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Mi ha mandato in bianco: mi faccio un bianchino (insetti, sbronze e due di picche)

Sottotitolo: il film “La mosca” non era poi così fantascienza.

Uno studio comportamentale sulla Drosophila melanogaster – il comunissimo moscerino della frutta – mette in relazione l’esito del corteggiamento con il consumo di alcool. Sì, avete letto bene: anche per le Drosophile il due di picche si accompagna a una bella sbronza consolatoria.

Ma andiamo con ordine. Quando due mosche di sesso opposto si ritrovano sole in uno spazio confinato, il maschio inizia quasi immediatamente una corte spietata (quando si ha una missione…) che assume un po’ i connotati della molestia sessuale per noi pudichi umani. Si parte con una serenata suonata con l’ala vibrante, si passa poi al palpeggiamento ed infine al contatto oro-genitale (spudorate!). Questo rituale dura una decina di minuti e, in caso di successo, porta all’accoppiamento vero e proprio, che ne dura venti. Note to self: sarebbe interessante condurre uno studio comportamentale sul rapporto tra le tempistiche di corteggiamento e di accoppiamento per l’uomo in diversi contesti sociali. Fine nota.

La cosa interessante è che quando la corte non sortisce l’effetto desiderato – per esempio quando la femmina è stata precedentemente decapitata (uhm… un maschio è disposto ad accoppiarsi con una femmina decapitata: sempre più illuminante) – il maschio della Drosophila si consola consumando del cibo ad alta percentuale alcoolica a scapito di una porzione di cibo “analcolico”.

La soddisfazione associata a comportamenti gratificanti quali l’accoppiamento sessuale o il consumo di alcool (o i continui tentativi di atterrare nel mio mezzo chilo di gelato al cioccolato con noci, noci macadamia e pezzi di cioccolato) deriva dalla stimolazione di un neuropeptide: NPY nei mammiferi e NPF nella Drosophila. È possibile manipolare questo neuropeptide attivandolo o inibendolo e, pertanto, è possibile controllare lo stimolo alla ricerca di comportamenti gratificanti come l’assunzione di alcool o di droghe.

È ancora prematuro pensare di riportare all’uomo le conclusioni neurologiche tratte dalla Drosophila (anche se le similitudini comportamentali mi sembrano significative), tuttavia questo studio fa luce sul ruolo di un circuito neurale che collega il livello di gratificazione sociale ad un comportamento viziato: ci stiamo avvicinando alla comprensione (e potenziale correzione) dei meccanismi che portano alla dipendenza da droghe.

 

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Scritto da Sabrina Pubblicato il 28 marzo 2012

 

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6 Commenti »

  • Vittorio dice:

    VIene da pensare, dopo aver letto l’articolo, il motivo della presenza di fronte a te di mezzo chilo di gelato al cioccolato con noci, noci macadamia e pezzi di cioccolato. Se tanto mi dà tanto.

    • Sabrina dice:

      è buono ‘_’

      • Lara dice:

        ma mezzo chilo… -_-

        • Sabrina dice:

          non ho mica detto che lo mangio tutto in una volta.
          sarebbe bello, però, commentare l’articolo anziché le mie abitudini alimentari (delle quali siete solo invidiosi gne gne gne) ‘_’

  • Marco dice:

    10 minuti di corteggiamento per 20 di sesso???!!!

    direi che le femmine umane hanno molto da imparare da questi moschini <_<

    p.s.: io nella parentesi del titolo c'avrei messo anche: "contatto oro-genitale" e "femmina decapitata". Sarebbe stato un titolo ancora più accattivante… in fondo 3 righe di titolo non spaventano nessuno, ce le davano anche per i temi a scuola. :D

  • Sperimentazione animale: nessuno salva i moscerini, ma sono loro che ci salveranno | OMG! Science! dice:

    [...] studi comportamentali, come ad esempio l’assunzione di alcol. A questo proposito vi consiglio l’articolo scritto dalla nostra autrice Sabrina. Sono disponibili molte pubblicazioni che mostrano come [...]