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Ricordate i vostri sogni? Allora il vostro cervello è differente!

di Loredana Sansone
Il cervello è decisamente l’organo che contraddistingue ciascun individuo dall’altro, e dona una meravigliosa varietà al nostro genere umano. Grazie all’utilizzo preponderante dell’emisfero destro, sono evidenti nell’individuo caratteristiche artistiche e passionali, che negli individui che usano maggiornamente l’emisfero sinistro sono meno manifeste, per lasciare spazio ad una mente matematica, logica e ordinata.

Da uno studio portato avanti dal professor Perrine Ruby, del Centro di Ricerca di Neuroscienze di Lione in Francia, emerge che i nostri cervelli sono diversi anche tra le persone che sognano e quelle che non sognano. Lo studio è stato condotto su 36 pazienti sani in una clinica del sonno e nello specifico, la metà di questi ricorda raramente i sogni che fa, mentre la restante metà li ricorda quasi quotidianamente; si è andati perciò ad esaminare l’attività cerebrale dei sognatori e non, tramite un encefalogramma e l’uso di auricolari per far sì che i dormienti potessero percepire dei suoni specifici e quindi monitorarne la loro reazione.

Si è cominciato dal chiamare ogni paziente con il proprio nome, in maniera che gli risultasse ovviamente familiare, dopodichè si sono usati nomi a loro sconosciuti: i pazienti sognatori mostrano un’elevata capacità di reazione agli stimoli esterni durante il sonno, mentre gli altri hanno continuato a dormire come ghiri senza rispondere agli stimoli esterni ricevuti.

Ma non è tutto! La stessa attività si è manifestata facendo la stessa prova con i soggetti svegli, dimostrando quindi delle evidenti differenze neurofisiologiche nei soggetti esaminati. Una distinta organizzazione funzionale del cervello potrebbe spiegare le divergenze nate su entrambi i gruppi; nello stesso esperimento il professor Ruby ci fa inoltre notare che “i sognatori” si svegliano svariate volte durante la notte, e quest’azione può aiutare al consolidamento del ricordo.

Inoltre, ribadisce il professore, che non è un fatto nè positivo nè negativo quello di ricordare o meno ciò che si sogna. Questa è semplicemente una manifestazione di un ordine cerebrale che è diverso tra individuo ed individuo.

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Scritto da Loredana Sansone Pubblicato il 12 settembre 2013

 

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