore” è possibile quindi “spegnere” i ricordi e la razionalità per dare ampio spazio alle abilità creative.

 

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Scritto da Loredana Sansone Pubblicato il 27 marzo 2013

 

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4 Commenti »

  • Marco Montanari dice:

    Trovo questo articolo, come del resto tanti altri da voi pubblicati, piuttosto interessante. Tuttavia manca di una cosa importantissima, che a mio avviso fa la differenza tra una notizia vera ed una falsa: il link alla fonte. Non costa niente e non è una gran perdita di tempo, grazie.

  • Loredana Sansone dice:

    di fonti ce ne sono state tantissime, e riportarle tutte quante, sarebbero state molte più dell’articolo, che ho rielaborato. quando faccio delle citazioni da fonti ben precise sono sempre riportate! Buon pomeriggio.

  • Giovanni Argento dice:

    Hai ragione Marco,
    in realtà un link l’avevo inserito io ma dev’essere saltato.
    Loredana ha ragione, le fonti erano tante; ne scelgo una su tutte, che spero ti possa essere utile:
    http://www.upenn.edu/pennnews/news/penn-researchers-show-suppressing-brain-s-filter-can-improve-performance-creative-tasks

  • Umberto dice:

    E quando ce lo costruiscono un cappello libera pensieri da usare per aumentare la nostra creatività? :-D