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Finalmente libera. Henrietta Lacks e quell’immortalità “rubata”

Dopo più di 60 anni, le cellule immortali di Henrietta Lacks (HeLa, dalle sue iniziali) sono ora legalmente donate alla scienza: lo riporta l’ANSA, secondo cui il National Institute of Health ha appena raggiunto un accordo con la famiglia per l’utilizzo del materiale genetico.
Per chi non ricorda cosa sono queste cellule c’è sempre il nostro articolo sulla Vita immortale di Henrietta Lacks, ma un riassunto molto breve potrebbe dire questo: sono cellule che hanno rivoluzionato la storia della medicina e della salute, e sono alla base di quasi tutte le scoperte della biologia e della medicina nel mondo moderno. Hanno sconvolto il modo di fare scienza, aperto scenari incredibili davanti a noi e permesso di salvare letteralmente milioni di vite umane.
Peccato però che fossero “rubate”: negli anni ’30, quando morì Henrietta Lacks, non esistevano leggi sulla privacy o sull’uso dei campioni biologici. Le sue cellule, semplicemente, furono prelevate dai medici, usate e diffuse a dismisura. Un po’ come si fa oggi con gli mp3, soltanto che per la musica si finisce in prigione.

Ora, dopo 60 anni, la famiglia avrà qualcosa (che cosa? La notizia non lo dice). In ogni caso è una notizia buona, perché in qualche modo è stata finalmente riconosciuta la grandiosità delle cellule HeLa, della loro scoperta e del loro enorme contributo alla scienza e alla medicina.

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 8 agosto 2013

 

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